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Al calabrese Nicola Barone il Premio “Energie per Roma”

Le eccellenze calabresi sparse per il territorio italiano continuano a far parlare di sé. Nicola Barone, originario di Cerchiara nell’Alto Jonio cosentino, presidente di Tim San Marino e nominato da poco “Ambasciatore inviato straordinario” della Repubblica di San Marino, è stato insignito del premio “Energie per Roma“.

Il Premio “Energie per Roma” ha riconosciuto il servizio gratuito e disinteressato prestato dall’ingegnere Barone alla comunità romana. La sua dedizione e leadership sono state evidenziate come esemplari, meritevoli di un riconoscimento che celebra il contributo significativo alla società e alla cultura romana.

«La consegna di questo premio in questa prestigiosa sala della città rappresenta, per me, un importante riconoscimento pubblico al mio impegno civile, religioso, alla valorizzazione culturale, e al rispetto delle tradizioni locali che ho cercato sempre di mettere al centro delle mie attività lavorative e sociali», ha detto Barone nel suo discorso di premiazione.

Continua il presidente di Tim San Marino: «Mi soffermo a sottolineare le parole servizio disinteressato e gratuito, contenute nella motivazione del premio, perché in esse mi riconosco appieno. Il mio impegno lavorativo mi ha portato a raggiungere importanti traguardi nel corso delle mie esperienze lavorative, ma se c’è una cosa a cui mi sono sempre dedicato con passione ed entusiasmo è proprio il mettere al servizio della comunità le mie capacità di relazione e la mia concretezza, anche a titolo gratuito, per favorire lo sviluppo e la crescita delle grandi potenzialità esistenti. Il territorio di Roma con tutte le sue attività, istituzioni e professionalità è un ambiente, a volte complesso, ma ricco di grandi energie e con un retaggio storico, culturale e sociale ineguagliabile. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi orgoglioso ed onorato di operare in questo stupendo contesto, come mi sento io di esserlo. Da ex allievo salesiano mai potrò dimenticare una massima di Don Bosco: “Dovunque vi troviate, mostratevi buoni cristiani e onesti cittadini”. Riuscirci richiede impegno costante e soprattutto rispetto di sé stessi, della propria anima, e degli altri, della comunità, della loro ansia, anche di liberazione cristiana, e della loro sofferenza».

«Nella mia esperienza lavorativa di nativo analogico – continua Nicola Barone – ho avuto la fortuna di vivere la transizione nel mondo digitale e di occuparmi in prima persona di accelerare il passaggio alle nuove tecnologie di comunicazione, sempre più sofisticate. In meno di 150 anni, un brevissimo periodo se si guarda alla storia dell’uomo, siamo passati: dalle prime trasmissioni analogiche (radio di G. Marconi) alle ultimissime tecnologie digitali (fibra ottica e 5G). Questa trasformazione ha generato anche forti mutamenti sociali, che coinvolgono anche la sfera etica e morale. Oggi stiamo attraversando un altro periodo di transizione verso un mondo che, sotto la spinta di grandi innovazioni tecnologiche (Digitale, Sostenibilità, Green, Nuove Energie Rinnovabili) promette di migliorare la qualità della vita nostra e del nostro pianeta, mentre cerca pure di porre rimedio ai nostri sprechi e abusi del passato e del presente. A fronte di queste opportunità occorre mettere sempre al centro il rispetto per la dignità delle persone, l’attenzione e la cura per l’ambiente; altrimenti il futuro rischia di generare nuovi disastri. Richiamo, in proposito, ciò che ha detto il filosofo Hans Jonas: “il principio di responsabilità è un dovere assoluto. Esso va applicato a ogni gesto dell’uomo. È l’uomo che deve preoccuparsi delle ricadute future delle sue scelte e di ogni suo atto. Infatti, ciò che si può fare molte volte non è eticamente fattibile!”».

«Abbiamo quindi di fronte una grande responsabilità – conclude – utilizzare le conoscenze e le possibilità offerte dall’Ict (i tre paradigmi Internet di Rifkin) per risolvere le grandi sfide per l’umanità: la crescente disparità sociale; i consumi esasperati delle risorse (minerarie, energetiche, naturali); i grandi sconvolgimenti climatici. Mi sento in sintonia con queste sfide in quanto nella mia vita lavorativa mi sono sempre dedicato al superamento del “Digital Divide” in tutte le sue forme e dimensioni (geografico, tecnologico, culturale, sociale…) per traguardare uno sviluppo vero e diffuso, che sia a beneficio della collettività tutta. E questo è sempre stato per me un dovere professionale, ma anche e prima di tutto etico. Rinnovo il mio sentito ringraziamento per il conferimento di questo importante premio e formulo i più sinceri auguri alla nostra città perché possa raggiungere presto i livelli di benessere, innovazione e qualità della vita che merita». (rrm)