Per il nono appuntamento della rassegna La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni, il format di Calabria Sona con il Maestro Checco Pallone, è prevista la partecipazione di Nino Stellitano e Marinella Rodà, due grandi interpreti e ricercatori attivi da decenni nel territorio reggino, hanno deciso di unire le forze nel nuovo progetto “Rosa russa” con cui rielaborano, cantando insieme, i loro brani più famosi.
Nino Stellittano – architetto, musicista, scrittore – ha unito il suo nome in modo indissolubile al progetto “Kalavrìa”, nato oltre trent’anni fa, e che in tante tournèe nazionali ed internazionali ha contribuito a portare i valori della cultura popolare calabrese in tutto il mondo. Nel 1996, partecipano all’Accademia della Canzone di Sanremo in onda su Rai Uno, si classificarono al terzo posto, in ex-equo, con il brano “Lia Liuzza”. Guardando oltre lo stereotipo del “mare e sole” come unica risorsa della loro terra, i Kalavrìa hanno fatto rivivere tutto il simbolismo classico legato alle proprie origini, inanellando diverse collaborazioni, come quelle con Danilo Amerio e Gigi Miseferi.
Marinella Rodà è figlia d’arte del compianto Totò Rodà, musicista e autore folk di molti brani oggi definiti del “popolo” e pioniere della produzione discografica calabrese. Fin dall’età di 12 anni, ha iniziato a studiare da autodidatta, accompagnandosi al pianoforte e cantando sempre la propria lingua tra scambi culturali con etnie e culture diverse. Ha collaborato con il padre e il fratello nella band “Nuova orsa maggiore”, per poi dare vita a “Musika agorà”, gruppo di ricerca etnica greco-calabro con l’obiettivo di esplorare le origini di una cultura quasi dimenticata. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stata insignita del Premio Mia Martini, del Premio nazionale “Teatro Xs” città di Salerno, del Premio ambasciatrice della cultura popolare calabrese nel mondo e ambasciatrice dell’archeogastronomia greco calabra – premio Annunziato Riggio.
Due nuove preziose testimonianze che arricchiscono la galleria di interviste de “La Calabria che suona”, tutte visibili sul canale YouTube di Calabria Sona. (rrm)