Cuzzupi (Ugl): Bene Piano di Semplificazione per la Scuola

La segretaria nazionale di Ugl Scuola, Ornella Cuzzupi, ha espresso soddisfazione per il Piano di semplificazione per la scuola, sottolineando come si tratti di «una progettualità strutturata e precisa tesa a un ridisegno complessivo dell’amministrazione scolastica e dei suoi aspetti relazionali con le famiglie».

«Il Piano presentato dal Ministro è un passo fondamentale, atteso da anni e da noi più volte auspicato, per la costruzione della scuola del domani», ha aggiunto Cuzzupi che, tuttavia, non nasconde alcune preoccupazioni.

«La scuola necessita di una semplificazione in tutti i suoi meandri – ha ricordato –. I vari rattoppi messi nel corso del tempo (secondo gli interessi di parte che, di volta in volta, hanno coinvolto il dicastero) hanno determinato un universo tanto articolato da rasentare spesso il ridicolo».

«Ora –  ha continuato – ci troviamo al cospetto di un’idea ben delineata che però, è inevitabile pensarlo, rischia di trovare diverse resistenze tese a difendere uno status quo fatto da interessi di parte e privilegi duri a morire. Le linee d’intervento individuate che vanno dall’aspetto organizzativo a quello procedurale sino alla semplificazione normativa e a una nuova interazione con le famiglie rappresentano un’innovazione di fondamentale importanza».

«Se a questo si aggiunge la realizzazione dell’idea “cattedre coperte sin dal primo giorno di scuola” e un prospetto di obiettivi strategici sui quali misurare concretamente le azioni messe in campo dai vari soggetti, allora saremo al cospetto di una vera e propria rivoluzione – ha proseguito –. E come ogni rinnovamento anche questo troverà ostilità dalle quali occorre difendersi con i mezzi della trasparenza, linearità e confronto».

Ed è a questo punto che il Segretario Nazionale Ugl Scuola si rivolge direttamente al ministro e all’Esecutivo tutto: «Adesso occorre quello che noi, nel corso degli anni, abbiamo sempre invocato: il coraggio di fare! Al professore Valditara, che ha l’enorme merito di aver posto le basi per una sostanziale ristrutturazione dell’istituzione scolastica, chiediamo di mantenere la barra dritta su tale orizzonte».

«All’Esecutivo, invece – ha concluso – spetterà il compito di costruire le premesse e le architetture necessarie affinché il progetto diventi realizzabile in tempi rapidi e con i necessari mezzi economici. L’idea di sciogliere definitivamente i lacci burocratici concentrandosi sulla missione educativa con la giusta valutazione del personale impegnato in questa missione è la stella polare di quel che dovrà essere l’officina del domani per il Paese: la scuola». (rcz)

Cuzzupo (Ugl): Nella scuola il rispetto deve valere per tutti

«Nella scuola, il rispetto deve valere per tutti». È quanto ha dichiarato la segretaria nazionale di Ugl Scuola, Ornella Cuzzupi, commentando gli episodi di violenza e di intolleranza verso il personale scolastico.

«I ruoli – viene evidenziato in una nota – vanno considerati nella loro giusta ottica senza alcuna giustificazione o alibi. Alunni, famiglie, docenti sono tutti posti sullo stesso piano, ma ognuno ha un compito che deve rimanere nel perimetro dettato dall’educazione e dal rispetto verso il prossimo».

«Ciò che stiamo vivendo – ha continuato Cuzzupirappresenta una fase della scuola italiana da analizzare con estrema attenzione. Nell’ambito scolastico, tra le mura di quello che dovrebbe essere un vero sacrario dell’educazione, si stanno verificando, troppo spesso, una serie di gravi episodi che vanno dal bullismo, alla violenza gratuita verso studenti e personale scolastico».

«Un campanello di allarme per la nostra società – ha evidenziato –. La crescita umana e culturale degli studenti non può prescindere da processi inclusivi basati sul rispetto. L’istituzione scolastica deve ritrovare la giusta dimensione esaltando la propria autorità di tutela nei confronti di chiunque, e sottolineo chiunque, ponga in essere atteggiamenti aggressivi e violenti».

La segretaria Cuzzupi non si lascia andare ad enunciazioni solo teoriche, ma indica la strada da percorrere e si rivolge, in questo caso, direttamente alle istituzioni.

«Occorre partire dal dialogo e dalla reciproca comprensione, i giovani vanno ascoltati e compresi così come i docenti devono, sì, recepire le problematiche della loro età elaborando idonee strategie educative ma nell’ambito di un ruolo che non può ne deve mai essere minimizzato o reso complementare. Il rispetto – ha continuato Cuzzupi – scaturisce dalla condivisione di principi e valori recepiti da tutti. Le famiglie hanno un ruolo fondamentale in un tale meccanismo, ma sono i docenti e gli operatori della conoscenza coloro ai quali tocca il peso, la responsabilità e il giusto rispetto per la guida pedagogica e formativa di quello che sarà il futuro della nazione».

«Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, on. Valditara – ha concluso – unitamente al sottosegretario on. Frassinetti a cui si richiamano deleghe delicatissime dovranno puntare con decisione al potenziamento delle attività di educazione civica proteggendo chi opera correttamente e mai dimenticando che quello che si fa oggi troverà piena realizzazione nel domani del nostro Paese». (rcz) 

Cuzzupi (Ugl): Prossimo Governo faccia della Scuola l’officina per il futuro

Ornella Cuzzupi, segretario nazionale di Ugl Scuola, ha chiesto che il prossimo Governo faccia della Scuola l’officina per il futuro.

«L’anno scolastico appena iniziato – ha spiegato – è l’emblema di tutto ciò che avrebbe dovuto esser fatto e non è stato fatto. L’attuale ministero ha completamente fallito gli obiettivi dimostrando come anche le cose più banali, e pensiamo ad esempio all’aereazione forzata nelle classi, non si sono realizzate per dare priorità a interessi di parte che con la missione della scuola hanno poco o nulla a che vedere. E in questo caso torna alla mente la Scuola di Alta Formazione e i suoi esorbitanti costi. Il tutto mentre la confusione regna sovrana e, nonostante tutto, ci troviamo ancora in presenza di lacune ed errori macroscopici come quelli registrati sulle nomine dei supplenti e sulle errate valutazioni delle ammissioni nei concorsi a cattedra, oggi riviste dai tribunali».

«Il nostro augurio d’inizio anno scolastico, terzo della pandemia, è quello di trovarci presto al cospetto di un Parlamento che comprenda come sia necessario e fondamentale per il Paese mettere la scuola al centro dei programmi – ha proseguito –. Il nuovo ministero, chiunque sarà a sedere sulla sedia di responsabile del Dicastero, dovrà essere capace di dare risposta ai problemi e scendere nel terreno della concretezza, ascoltando tutte le forze sociali. Non servono ideologi e filosofi di sofisticata portata, serve qualcuno che conosca bene la scuola, le sue dinamiche e, soprattutto, le difficoltà in cui si dibatte».

«Un qualcuno che abbia chiaro come la scuola – ha detto ancora – fondamentale per lo sviluppo del Paese, deve essere strettamente legata al territorio e strutturata in maniera qualitativamente elevata dal nord al sud. Questo per ogni tipo di scuola, siano esse pubbliche o private. Ai dipendenti tutti deve essere riconosciuto il ruolo che meritano, ai docenti il rispetto dovuto deve nascere proprio dallo Stato prima che da altri».

«Quest’anno dovrà essere per l’Istituzione scolastica un punto di partenza – ha concluso –. Noi come UGL Scuola saremo ancora più presenti sui territori, dando una mano e difendendo a spada tratta chiunque voglia contribuire a costruire una scuola vera e funzionale. Non ci tireremo indietro su nessun punto. L’obiettivo per noi rimane e rimarrà quello di costruire una vera officina del futuro. I politici parlino di scuola in modo serio e già oggi chiediamo, a tutti coloro che formeranno il nuovo Parlamento, l’impegno a lavorare e confrontarsi con le forze sociali non in maniera lobbistica, ma diretta, senza ideologismi di sorta e, soprattutto, con la volontà di dare alla realtà scolastica un domani funzionale e concreto». (rrm)

Cuzzupi (Ugl Scuola): Occorre pensare a un nuovo modello scuola

Ornella Cuzzupi, segretario nazionale di Ugl Scuola, ha ribadito la necessitò di una «vera e propria riforma complessiva dell’Istituzione scolastica, anche i tanto paventati sogni derivanti dal Pnrr (che sembra ormai la panacea a tutti i mali) si infrangeranno sullo scoglio della realtà».

«La scuola va ricostituita nel suo complesso – ha evidenziato – e l’occasione fornita dal momento non può essere gettata al vento! Gli eventi che si stanno verificando ormai quotidianamente dimostrano come si sia arrivati al capolinea e il voler proseguire su tale strada comporta una sciagurata visione del futuro».

«L’edilizia scolastica – ha spiegato – il sistema d’immissione di forze nuove negli organici con meccanismi più aderenti la realtà e meno burocratizzati, la rivisitazione del processo che deve condurre i ragazzi verso il mondo del lavoro, il rispetto dovuto e la valorizzazione delle figure professionali sino ad arrivare all’analisi critica e propositiva della struttura pedagogica stessa sono temi da mettere sul tavolo subito. Un confronto per il quale il Ministero deve mostrare il coraggio sino ad ora mancato e misurarsi, attraverso idee e progetti, con tutti non solo con chi li fa comodo. È banale – sottolinea la sindacalista – dire che la scuola non è formazione professionale, certo ma la scuola deve essere preparazione al lavoro in maniera seria e sicura».

«Poche ore di alternanza che appaiono più come “sfruttamento d’immagine” che – ha detto ancora – come contributo serio alle logiche educative sono prive di senso e possono generare, come è stato, drammi difficili a comprendere e sui quali hanno ragione i ragazzi a protestare. Occorre che la scuola prepari al domani e lo faccia in ogni suo aspetto. Circostanze come quella legata al prof. Morabito sono il chiaro riferimento di come non sia possibile immaginare una scuola fuori dal mondo o uguale dappertutto».

«Occorre – ha concluso – che sia posta massima attenzione ai territori, la scuola deve rappresentare il concime per la crescita dei luoghi e delle logiche di legalità. I docenti non possono, ne devono essere lasciati soli in preda all’approssimazione come la pandemia ha dimostrato. Per questi motivi invitiamo il Primo Ministro e il Ministro Bianchi ad un confronto aperto e pubblico che serva a tracciare le linee per un futuro della scuola che non sia fatto solo di chiacchiere e soldi da spendere senza una corretta programmazione». (rcz)

Cuzzupi (Ugl Scuola): Hanno lasciato la scuola combattere a mani nude la pandemia

Ornella Cuzzupi, segretario nazionale Ugl Scuola, continua la sua battaglia per spingere il Ministero e l’Esecutivo a prendere, finalmente, atto della situazione e di quanto siano necessari realismo e concretezza.

«Siamo sconcertati – ha detto Cuzzupi – di fronte all’approssimazione mostrata. Preoccupano infatti, e non poco, le dichiarazioni rese da chi è alla guida del Paese quando afferma che “i provvedimenti per le scuole sono stati presi all’unanimità, trovando una consonanza totale da parte di tutte le forze di Governo”. Se così realmente fosse, sarebbe l’ennesima, drammatica conferma di trovarci di fronte a personaggi lontano anni luce dal Paese reale».

Il Segretario Nazionale Cuzzupi, nella sua duplice veste di responsabile di un’Organizzazione Sindacale e di docente, non nasconde le enormi difficoltà in cui si dibatte il personale scolastico e di conseguenza i ragazzi nell’affrontare a mani praticamente nude gli effetti della pandemia

«Vogliamo parlare di mascherine? – ha detto Cuzzupi –. Affrontiamo il tema delle finestre aperte per areare i locali nonostante il freddo? Magari ci raccontiamo come in questi venti e passa mesi di covid non vi è stata alcuna precisa e decisa azione di edilizia scolastica o di ricerca di nuovi siti? Preferiamo forse scivolare nel tragicomico con le migliaia di cattedre ancora vacanti nonostante i proclami e le strombazzature di assunzioni?».

«La verità – ha continuato Ornella Cuzzupi – è una sola: la scuola oggi è vittima, drammaticamente vittima, di un sistema pseudo-politico che si vede costretto a dare ad ogni costo un senso di solidità e certezza nonostante i fatti e la vita quotidiana lo smentisca. Noi, che invece abbiamo il polso della situazione, non temiamo di denunciare le cose come stanno. La scuola, il personale tutto, le famiglie, il Paese non meritano questo stato di cose, non meritano lo stillicidio confusionario e pericoloso d’indicazioni che arriva al punto d’indicare come contromisura al contagio una non meglio identificata “autosorveglianza”».

«Occorrerebbe, invece – ha concluso – realizzare quelle soluzioni, da noi più volte indicate, che renderebbero la dad non più necessaria. Oggi, come Responsabile Sindacale vicino ad ogni docente e ad ogni mamma mi chiedo è così? L’Ugl Scuola la sua parte la sta facendo e non mollerà di un solo centimetro nonostante tutto. È in gioco il futuro della scuola, dei nostri ragazzi e del Paese». (rrm)

Lettera aperta di Ugl Calabria ai candidati alla presidenza propone un’Intesa per la Calabria

Un’intesa per la Calabria, «determini tempi precisi delle azioni da attuare e la definizione del perimetro di quello che ci piace chiamare Progetto Unico d’Intervento». È quanto ha proposto Ugl Calabria, in una lettera aperta ai quattro candidati alla presidenza della Regione Calabria e, per conoscenza, al presidente del Consiglio Mario Draghi.

«Un’intesa – viene spiegato nella lettera, a firma di Ornella Cuzzupi, segretario generale – che vada oltre gli schieramenti, gli interessi di parte e metta la Calabria e i calabresi al centro del progetto. Sia questa la stella polare da seguire, sia questo il percorso sul quale procedere».

«In primo luogo – viene spiegato – occorre che la politica, in ogni suo aspetto, prenda atto che il tempo del tergiversare e degli interessi di parte è finito. Il perdurare di soluzioni tampone, di prospettive vuote e di parole prive di contenuti conduce solo verso il baratro. La nostra regione non può attendere oltre, occorre un deciso cambio di passo e la concretezza del fare. L’alternativa è il disastro, il definitivo abbandono di ogni speranza». 

«La terra calabra  – si legge – è stata depredata, violentata, sfruttata. Certo le buone intenzioni non sono mancate, ma troppo, troppo spesso la realtà è stata celata sotto una coltre d’ipocrisia e una nebbia d’interessi. Sanità, lavoro, legalità, valorizzazione dei territori, turismo sono termini che possiamo riempire di mirabolanti visioni. Questo non serve alla Calabria. Occorre un bagno di umiltà, concretezza e realismo. E senza perdere ulteriore tempo!».

«I buoni propositi diventino, con urgenza, fatti – viene evidenziato –. Il Pnrr è l’ennesima occasione da non perdere, e ciò significa che chiunque di Voi guiderà la regione sarà, in larga parte, il responsabile della riuscita o del fallimento di una tale opportunità».

«La nostra Organizzazione – si legge nella lettera aperta – ha più volte delineato la necessità per la Calabria di un Progetto Unico d’Intervento. Una pianificazione che realizzi in breve tempo le condizioni per la valorizzazione dei territori. Si definiscano, in maniera precisa, gli interventi a supporto delle piccole e medie imprese; si dia spazio all’imprenditorialità che crea lavoro; sia garantito un ordine pubblico che dia forza agli investimenti, alla rinascita del turismo, alla credibilità di un sistema burocratico troppo pesante per esser funzionale».

«E, poi  – conclude la lettera – si determinino i tempi per gli adeguamenti infrastrutturali e di edilizia; si creino i presupposti per una Sanità funzionale e sociale che non metta le persone in lista in base al portafoglio o alle conoscenze». (rrm)

Ornella Cuzzupi (Ugl Calabria): Scuola rinnovarsi nel suo essere inclusiva

«La scuola deve rinnovarsi nel suo essere inclusiva, e deve farlo nella maniera più completa possibile» ha dichiarato Ornella Cuzzupi, segretario nazionale Ugl Scuola, nel corso del Forum dedicato al mondo dell’autismo svoltosi a San Valentino Torio.

«Un mondo da esplorare – ha detto Cuzzupi – significa aprirsi a realtà spesso ignorate o quasi del tutto celate nei meandri di difficoltà complesse da gestire. Alla scuola naturalmente tocca il compito di guidare i ragazzi verso il futuro aprendo le finestre della società, quando siamo in presenza di giovani che trovano difficoltà questo compito diventa ancor più delicato e necessita del massimo sforzo possibile per trovare le strade più opportune. Per far ciò – continua Ornella Cuzzupi – occorre, necessariamente, che vi sia una preparazione di fondo che può essere acquisita solo attraverso un’adeguata formazione e un contatto diretto con i tecnici della materia che devono supportare i docenti con indicazioni, metodologie e coinvolgimento. Non dimentichiamo che occorre lavorare su diversi fronti, quali ad esempio la stessa famiglia interessata e il complesso sociale che ci circonda».

«L’Ugl Scuola – ha proseguito l’esponente sindacale – intende essere parte attiva di un percorso efficiente e propositivo nei confronti di questa realtà.Percorso efficiente” in quanto è nostra intenzione, partendo da questo territorio, facilitare il processo formativo continuo necessario per supportare al meglio questi ragazzi nell’ambito scolastico. “Propositivo” perché l’Ugl Scuola, da me rappresentata, cercherà in ogni modo di essere accanto a questo mondo e già stiamo ipotizzando uno sportello Ugl aperto a queste tematiche e pronto a dare alle famiglie un ulteriore supporto d’indirizzo e di sostegno. Questo riteniamo debba essere una caratteristica del moderno sindacato che punta a una scuola inclusiva e a una società più aperta e giusta».

Ai lavori al Forum, introdotti dal Dirigente Sindacale Salvatore Luminello e dai saluti del Segretario Utl di Salerno Carmine Rubino, sono intervenuti: Alfonso D’Angelo (presidente dell’associazione “Autismo Fuori dal Silenzio”); Rossella De Angelis (analista del Comportamento); Michele Ianniello (psicoterapeuta Bcba e presidente dell’associazione “Innovamento”); Silvana De Nicola (Insegnate di sostegno); Alfonso Pappalardo (referente di sostegno).  (rcz)

Ornella Cuzzupi (Ugl Scuola): Non ci sono progetti concreti e strutturali per ricostruire l’istituzione Scuola

Ornella Cuzzupi, segretario nazionale dell’Ugl Scuola, ha dichiarato che «la situazione della Scuola, visto ciò che è stato fatto sino ad ora, rimane del tutto immutata e anzi, in taluni aspetti, persino peggiorata considerata la tempesta abbattutasi della pandemia».

«Dispiace dirlo – ha aggiunto – ma sono mesi e mesi che il nostro grido d’allarme sulla necessità di un sano realismo e di un confronto a più voci rimane inascoltato. E, ancora una volta, si è dato spazio all’annuncio di turno e a imponenti piani d’ipotetico sviluppo e d’importanti investimenti il cui fine, considerato quel che è oggi, appare disgraziatamente di un genere diverso dall’interesse per l’istituzione. Un gioco delle parti addirittura peggiore di altri».

Il Segretario Nazionale Ugl Scuola ha rilevato, in maniera decisa, le incongruenze tra quanto prospettato e quanto in realtà si sta facendo. «Occorre dare atto, a chi scrive certi documenti, di avere la capacità di render bene l’idea di quel che dovrebbe essere. Il punto focale, invece, è dal dove e come partire per realizzare tali rivoluzioni copernicane nel segmento più importante per lo sviluppo futuro di un Paese»

L’analisi di quel che è appare sotto gli occhi di tutti; delineare il come dovrebbe essere, paradossalmente, è ancora più semplice. «Il problema è spiegare come agire, con quale tempistica e in che modo continuare nel mentre si realizzano le cose, penso ad esempio alle carenze strutturali e agli adeguamenti richiamati ormai in ogni documento. Nel frattempo assistiamo ancora allo scempio di un settembre prossimo a venire senza certezze, di classi pollaio che rimangono tali, di precari sempre più precari e di una scuola d’estate che, come si sta costruendo, nessuno vuole».

In tutto ciò – ha proseguito Cuzzupi – non dimentichiamo come nessuna scuola sia stata formalmente ancora dotata di un minimo d’apparecchiatura per la corretta sanificazione degli ambienti. E stiamo qui a valutare i Piani di Ripresa senza nemmeno sapere nel mentre cosa fare! Noi Ugl Scuola da sempre ci stiamo battendo affinché gli interventi siano concreti e abbiamo solide basi, i venditori di fumo e quelli di chimere adesso non possono più aver spazio e attendibilità. Ne va del futuro del Paese».

«Questo lo diciamo al ministro e a tutte quelle forze che, senza pregiudizi – ha concluso – sono come noi pronte al confronto e a un contributo realistico e vero! Dopo ci sarà solo il tempo della mobilitazione».

Ornella Cuzzupi (Ugl Scuola): La Scuola deve ripartire con realismo e dai territori

La segretaria nazionale di Ugl ScuolaOrnella Cuzzupi, ha sottolineato che «il nostro ruolo non deve essere solo fatto di protesta e denuncia. Accanto a queste occorrono le proposte, quelle vere e realizzabili, che siano parte del progetto di una scuola pienamente funzionale, educativa e propositiva verso il mondo del lavoro».

«Ugl Scuola quel progetto lo ha chiaro – ha aggiunto –.Proporre voli pindarici serve agli imbonitori e ai venditori di fumo. Sono convinta che per trovare soluzioni alle questioni non servono illustri cattedratici e geni incompresi, bensì una sana, e oserei dire essenziale, concretezza e conoscenza dei problemi. La scuola  ha tanti problemi e le soluzioni devono essere fattibili e praticabili, così come ha affermato il ministro Patrizio Bianchi che pare abbia finalmente sposato la nostra tesi, più volte manifestata, di una programmazione che consenta un turn-over e quindi una stabilizzazione dei precari».

«Ma, accanto a questo – ha concluso – ammesso che non siano solo parole al vento, occorre affrontare con urgenza situazioni a danno di docenti e personale Ata che rasentano l’assurdo. Su questi aspetti, proprio in questi giorni, stiamo definendo una proposta che porteremo all’attenzione di tutti gli organi competenti al fine di rendere la scuola una realtà funzionale liberandola dalle corde dei tanti “uffici complicazioni” che costituiscono una sciagurata e deleteria zavorra. Ecco, questo peso lo vogliamo lasciar per strada e puntare dritti al futuro. Noi siamo pronti a confrontarci senza pregiudizi con tutti, anche con quelli che sino a oggi son scappati di fronte alle nostre proposte». (rrm)

La proposta di Ugl Scuola: Aprire le Scuole d’estate favorendo il personale supplente che ha lavorato poco

Aprire le scuole d’estate e offrire un’opportunità concreta di guadagno a tanti lavoratori scolastici supplenti, o aspiranti tali, che pur presenti nelle graduatorie hanno lavorato poco o nulla nel corso dell’ultimo anno didattico. È questa la proposta avanzata da Ugl Scuola che, tramite il segretario nazionale Ornella Cuzzupi, si è confrontato col proprio direttivo nazionale, e ha proposto attività creative e alternative col personale supplente che ha lavorato poco e niente.

«Non dimentichiamo – ha dichiarato Cuzzupi – che, se attraverso la didattica a distanza la scuola ha continuato a vivere e funzionare, il merito va unicamente a quei docenti che, pur tra mille difficoltà, hanno portato avanti i programmi previsti riuscendo a dare agli alunni un senso di vita normale non semplice nei momenti più drammatici della pandemia».

«Adesso – ha aggiunto – si tratterebbe di aprire gli istituti ad attività alternative e creative funzionali alla crescita e alla preparazione del nuovo anno. Chi, meglio di quei docenti rimasti, loro malgrado, al palo possono dare il massimo su un progetto del genere? In tal modo si instaurerebbe anche una sorta di giusto equilibrio verso quei colleghi lavorativamente e retributivamente meno fortunati e più economicamente esposti ai tremendi colpi della pandemia».

Tra l’altro, il segretario nazionale ha le idee ben chiare anche nei confronti dei Comuni che, attraverso diversi canali, qualche perplessità sul progetto scuole aperte hanno mosso: «Noi siamo dell’idea che le due entità non solo debbano incontrarsi, ma diventare persino complementari».

«La scuola, e lo ripetiamo da tempo – ha sottolineato – non è un’isola avulsa dalla realtà, ma realtà essa stessa e quindi perché non condividere un percorso d’intesa con gli Enti locali? Si agisca insieme, senza tergiversare, anche per garantire l’educazione alla legalità, arma necessaria per sconfiggere le logiche perverse che trovano terreno fertile proprio nelle difficoltà dei territori. I fondi, seppur non infiniti, possono essere sufficienti ad attivare diverse iniziative congiunte».

«Da parte nostra – ha concluso Ornella Cuzzupi – siamo pronti a dare il giusto contributo, progettuale e programmatico, affinché questo sia il momento per definire le basi di quella “Scuola buona” a cui ha fatto più volte cenno il Ministro. Ecco, su questo noi ci siamo!». (rcz)