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Biondo

Uil Calabria: Con accordo sottoscritto di relazioni industriali in Sorical inversione di marcia

Uiltec Calabria e Uil Calabria hanno sottoscritto un protocollo con la società Sorical per la stabilizzazione di alcuni lavoratori  provenienti dall’indotto.

Tale accordo, «ha posto le basi – si legge in una nota Vincenzo Celi, generale Uiltec Calabria e Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria – per la costruzione di relazioni sindacali responsabili, improntate alla trasparenza e al rispetto dei ruoli, mirate ad affrontare e risolvere nel  merito i tanti problemi che riguardano i lavoratori e le numerose difficoltà strutturali dell’azienda». 

«Società come Sorical – continua la nota – che non bisogna mai dimenticare utilizzano risorse del bilancio pubblico regionale e, il cui rilancio è nell’interesse innanzitutto dei lavoratori e dei cittadini  calabresi, per poter funzionare hanno bisogno di manager scelti non per fedeltà politica  ma perché competenti, ai quali vanno assegnati degli obiettivi e dai quali bisogna pretendere gestioni cristalline, così come del resto previsto anche dalla legge e dai contratti. Purtroppo, in Sorical, che è in perenne stato di liquidazione, la gestione, con la complicità  delle diverse giunte regionali, negli anni non ha sempre seguito la giusta direzione e, per  questa ragione, più volte abbiamo richiamato la precedente governance a relazioni sindacali corrette e a una gestione del personale trasparente».

«Siamo ovviamente a favore dell’occupazione – continua la nota –. Ma siamo in egual modo sostenitori della trasparenza e della legalità nei processi di ingresso nel mercato del lavoro. E, dato che la Calabria non è in Etiopia, anche alle nostre latitudini, la legislazione nazionale dispone che  nelle partecipate, per il reclutamento di personale, necessitano procedure garanti di trasparenza ed imparzialità. Per noi l’opportunità di accesso al lavoro è un diritto di tutti e, non può invece diventare  un privilegio per pochi. In questi anni nella partecipazione pubblica calabrese e in Sorical  in particolare, è successo di tutto. Dunque siamo sostenitori propositivi dell’occupazione certo, ma se essa avviene nella trasparenza e nella legalità dei percorsi. Se questo non  avviene, è evidente che dietro operazioni occupazionali opache, si nasconde la discriminazione dei tanti. E quest’ultima non solo non la sosteniamo, ma la combattiamo. E proprio per combattere la discriminazione, che la precedente gestione di Sorical stava compiendo nei confronti di una parte dei lavoratori, ci ha spinto a presentare un esposto alla Procura di Catanzaro, per bloccare una procedura di selezione a dir poco truffaldina». 

«Adesso – hanno detto i due segretari generali – sui nuovi presupposti di chiarezza da noi avanzati alla società nei due incontri del  14 e 18 gennaio u.s. e che il nuovo management di Sorical ha inteso accogliere; abbiamo  deciso di sottoscrivere un verbale di accordo, che sancisce la stabilizzazione di 27 lavoratori provenienti dall’indotto, essenziali per la continuità gestionale dell’azienda, e la volontà reciproca, azienda e sindacato, di sottoscrivere un nuovo protocollo di relazioni industriali». 

«Un protocollo che – hanno detto ancora Celi e Biondo – in un’ottica di rilancio delle relazioni industriali, intenda affrontare in  modo serio e lungimirante i temi che noi, in modo ostinato, abbiamo sempre offerto ai  vertici di Sorical: dalla sicurezza all’organizzazione del lavoro; dalla formazione professionale agli avanzamenti meritocratici; dagli investimenti in tecnologie a quelli infrastrutturali;  dalle assunzioni di personale alla messa in efficienza dell’indotto. Una discussione su un  piano di riorganizzazione industriale, idoneo a programmare la ripartenza di questa società». 

«Sorical – continua la nota – sulla quale la Regione Calabria sembrerebbe voler affidare in futuro il governo del  ciclo integrato delle acque, non può essere lasciata allo sbando, condizione in cui si trova  attualmente. Nella riunione abbiamo sottolineato inoltre, che l’accordo del 2003, ormai privo di efficacia in quanto sottoscritto da una compagine societaria che non esiste più, dato che Sori cal è sottoposta a procedura di liquidazione, ha necessità di essere attualizzato e reso aderente al reale fabbisogno dell’attuale organizzazione ed ai nuovi fabbisogni aziendali. Anche su questo aspetto, il management ha accolto positivamente le nostre sollecitazioni. Entro la prima metà di Febbraio, infatti, si darà avvio ad un tavolo tecnico che analizzerà i profili di lavoratori ancora presenti nel bacino, che dovrà essere portato ad esaurimento  attraverso le assunzioni, e l’inserimento di quei lavoratori che sono rimasti esclusi, pur  avendone i requisiti». 

«Sarà necessario – viene sottolineato nella nota – mettere in agenda la sottoscrizione di un protocollo che sancisca in maniera chiara ed inequivocabile il reale fabbisogno aziendale e le regole di reclutamento del  personale, volte a garantire trasparenza, imparzialità e legalità. La giornata odierna, ha ancora una volta certificato, se mai ce ne fosse bisogno, che il dialogo con il sindacato non può essere considerato dalle aziende e dalle istituzioni un  aspetto secondario, al quale decidere di ricorrere o meno a seconda delle opportunità di  parte, che di volta in volta si presentano». 

«Dal nostro punto di vista – viene detto ancora nella nota – solo con un confronto ad ampio spettro, si difendono realmente i  lavoratori, e l’interesse generale della Calabria. Alla Regione Calabria e alla politica calabrese in generale vogliamo, invece, rivolgere un  appello accorato. È arrivato il momento di affrontare con serietà un confronto sulla riforma  della partecipazione pubblica calabrese a partire da Sorical. Una riforma necessaria per  restituire la gestione di queste società a percorsi di trasparenza e di legalità, per affidare  la gestione di queste società a management competenti in modo da garantire la sicurezza  dell’occupazione, la tenuta economica delle società e i servizi ai cittadini». 

«A queste condizioni noi – conclude la nota – come sempre nel merito delle questioni, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, ad avanzare proposte concrete e a dare il nostro contributo  alla tutela del lavoro e, nel caso specifico, dei lavoratori di Sorical e della Calabria». (rcz)