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Vini calabresi, oltre 383 mila euro per la promozione nei Paesi Terzi

Sono 383mila euro la somma che la Regione ha destinato per la promozione nei Paesi Terzi dei vini calabresi. È disponibile, infatti, la graduatoria definitiva della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’Ocm vino, relativo alla campagna 2021-2022, dove sono stati approvati tre progetti: due regionali e uno multiregionale, di cui la Regione Calabria è capofila.

Inoltre, la Regione cofinanzierà anche le quote di propria competenza dei progetti multiregionali di cui sono capofila le Regioni Lazio, Puglia e Piemonte, per un onere complessivo di cofinanziamento pari a 40.209,72 euro ed un investimento totale di 383.237,16 euro.

«Cerchiamo in tutti i modi di fronteggiare gli effetti nefasti della crisi da Covid 19 – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – e continuiamo a sostenere il settore vitivinicolo, che ha particolarmente risentito delle conseguenze della pandemia. La misura della Promozione verso i Paesi terzi è fondamentale per far conoscere il più possibile i nostri vini di qualità e per conquistare nuovi segmenti di mercato».

Nello specifico, le attività finanziabili sono finalizzate a mettere in rilievo gli elevati standard dei prodotti vitivinicoli calabresi in termini di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale, ma anche alla partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, nonché a campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione e a studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

I beneficiari della misura “Promozione” sono le organizzazioni professionali, le organizzazioni e le associazioni di produttori di vino, le organizzazioni interprofessionali, i consorzi di tutela, le associazioni, le società cooperative e le federazioni che perseguono la promozione dei prodotti vitivinicoli.

Avvertenze: avverso la graduatoria è ammesso ricorso giurisdizionale al Tar nei termini di legge, oppure, in alternativa, ricorso straordinario al presidente della Repubblica, per i soli motivi di legittimità, entro 120 giorni dalla data di notifica, di comunicazione o di piena conoscenza comunque acquisita. (rcz)