REGGIO CALABRIA – Successo al Cilea per il Pasolini di Officine jonike arti

Un grande debutto per Ppp Amore e Lotta. Dico il vero, sabato sera, nel prestigioso Teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria. Ampio consenso ed emozione del numeroso pubblico presente per la magistrale interpretazione degli attori Americo Melchionda, Maria Milasi e Andrea Puglisi.

La figura di Pier Paolo Pasolini, nel suo rapporto con la madre Susanna e con il fratello Guido, in un gioco di luci e di ombre, in un dialogo reale e immaginario, sospeso nel tempo, è il fulcro della nuova e importante produzione di Officine jonike arti.

Una grande prova di teatro che ha riscaldato gli animi del pubblico reggino, con un testo poetico, denso e ambizioso, scritto dalla drammaturga Katia Colica, e un accurato lavoro di regia firmato da Matteo Tarasco.

Lo spaccato esistenziale del poeta e intellettuale è consegnato, in una messa in scena attentamente orchestrata, dalla capacità degli interpreti che, con perfetta espressività vocale e corporea, restituiscono al pubblico un racconto originale, che tocca le corde più intime di ognuno. Il Pasolini pubblico e quello privato, infatti, si mescolano e si confondono, sul volto di Americo Melchionda, in un dialogo – che pare senza soluzione di continuità – con la madre (Maria Milasi) e il fratello (Andrea Puglisi) morto giovanissimo durante la guerra partigiana. Una marcia in avanti, oltre… dei tre personaggi, tra il detto e il non detto, dove le parole assumono i gesti, le pose, il tono ora quasi giocoso, ora disperato.

La vicenda personale e universale di Pier Paolo, un uomo simbolo e un uomo come tutti, che cerca di districare una matassa fatta di ricordi e di destino, per dire ancora e sempre “il vero”.

Un’opera teatrale che mette a segno un preciso intento comunicativo, non solo per restituirci in carne e ossa un poeta, il Poeta strappato alla vita (non alla nostra memoria), ma soprattutto per ridarci il senso della sua eredità, in un mondo che ha smarrito la strada.

«È una grande sfida confrontarsi con un personaggio di spessore; non volevamo proporre un ritratto a tutto tondo di Pasolini, – sottolinea il protagonista Americo Melchionda – ma immaginare i suoi ultimi istanti di vita, in una sorta di limbo, per presentare l’uomo e le sue fragilità. Una ricerca attoriale, la mia, sicuramente difficile, rischiosa, ma compiuta grazie anche alla complicità con gli altri attori».

Ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera magnetica e avvolgente, per lo spettatore: le scenografie di Melis-Lazzaro, le musiche originali di Antonio Aprile, e l’apporto tecnico dell’aiuto regista Arianna Ilari.

Dopo questa prima tappa calabrese la compagnia sarà impegnata in una lunga tournée in varie location nazionali.

Officine jonike arti è attualmente riconosciuta dalla Regione Calabria come Impresa di Produzione Teatrale e questo spettacolo è co-finanziato con risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Avviso pubblico per il finanziamento di programmi di Produzione teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità – Settore Cultura. (rrc)

LAMEZIA – In scena Cappuccetto Rosso bambina impertinente

In scena domani pomeriggio, alle 17, al Chiostro Caffè Letterario di Lamezia Terme, lo spettacolo Cappuccetto Rosso bambina impertinente, la pièce di pupazzi e attori è a cura della compagnia Molino d’Arte, con Antonella Petrera e Angela Borromeo, regia Antonello Arpaia.

Lo spettacolo chiude la rassegna A teatro con mamma e papà dedicata alle famiglie e organizzata dal Teatrop con la direzione artistica di Pierpaolo Bonaccurso.

 Il Lupo è un anziano esemplare goffo, delinquente e sempre affamato. Cappuccetto Rosso è una bambina impertinente e sveglia, alle prese con una nonna un po’ svampita ed un cacciatore risoluto. La comica caratterizzazione dei personaggi rende la storia fluida e divertente, per il giovane pubblico abituato alla storia originale. La presenza sulla scena dei pupazzi, completamente costruiti a mano dagli artigiani della compagnia è suggestiva, mentre gli oggetti scenici di spugna che volano via dal teatrino producono effetti comici a misura di bambino. 

Tra gli appuntamenti dedicati al giovane pubblico organizzati dalla compagnia teatrale lametina anche lo spettacolo “Pinocchio Testadura” con cui si è conclusa la stagione teatrale dedicata alle scuole “Teatro Ragazzi 2022/2023”.

Nei giorni scorsi le avventure di Pinocchio hanno preso vita sul palco del Teatro Grandinetti Comunale, lasciando a bocca aperta i giovani spettatori, grazie anche alla suggestiva tecnica della sand art con cui l’attrice Greta Belometti ha accompagnato il racconto delle avvincenti vicende del burattino più famoso che ci sia. Lo spettacolo, prodotto da Teatrop, è inoltre un omaggio ai cantastorie e al racconto orale. L’antica arte del raccontare si impreziosisce grazie alle immagini che si trasformano di continuo al ritmo della musica e delle parole, in una danza nella quale le dita diventano pennelli con cui invitare il giovane pubblico ad immergersi in un’esperienza di crescita emozionante. (rcz)

RENDE (CS) – Una primavera dei teatri sboccia sul Campagnano

A Rende sboccia la primavera dei teatri: nel mese di maggio saranno diversi gli appuntamenti previsti.

«Una realtà ormai consolidata sul nostro territorio: il vivace fermento culturale che si respira a Rende è tangibile. Ne sono un esempio le innumerevoli attività teatrali che attraversano la città con una programmazione ricca e diversificata», ha affermato il sindaco Marcello Manna.

Si parte il 14 maggio allo spazio sociale SpArrow con il monologo “Passi sulla mia testa”, scritto da Fabio Butera e diretto da Butera insieme a Luca Michienzi. Tre saranno gli appuntamenti per la rassegna itinerante di teatro in emersione “Voci dal sottosuolo”, che si appresta a partire con il suo terzo atto, prima della pausa estiva. Realizzata dal Kollettivo Kontrora insieme alla compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, la kermesse, punterà anche questa volta su produzioni originali regionali.

Protagonista del monologo sarà Francesco Gallelli che racconterà ai presenti la storia di bruciante attualità di un gruppo di anarchici meridionali nella Chicago di inizio ‘900. Nello spettacolo, la drammaturgia di Fabio Butera si basa su una poesia di Arturo Giovannitti – The Walker – su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane – Capitabussa, Forebandita, Azzarelleide – e su di un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti.

I tre, amici fraterni, parteciparono a diversi livelli alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale della comunità italo-americana e dei lavoratori in genere. Il 28 maggio sarà il turno de La Linea Sottile che presenterà, questa volta con inizio alle ore 19.00, uno spettacolo di narrazione e marionette da tavolo con un adattamento della fiaba dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel”. Con marionette e scene di Carla Biondi, Antonella Carbone, diretta da Massimo Costabile, racconterà unendo la tecnica della narrazione a una grande abilità interpretativa la sempre affascinante storia dei due fratellini alla scoperta della casa di marzapane, catturando la fantasia e l’immaginazione dei bambini, destinatari di questo spettacolo.

In chiusura, il 4 giugno alle ore 20.00, ci sarà “Elephant walk” di Marco Claudio Aiello Pomponi, uno spettacolo che nasce dalla sfida di voler affrontare quotidianamente lo spazio vuoto e l’assenza di un testo, riconoscendo lo smarrimento iniziale come verità universale e invito a procedere senza l’ambizione di risolversi.

Il 22 maggio alle 20,30 con replica il 23 e il 24, nello spazio Dam all’interno del polifunzionale Unical andrà in scena
lo spettacolo Anima da tre soldi della compagnia teatrale Libero Teatro, presente sul territorio rendese da venticinque anni.

La piece è un omaggio all’autore tedesco Bertolt Brecht, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino Max Mazzotta in questi mesi all’Unical in collaborazione con Disu – Dipartimento di Studi Umanistici e Cams – Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria e incentrato su due delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “L’anima buona del Sezuan” e “Opera da tre soldi”. Una riscrittura dei testi brechtiani, rivisitati in chiave contemporanea tra canzoni hip hop e street dance. Nelle vesti dei personaggi di Brecht, Chiara Maltese, Elisa Marta, Giuseppe Tenuta, Pasquale Mammoliti, Ruben Terzo, Salvatore Romano e Vincenzo Marco Caparelli.

Venerdì 26 maggio alle 20,30 al teatro Gulliver di contrada Cutura sarà invece la volta di Emanuele Gagliardi con monologhi e canzoni nello spettacolo “Vedi Napoli e poi sogni”.

Per concludere, il 29 maggio alle 21,00 al cineteatro Garden in occasione del Rende Teatro Festival si esibirà Lino Guanciale in “Non Svegliate lo spettatore”, ispirato alla vita di Ennio Flaiano.

«La nostra Rende è fortunata nel poter offrire alla cittadinanza, malgrado finanziamenti ridotti al lumicino e scarsità di proposte, una stagione teatrale ricca e variegata», ha concluso l’assessora Marta Petrusewicz. (rcs)

POLISTENA (RC) – Conclusa con successo la stagione teatrale di Dracma

47 spettacoli, dal 15 ottobre al 28 aprile, che hanno fatto registrare complessivamente più di 7000 spettatori totali, con diversi sold-out e una media spettatori cresciuta in maniera esponenziale rispetto all’anno precedente. È questo il bilancio de Il teatro in tutti i sensi, la rassegna teatrale di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche appena conclusa a Polistena.

Un’esperienza culturale mai così ricca come in questa edizione, che ha reso l’Auditorium Comunale di Polistena uno degli epicentri del teatro contemporaneo in Calabria. Una stagione all’insegna della sperimentazione, che è stata attraversata da un cartellone eterogeneo per linguaggi temi e storie trattate, con una proposta incentrata sui linguaggi del teatro contemporaneo e di ricerca, ma che ha toccato anche altri ambiti del performativo, dalla musica alla danza, e che ha coinvolto anche il mondo delle scuole, con 13 spettacoli alla quali hanno partecipato scuole di ogni ordine e grado di tutta la Piana di Gioia Tauro.

Grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati si sono  avvicendati nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con spettacoli riconosciuti e apprezzati dalla critica nazionale e dal grande pubblico, e che ha visto protagonisti come: Gianmarco Tognazzi, Peppe Barra, Massimo Verdastro, Paolo Triestino e Edy Angelillo, Francesco Montanari, Elena Bucci, Mariano Dammacco e Serena Balivo, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Virgilio Sieni e tanti altri ancora. Un cartellone che di fatto ha registrato anche l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale.

«La nostra stagione teatrale è stata la più ricca e varia in termini di qualità e quantità dell’intera Calabria. Con mia soddisfazione, anche gli stessi artisti ospitati, che girano tutti i teatri d’Italia, hanno confermato con stupore l’eccezionalità della nostra offerta artistica, che ultimamente non si vede neanche nei grandi teatri di città – sottolinea Andrea Naso, direttore artistico di Dracma –. Non è stato facile armonizzare bisogno d’innovazione e contemporaneità e quello di attrazione di nuovo pubblico, ma abbiamo cercato di farlo con un’offerta molto varia sia in termini di linguaggi che di contenuti e anche attraverso la scelta artistica».

«Per quanto ci riguarda posso dire che – ha aggiunto – rifuggendo da certe logiche da botteghino, se pur con enormi sacrifici, oggi finalmente possiamo dire con orgoglio di aver formato una “comunità teatrale consapevole” che è giovane e non è circoscritta al solo comune di Polistena ma anzi si allunga ben oltre, sull’intera piana di Gioia Tauro, fino al versante jonico reggino, al vibonese e a Reggio Calabria».

Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che da quest’anno può vantare il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come Organismo di programmazione teatrale”, ha ricevuto nel corso della stagione un importante contributo e sostegno anche da parte dell’Amministrazione Comunale di Polistena.

Il cartellone della stagione 2023 / 2024 sarà presentato nei prossimi mesi e vedrà nuovi importanti partenariati istituzionali: a livello regionale si consoliderà la collaborazione con Fondazione Teatro Politeama di Catanzaro e Teatro del Grillo di Soverato; a livello nazionale con InBox, la più importante rete di teatro contemporaneo in Italia. Il nuovo cartellone avrà ancora un’ importante sezione di danza contemporanea realizzata col partner Ramificazioni Festival, la prosa avrà come sempre una suddivisione in serale e pomeridiana domenicale per le famiglie. (rrc)

POLISTENA (RC) – In scena Don Chisciotte – Tragicommedia dell’arte

In scena domani sera, alle 21, all’Auditorium comunale di Polistena, lo spettacolo Don Chisciotte – tragicommedia dell’arte, di Marco Zoppello e Carlo Boso, interpretato e diretto da Marco Zoppello e Michele Mori, una produzione firmata StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto.

Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Il Teatro in tutti i sensi di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il 16° e 17° secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico.

A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell’amore e della fame, del sogno impossibile, dell’iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con “l’unico limite: il cielo” come direbbe Cervantes.

“Anche noi, attori dietro i “personaggi attori” abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di “tirare per la giacchetta” autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri”.

Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte… di salvare il teatro. (rrc)

A luglio torna Catonateatro con la 38esima edizione

Dal 20 luglio al 29 agosto torna, con la 38esima edizione, Catonateatro, il Festival della Polis Cultura.

«Un cartellone – si legge in una nota – che è quanto di più artisticamente vario si sia mai visto sino ad ora, vi saranno infatti spettacoli di vario genere che hanno come denominatore comune l’alto livello nazionale ed internazionale a cui la Polis Cultura ha puntato quest’anno per sbalordire il suo pubblico: danza e balletto, classici e moderni, musica operistica e contemporanea, la grande canzone napoletana, la prosa di tradizione e quella sperimentale… allieteranno questa estate le tante serate messe in campo da una organizzazione professionale che opera nel settore dello spettacolo dal vivo da tutti questi anni con grande coerenza e senza mai cedere sulla qualità dei progetti proposti».

Si parte il 20 e 21 Luglio con un’opera di drammaturgia contemporanea che vede il ritorno di Walter Manfrè, storico direttore artistico degli anni 90’ e autore di alcune delle più belle produzioni della storia della Polis Cultura, che metterà in scena La Cena di Giuseppe Manfridi, uno dei più importanti drammaturghi del nostro tempo, e vedrà la partecipazione di Andrea Tidona. Il 25 Luglio l’appuntamento è di quelli scoppiettanti grazie alla presenza di cinque acrobati strepitosi provenienti dagli Stati Uniti e famosi in tutto il mondo, Black Blues Brothers, tra circo contemporaneo e commedia musicale (la mitica colonna sonora del film The Blues Brothers di John Landis), una vera sorpresa da non perdere.

Il terzo appuntamento, 27 Luglio, vede un altro importante ritorno a Catonateatro, uno dei nomi più prestigiosi del teatro italiano, Pamela Villoresi, attrice e oggi anche direttrice del Teatro Biondo di Palermo che porta all’Arena Neri Il Canto di Shakespeare, un viaggio nelle opere del grande drammaturgo inglese accompagnata dalle musiche dal vivo dall’Ensemble rinascimentale (su strumenti originali dell’epoca) Musica Antiqua Latina. Agosto infiamma la platea dell’Arena Alberto Neri con l’arrivo del grande ballerino Sergio Bernal, etoile del Ballett Nacional de Espana che il 3 Agosto farà tremare le tavole del palcoscenico di Catonateatro col suo nuovo spettacolo Una noche con Sergio Bernal, tra coreografie originali e una inedita versione del Bolero di Ravel ci guiderà in un visionario racconto che va dalla tradizione spagnola, all’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco.

Il 5 Agosto sarà la volta della Nuova Orchestra Italiana, il progetto che continua l’esperienza della grande Orchestra Italiana di Renzo Arbore senza il suo fondatore dopo l’annunciato ritiro dalle scene. Non cambiano i suoi componenti, i brani storici e l’originalità di un progetto che in 30 anni ha portato la canzone napoletana nei più prestigiosi teatri del mondo. Una serata speciale sarà quella del 7 Agosto grazie ad un classico dal fascino senza tempo, l’immortale Carmen sulle splendide note di Bizet, uno spettacolo di danza della compagnia Balletto di Milano su coreografia di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti.

Il 9 Agosto avremo il grande ritorno di Goran Bregovic a Reggio Calabria dopo gli strepitosi successi degli scorsi anni tra Cilea e Catonateatro sempre firmati Polis Cultura e sempre costellati dal tutto esaurito in ogni ordine di posto. Il travolgente musicista e compositore balcanico, accompagnato dalla ormai mitica orchestra per matrimoni e funerali, porterà sul palco il suo nuovo live, un concerto tutto da vivere e ballare. Torna la commedia brillante l’11 Agosto con un classico di Peppino De Filippo, Non è vero ma ci credo interpretato dall’immancabile Enrico Guarneri, attore tra i più amati dal pubblico reggino qui ad una delle sue prove più comiche.

Domenica 13 Agosto è il momento del ritorno di una delle artiste più note della musica italiana, Fiorella Mannoia, accompagnata dal grande pianista Danilo Rea, “Luce” è uno spettacolo straordinario in cui il talento di due artisti eccezionali sarà messo in luce anche da una moltitudine di candele che li circonderanno sul palco, creando un’atmosfera intima e potente. Pippo Pattavina il 17 Agosto ritorna a Catona protagonista de I Vicerè di De Roberto, un romanzo storico tra i più importanti della letteratura italiana.

Due grandi omaggi il 19 e il 23 Agosto, quello per il centenario della divina Maria Callas con il soprano di fama internazionale Jessica Pratt accompagnata dall’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal M° Arlìa e i 150 anni dalla nascita del grande Enrico Caruso con gli Italian Harmonists, sei straordinari solisti del Teatro alla Scala di Milano, cinque voci ed un pianoforte.

Ultima chicca e gran finale di stagione, L’Amorosa Favola di Glauco e Scilla l’omaggio personale che la Polis Cultura ha deciso di rendere al suo fondatore recentemente scomparso, il poeta e drammaturgo catonese Ettore Pensabene, l’allestimento poterà la firma registica di Walter Manfrè, l’allestimento scenico, ideazione e realizzazione, sarà a cura dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria diretta da Piero Sacchetti. (rrc)

TROPEA – Il 1° maggio in scena “I tri d’a cruci”

Il 1° maggio, a Tropea, alle 19.30, a Piazza Cannone, andrà in scena l’opera inedita I tri d’a cruci della Compagnia Teatrale Ba17, a firma della regista e performer Angelica Artemisia Pedatella.

Sul palco, Massimo Rotundo, Luigi Cantoro, Giada Guzzo, Giuseppe Marvaso, Raphael Burgo, Kristal Berlingieri e la stessa Pedatella, accompagnati dalla musica dal vivo dei bravissimi Loris Paola, Daniele Gallo e Angelo Santoro.

Tra colpi di scena, sfide musicali e una potente celebrazione di Tropea come Atene, centro di cultura e di diffusione di civiltà nel Mediterraneo, l’opera vede l’intreccio tra danza, musica e recitazione, nel tipico stile BA17 a cui gli artisti hanno abituato il pubblico. La storia riprende uno dei tanti episodi in cui il popolo tropeano ha dimostrato il proprio coraggio nella lotta alla pirateria saracena che dal medioevo in poi, per lunghi secoli, ha vessato le popolazioni della costa.

«La storia la fanno gli umili – chiosa decisamente la regista Angelica Artemisia Pedatella – e in quest’opera, tra i tanti episodi che riguardano le incursioni saracene sulla costa degli dèi, ho scelto di raccontare quello più “popolare”, quello del “Gabbbaturchi”. Credo che rappresenti non solo Tropea, ma tutti noi, la nostra determinazione, la stessa Calabria che è molto simile a quei pescatori che da soli, con quasi nessun mezzo, riuscirono con l’astuzia a cavarsela e ad avere la meglio contro un nemico molto più potente di loro».

La storia racconta in effetti l’episodio che ha dato poi vita alla spiaggetta che oggi è chiamata proprio “u gabbaturcu”. Lo scontro tra i tre protagonisti tropeani, gente umile, e tre turchi diventa l’incontro tra due mondi che si scoprono non del tutto dissimili per matrice culturale – tutti figli della cultura greca – e per valori interiori. Il concetto di ospitalità viene esaltato e la misteriosa storia di Asena, la schiava turca, si intreccia al mondo di Pasquale, Giovanni e Maria, i tre fratelli pescatori che vivono una intimità fatta di affetto, scontro, gioco e un segreto che turba soprattutto Pasquale, interpretato dal solito travolgente Massimo Rotundo.

L’interazione con il mondo musulmano è sostenuta dall’ironia inequivocabile di Giuseppe Marvaso, che offre al personaggio del Rais una luce di immancabile simpatia, umanità e, strappando una risata, salda l’amicizia tra i due mondi al suono travolgente delle tarantelle che Loris Paola, Daniele Gallo e Angelo Santoro intonano, trascinando nella danza i protagonisti. E tra loro trascinano anche Asena, la misteriosa schiava turca interpretata da Angelica Artemisia Pedatella, che riscopre il suo passato proprio grazie al linguaggio della danza che si risveglia in lei, nascosto nei meandri di una memoria d’infanzia solo apparentemente perduta.

L’incontro raggiunge l’apice con la battaglia musicale e ritmica tra i Giganti di Mastru Miciu Famà e i performer in scena, in una dimensione teatrale inedita e davvero di grandissimo impatto. L’opera racconta il coraggio del popolo di Tropea, ma anche i suoi valori.

«Questa festa – conclude il sindaco Giovanni Macrì – è fortemente sentita e per l’Amministrazione comunale rappresenta un’altra tappa di quella riscoperta culturale che è al centro delle nostre azioni volte a valorizzare, a potenziare, a riscoprire e soprattutto a far prendere coscienza del grande valore che la nostra città possiede e che rappresenta per la regione Calabria. La cultura assicura qualità e questa è la cifra della Tropea che stiamo costruendo.»

Con l’opera I Tri d’a cruci Tropea mette in campo la propria storia, la fa diventare teatro e come l’antica Atene si presenta come faro culturale del mediterraneo. 

 

CATANZARO – Successo per lo spettacolo “Poker Post Pandemia”

Al teatro Comunale di Catanzaro è andato in scena Poker Post Pandemia, uno spettacolo scritto e diretto da Francesco Passafaro che racconta di come è cambiato il mondo dopo la pandemia: abbiamo avuto un carico di stress emotivo paragonabile solo a quello che i nostri nonni hanno affrontato durante la seconda guerra mondiale.

Dovevamo uscirne migliori, ne siamo usciti sicuramente diversi, fragili ed esasperati da una sensibilità esaltata dall’isolamento e dalla paura di una normalità smarrita e irrecuperabile: la pandemia e il lockdown ci hanno sfidato, come in una partita a poker, la puntata più “pesante” sul tavolo è stata la tenuta di un equilibrio interiore che non tutti sono stati in grande di mantenere. Con una ironia tagliente, la naturalezza di una partita tra amici che abbiamo visto scorrere davanti ai nostri occhi come se fossimo seduti a quel tavolo verde, la bravura di Francesco Passafaro, Stefano Perricelli, Michele Grillone, Roberto Malta e Francesca Guerra hanno regalato al pubblico del Teatro Comunale di Catanzaro uno spettacolo intenso, capace di declinare un argomento delicato, con molteplici sfumature e registri.

I protagonisti di questa nuova commedia si rivedono per giocare a poker dopo il periodo più strano della nostra storia: ognuno di loro è cambiato, ha fatto un percorso da solo o in compagnia, ma certamente non è più lo stesso. Esattamente come ognuno di noi. E ognuno di loro gioca a poker un po’ come nella vita vera: c’è chi bluffa, chi rischia, chi gioca in difesa, perché il poker all’italiana è una vera e propria metafora della vita e non si gioca a poker con le carte, ma con le persone. “Il poker non è un semplice gioco di carte”, dice Ivan- uno dei protagonisti assieme a Nicola, Riccardo, Sabrina e Diego – da come si gioca, si capisce molto del carattere delle persone che hai di fronte: una partita, quindi, che diventa una metafora della vita, di verità che meritano di essere edulcorate per non ferire la sensibilità di chi ci cammina al fianco, messa a dura prova dall’isolamento e dal senso di solitudine che hanno accentuato fragilità e paura.

Una commedia, divertente e dal grande ritmo, che fa riflettere con il sorriso. Il prossimo appuntamento con il Teatro Incanto è domenica 7 maggio con l’approssimazione degli “Appiccicaticci”, per un gradito ritorno. (rcz)

CATANZARO – Domenica in scena “Poker Post Pandemia”

Domenica 23 aprile, a Catanzaro, alle 18.30, al Teatro Incanto in scena Poker Post Pandemia, scritto e diretto da Francesco Passafaro.

Uno spettacolo che non è una commedia sul gioco del poker, ma sul modo in cui tutti noi affrontiamo le quotidianità della vita, con tutte le meravigliose stranezze che la vita ci riserva.

«Il mondo è cambiato, su questo non ci sono dubbi: abbiamo avuto un carico di stress emotivo paragonabile solo a quello che i nostri nonni hanno affrontato durante la seconda guerra mondiale. È stata una cosa particolare, mai vista e i protagonisti di questa nuova commedia si rivedono per giocare a poker dopo il periodo più strano della nostra storia – ha spiegato il direttore artistico Francesco Passafaro –. Ognuno di loro è cambiato, ha fatto un percorso da solo o in compagnia, ma certamente non è più lo stesso. Esattamente come ognuno di noi. E ognuno di loro gioca a poker un po’ come nella vita vera: c’è chi bluffa, chi rischia, chi gioca in difesa, perché il poker all’italiana è una vera e propria metafora della vita e non si gioca a poker con le carte, ma con le persone». (rcz)

CROTONE – Domenica lo spettacolo ‘Ncielo e ‘n terra

Domenica 23 aprile, alle 18, nella Sala Raimondi di Crotone, in scena lo spettacolo ‘ncielo e n’ terra – Cunto calabrese tratto da memorie orali di e con Carlo Gallo e le incursioni sonore di Emmanuele Sestito.

Lo spettacolo è il quarto appuntamento della rassegna Crotone voglia di teatro off 2023, organizzata da Gf Entertainment in collaborazione con il Teatro della Maruca e con il patrocinio del Comune di Crotone.

«Una drammaturgia che mescola sapientemente leggenda, narrazione moderna, poeticità e aspetti comici, unisce due racconti, tra cielo e terra… e coinvolge gli spettatori in un viaggio di crudeltà e incanti». (rkr)