TAURIANOVA (RC) – Nel Giorno della Memoria gli studenti incontrano Ivana Pezzoli

In occasione della Giornata della Memoria, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taurianova hanno dialogato con Ivana Pezzoli, responsabile per il Mezzogiorno della Comunità ebraica di Napoli. 

Moderati dal giornalista Antonino Raso, che ha invitato «a diffidare da quella comunicazione che diventa propaganda», gli interventi – stimolati dalle domande degli studenti – hanno affrontato la shoah sia come fatto storico, in occasione dell’80esimo anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, sia come manifestazione di quell’antisemitismo ritornato ad essere tema centrale nel dibattito politico internazionale attuale

«Lo sterminio sistematico degli ebrei – ha detto il sindaco Roy Biasi rivolto agli studenti – va indagato anche come monito per il presente e il futuro contro odio, indifferenza, discriminazione. Non dimenticate mai quello che è successo per provare a costruire insieme un futuro dove guerra e negazione dell’umanità non abbiano più spazio». 

Proprio dalle odierne sottovalutazioni è partita Pezzoli, dopo aver letto il messaggio che nella Giornata è stato diramato dalla presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, secondo cui «non va bene usare termini come genocidio anche per altri fatti recenti». 

Pezzoli ha poi ricordato come «1.500.000 di bambini su 6 milioni di persone furono uccisi anche con la complicità storica dell’Italia, Paese che aderì nel 1938 al manifesto della razza e con 420 tra leggi e provvedimenti favorì lo sterminio finale degli ebrei». 

Contributi sono venuti sia dal capitano Gaetano Borgese, vertice della Compagnia dei carabinieri di Tarianova – secondo il quale «bisogna scegliere le azioni giuste tutti i giorni» – sia dal dirigente del commissariato cittadino della Polizia di Stato, Raffaele La Bella secondo cui «bisogna riflettete tutti i giorni contro guerra, razzismo e odio verso le minoranze  rispondendo con una adeguata e appassionata formazione alla libertà». 

Dello stesso avviso si è detta la dirigente scolastica Maria Concetta Muscolino, che – dopo aver apprezzato l’iniziativa del Comune – ha garantito l’impegno della scuola «perché solo cultura e conoscenza ci possono salvare dai ricorsi storici nefasti».

Il presidente del consiglio comunale Raffaele Scarfò ha ricordato la figura del nonno, Cipriano Scarfò, fucilato dai tedeschi nel 1943. L’assessore alla Cultura Maria Fedele, oltre a sottolineare la scelta dell’amministrazione comunale di aderire al Giorno della Memoria con una propria iniziativa e coinvolgendo più assessorati – ha invitato gli studenti «a utilizzare anche le occasioni offerte dall’anno in cui la città è capitale del libro, nel cui ambito la manifestazione pure si inserisce, per trovare gli stimoli e sentirsi cittadini esemplari che sanno formarsi una opinione personale libera intorno ai fatti storici che studiano». 

L’iniziativa è stata conclusa dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Crea, che – artefice del coinvolgimento e dell’ideazione dell’evento molto partecipato pensato assieme agli assessorati alla Cultura e alla Legalità, guidati rispettivamente da Maria Fedele e Massimo Grimaldi – ha ringraziato per la collaborazione la scuola taurianovese e i docenti che hanno preparato l’incontro con grande spirito costruttivo.              (rrc)

TAURIANOVA – Si presentano i libri di Ruggero Pegna

Domani pomeriggio, a Taurianova, alle 18.30, alla Chiesa degli Artisti in Santa Lucia, saranno presentati i libri La stanza di AdelMiracolo d’amoreIl cacciatore di meduse di Ruggero Pegna.

L’evento rientra tra gli appuntamenti di Taurianova Capitale del Libro.

A dialogare con l’autore sarà lo scrittore Vincenzo Furfaro, segretario e coordinatore degli eventi culturali e delle iniziative editoriali della prestigiosa designazione. L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale.

«Ringrazio Vincenzo Furfaro, l’organizzazione e il Comune di Taurianova – ha detto Pegna – per l’attenzione data ai temi dei miei romanzi, storie di umanità sempre attuali come quelle dei migranti e degli emarginati, vedi Il cacciatore di meduse, oppure storie di adozione e del mistero stesso della vita, del desiderio di essere genitori, al centro del romanzo La Stanza di Adel, tema salito alle cronache in questi giorni anche per il caso della bimba di Cosenza. Sono argomenti impegnativi, parlarne non è semplice, ma è emozionante. A volte i lettori dei miei libri, soprattutto ragazzi, mi sorprendono per chiavi di lettura inattese e  l’interesse verso questi temi complessi e poco commerciali».

Negli incontri letterari con Ruggero Pegna le storie dei suoi romanzi quasi s’intrecciano tra loro, mettendo insieme fede, realtà, toni a volte fiabeschi e una vena poetica sempre presente.

Dopo aver raccontato in “Miracolo d’Amore” (Rubbettino) la storia della sua improvvisa leucemia e della miracolosa guarigione “grazie al trapianto di midollo di una ragazza americana e alle preghiere di Natuzza Evolo”, Pegna ha toccato il tema della pena di morte in “La penna di Donney” e quelli del razzismo e dell’integrazione nel bellissimo e toccante “Il cacciatore di meduse” (Falco Editore), storia di un piccolo migrante somalo sbarcato con la madre a Lampedusa, consigliato a tutte le scuole perfino dalla World Social Agenda sul tema “Migranti e Diritto al futuro”.

In un momento storico segnato da episodi d’intolleranza e di odio, “Il cacciatore di meduse” parla di sentimenti, di uguaglianza tra uomini di ogni fede, razza e colore, del valore del rispetto di ogni diversità, sottolineando la ricchezza della contaminazione tra diverse culture. Un romanzo che arriva dritto al cuore di lettori di ogni età, una grande storia d’amore incastonata nella cronaca mondiale degli ultimi anni, dall’elezione di Obama, primo Presidente americano di colore, all’appello di Papa Francesco dopo la strage di migranti nel Canale di Sicilia del 18 aprile 2015.

Con “La stanza di Adel” (Santelli editore), ultimo romanzo pubblicato, in cui ancora una volta è la realtà a trasformarsi in romanzo, ha scelto invece di addentrarsi nel delicato tema dell’adozione che s’intreccia a quello dell’essere genitori, della famiglia e dei figli, dell’esistenza stessa. Un’altra storia di particolare attualità, che stride con le cronache di guerra di questi anni, anche perché la protagonista è proprio Adeliya, una bimba russa adottata da genitori italiani.

“L’adozione è un modo naturale come qualsiasi altro per essere genitori e figli, un ritrovarsi meraviglioso voluto dal destino o da Dio, a secondo della propria fede”, afferma Pegna, animato dal desiderio di trasmettere ancora una volta forti emozioni legate a storie vere, seppure trasformate in romanzo dalla sua penna assolutamente originale.

Tutti romanzi da non perdere per chi volesse emozionarsi con avventure umane fantastiche raccontate con sensibilità, delicatezza e poesia. Libri capaci di avvicinare il lettore ai sentimenti più forti e, forse, di contribuire a dipanare ogni dubbio sulla diffidenza con cui si guarda troppo spesso ai temi dei migranti o delle adozioni. Romanzi avvincenti e coinvolgenti, dedicati a tutti i bambini in un momento di grande sofferenza in molti luoghi del mondo, come scrive l’autore nella dedica d’apertura de La Stanza di Adel: “Ai bambini che siamo stati, a quelli che verranno, a quelli abbandonati, vittime innocenti di guerre, violenze o abusi, a quelli indesiderati o mai nati…”. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Al Comune donato Palazzo Loschiavo

Domenico Paolo Antonio Maria Loschiavo, taurianovese che da tempo vive negli Usa, ha donato al Comune di Taurianova Palazzo Loschiavo.

Un gesto altruistico e raro, accolto con riconoscente apprezzamento e voto unanime nella seduta del consiglio comunale del 30 dicembre scorso, su cui ritorna il sindaco Roy Biasi che si dice «dispiaciuto – queste le sue parole – per non aver letto nei tanti commenti politici successivi alla riunione riferimenti alla esemplare scelta fatta dal nostro concittadino emigrato». 

L’immobile, appartenuto ad uno dei nobili casati taurianovesi, al quale benché disabitato da anni, sono legati tanti ricordi di diverse generazioni, affaccia oltre che sul corso che collega piazza Macrì e piazza Italia anche su via Barone, ed è situato dunque nel cuore di Taurianova per una collocazione urbanistica dalla quale il primo cittadino parte per ringraziare nuovamente l’ottuagenario taurianovese d’America protagonista del lascito. 

«Per una città come la nostra che intorno alla recente riapertura della biblioteca nell’ex municipio di Radicena vuole continuare a valorizzare e far conoscere il patrimonio edilizio pubblico e privato di pregio storico – ha rimarcato il sindaco Biasi – l’acquisizione di questo Palazzo diventa uno slancio in più affinché proprio attraverso la conservazione e la fruizione di queste antiche vestigie si possa riscoprire la storia della città, il ruolo che ebbe in passato come cuore pulsante dell’economia del comprensorio tale da indurre le diverse famiglie nobiliari qui insediate ad investire anche per rendere ancora più belle e sontuose le proprie abitazioni, sulle quali sin dall’inizio del nostro mandato stiamo investendo, in collaborazione con i proprietari, perché diventino fonte di attrazione turistica da inserire in un ideale itinerario cittadino che per numeri, estetica e ricchezza culturale ha pochi eguali nel territorio della Città Metropolitana».

«Anche per questo – ha aggiunto – la donazione che abbiamo ricevuto, e per la quale mi sento di ringraziare nuovamente a nome di tutti i taurianovesi, costituisce a mio parere un suggello culturale e operativo su un indirizzo amministrativo peculiare e ben preciso, una sorta di ulteriore premio alla credibilità che l’amministrazione comunale ha dimostrato in questi anni».      

A cura del Comune l’edificio, le cui caratteristiche sono state illustrate in consiglio comunale anche dal prof. Riso – nelle vesti di rappresentante del donante – assumerà il titolo di “Palazzo dei Convegni Domenico P. Loschiavo” e sarà una sede di rappresentanza del Comune con spazi da destinare al servizio della collettività in cui verranno preservati i simboli architettonici e storici, comprensivi del fregio familiare, proprio per mantenere vivo il ricordo del gesto altruistico che ha fatto incamerare al patrimonio pubblico il bene privato.    

«Per la comunità di Taurianova – conclude il sindaco Biasi – aver vissuto nell’anno appena trascorso sotto i riflettori da Capitale del Libro, e nello stesso tempo essere stata destinataria di una donazione così ricca di significati culturali e civici, significa consegnare alla storia un 2024 da record, che solo chi è in malafede può fare a meno di considerare nelle sue analisi purtroppo spesso inutilmente divisive anche rispetto ai fatti culturali: dovremmo tutti prendere esempio da Domenico P. Loschiavo, che con il suo gesto ha dato a tutti noi una lezione di concordia civile e orgoglio taurianovese, ma purtroppo noto che c’è ancora una sparuta minoranza, fuori e dentro il consiglio comunale, che pur di tirare l’acqua al proprio mulino preferisce seminare zizzania e puntare l’indice in nome di un risentimento camuffato da finto attaccamento alla cultura».  (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Con l’Auser alla scoperta dell’artista Rodolfo Nucifora

Una delegazione dell’Auser di Taurianova, guidata dalla Presidente Maria Rosa Romeo, ha fatto visita nei giorni scorsi all’artista taurianovese, Rodolfo Nuciforarte, presso la sua casa, divenuta un vero e proprio museo atelier.

“Riflessi d’arte. Un viaggio con l’artista” è questo il nome del format, inaugurato con la visita del circolo Auser, pensato come un momento di incontro e di confronto per gruppi di persone e finalizzato a scoprire Nuciforarte.

L’arte di Rodolfo Nucifora si fonda sull’incontro tra la natura e l’ingegno umano, un incontro che prende vita attraverso materiali trasportati dal mare che diventano opere uniche. Ogni oggetto raccolto sulla riva — cortecce, legni levigati — diventa un frammento di storia e una tessera di un racconto più ampio. L’artista, in un atto di profonda connessione con la materia, trasforma questi resti in opere che dialogano con la fragilità e la bellezza della natura e dell’uomo. Le linee ondulate dei legni, le forme scolpite dalle onde, i colori sbiaditi dal sole e dall’acqua sono elementi che, pur nella loro apparente casualità, si fondono in creazioni che raccontano di un mondo lontano e vicino, di un viaggio, di una memoria condivisa; creazioni ricche di significato che spesso esprimono un messaggio forte e chiaro.

Ogni opera non è solo una testimonianza della bellezza e della trasformazione dei materiali naturali, ma anche un invito a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e con la nostra interiorità, con l’universo profondo dei sentimenti e delle emozioni. L’artista, con un gesto rispettoso, restituisce una nuova vita a ciò che la natura ha restituito all’uomo, conferendo a ogni oggetto un valore inestimabile. In questo modo, l’arte diventa un mezzo di comunicazione, che si offre agli occhi di tutti, senza distinzione alcuna.

Il pomeriggio trascorso in compagnia di Rodolfo Nucifora, a partire dalla visita al laboratorio creativo per poi passare alle varie stanze, dove sono esposte le numerosissime opere (tra le oltre mille all’attivo), ha entusiasmato i soci Auser che sono rimasti colpiti dalla vastità e dalla varietà della sua produzione artistica. È stata un’occasione di condivisione e di arricchimento, una vera esperienza culturale e artistica, al riparo dalla confusione e dal tran tran quotidiano.

I soci Auser, a suggello dell’incontro, hanno inteso donare all’artista un attestato di stima e di ringraziamento. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Venerdì si presenta il progetto “Sulla via di Martino”

Venerdì 10 gennaio, a Taurianova, alle 17, nella Casa della Partecipazione, sarà presentato il progetto Sulla via di Martino dell’Associazione socio-culturale “Abbadia” e patrocinato dal Comune di Taurianova, dalla  Consulta delle Associazioni, dal MuDOP e dall’Associazione Pentakaris. 

All’incontro prenderanno parte il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, il vice sindaco della città  metropolitana di Reggio Calabria, dott. Carmelo Versace, il vice-presidente della Consulta delle Associazioni e della società civile, arch. Giacomo Carioti, il Dirigente Scolastico dell’IC Sofia Alessio-Contestabile Monteleone, dott.ssa Maria Concetta Muscolino, il direttore del Museo Diocesano di Oppido-Palmi, ing. Paolo Martino ed il Presidente dell’associazione culturale musico-teatrale “Pentakaris”, prof. Martino Parisi

Nel corso della conferenza stampa che sarà moderata dal giornalista Antonio Spina relazioneranno Annamaria Fazzari, presidente dell’Associazione culturale “Abbadia”, Don Pino De Raco, parroco della Chiesa  Maria SS. della Colomba e componente comitato scientifico, prof.ssa Antonella La Rosa, direttore artistico del  progetto.  (rrc)

Taurianova Capitale del Libro, crocevia di idee e valori

Si è concluso, con successo, il ricco weekend di eventi che hanno animato Taurianova Capitale Italiana del Libro, confermandola come un crocevia di idee e valori che intrecciano tradizione e innovazione.

Diversi gli eventi che hanno animato la biblioteca comunale “Antonio Renda”, offrendo al pubblico momenti di confronto su temi centrali quali l’identità linguistica, la promozione della cultura come impresa e la narrazione contemporanea.

La presentazione del libro “Comu Diciva Me Nonnu” di Antonio Castellano (Imma Arti Grafiche editrice, 2022) ha rappresentato un omaggio alla ricchezza linguistica e storica della Calabria.

Il testo, che raccoglie oltre 5.000 proverbi e modi di dire dialettali, si propone come un manifesto per recuperare il dialetto calabrese e trasmetterlo alle nuove generazioni. Castellano, dialogando con l’ex parlamentare Angela Napoli, ha ripercorso le tappe della sua ricerca, nata dal primo incontro con il celebre glottologo tedesco Gerhard Rohlfs e sviluppata nel corso degli anni attraverso un lavoro capillare sul territorio.

L’autore ha lanciato l’idea di includere ore di studio del dialetto nei programmi scolastici calabresi e di creare una biblioteca dedicata ai dialetti regionali. L’assessore alla Cultura, Maria Fedele, ha accolto con entusiasmo la proposta, sottolineando come l’iniziativa si inserisca perfettamente nella visione di Taurianova Capitale del Libro: «Non solo memoria del passato, ma anche ponte per affrontare le sfide della globalizzazione».

Il weekend ha visto protagonista anche Flavio Pagano, giornalista e filmmaker napoletano, che ha dialogato con il collega Valerio Giacoia davanti a un pubblico attento, tra cui le studentesse del Liceo “Rechichi di Polistena” Alice Morabito, Lucia Pinto, Eleonora Giuliano e Gaia Albanese.

L’incontro, partito dalla presentazione del romanzo “Un milione di giorni” (Fuorilinea, 2024), vincitore del Premio Carlo Levi 2024, è stato un viaggio tra letteratura, cinema e arte sociale.

La serata si è aperta con la proiezione del cortometraggio In principio era il canto, interpretato da Katia Ricciarelli, e ha toccato temi di grande profondità, come la bellezza della narrazione e l’importanza di sensibilizzare sulle questioni sociali. Pagano ha raccontato il processo creativo che lega il suo romanzo a un intreccio autobiografico di eventi e personaggi, dalle saghe familiari agli scorci di Napoli. Il pubblico ha così potuto scoprire la maestria narrativa dell’autore, capace di intrecciare realtà e finzione con grande intensità emotiva.

Importante momento di riflessione anche sabato 14 dicembre, grazie al convegno dal titolo “La Cultura è un’impresa”, un evento che ha posto al centro il ruolo della cultura come motore di sviluppo e impresa sociale, organizzato in collaborazione con l’associazione Calabria Condivisa. I lavori sono stati aperti da Andrea Casile, Presidente di Calabria Condivisa, Roy Biasi, sindaco di Taurianova, Giuseppina Ierace, Presidente Epli Calabria e Pasquale Ciurleo, Presidente Promozione Italia ETS.

Un momento simbolico e significativo è stato dedicato alla donazione di libri con gli interventi dei rappresentanti delle librerie locali – Mondadori Point – Palmi, Libreria Accardi e Libreria Frassati di Taurianova. Il convegno ha proseguito con una presentazione dedicata al percorso che ha portato Taurianova a ricevere il titolo di Capitale Italiana del Libro 2024, con gli interventi di Maria Fedele, anche direttore di TCIL, e della bibliotecaria Serafina Grillo.

Moderato da Vincenzo Furfaro, il dibattito ha coinvolto i partecipanti in una riflessione collettiva sul valore della cultura come elemento strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

«La nostra città sta dimostrando che la cultura è un terreno fertile dove possono convivere tradizione e modernità, alimentando il senso di appartenenza al proprio territorio e aprendo nuove prospettive di sviluppo – ha dichiarato l’assessore Fedele –. Un successo che rilancia l’importanza di continuare a investire nella conoscenza come strumento di crescita e dialogo». (rrc)

A Taurianova Capitale del Libro grande partecipazione al primo forum “Calcio – Giovani & Infrastrutture

Si è svolto, a Taurianova, il primo forum “Calcio – Giovani & Infrastrutture”, ideato dal giornalista Maurizio Insardà, con l’intento di creare un modello di incontro e approfondimento tra addetti ai lavori, politica e famiglie, replicabile in ogni territorio.

Un evento che rientra tra le azioni chiave del progetto della Capitale Italiana del Libro 2024: il contrasto alla povertà educativa attraverso iniziative che stimolino la crescita culturale e sociale della comunità, grazie anche a tematiche come lo sport, inteso come forma di educazione civica, aggregazione sociale e crescita personale.

Al centro dei diversi interventi che si sono susseguiti durante il forum, numeri, buone pratiche, crisi e prospettive di crescita presentati da Paolo MorgantiGiuseppe Praticò e Pippo Caffo – presidente della Vibonese e direttori sportivi rispettivamente del Catanzaro e della Reggina – i quali hanno parlato ad una sala gremita di giovani atleti e dirigenti delle due squadre cittadine, il Real Taurianova e l’Ads Accademy, oltre che di tanti genitori, allenatori, dirigenti e vecchie glorie del calcio locale.

Il dibattito, organizzato in collaborazione con l’associazione Edda, è stato arricchito anche dalle testimonianze di due figure storiche della dirigenza calcistica in riva allo Stretto e non solo, Gabriele Martino e Franco Iacopino. I giornalisti Maurizio Insardà e Antonio Spina hanno introdotto una discussione che si è mossa a partire dal 1986, quando, con la Reggina in serie A, si decise di creare il Centro sportivo “Sant’Agata”, da cui passarono diversi giovani poi diventati campioni, uno su tutti Simone Perrotta, diventando così un modello all’avanguardia nell’Italia meridionale.

«Bisogna che le società si dotino di specialisti nel reperimento di fondi – ha detto Morganti – sapendo che ogni euro che si investe in infrastrutture può generare fino a 12 euro di utilità per la comunità in termini sociali e sportivi».  Da qui inoltre il suggerimento alle società del calcio minore «a fare rete fra loro nei vari territori per ottenere risposte in termini di servizi». Da Iacopino, invece, è partito un appello alle istituzioni affinché «nelle realtà piccole e grandi gli amministratori svestano i panni dell’appartenenza politica, per sostenere le squadre e rispondere alle loro esigenze».

A questo proposito Praticò ha lamentato «i ritardi nella pubblicazione del bando per rilanciare il Centro Sant’Agata, dopo l’unica manifestazione d’interesse presentata a marzo dalla Reggina», mentre il presidente Caffo ha ricordato con amarezza il contenzioso che la sua Vibonese ha con il Comune «che chiede 60.000 euro all’anno per il pagamento della sola Tari, considerando le tribune dello stadio una superficie utilizzata tutto l’anno e non nei pochi giorni in cui si svolgono partite».

Per difendere la funzione sociale del calcio giovanile, Martino ha chiesto «l’avvento di una stagione culturale e politica nuova che determini quote di investimento sempre più massicce a favore delle squadre e dei formatori, per aiutare i presidenti lungimiranti che da soli non ce la fanno», con la chiosa del presidente Caffo secondo il quale «in mancanza di tale sostegno politico, non bisogna poi lamentarsi se i grandi club italiani fanno ricorso in maniera quasi totalizzante ai giocatori stranieri».

Il dibattito, servito anche per una presa di coscienza generale rispetto alle alleanze possibili grazie allo sport contro la povertà educativa, è stato arricchito dal saluto del sindaco Roy Biasi, che, oltre a ricordare «i progetti varati e da finanziare per l’adeguamento dei due campi sportivi cittadini», ha sottolineato l’urgenza di un intervento ad ampio raggio.

«Sentiamo ogni giorno parlare di bullismo e dell’imperversare delle baby gang – ha detto il primo cittadino di Taurianova – e ci rendiamo conto che noi adulti stiamo consegnando ai ragazzi un contesto locale di gran lunga peggiorato rispetto al passato, a causa della crisi delle varie agenzie educative. Ecco perché vogliamo che il fermento che stiamo vivendo nell’anno da Capitale del libro generi anche una spinta propulsiva per pretendere, ad ogni livello, un miglioramento in tutti i settori della vita sociale dei ragazzi a partire dalla dotazione di strutture sportive che servono a togliere dalla strada, o dallo sguardo sui telefonini, le nuove generazioni».

Il forum è stato concluso da Maria Fedele, assessore alla cultura e direttore di TCIL che, volendo dedicare l’incontro alla memoria di Giuseppe Miriello, il giovane allenatore di Taurianova deceduto la settimana scorsa proprio mentre sul campo della vicina Cittanova allenava la locale under 17. Dopo il minuto di raccoglimento è stato proiettato un commovente collage fotografico dell’apprezzato sportivo, consegnando assieme al sindaco una targa ricordo ad uno dei calciatori in erba da lui allenati.

«Una città nominata Capitale del Libro non può limitarsi alla promozione della lettura in senso stretto – ha commentato Fedele – ma abbracciare l’intero tessuto culturale della comunità. Anche il calcio, soprattutto a livello giovanile, non rappresenta solo uno sport, ma un potente strumento educativo e sociale.  Attraverso questo evento abbiamo voluto lanciare ancora una volta un segnale chiaro: il fermento culturale che stiamo vivendo grazie al riconoscimento ottenuto deve tradursi in un miglioramento concreto del territorio».

Il premio letterario Racconti nella Rete fa tappa a Taurianova

Domenica 24 novembre, a Taurianova, alle 17.30, alla Biblioteca Renda, fa tappa il Premio Letterario “Racconti nella Rete”.

Nell’occasione sarà presentato, dal presidente del Premio, Demetrio Brandi e dal alcuni scrittori, la 23esima Antologia di Racconti nella Rete, edita da Castelvecchi.

Intervengono le scrittrici Katia Colica, Laura Curatola e Giuseppe Sanalitro, musicista e scrittore, anche lui tra i vincitori del premio. A moderare l’incontro sarà Barbara Cutrupi, docente, vincitrice del premio nel 2016 per la sezione racconti per bambini. Katia Colica e Giuseppe Sanalitro presenteranno i loro cortometraggi tratti dai soggetti che hanno vinto la sezione Corti di Racconti nella Rete. Le letture sono a cura di Francesca Sorace.

I venticinque scrittori che hanno vinto la selezione 2024 sono: Alfonso Angrisani, Lorenzo Bellandi, Anna Rita Bevacqua, Patrizia Carnevali, Massimiliano Ciarrocca, Simone Colombo, Roberto Di Salvo, Francesca Emanuelli, Fabio Fulfaro, Claudia Gambarotta, Lucia Macchiarini, Stefania Magnani, Francesco Maltarello, Giorgio Marconi, Giacomo Marchi, Virginia Martini, Damiana Marzano, Paola Mereu, Andrea Polini, Paola Romanelli, Monica Savoia, Salvatore Tomasello, Rossella Toscano, Marco Turella, Antonella Zanca.
Nato nel 2002 da un’idea di Demetrio Brandi, il premio letterario Racconti nella Rete® si conferma il più importante concorso nazionale per gli autori emergenti.  Ogni anno spunti originali e storie accattivanti mettono in moto un meccanismo creativo meravigliosamente produttivo e offrono al lettore un’esperienza unica e preziosa: aiutano a pensare intrattenendo. Tra gli oltre cinquecento scrittori pubblicati nelle antologie di Racconti nella Rete® molti hanno ottenuto, nel tempo, brillanti risultati in campo letterario. Il progetto permette a tutti, giovani e meno giovani, di partecipare al concorso con un racconto breve, una favola per bambini o un soggetto per cortometraggi.  (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Domenica si presenta il libro “Pubblico Ministero”

Domenica 17 novembre, a Taurianova, alle 18.30, alla Chiesetta degli Artisti, sarà presentato il libro “Pubblico Ministero. Un protagonista controverso della giustizia” di Edmondo Bruti Liberati, ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano ed edito da Raffaello Cortina Editore.

L’evento, organizzato dall’Associazione “Risorse”, rientra nell’ambito della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia, e rappresenta un’occasione unica per approfondire il ruolo e i dilemmi del pubblico ministero, una figura centrale ma spesso al centro di polemiche e dibattiti pubblici. Come evidenziato da Bruti Liberati nel suo libro, il pubblico ministero ha un duplice volto: da un lato, sostiene l’accusa, ma dall’altro ha un dovere di verità che lo distingue radicalmente dall’avvocato difensore. Questo ruolo comporta sfide continue in termini di professionalità, accountability e deontologia.

«Eventi come questo contribuiscono a rendere accessibile il tema della giustizia anche al grande pubblico – ha commentato Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL – perché la cultura della legalità passa prima di tutto da una corretta informazione. In questo senso, è essenziale che i cittadini comprendano l’importanza e le sfide del ruolo del pubblico ministero, affinando la consapevolezza su come il diritto influisca sulla vita di ognuno di noi».

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale. Seguiranno gli interventi di Caterina Asciutto, presidente della Giunta Distrettuale Reggina dell’ANM; Angelo Rossi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi; Noemi Asciutto, presidente dell’Associazione “Risorse”. Dialogherà con l’autore Francesco Napoli, vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, arricchirà il dibattito con un punto di vista esperto e accessibile. L’incontro sarà coordinato dal giudice Ilario Nasso, consigliere della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

«Prosegue il nostro impegno all’interno della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia” – ha dichiarato Noemi Asciutto, presidente dell’Associazione “Risorse” – con l’intento di offrire un’occasione di dialogo alla portata di tutti e non solo degli addetti ai lavori, che affronta temi complessi e spesso lontani. Attraverso la testimonianza e il racconto di Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano, vogliamo approfondire la figura del Pubblico Ministero svelandone dinamiche, compiti e dilemmi».

«Il nostro obiettivo – ha concluso – è promuovere un dibattito che possa coinvolgere i cittadini nella riflessione su questioni giuridiche fondamentali, superando barriere linguistiche e tecniche. Siamo grati a tutti coloro che interverranno, e invitiamo i cittadini a partecipare, per scoprire insieme quanto il diritto, spesso percepito come lontano, riguardi invece la vita quotidiana di ciascuno di noi». (rrc)

Mimmo Morogallo, la rassegna di Taurianova è un vero trionfo

di PINO NANOPer una notte Taurianova, Capitale del Libro, diventa anche Capitale dell’arte sacra e della pittura paesaggistica moderna, grazie ad una rassegna antologica che il sindaco di Taurianova Roy Biasi, ha voluto dedicare a Mimmo Morogallo, uno degli artisti calabresi oggi più conosciuti al mondo per via delle sue tele dedicate ai paesaggi e alle tradizioni del Sud.

È stata quella di ieri sera una sorta di festa di compleanno per i suoi primi 85 anni, interamente vissuti on the road come i grandi poeti e i grandi cantastorie del mondo. Piena di appunti critici e di dettagli storici e artistici la prolusione iniziale di Giuseppe Livoti, critico d’arte, e soprattutto autorevole Presidente dell’Associazione Le Muse di Reggio Calabria. Così come piene di entusiasmo e di ammirazione per le sue opere sono state le conclusioni dell’assessore alla cultura del comune Maria Fedele, dopo la proiezione di un documentario curato per l’occasione dal giornalista Pietro Melia, storico inviato speciale della Rai in Calabria. 

Morogallo e il mondo, Morogallo e il made in Italy, Morogallo e gli italiani all’estero, Morogallo e la visione d’insieme del nostro paese in ogni angolo della terra. Mimmo Morogallo per tutta la vita non ha fatto altro che girare il mondo come una trottola, dimenticandosi a volte di avere una famiglia a casa o degli amici che lo aspettavano sempre con ansia e con amore, ma questo girovagare continuo da un paese all’altro ha fatto di lui uno dei calabresi, o meglio uno degli artisti calabresi più conosciuti e più amati al mondo.

Ricordo di aver sentito parlare di lui in Canada, negli Stati Uniti, in Australia, in Argentina, persino in Perù e ai margini della terra del Fuoco, perché Mimmo in tutta la sua vita in realtà non ha mai smesso di osare. E quando chiamò uno dei suoi amici più cari rimasti a Gioia Tauro e gli disse che sarebbe andato a visitare l’Isola di Pasqua, il suo amico corse al circolo dei pescatori per annunciare che Mimmo sarebbe tornato a casa per Pasqua, ma ignorando del tutto l’esistenza dell’isola dei giganti d’argilla sul mare. 

I suoi primi veri successi artistici gli arrivano dai tanti incontri che Mimmo riesce a realizzare con la complicità dei tantissimi Istituti di Cultura Italiana all’estero, e alla fine della fiera c’è da dire che non esiste ambasciata italiana al mondo che non lo abbia visto passare da lì almeno una volta, e magari fermarsi per una delle sue tante mostre di pittura. Mostre che Mimmo Morogallo ha realizzato dovunque ci fosse uno spazio per poggiarvi sopra una tela, e se non avesse avuto i cavalletti giusti per farlo avrebbe usato le sedie su cui le sue tele diventavano ancora più suggestive. 

Un giorno a New York ad una delle sue rassegne va a trovarlo un inviato di America Oggi che non lo conosceva per niente e ne rimane così affascinato da lui che il giorno dopo gli dedica un’intera pagina del suo giornale, spiegando che per il “Grande Morogallo” l’arte e la pittura sono fonte di vita, perché l’arte mi permette di immortalare su una tela le bellezze della natura, ed è qualcosa di sublime, soprattutto nel nostro Sud, perché noi abbiamo il sole, il verde dei prati, l’azzurro del mare. La pittura è armonia, è amore, è passione, ma per me – dice Mimmo Morogallo al cronista italoamericano – è vita di ogni giorno. I miei soggetti vengono dal quotidiano, da dentro le case, e il poeta calabrese Emilio Argiroffi chiamava i miei dipinti: “i quadri morogalliani”.

E se a Toronto e a New York le sue tele vanno a ruba, a Philadelphia e a Boston organizzando ogni anno per lui veri e propri banchetti di festa per i colori che lui ogni anno porta nelle loro case. 

«Io mi definisco un pittore impressionista moderno, anche perché ho studiato Renoir, Cèzanne e Van Gogh. Ma strada facendo mi sono creato tecniche tutte mie. Il mio forte sono i ritratti, dove uso la tecnica della velatura. Ho studiato la tecnica del ritratto in Spagna con Luis Del Cierro, e devo riconoscere di aver fatto la cosa più giusto di quella mia stagione artistica. Ho fasi di lavoro alterne, immediate, forti, veloci, ma poi mi capita di avere dei ripensamenti, e quindi tutto si rallenta».

«E la cosa che mi piace di più in questo mio lavoro è realizzare grandi tele, quadri di grandi dimensioni, perché poi io li guardo e mi commuovo, mi perdo nelle mie stesse immagini, è come se mi sentissi parte integrante del quadro che ho appena finito di realizzare. E per dare il meglio di me stesso uso solo colori a olio, perché un pittura più lenta, che mi permette di stratificare, di dipingere una cosa sull’altra e di poterlo fare con il tempo necessario che mi aiuta a sedimentare il mio progetto originario. Ma ho anche un colore preferito, che è il bordeaux, un colore molto forte, espressivo, di grande carisma e di grande impatto visivo».

Ieri sera a Taurianova per il grande artista di Gioia Tauro è stato un ennesimo trionfo. Grazie al sindaco Roy Basi e all’assessore alla cultura Maria Fedele, la Capitale del Libro gli ha riservato una festa solenne, la festa del figliol prodigo, che da domani però lascerà di nuovo il mare di Calabria per tornare a Milano, dove ormai vive stabilmente da anni, attorniato dai nipoti «che sono il mio futuro e da tantissimi amici mai persi lungo la strada della vita». 

La sua mostra antologica,35 le tele esposte nel cuore della Biblioteca, rimarranno invece in esposizione ancora per due settimane. (pn)