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Accademia Nanoscenze

Accademia delle Nanoscienze di Gagliato, eccellenza calabrese apprezzata dalla comunità scientifica internazionale

A Gagliato, un piccolo paese del Catanzarese, c’è l’Accademia delle Nanoscienze, guidata e fondata da Paola Ferrari, «una realtà culturale di indiscutibile eccellenza, poco nota ai calabresi ma apprezzata dalla comunità scientifica internazionale» ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e Ricerca, Sandra Savaglio, nel corso dell’incontro, in Cittadella, con i vertici dell’Accademia.

Presenti, il segretario, Giovanni Sinopoli, il direttore generale del dipartimento Cultura, Maria Francesca Gatto, e il sindaco di Gagliato, Salvatore Sinopoli.

«Il piccolo borgo in provincia di Catanzaro – ha detto la Savaglio –, ribattezzato come Paese delle Nanoscienze, non è sede di università né di centri di ricerca, ma è lì che, ogni estate da 14 anni a questa parte, ha luogo un progetto apprezzato dall’Unesco e dalle Nazioni unite. Paola Ferrari, friulana globetrotter, insieme con suo marito, Mauro Ferrari, matematico e ricercatore in nanotecnologie, noto per il suo impegno nella ricerca contro il cancro, hanno scelto di realizzare a Gagliato un piccolo miracolo. Un festival di nanoscienze che porta, in un piccolo borgo del Catanzarese con poco più di 400 abitanti, scienziati di primo livello provenienti da tutto il mondo».

«Premi Nobel della chimica, astronauti dell’Esa, nomi di rilievo che – ha rimarcato Savaglio – difficilmente verrebbe da associare a un evento dell’entroterra calabrese. Ricercatori che tornano a Gagliato perché ne traggono esperienze uniche anche per il proprio lavoro. Paola e Mauro Ferrari hanno fondato l’Accademia delle Nanoscienze che richiama per cinque giorni all’anno, la comunità scientifica per scambiare idee, ricerche ed esperienze. Lo fanno chiedendo la collaborazione agli abitanti del luogo che aprono le proprie case per ospitare e accogliere i visitatori. Non ci sono hotel né ristoranti sufficienti, infatti, a Gagliato, ed è per questo che il sindaco, Salvatore Sinopoli, auspica che l’Accademia ottenga una struttura tale da ottimizzare le azioni culturali del Festival».

«Sono stata davvero lieta di toccare con mano la grande potenzialità di un’iniziativa che è già divenuta modello tanto da essere replicata in Friuli Venezia Giulia (vallebrunananotec) e in altri luoghi del mondo, ad esempio in Israele, e che coinvolge anche i bambini con “Nanopiccola”, la sezione di esperimenti che sviluppa l’interesse e la curiosità dei più piccoli. Mi ha colpito apprendere che diversi bambini di Gagliato che, negli anni, hanno partecipato a “Nanopiccola”, ne sono stati talmente coinvolti da proseguire, poi, negli studi scientifici».

«Un orientamento attivo sulle Stem, scaturito da un evento estivo, dunque. Un’iniziativa – ha concluso l’assessore Savaglio – che è ormai una realtà storicizzata e che andrebbe presa a modello per ripensare l’offerta culturale calabrese». (rcz)