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All'Unical conversazioni informali sul coming out

All’Unical conversazioni informali sul coming out

di MARIACHIARA MONACORicomincia la striscia di appuntamenti organizzati a puntino dall’Associazione Itaca, presso l’Università della Calabria, questa volta in collaborazione con Arcigay Cosenza.

Si tratta del Calming out day – conversazioni informali sul coming out, un’occasione di confronto, di scambio, ma anche un modo per arrivare ad accettare sé stessi, in un viaggio, quello identitario, difficile ma allo stesso tempo emozionante. 

Quella dell’11 ottobre non è una data scelta a caso, ma è stata pensata per ricordare un giorno particolare, di non molti anni fa. Infatti, la celebrazione di questa giornata nacque da un’idea di Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e Jean O’Leary, politico ed attivista LGBT di Los Angeles, in quanto si trattava del primo anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay, tenutasi appunto l’11 ottobre 1988.

Ma cosa significa coming out? Questa espressione deriva dalla frase inglese coming out of the closet (letteralmente “uscire dall’armadio a muro”), cioè “uscire allo scoperto”, e rappresenta un momento fondamentale nella vita di una persona LGBT+, il momento in cui si prende consapevolezza di una parte importante di sé, il momento in cui si diventa orgoglios* e ci si sente pront* a mostrarsi liberamente alla società, alla famiglia e agli affetti.

La maschera sparisce, e con lei spariscono anche le mille versioni che raccontiamo a noi stessi e agli altri, così facendo rimane il vero volto di ognuno. Più facile a dirsi che a farsi, penserete, perché se la lingua è il sistema attraverso il quale ci si esprime e si comunica, in alcuni casi non è semplice trovare le parole.

Non è sempre facile parlare con gli altri, soprattutto quando non abbiamo ancora ben chiaro cosa vogliamo dire o abbiamo paura della loro reazione. Vale per le confessioni, e vale per il coming out che, per come molti nella società lo concepiscono, è una sorta di confessione a modo suo.

In verità il coming out non è più un rendere partecipi gli altri, chi ci sta intorno, le persone a cui teniamo di più, di una parte di noi che abbiamo accettato (qualora ci fosse stato il bisogno di accettarla). Ha molto più a che fare con la libertà personale – la libertà di dire “io sono questo” senza preoccuparsi del giudizio degli altri.

Di questo e di tanto altro si parlerà, in un luogo che accompagna le giornate di molti di noi, fra alti e bassi, con la maschera o senza.

Appuntamento dunque da non perdere, mercoledì 11 ottobre alle ore 19 presso Itaca-Associazione Studentesca, di fronte al cubo 22B, per il #ComingOutDay. (mm)