Una via per ricordare Teresa Cordopatri, una vittima della mafia che le ha ucciso il fratello, dimenticata dallo Stato. La propone il giovane consigliere comunale di Reggio Filippo Quartuccio. «La storia della baronessa Cordopatri, – afferma Quartuccio – eroina calabrese degli Anni Novanta e simbolo della resistenza all’illegalità della società civile, è la testimonianza della parte bella, genuina ed autentica della Calabria che lotta per la libertà, per l’affermazione del principio di legalità e contro l’indifferenza dello Stato».
«Questa storia – prosegue Quaertuccio – è un patrimonio collettivo, che indistintamente dal colore politico va difeso, ricordato e valorizzato. Questo è il messaggio che Quartuccio da giovane, da cittadino e da rappresentante istituzionale vuole inviare ai reggini e alle giovani generazioni. Ho richiesto, in data 30 aprile e con missiva ufficiale alla Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Calabria, l’intitolazione di un luogo pubblico in memoria di Teresa Cordopatri, la cui figura è stata già ricordata in altre importanti città italiane, proprio in testimonianza di una storia complicata e crudele divisa tra i tribunali e le sue campagne; proprio quelle campagne che in nome della Resistenza alla Ndrangheta della piana di Gioia Tauro hanno rappresentato la difesa per la Libertà durata tutta una vita, dalle conseguenze brutali come l’uccisione del fratello ed una esistenza accompagnata dalla scorta. Le stesse ragioni di vita e battaglie della Baronessa Cardopatri mi auguro siano di esempio per costruire una nuova Resistenza all’illegalità e alla corruzione, l’intitolazione di un luogo pubblico è il modo e l’impegno con cui far conoscere questi modelli ed esempi a chi verrà anche dopo di noi». (rrc)