«I giovani che lasciano il Sud e l’impegno del Governo per lanciare, a brevissimo, il piano per il Sud»: con questi due punti chiave il ministro del Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, dopo aver fatto tappa alla Camera di Commercio di Crotone, è stato, nel pomeriggio, al Porto di Gioia Tauro per incontrare Andrea Agostinelli, straordinario dell’Autorità Portuale, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il prefetto Massimo Mariani, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il vicepresidente della Regione Calabria, Francesco Russo, i rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria. Il ministro del Sud ha garantito l’impegno del Governo per la Zes (Zona Economica Speciale) di Gioia Tauro.
La richiesta è una, come spiega il ministro: «mettere Gioia Tauro al centro della priorità della politica nazionale. E questo è un impegno sicuramente che mi sento di assumermi, perché il Sud è in cima alle priorità del governo, e Gioia Tauro rappresenta una delle più grandi opportunità che ha non solo la Calabria, ma tutto il Sud per aprirsi al mondo per avere grandi occasioni di sviluppo».
Sempre il ministro Provenzano ha spiegato che si è parlato delle infrastrutture: «c’è un accordo di programma che va ancora attuato, e su questo ci deve essere il massimo della generazione di investimenti. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha preso impegni importanti da questo punto di vista, e vanno mantenuti».
«E per quello che mi riguarda – ha proseguito il ministro Provenzano – ho affrontato il tema cruciale a partire dal Porto di Gioia Tauro, ma che riguarda il nostro Porto, riguarda molte aree calabresi del rafforzamento della Zona Economica Speciale. Nei prossimi giorni, con il presidente Conte, individueremo la figura che possa svolgere il ruolo di Commissario straordinario del Governo, proprio per assumerci la responsabilità perché un grande investitore, quando vuole venire a investire, la prima cosa che si chiede è con chi deve parlare».
«Noi, molto spesso, non sappiamo chi fa cosa – ha concluso il ministro Provenzano -. Adesso, come Governo ci assumiamo la responsabilità. È una risposta anche alle richieste che sono arrivate dagli attori locali e dalle Istituzioni. Cioè quella di assumersi la responsabilità politica nazionale su questo Porto, e noi lo faremo».
Proprio sulla Zes, il sindaco Falcomatà ha chiesto «un’accelerata decisiva», ribadendo la necessità d’inserimento del terminalista, MSC, che «ha rilevato e salvato l’hub garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro, le assunzioni degli operai licenziati e forti investimenti con l’arrivo di tre delle sei imponenti gru previste nel piano di rilancio».
Un altro punto decisivo, per l’inquilino di Palazzo Alvaro, riguarda l’intermodalità e, per questo, ha ribadito «l’urgenza di sbloccare i collegamenti ferroviari ed avviare la progettazione che Rfi ancora stenta a far partire».
Al ministro Provenzano, poi, il sindaco Falcomatà ha chiesto «un cambio di passo per la firma dei Contratti Interistituzionali di sviluppo considerato che Prefettura, Città Metropolitana, i 97 Comuni che compongono la Città Metropolitana, l’Università ed i soggetti privati coinvolti hanno da tempo chiuso il quadro dei progetti da attuare».
«È importante – ha spiegato Falcomatà – sottoscrivere e formalizzare questi accordi che potranno dare slancio e respiro all’economia dell’intero territorio».