;
I corpi recuperati in mare a Cutro

Democratiche Calabria: Prefettura di Kr e Ministero garantiscano protezione internazionale ai sopravvissuti a tragedia di Cutro

La Prefettura di Crotone ed il Ministero dell’Interno garantiscano ai sopravvissuti del naufragio di Cutro l’immediata manifestazione e formalizzazione della richiesta di protezione internazionale e il trasferimento nei progetti Sai attivi sul territorio Calabrese. È quanto ha chiesto la Conferenza delle Democratiche Calabria del PD, in modo da «garantire ai migranti il diritto all’accoglienza e all’assistenza legale, nonché un supporto psicologico e sanitario necessario per elaborare il trauma ed il lutto, senza però privarli della vicinanza geografica e logistica ai loro familiari defunti».

«L’onda emotiva e mediatica di queste ore – si legge in una nota – ci sta restituendo lo spaccato di un paese e di una società civile accogliente, empatica e vicina agli ultimi. La catena di solidarietà e gli slanci di grande generosità lasciano senza parole. Il compito della Politica, però, è quello di rispondere in concreto ai bisogni e alle esigenze delle persone, affermandone i diritti ed i doveri. A quasi 10 giorni dalla tragedia non è più possibile che i migranti continuino ad essere collocati dentro i capannoni del Cara di Crotone senza distinzione tra donne uomini bambini, senza adeguate strutture dove dormire e mangiare, senza adeguati servizi dove lavarsi. Più passa il tempo più la confusione aumenta».

«È necessario – viene evidenziato – garantire ai superstiti condizioni di vita dignitose ed adeguate in particolar modo per le categorie fragili come donne e bambini che ad oggi vivono in condizioni assolutamente promiscue all’interno di capannoni ubicati dentro il Cara di Crotone, sorvegliati a vista, potendo uscire solo previa autorizzazione e per poche ore».

«Chiediamo, quindi, ai Parlamentari del Partito Democratico – conclude la nota – a partire da quelli calabresi Nicola Irto e Nico Stumpo, nonché ai Consiglieri Regionali Ernesto Alecci, Raffaele Mammoliti, Domenico Bevacqua, Francesco Antonio Iacucci e Giovanni Muraca, di fare “pressione” affinché il Governo, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Crotone garantiscano immediatamente ed effettivamente il diritto all’accoglienza e diritto d’asilo ai sopravvissuti. Non basta essere generosi. Servono azioni concrete».