CATANZARO – Al Complesso Monumentale del San Giovanni screening gratuito della tiroide

Domani mattina, dalle 9.30 alle 12, negli spazi dedicati alla Scuola di Alta Formazione dell’Umg al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, è in programma uno screening ecografico gratuito della tiroide.

L’iniziativa è promossa dal Soroptimist di Catanzaro, presieduto da Elisabetta Vigliante. Sarà presente il direttore dell’Alta Formazione dell’Umg, Stefano Alcaro. Interverranno Antonio Brunetti, direttore UOC di Endocrinologia della AOU “Materdomini”, e Nadia Innaro, direttore UOC Endocrinochirurgia AOU “Materdomini”.
Gli screening saranno a cura dell’endocrinologa Stefania Giuliano.

Intesa tra Procura di Catanzaro e Soroptimist a sostegno delle donne vittime di violenza

È stato sottoscritto, tra la Procura di Catanzaro e il Soroptimist, un protocollo d’intesa a sostegno delle donne vittime di violenza.

Il protocollo d’intesa – che avrà durata di 1 anno, con possibilità di rinnovo – è stato firmato in un clima di estrema cordialità dal procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dalla presidente del Soroptimist catanzarese, Elisabetta Vigliante, alla presenza del procuratore aggiunto Giulia Pantano, che ha coordinato i lavori, della presidente incoming del Club Stefania Muzzi e della socia Teresa Gualtieri.

Se da un lato le campagne di sensibilizzazione hanno determinato l’aumento delle denunce, dall’altro gli operatori si sono spesso scontrati con la difficoltà pratica di trovare un posto dove collocare le donne e i loro figli in fuga dalle proprie abitazioni.
Per dare risposta a questa necessità è nato il service A riveder le stelle, per il quale il club Soroptimist di Catanzaro, su richiesta della Procura, si impegnerà a trovare una struttura di pernottamento a proprie spese, per i primi due giorni, alle donne denuncianti che necessitano di una pronta ospitalità, in attesa che venga loro trovato un posto nelle comunità di accoglienza dedicate.

L’idea del service proposto dal Soroptimist nasce dall’input della past president Adele Manno(rcz)

Giornata delle donne e ragazze nella Scienza, il Soroptimist e l’Università incontrano gli studenti delle scuole superiori

In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, il Soroptimist Catanzaro, presieduto da Elisabetta Vigliante, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, diretta da Stefano Alcaro, ha incontrato gli studenti delle Scuole Superiori.

L’appuntamento, svoltosi al Complesso Monumentale del San Giovanni ha coinvolto alcuni studenti del Liceo Classico “P. Galluppi” che frequentano i Pcto “Legalità e mondo delle professioni” (tutor professoressa Pompea Zampetti); “Stem 4 future” (tutor professor Fabrizio Celia); “Biologia con curvatura biomedica” (tutor professoressa Clorinda Giulia Colao).

«Questa giornata – ha evidenziato la presidente Vigliante – è finalizzata a riconoscere il ruolo fondamentale che le donne e le ragazze svolgono nel campo delle scienze e della tecnologia, a promuovere un equo accesso ed una piena partecipazione agli ambiti scientifici e a favorire il raggiungimento della parità e dell’inclusività di genere».

«La ricorrenza dell’11 febbraio nasce dalla consapevolezza – ha aggiunto – del significativo e persistente divario di genere che caratterizza la partecipazione femminile nelle cosiddette materie Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Grazie a questa iniziativa abbiamo voluto far comunicare gli studenti delle istituti superiori con il mondo dell’università, perché i cambiamenti di mentalità, quelli che maggiormente incidono sulla realtà sociale, partono dalle aule scolastiche. Ringrazio il professor Stefano Alcaro per l’opportunità che ci ha offerto di incontrare e confrontarci con due donne eccezionali che hanno fatto dell’amore per la scienza la loro ragione di vita».

Maria Laura Bolognesi, professoressa ordinaria di Chimica Farmaceutica all’Università Alma Mater di Bologna e presidente della Divisione di Chimica Farmaceutica della SCI, ha raccontato una parte del suo percorso: nata a Teramo, le scuole superiori al liceo classico, l’insegnante di matematica e fisica che l’ha ispirata, gli studi scientifici all’università di Bologna e le esperienze importanti all’estero.

«C’è ancora bisogno di parlare di donne nella scienza come punto interrogativo? Si – ha dichiarato Bolognesi – Myanmar è lo Stato che ha più donne nella scienza, anche il Venezuela e l’Azerbaigian. Sono paesi che consideriamo meno sviluppati e danno, invece, più possibilità di accesso alle figure femminili. In Europa, la prima è la Lettonia. Fino ad oggi il Premio Nobel è stato assegnato solo a 61 donne. Il numero delle Nobel scende a 25 se consideriamo le studiose che lo hanno ottenuto nelle discipline scientifiche, economia compresa».

«Arrivare in alto – ha concluso – è quello su cui dobbiamo combattere. C’è una grande disparità di genere in questo ambito, soprattutto nelle posizioni apicali. In Italia, solo il 20% delle donne donne ha ruoli di responsabilità nella scienza. Per farcela come donne dobbiamo supportarci, essere più unite, lavorare con impegno, dedizione e onestà. Se raggiungiamo la gender equality la nostra società sarà migliore».

Giulia Panzarella, diplomata al Liceo Classico P. Galluppi, laureata in Farmacia e dottoranda di ricerca in Scienze della Vita all’UMG, si è collegata dall’Università di Bonn (Germania) dove sta svolgendo come borsista Daad parte del suo percorso formativo. Panzarella ha descritto le sue esperienze, in particolare quelle Erasmus che l’hanno portata ad occuparsi di Intelligenza Artificiale applicata alle Scienze della Vita.

«La scuola riveste un compito educativo fondamentale – ha evidenziato – e deve aiutare i ragazzi a comprendere le loro passioni, intenzioni e, quindi, proiettarli per il futuro. Occorre evitare “l’effetto Matilda”, il pregiudizio che nega il riconoscimento del lavoro delle donne. Per far ciò bisogna credere nelle collaborazioni e cercare sempre nuovi stimoli culturali e comunicativi».

Stefania Muzzi, segretaria e presidente incoming del Soroptimist di Catanzaro si è soffermata sul futuro delle professioni per chi sceglie le materie Stem: «Sono basilari gli input che vengono dati ai ragazzi durante il loro percorso scolastico. Spesso le materie scientifiche vengono fatte recepire alquanto ostiche. Occorrerebbe, invece, un approccio più friendly, a partire dalle scuole medie, per appassionare gli studenti e far comprendere loro lo straordinario potenziale di queste discipline che assicurano un futuro professionale».

«Grazie alle attività di ricerca e sviluppo portata avanti da chimici, biologi, fisici, matematici – ha aggiunto – ogni anno vengono registrati nuovi brevetti che permettono all’industria di realizzare tecnologie e applicazioni che hanno un impatto sulla vita, la salute e l’ambiente. C’è un’elevata richiesta di chimici, biologi ed esperti in scienze della vita. La maggior parte de paesi, purtroppo, non ha raggiunto la parità di genere nelle STEM e, secondo i dati della Banca Mondiale, l’economia globale trae dalla bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro uno svantaggio pari a circa 160 miliardi di dollari».

La past president del Soroptimist di Catanzaro, Adele Manno, è intervenuta partendo dal messaggio che Chiara Ferragni ha portato sul palco di Sanremo, “Pensati libera”: «Due parole molto semplici ma che racchiudono in sé l’importanza di non avere confini e credere in se stessi. Occorre sconfiggere gli stereotipi di genere e superare quei pregiudizi culturali che spesso allontanano le ragazze dagli studi scientifici. Il Soroptimist c’è per essere al fianco delle donne e sostenerle nel loro cammino». (rcz)

Con l’Ammi, Ande e Soroptimist si fa il punto sulla Salute delle donne

Nei giorni scorsi, nella sede dell’Ordine dei Medici di Cosenza, si è tenuto un convegno scientifico organizzato dall’Ammi Cosenza (Megli dei Medici), Ande (Donne Elettrici) e Soroptimist Club sulla salute della donna.

Il convegno, dal titolo Il cuore delle donne, si è incentrato sulla necessità di investire nella prevenzione per migliorare la qualità della vita, mettendo al centro la persona con le sue caratteristiche, partendo dalle diversità biologiche, al fine di raggiungere percorsi di cura specifici ed efficaci, nonché, divulgare stili di vita sani evitando i principali fattori di rischio.

 L’iniziativa, moderata da Carmela Mirabelli, presidente dell’Ammi, è stata introdotta da un breve intervento sulla sanità pubblica del Presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza Eugenio Corcioni e dal saluto di Giovanna Giulia Bergantin, presidente Ande e di Rosita Paradiso, past president del Soroptimist, tutte di Cosenza.

Rosanna Labonia, medico specialista in Igiene e Medicina preventiva, Sanità pubblica, ha presentato il progetto “I borghi calabresi: benessere in cammino”.  Il visitare i nostri borghi ricchi di bellezze naturali ed artistiche non vuol dire solo promuovere il turismo, muovere l’economia della nostra Regione, ma soprattutto promuovere culturalmente l’attività fisica, grave problema della sanità  pubblica, insieme all’obesità.

«Il cammino nei borghi considerati anche come catalizzatori di salute – ha spiegato la Labonia – mira a modificare i modelli di comportamento degli individui verso una vita  più attiva, prevenendo patologie come diabete, obesità, coronaropatie, ipertensione arteriosa, alcuni tipi di cancro». 

Maria Teresa Manes, direttrice UOC cardiologia – Spoke Paola e Cetraro, in un interessante intervento, ha esaminato le differenze di genere sia nella terapia cardiovascolare sia  nell’espressività della sintomatologia clinica. Inoltre, la Manes ha messo in evidenza come la letteratura scientifica riporti indagini e sperimentazioni compiute solo in campo  maschile. Solo di recente si stanno effettuando studi clinici che prendono in considerazione anche  le donne.

Nel corso della serata  la vicepresidente Ande Cosenza Wanda Lombardi  ha illustrato il premio Ande “Costanza D’Altavilla” e presentato il vincitore della prima edizione, il cardiologo Giuseppe Gioia, premiato per essersi particolarmente distinto nel suo lavoro ed  aver contribuito, altresì, a tenere alto il nome della città di Cosenza e della sua Provincia. Calabrese di origine, adesso cittadino americano, Giuseppe Gioia è professore ordinario presso l’Ospedale Hahnemann dell’Università Drexel di Philadelphia. Il medico calabrese, in collegamento dagli U.S.A., ha ringraziato commosso il Comitato Ande per il riconoscimento e l’assegnazione del premio, ritirato dalla sorella Francesca.

Il prof. Gioia ha, poi, dialogato a distanza con il presidente Corcioni offrendo la propria disponibilità ad un incontro  medico scientifico  presso l’Ordine dei Medici di Cosenza. (rcs)

CATANZARO – Il primo appuntamento del progetto “Non è roba per donne”

Venerdì 28 gennaio, a Catanzaro, alle 15, è in programma il primo appuntamento del progetto Nerd – Non è roba per donne del Soroptimist in partnership con IBM e con la collaborazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Obiettivo del progetto, diffondere la passione per l’informatica e le competenze digitali fra le studentesse di terzo, quarto e quinto superiore attraverso una serie di incontri formativi e divulgativi che, a causa della pandemia, si terranno on line.

«L’intento – ha spiegato la presidente del Soroptimist di Catanzaro, Elisabetta Vigliante – è quello di incoraggiare le future maturande a intraprendere percorsi universitari nell’ambito delle discipline STEM: scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Abbiamo già coinvolto i dirigenti scolatici di tutti gli istituti superiori di Catanzaro e provincia e abbiamo avuto l’adesione di un notevolissimo numero di ragazze. Ringrazio la professoressa Cristina Segura Garcia, socia Soroptimist, che ha reso possibile la preziosa sinergia con l’università e che interverrà il 28 gennaio in quanto scelta come role model regionale del Soroptimst».
Le partecipanti dovranno iscriversi collegandosi mezzora prima al seguente link: http://ibm.biz/goodtechIBM, utilizzando la piattaforma webex scaricabile gratuitamente. (rcz)

CATANZARO – Il Soroptimist dona libri ai bambini della Scuola d’infanzia

Il Soroptimist di Catanzaro ha donato dei libri e materiale ludico ai bambini  della Scuola d’infanzia del plesso Verghiello, nel quartiere Santa Maria del capoluogo.

«Occorre iniziare, sin dai primi anni di vita – ha dichiarato la presidente del Club, Adele Manno – a far comprendere ai bambini che non ci sono ruoli prestabiliti ma ognuno è libero di essere ciò che desidera, a prescindere se si è maschio o femmina. Solo così potremo sperare di avere nuove generazioni libere da stereotipi di genere. Ringraziamo la dirigente scolastica, Maria Riccio, e la coordinatrice del progetto, Anita Battaglia, per la disponibilità e la competenza con cui hanno accolto la nostra proposta, adoperandosi per la scelta del miglior materiale d’ausilio per una narrazione idonea a scatenare il potenziale delle bambine».

La consegna è avvenuta alla presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Catanzaro, Nuccia Carrozza, madrina dell’evento; della responsabile della comunicazione del Soroptimist, Stefania Muzzi, e delle maestre attivamente coinvolte nel progetto che, con orgoglio, hanno mostrato i lavori dei bimbi sul tema della parità, suscitando vivissimo apprezzamento, al punto che non si esclude la possibilità di una pubblicazione e di un protocollo d’intesa tra il Club e la scuola. (rcz)

CATANZARO – Il primo incontro del Corso di “educazione finanziaria per donne in condizioni di fragilità”

Al via il Corso di educazione finanziaria per donne in condizioni di fragilità, frutto di un protocollo d’intesa siglato dal Soroptimist International d’Italia con il Comitato nazionale per l’educazione finanziaria.

«È purtroppo risaputo – ha dichiarato Adele Manno, presidente Soroptimist Catanzaro – che le donne hanno minori competenze in ambito finanziario e, pertanto, questa rappresenta un’azione concreta per tentare di superare uno dei gap di genere nel quale il Soroptimist è impegnato. Il corso, realizzato, grazie alla Caritas e all’Associazione onlus l’Albero della Vita, si rivolge a donne in condizioni di fragilità, le quali hanno già avviato un percorso di conquista della consapevolezza di sé. Riteniamo sia fondamentale dare a queste figure femminili degli strumenti di conoscenza tali da consentir loro di affrontare le questioni economiche – dal budget familiare alla scelta delle condizioni di prestito più vantaggiose – con maggiore cognizione».
Quattro gli appuntamenti che vedranno tra le relatrici alcune socie del Soroptimist di Catanzaro opportunamente e precedentemente formate dalla Banca d’Italia. Il primo incontro, che si terrà oggi, martedì 9 febbraio, alle ore 18.30, utilizzando la piattaforma skype, sarà aperto proprio da Adele Manno.
Ci saranno gli interventi di Manuela Viola, coordinatrice progetto “Varcare la soglia Catanzaro” dell’Associazione L’Albero della Vita”, Antonella Prestia, referente della Caritas diocesana e tesoriera del Soroptimist Catanzaro e Sergio Magarelli, direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia. Seguirà la relazione della socia Soroptimist, Carla Megna, sul “Perché le donne hanno meno competenze in materia economica rispetto agli uomini”.
I temi che verranno trattati successivamente saranno: la pianificazione finanziaria, l’importanza del budget familiare, gli strumenti di pagamento elettronici e on line, l’home banking e la sicurezza informatica. (rcz)

CATANZARO – Il Comune aderisce al progetto “Orange the World”

Il Comune di Catanzaro, guidato dal sindaco Sergio Abramo, ha aderito alla seconda edizione del progetto Orange the world, promosso dal Soroptimist.

Lo ha annunciato l’assessore alle Pari opportunità, Concetta Carrozza, a margine dell’approvazione della compartecipazione da parte della giunta Abramo.

«Sensibilizzare l’opinione pubblica – ha detto l’assessore Carrozza – sul fenomeno della violenza contro le donne è compito di tutte le istituzioni. Per questo motivo l’amministrazione di Palazzo De Nobili ha il dovere di schierarsi in prima linea al fianco del Soroptimist e di quelle associazione che, giorno dopo giorno, tengono alta l’attenzione su una situazione drammatica e, purtroppo, sempre più diffusa».

Nello specifico, la seconda edizione di “Orange the world” si articolerà in una serie di iniziative che, dal 25 al novembre, consentiranno l’assegnazione di una borsa di studio per operatrice socio-sanitaria, finalizzata al diritto allo studio.

«La vincitrice – ha spiegato l’assessore – sarà una giovane donna scelta in partnership con la Caritas diocesana. Oltre a tenere alta l’attenzione sulla violenza contro le donne, iniziative del genere sanno trasformarsi in concreta occasione di confronto e sviluppo sociale». (rcz)