Le cinque proposte del consigliere Lo Schiavo per migliorare la sanità vibonese

Sono cinque le proposte per migliorare il sistema sanitario vibonese, che il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, suggerisce al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto.

«Dall’annuncio della creazione dell’Azienda sanitaria Dulbecco, nata dalla fusione tra Pugliese-Ciaccio e Materdomini a Catanzaro, a quello relativo alla ristrutturazione dell’ospedale di Locri cui con un “semplice” Dca sono stati destinati 15 milioni di euro, si susseguono senza soluzione di continuità i proclami del presidente/commissario alla sanità Roberto Occhiuto il quale – sulla riorganizzazione del sistema sanitario calabrese – conferma di giocare la partita più importante del suo mandato», ha detto Lo Schiavo.

«In questo quadro fortemente dinamico e proattivo, scandito da annunci quotidiani, dirette social e una spiccata attitudine comunicativa – ha proseguito – viene però sistematicamente evitata una questione che, al pari delle altre criticità che si registrano in regione, meriterebbe ben altre attenzioni. Mi riferisco allo stato della sanità in provincia di Vibo Valentia che richiede ormai interventi di natura straordinaria, partendo dalla costruzione del nuovo ospedale atteso da oltre un ventennio. Sul tema, registro un diffuso scetticismo da parte dell’opinione pubblica e degli operatori sanitari».

«La tempistica dell’avvio dei lavori – che oggi subiscono un nuovo slittamento per via degli approfondimenti richiesti dall’Autorità di bacino –, in particolare, sembra essere diventata una vera e propria chimera – ha detto ancora –. Gli ultimi annunci indicano il mese di marzo come quello buono per l’avvio del cantiere, ma anche su questo non vi è al momento alcuna certezza. Pertanto, sul punto, sarebbe auspicabile una parola chiara e definitiva del presidente/commissario Occhiuto che in aula, nel Consiglio dello scorso 6 giugno, indicò il 2025 come data di fine dei lavori».

«Mi auguro che a tale questione egli possa dedicare la stessa attenzione che sta riservando ad altri territori – ha detto ancora – e che anche su questo aspetto voglia tenere informata la popolazione vibonese che ormai appare fortemente sfiduciata. A tal fine – quello di garantire pubblicità e trasparenza rispetto all’iter dei lavori – rilancio la mia proposta di pubblicazione di un report mensile sul sito dell’Azienda sanitaria o della Regione Calabria, attraverso il quale aggiornare l’opinione pubblica sugli sviluppi dell’annosa questione e sull’andamento dei lavori quando questi finalmente prenderanno il via».

«La condizione precaria della sanità vibonese, tuttavia – ha ribadito il consigliere regionale – non si esaurisce sul tema del nuovo ospedale. Per tale motivo pongo all’attenzione di Occhiuto una serie di altre questioni (e relative proposte) per affrontare alcune delle criticità più sentite dall’utenza del sistema sanitario locale: 1) intervenire sulle gravi carenze di personale che interessano il Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, anche attraverso l’impiego dei medici cubani come già avviene in altri presidi della regione; 2) abbattere le liste d’attesa attraverso il potenziamento degli uffici preposti e delle prestazioni specialistiche da erogare; 3) intervenire sui disagi che interessano l’utenza dell’ufficio Ticket e della Farmacia territoriale di Vibo Valentia, ove risultano assenti sia la sala d’attesa che i servizi destinati al pubblico».

E, ancora, «4) potenziare i servizi di screening tumorale con l’innesto di ulteriore personale che possa garantire la refertazione degli esami; 5) emanare un bando di concorso per un posto a tempo indeterminato di neurologo pediatrico da destinare all’ospedale di Vibo Valentia».

«Pochi punti per obiettivi precisi – ha concluso – che possono contribuire ad alleviare i disagi per gli utenti e per gli operatori nonché per sanare lungaggini e inefficienze, con l’obiettivo ultimo di garantire un accesso alla sanità pubblica più agevole ed efficiente per i cittadini vibonesi». (rvv)

Lo Schiavo: Ora si dedichi attenzione alla sanità vibonese

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, esprimendo soddisfazione per la firma del protocollo per la nascita dell’Azienda Unica Dulbecco, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire un’offerta sanitaria adeguata a tutte le realtà territoriali calabresi e, soprattutto, a quella particolarmente disagiata del Vibonese.

Il protocollo, infatti, ha permesso la costituzione al più grande polo sanitario della Calabria e a uno dei più grandi del Mezzogiorno. Un evento che lascia ben sperare «per un incremento dell’offerta sanitaria nell’area centrale della Calabria – ha detto Lo Schiavo – anche gli obiettivi prefissati che prevedono, oltre alla nascita di una scuola di specializzazione per l’emergenza-urgenza, anche l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile. Un obiettivo, quest’ultimo, per il quale mi sono a lungo speso anche personalmente con il Rettore De Sarro».

«Proprio questi importanti obiettivi – che mi auguro trovino effettiva realizzazione nel breve periodo – mi inducono a ribadire con ancora maggiore convinzione la necessità – ha evidenziato il consigliere regionale – di perseguire con ogni mezzo la garanzia del diritto alla salute su tutti i territori regionali. Specie nelle aree, come la provincia di Vibo Valentia, che scontano una condizione di particolare abbandono e arretratezza sul piano sanitario».

«Non abbiamo lesinato denunce, nei giorni scorsi – ha proseguito – rispetto alla necessità di offrire anche ai cittadini vibonesi un adeguato accesso alle cure, attraverso l’intervento sulle tante problematiche che interessano il comparto: dai ritardi nella costruzione del nuovo ospedale, alle liste d’attesa dai tempi biblici, dalla carenza di personale sanitario ai disagi che investono gli utenti del Pronto soccorso della città capoluogo e tanto altro ancora. In risposta ai quesiti posti, abbiamo però ricevuto ancora una volta solo annunci e promesse poco convincenti. Adesso è ora di passare ai fatti. I cittadini sono ormai esasperati da proclami e inviti alla responsabilità che, dopo decenni di attese, hanno il sapore della beffa».

«Non è più tempo di annunci, lo ribadiamo spesso – ha concluso – ma la sanità vibonese adesso più che mai ha bisogno di segnali concreti e fatti tangibili. L’operazione che è stata compiuta a Catanzaro dimostra che quando c’è la volontà politica di ottenere un risultato, anche gli ostacoli che sembrano insormontabili possono essere superati. Lo stesso deve ora avvenire per la realtà vibonese a cominciare dall’avvio dei lavori del nuovo ospedale e dall’intervento sulle carenze delle altre strutture sanitarie del territorio: da Vibo a Tropea fino a Serra San Bruno. Ogni titubanza e incertezza su questo fronte comprometterà ancor di più il diritto alla salute e, soprattutto, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni». (rrc)

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo e Mammoliti chiedono convocazione di seduta ad hoc della Terza Commissione

I consiglieri regionali Antonio Lo SchiavoRaffaele Mammoliti hanno chiesto al presidente della Terza commissione Sanità, Michele Comito, la convocazione di una seduta urgente dell’organismo consiliare con all’ordine del giorno «una completa ed esaustiva ricognizione delle condizioni della rete ospedaliera vibonese».

Ad avviso dei richiedenti, «le ripetute denunce sulla grave situazione sanitaria vibonese provenienti dai sindaci, da innumerevoli cittadini, da operatori sanitari, dalle organizzazioni sindacali unitamente alle nuove ulteriori inquietanti notizie di stampa ed ai gravissimi e inaccettabili episodi di cronaca, evidenziano le preoccupanti condizioni complessive della sanità vibonese. Tale drammatica situazione – si aggiunge – pone l’urgente necessità di approfondire temi e questioni che attengono alla sicurezza infrastrutturale ed agli aspetti organizzativi della rete ospedaliera, al fine di sollecitare le appropriate soluzioni, atte a garantire l’affermazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea)».

In particolare Mammoliti e Lo Schiavo chiedono che vengano attentamente vagliati «lo stato delle procedure di assunzione di personale medico ed infermieristico; l’utilizzo dei fondi destinati alla messa in sicurezza del presidio ospedaliero Jazzolino; gli interventi urgenti per l’immediato utilizzo di nuove risorse professionali da destinare al Pronto soccorso del presidio ospedaliero Jazzolino di Vibo Valentia; gli interventi previsti per i presidi di Tropea e di Serra San Bruno».

I due consiglieri regionali chiedono, infine, che nella stessa seduta urgente venga «attivata la contestuale audizione del commissario dell’Asp di Vibo Valentia». (rrc)

 

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo (Dema): Servono risposte straordinarie

Il consigliere regionale di De Magistris PresidenteAntonio Lo Schiavo, ha ribadito che «una sanità come quella vibonese, che versa in condizioni di straordinaria criticità, ha necessità di risposte straordinarie e di una rinnovata attenzione che possa colmare il grave deficit accumulato nel corso degli anni, anche a causa di scelte politiche sbagliate».

«Oggi come non mai – ha proseguito Lo Schiavo, nel corso dell’ultima seduta della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative del Consiglio regionale  – la sanità vibonese può essere oggetto di grandi attenzioni. Intanto il presidente Roberto Occhiuto, in qualità di commissario straordinario, è chiamato ad offrire risposte adeguate alla richiesta di buona sanità che proviene dai cittadini. Poi, il presidente della commissione Sanità, Michele Comito, collega consigliere vibonese, allo stesso modo è chiamato a garantire ulteriori attenzioni ad un territorio la cui fame di sanità egli conosce bene».

«Il sistema sanitario vibonese – ha aggiunto Lo Schiavo – appare deficitario sotto più punti di vista: dallo stato fatiscente del principale ospedale della provincia (lo Jazzolino di Vibo) alle carenze che si registrano in altre strutture del territorio, come quella di Serra San Bruno, il diritto alla cura appare sempre più compromesso. Esistono poi ulteriori strutture che potrebbero essere utilizzate per potenziare l’offerta sanitaria, come i presidi di Soriano e Nicotera, rispetto alle quali bisogna fare in modo che gli interventi annunciati trovino un’effettiva realizzazione».

«Vi è, ancora – ha detto ancora – la grande questione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, il cui annoso iter è ancora rallentato da questioni di natura tecnica che non hanno reso possibile neppure l’espletamento delle opere preliminari. Qui è necessario imprimere una netta accelerazione affinché i cittadini possano recuperare fiducia nelle istituzioni e abbiano la possibilità di veder finalmente realizzata l’opera».

«È chiaro che – ha detto ancora – ancor prima delle infrastrutture, occorre intervenire sulla cronica carenza di personale che caratterizza la sanità vibonese, arginando la fuga di medici che disertano concorsi e selezioni perché ritengono evidentemente poco allentanti le prospettive offerte. Non ultimo, si intervenga nel potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e delle lungodegenze che rappresentano per molte famiglie situazioni estremamente dolorose e di non facile soluzione».

«Su tutto ciò – ha detto Lo Schiavo concludendo il suo intervento – incalzerò il presidente Occhiuto affinché la sfida che afferma di voler condurre sulla sanità possa partire proprio da dove maggiori sono le sofferenze». (rrc)