;
Aldo Ferrara

Il dibattito di Calabria.Live sul Ponte / L’opinione di Aldo Ferrara (Unindustria)

di ALDO FERRARA – Considero l’intervento di Sergio Dragone sul valore simbolico del Ponte sullo Stretto un sasso nello stagno, qualcosa di più di una semplice provocazione, l’apertura finalmente di un dibattito serio su un aspetto che io ritengo fondamentale. Chi ha avuto la bontà di seguire i miei più recenti interventi sul Ponte, le interviste televisive che ho reso sul ponte, avrà notato che io chiudo sempre le mie considerazioni proprio ponendo l’accento sull’elemento simbolico di questa opera. Certo, come presidente degli industriali calabresi, ho il dovere di occuparmi e di approfondire gli aspetti più strettamente economici. A tale proposito, debbo ricordare a tutti i risultati di un’indagine condotta da noi assieme ai nostri cugini siciliani, da cui emergono numeri impressionanti, a cominciare dai 100.000 posti di lavoro che sarebbero generati dall’opera. E poi i 6 miliardi di euro che movimenterebbero non solo la grande industria italiana delle costruzioni, ma anche le nostre imprese calabresi e siciliane, a cominciare dalle forniture dei semilavorati e di altre materie prime. Uno scossone per un’economia come quella calabrese ha fortemente bisogno di iniezioni di denaro e di fiducia. Non bisogna avere paura delle infiltrazioni criminali, ma mettere in campo tutti gli strumenti necessari per respingere tali pericoli.

Paradossalmente, ritengo che l’elemento simbolico del Ponte abbia un valore ancora più alto e importante di quelli economici. Intanto, perché rappresenterebbe la grande occasione di riscatto ed emancipazione dell’intero Mezzogiorno che per la prima volta sarebbe realmente alla guida di un processo di trasformazione del Paese. Il Ponte sarebbe anche il simbolo di un’Europa unita che dalla Scandinavia si congiunge alla Sicilia, con uno sguardo privilegiato verso tutta l’Area del Mediterraneo.

La nascita della macro-area dello Stretto rivoluzionerebbe l’intero assetto geo-politico del Meridione d’Italia.

Per non parlare della funzione di formidabile attrattore turistico. L’esempio utilizzato da Dragone, sia pure con le dovute differenze, del ponte sull’Øresund è perfetto. Sono certo che per attraversare il Ponte sullo Stretto almeno una volta nella vita verrebbero in tantissimi da ogni parte d’Europa. Immaginate l’indotto che ciò potrebbe sviluppare, soprattutto se messo in relazione alle bellezze naturali e artistiche della Calabria e della Sicilia.

Ora mi auguro che questo dibattito aperto da Calabria.Live si sviluppi e aiuti a superare quelle sacche anacronistiche di resistenza che ancora sono da ostacolo a questo visionario progetto in cui noi industriali della Calabria crediamo molto.

[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria)