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Anthurium nel cuore

LAMEZIA – Successo per la seconda edizione di “Anthurium nel cuore”

Si è chiusa, con successo, a Lamezia Terme, la seconda edizione del concorso Anthurium nel cuore, organizzata dall’Associazione culturale Un Anthurium per Francesco

L’avvio della serata, condotta da Luisa Vaccaro, è stato affidato alla sacralità del sommo poeta Dante, i cui versi sono stati magistralmente declamati da Raffaele Paonessa, regista del gruppo teatrale “G. Vercillo”. Ad aprire la manifestazione è stata Giuditta Crupi, presidente dell’associazione organizzatrice. La professoressa Crupi, con emozione, ha salutato e ringraziato i presenti per aver accettato di partecipare non ad una mera manifestazione, ma ad una serata occasione di condivisione di vita e cultura, religione e scienza.

Questa edizione è stata legata al poeta Alighieri che riconobbe la terra Calabra come fertile luogo di espressione culturale, ricollegandosi naturalmente al tema della serata, quello cioè, di celebrare e ringraziare tutte quelle persone e realtà associative che hanno fatto risplendere la nostra città, e che continuano ad essere eccellenze, vanto per tutti noi. La natura stessa del concorso, nato con Ciccio Ruberto, è occasione per far conoscere e omaggiare quelle vitalità culturali che, partendo dalla Calabria, sono riusciti a portare lustro alla comunità mondiale.

I destinatari dei premi sono stati legati da un comune denominatore: complessità di contenuti e semplicità di forma. Umiltà e grandezza interiore che rende ancora più straordinario l’operato, sono stati infatti riscontrati nelle motivazioni dei quattro premi.

Il primo riconoscimento è andato alla Memoria di Padre Giovanni Vercillo, sacerdote nell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, ricordato dal prof. Filippo D’Andrea e dal regista Paonessa, per il suo carisma umano, spirituale e civile. Un rivoluzionario nell’amore ed un anticonformista per eccellenza, capace di sfidare le realtà più ostiche, dalla delinquenza al carcere, educando tanti giovani al rispetto ed alla speranza, aiutandoli a credere in sé stessi, con il crocifisso non sul petto ma nel cuore. Il premio è stato donato al fratello del minimo, Paolo Vercillo che, con voce commossa, ha ringraziato la comunità di lametina che ancora, a distanza di 30 anni dalla scomparsa di padre Giovanni, ne porta avanti l’intensità del ricordo e la forza dei suoi insegnamenti.

Altro premio come segno di riconoscenza, è stato consegnato alla Caritas diocesana, capitanata dal direttore don Fabio Stanizzo, e rappresentata per l’occasione da don Ubaldo Navigante. L’operato di questa splendida squadra è nota a tutti per il suo guardare all’altro con sguardo generoso e braccia aperte. Durante la grave crisi pandemica che ha travolto l’umanità intera, la Caritas è riuscita a rendere meno amara la sofferenza, arrivando nelle case dei più bisognosi e fragili, con la spesa in sospeso, con una leggera ma indispensabile mascherina, un sorriso o una telefonata ma cosa molto importante con l’inaugurazione di un centro docce, vestiario e parrucchieri per i più bisognosi inaugurati nel mese di febbraio, insieme ai già presenti laboratori medici e la mensa.

A premiare è stato il già sindaco, Paolo Mascaro, che non ha potuto che constatare l’altissimo livello umano, sociale e culturale dei premiati, evidenziando la straordinarietà della Caritas, a fianco delle istituzioni per la collettività, con straordinari progetti, 365 giorni all’anno.

A ricevere simbolicamente il premio è stato il vescovo di Lamezia Terme, Mons. Giuseppe Schillaci, che ha ricordato la necessità di vivere il valore dell’insieme, con sincerità, nella perfetta combinazione di fratelli. Terzo premiato è stato lo scienziato Salvatore Chirumbolo, biochimico clinico all’università di Verona, sintesi perfetta di fede e solidarietà, con una scienza che profuma di entrambi i valori. A presentare e premiare Chirumbolo è stata Nella Fragale, che ne ha evidenziato in particolare il suo riuscire con la semplicità delle parole a rendere comprensibili concetti complessi, riuscendo soprattutto durante la disarmante comunicazione nel periodo Covid, a portare chiarezza con il sorriso e la semplicità.

Quarto premiato è stato Orazio Coclite, giornalista vaticanista, che con voce suadente e ricca di spiritualità, comunica il messaggio evangelico nelle case di tutto il mondo. La serata è stata resa ancora più suggestiva dalla musica con il maestro, Eugenio Aiello e il soprano, Enza Mirabelli.

A portare il colore della storia è stato il professore Lucio Leone, che ha contestualizzato la Calabria nel viaggio tra inferno, purgatorio e paradiso dantesco. Il sorriso è stato acceso poi, dal professore Gaetano Montalto, che ha declamato alcune terzine dantesche in vernacolo lametino. I premi della serata, targhe con incise l’immagine di dante Alighieri, sono state realizzate da Antonio La Gamba, illustre arista vibonese.

La serata si è conclusa con il conferimento del titolo di soci onorari dall’Associazione culturale Un Anthurium per Francesco, a Nella Fragale ed Enza Mirabelli. La benedizione finale di Mons. Schillaci ha posto lieto fine all’evento. (rcz)