Finito il censimento dell’immenso patrimonio della biblioteca Antonio Renda, scoperti libri del 500 che rilanciano l’interesse culturale intorno alle dotazioni del Comune di Taurianova. Il sindaco Roy Biasi e l’assessore Maria Fedele hanno incontrano il curatore delle operazioni di riordino e classificazione del materiale, lo storico Rocco Lentini, presidente dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia Contemporanea Ugo Arcuri, sodalizio che ha preparato e realizzato il progetto commissionato dall’Ente. Quest’ultimo ha illustrato, all’interno di quella parte del Palazzo della Cultura destinata ad ospitare il fondo donato dal filosofo nel 1959, la portata qualitativa e quantitativa del paziente lavoro durato diversi mesi.
A testimonianza dell’attenzione con cui la giunta ha seguito le attività che ha programmato, proprio la presenza sia del sindaco che dell’assessore – accompagnati dalla bibliotecaria Serafina Grillo – che hanno potuto così apprendere direttamente dalla voce di uno dei massimi esperti in Calabria della storia del sindacalismo le diverse scoperte fatte dopo la riapertura dei testi, molti dei quali chiusi nelle scatole utilizzate durante gli svariati traslochi susseguitisi negli anni, e in alcuni casi neanche inventariati. Libri anche del ‘500, ha detto Lentini, che in uno con i lavori fatti personalmente da Renda consentono di aggiungere ulteriori tasselli sia sugli interessi intellettuali del filosofo, che morì nel 1956, sia sui numerosi contatti personali che poté sviluppare con figure centrali del panorama culturale europeo, Georges Sorel e Vilfredo Pareto su tutti.
Proprio questo riemerso profilo internazionale che il censimento voluto dal Comune ha valorizzato, vede adesso la Giunta insistere non solo per l’accelerazione dei tempi per la riqualificazione dell’antico palazzo di via 20 Settembre – che quindi renderà fruibile la biblioteca già distribuita in un mobilio di pregio – ma anche per l’inserimento della sterminata raccolta, all’epoca Renda donò al Comune 5.500 libri, in un progetto più ampio che comprenda Taurianova in un circuito culturale che renderebbe la città attrattiva per gli studiosi e le università che volessero consultare i testi per la prima volta in maniera ordinata.
Il lavoro eseguito, infatti, consente di aggiungere ai libri antichi che Renda possedeva anche una emeroteca personale da lui curata nella sua abitazione, materiale di enorme interesse storico che impreziosiranno la struttura chiusa dal 2017. (rrc)