di FRANCESCO CANGEMI – I vini calabresi continuano, ancora una volta, a essere apprezzati protagonisti nel panorama nazionale. Le coltivazioni e le produzioni della nostra regione, infatti, stanno riscuotendo larghi concensi al Vinitaly in corso a Verona che si concluderà oggi mercoledì 5. C’è da dire che è di ottimo livello la valorizzazione del comparto da parte della Regione e dell’Assessorato all’Agricoltura guidato da Gianluca Gallo: ci sono pregiatissime produzioni e cantine storiche, ma esistono straordinarie realtà anche se piccole che andrebbero sostenute e incentivate adeguatamente.
L’industria del vino rappresenta sicuramente un asset vincente nell’ottica dello sviluppo della regione, quindi va tenuta in massima considerazione con opportune campagne di promozione (che aiutano peraltro in termini reputazionali il territorio). In poche parole, finito il Vinitaly occorre che la Regione si faccia parte diligente perché il vino calabrese venga conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, aiutando i produttori ad affrontare l’export (che comporta complesse procedure autorizzative pressoché impensabili per piccole aziende) e valorizzando non solo i marchi, ma anche i vitigni e le vigne. Alcune cantine hanno realizzato dei resort per ospitare degustazioni, ricevimenti, eventi: sulla scorta, per esempio di Napa Valley in California, non sarebbe male prevedere, col sostegno della Regione e nell’ottica del PNRR, un percorso delle “strade del vino calabrese”, che diventerebbe facilmente un notevole attrattore di turismo di alto livello.
Positiva, dunque la partecipazione al Vinitaly: gli stand della Regione Calabria sono stati presi subito di mira da curiosi e addetti ai lavori per conoscere le novità vinicole arrivate a Verona. Dopo il grande successo riscosso dallo stand calabrese a Vinitaly and the city, nel centro storico di Verona, si è aperto nel quartiere fieristico il tradizionale Vinitaly Agrifood & Sol, con la Calabria in primo piano: 120 le aziende presenti in uno spazio espositivo pari a circa 1400 metri quadri, curato nell’allestimento ed in ogni dettaglio, con la regia dell’assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Arsac, in collaborazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria, i Consorzi di tutela dei vini ed il Consorzio igp Olio di Calabria.
Migliaia, nel corso della prima giornata, i visitatori che si sono recati all’interno dei padiglioni 10 e 12 per degustare i vini calabresi, la cui qualità è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. Grande successo, inoltre, per le aziende del settore olivicolo e dell’agroalimentare di qualità che hanno preso parte a Sol & Agrifood.
Grande soddisfazione hanno espresso il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto e l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. «I vini calabresi – ha detto Occhiuto – si stanno facendo apprezzare in tutta Italia. C’è una grande varietà di cantine, anche piccole, che dimostrano l’interesse di tanti giovani imprenditori verso la produzione vitivinicola. Sono molto contento che l’assessorato all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo, stia dando grande sostegno istituzionale a questi produttori, mettendoli nella condizione ideale di presentarsi a fiere importanti come questa del Vinitaly».
Secondo Occhiuto, «Questa è un’importante occasione per far conoscere la ricchezza e il valore del settore vitivinicolo calabrese. Lo stesso assessore Gallo mi ha riferito che i nostri vini stanno riscuotendo un grandissimo successo qui a Verona: siamo molto orgogliosi e speriamo che lo siano altrettanto gli imprenditori che fanno tanti sacrifici per ottenere questi risultati. Con il ministro Lollobrigida c’è un rapporto solido, intessuto anche col filo dell’amicizia. È un importante interlocutore istituzionale e dimostra quotidianamente l’attenzione che il governo nazionale ha verso la Giunta regionale della Calabria».
Un fiume in piena il governatore calabrese che ha dichiarato, in polemica con le politiche Ue, anche come «La filiera dei nostri vini va certamente tutelata, soprattutto dagli attacchi europei. Considerare i vini alla stregua delle sigarette è sbagliato, ciò che fa l’Irlanda non necessariamente deve essere fatto nel resto d’Europa. L’Ue dovrebbe, invece, sostenere al meglio il settore vitivinicolo che è una ricchezza per la Calabria come lo è per il Paese e anche credo per l’Europa. Bisogna intervenire poi per evitare che sulle aziende di produzione si riverberino i costi relative alle regole Ue sullo smaltimento delle bottiglie. Ci sono tante imprese che esportano vino in tutto il mondo e sarebbe davvero difficile riciclare, ovvero riavere indietro le bottiglie. A me sembrano cose lunari, e l’Europa invece che stare sulla luna dovrebbe stare più sulla terra, dove si produce l’uva e il vino», ha sottolineato Occhiuto.
A far tappa ai padiglioni Calabria anche il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
«È stato un anno di grandi investimenti – ha detto, dal canto suo, l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – abbiamo ampliato i nostri spazi, abbiamo modificato l’allestimento del nostro stand, siamo andati all’esterno per “Vinitaly and the City” ed è stato un grande successo. In questi giorni ci saranno tanti influencer del settore vitivinicolo che faranno visita al nostro stand per raccontare la verità sulla Calabria. Una Calabria straordinaria. La Calabria che non ti aspetti».
Cosa devono temere, allora, i viticoltori calabresi? Devono stare attenti, e qui le istituzioni devono fare la voce grossa, affinché l’Unione europea non penalizzi le colture calabresi per privilegiare altri territori. Un mercato che va incentivato e che, con i panorami della Calabria, può diventare un attrattore turistico non indifferente per portare sempre più persone nella nostra regione. (fca)