Sono stati inaugurati, a Catanzaro, i nuovi locali del laboratorio chimico del Dipartimento provinciale dell’Arpacal, alla presenza del Prefetto di Catanzaro, dr.ssa Maria Teresa Cucinotta, e del Presidente di ISPRA/SNPA, prefetto Stefano Laporta.
Presenti all’incontro – durante il quale sono state intitolate due sale multimediali alla memoria di due tecnici Arpacal scomparsi prematuramente, il dr. Francesco Maria Russo ed il dott. Domenico Curcio – anche il presidente del Consiglio regionale della Calabria, on.le Filippo Mancuso, il sindaco di Catanzaro, dott. Sergio Abramo, ed il dirigente generale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, ing. Gianfranco Comito.
«I miei primi programmi appena insediato nel luglio del 2019 – ha dichiarato il direttore generale di Arpacal, dott. Domenico Pappaterra, nel presentare l’iniziativa – furono totalmente stravolti dall’incendio che nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto distrussero gran parte della strumentazione tecnica di alta tecnologia che era presente nel laboratorio chimico di Catanzaro. Da allora non ci siamo fermati un solo attimo, nonostante il covid, per restituire le piene potenzialità di strumentazioni e locali al dipartimento di Catanzaro. Oggi non solo restituiamo nuovi locali, ma forniamo nuove attrezzature altamente evolute che permetteranno sempre maggiori attività d’analisi».
Presenti alla cerimonia di inaugurazione del laboratoio chimico il Direttore Scientifico, dr. Michelangelo Iannone, il Direttore Amministrativo, Avv. Antonio Calli, il direttore del Dipartimento provinciale di Catanzaro, dr.ssa Filomena Casaburi, il dirigente del laboratorio chimico, dr.ssa Domenica Ventrice, nonchè una nutrita rappresentanza di dirigenti e tecinici dell’Agenzia.
«È la prima volta che vengo in Calabria – ha introdotto Stefano Laporta, presidente di ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – e non soltanto per partecipare ad una cerimonia così importante, ma per testimoniare il lavoro egregio che l’Arpa Calabria sta svolgendo sul suo territorio ma anche su tutti i tavoli nazionali dove sta fattivamente contribuendo ai diversi progetti e programmi che il Sistema sta sviluppando».
«Solo chi è dotato di grande passione, come noi – ha proseguito – può quotidianamente lavorare senza sosta, e noi l’abbiamo fatto anche durante il covid, per garantire il giusto presidio a difesa dell’ambiente, attraverso le attività di monitoraggio e controllo. Sono qui a Catanzaro anche per ufficializzare il finanziamento di due milioni di euro, attraverso programmi paralleli al PNRR, all’Arpa Calabria per il potenziamento della dorsale laboratoristica, in special modo per la sede dipartimentale di Cosenza, al servizio delle attività che l’agenzia svolge su tutto il territorio calabrese».
«Era necessaria la mia presenza – ha dichiarato il Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta – per dimostrare la vicinanza della massima autorità rappresentativa dello Stato ad una Agenzia che, colpita duramente da un evento tragico come l’incendio del 2019, ha saputo rialzarsi e diventare più forte di prima. E questo è stato possibile non solo grazie al management guidato dal direttore Pappaterra, ma dalla sinergia di tutti gli enti che hanno creduto in questo progetto, a dimostrazione che, mai come oggi, nessuno si salva da solo».
«Il Consiglio e la Giunta regionale – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha portato anche i saluti del Presidente della Giunta, Roberto Occhiuto – mai come adesso ha creduto e sta investendo sull’Arpacal, riconoscendo grande importanza alle attività che svolge, ma anche al supporto tecnico scientifico che è chiamata a svolgere per l’intero Sistema Calabria, anche alla luce della centralità della matrice ambiente nel PNRR».
«Questa inaugurazione, al di là dell’evento positivo – ha dichiarato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – è la dimostrazione che quando viene assegnata responsabilità di management a chi ha la competenza per farlo, e mi riferisco al direttore Mimmo Pappaterra, i risultati positivi si vedono, altrimenti il fallimento, e non solo ambientale, è un rischio altamente probabile a queste latitudini. Ma se è vero che Arpacal dimostra la sua bravura ed alta professionalità, è anche vero che merita il sostegno finanziario che anche le altre Arpa ricevono. Anche perché il futuro riserverà a questa Agenzia ancora un ruolo da maggiore protagonista nello scenario regionale di cui non possiamo fare a meno».
Tornando all’incendio che colpì il laboratorio, prontamente domato dal personale dei Vigili del Fuoco accorso, le fiamme furono circoscritte grazie al funzionamento del sistema di protezione attivo e passivo, come le porte tagliafuoco, la compartimentazione dei locali del laboratorio e dei sistemi di rilevamento.
Una volta conclusa l’opera di ristrutturazione e riqualificazione ingegneristica ed impiantistica dei locali, la fase 2 ha interessato l’acquisto di nuova strumentazione ed il revamping, ossia l’aggiornamento e potenziamento tecnologico, dei macchinari di laboratorio.
L’occasione è stata propizia anche per ulteriormente specializzare le linee laboratoristiche di Catanzaro, come quelle dedicate specificamente al progetto SARI dell’Istituto Superiore di Sanità che ha lo scopo di mettere in evidenza l’eventuale presenza di SarsCoV2, agente patogeno della covid-19, nelle acque che giungono ai depuratori. (rcz)