La Calabria che suona si chiude con Ciccio Nucera

È con Ciccio Nucera, il “reuccio della tarantella calabrese”, a chiudere La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni,  in diffusione questa settimana sui canali del circuito Calabria Sona.

Ospite del maestro Checco Pallone, l’artista reggino rappresenta da sempre un punto di riferimento sul territorio per il ruolo attivo nella promozione e valorizzazione della propria cultura. Le movenze nell’insegnare i balli tradizionali e le tecniche del tamburello e dell’organetto lo rendono un personaggio quasi unico nel suo genere in grado di trasmettere tutta la sua energia soprattutto sul palco. “La tarantella crea dipendenza”: è questo il suo famoso motto che è stato nel tempo condiviso da tutti i suoi fans.

Da oltre 20 anni, fa parte dell’Associazione Cumelca, impegnata nella salvaguardia della lingua, delle tradizioni, usi e costumi della comunità grecanica. Infatti, Nucera si distingue, nel panorama regionale, per essere da tempo una figura chiave nella costruzione di relazioni con la Grecia e nel favorire i gemellaggi culturali tra le istituzioni e le comunità in giro per il mondo. Tante le esperienze che lo hanno reso celebre al grande pubblico: le trasmissioni radiofoniche e televisive, sia in Italia che in Grecia (“Linea verde”, Geo e geo”, “La vita in diretta”, “Festa italiana”), la direzione artistica del Paleariza Festival, la partecipazione allo storico “Tarantella Power” di Caulonia e a tante altre rassegne in Calabria e non solo. Nucera vanta, inoltre, collaborazioni con artisti come Phaleg, Eugenio Bennato, Carlos Nugnez, Tony Esposito, Ettore Castagna, Mimmo Cavallaro, Antonio Grosso, Francesco Loccisano, Quartaumentata, Parafonè e tanti altri.

Un altro appuntamento da non perdere del lungo viaggio, alla scoperta dei personaggi più interessanti della scena musicale contemporanea calabrese, che ha contribuito a promuovere la conoscenza e l’immagine di una terra ricca di passione e talento. Tutte le interviste a tu per tu sono visibili sul canale YouTube di Calabria Sona. (rrm)

La Calabria che suona, incontro con Nino Stellitano e Marinella Rodà

Per il nono appuntamento della rassegna La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni, il format di Calabria Sona con il Maestro Checco Pallone, è prevista la partecipazione di Nino StellitanoMarinella Rodà, due grandi interpreti e ricercatori attivi da decenni nel territorio reggino, hanno deciso di unire le forze nel nuovo progetto “Rosa russa” con cui rielaborano, cantando insieme, i loro brani più famosi.

Nino Stellittano – architetto, musicista, scrittore – ha unito il suo nome in modo indissolubile al progetto “Kalavrìa”, nato oltre trent’anni fa, e che in tante tournèe nazionali ed internazionali ha contribuito a portare i valori della cultura popolare calabrese in tutto il mondo. Nel 1996, partecipano all’Accademia della Canzone di Sanremo in onda su Rai Uno, si classificarono al terzo posto, in ex-equo, con il brano “Lia Liuzza”. Guardando oltre lo stereotipo del “mare e sole” come unica risorsa della loro terra, i Kalavrìa hanno fatto rivivere tutto il simbolismo classico legato alle proprie origini, inanellando diverse collaborazioni, come quelle con Danilo Amerio e Gigi Miseferi.

Marinella Rodà è figlia d’arte del compianto Totò Rodà, musicista e autore folk di molti brani oggi definiti del “popolo” e pioniere della produzione discografica calabrese. Fin dall’età di 12 anni, ha iniziato a studiare da autodidatta, accompagnandosi al pianoforte e cantando sempre la propria lingua tra scambi culturali con etnie e culture diverse. Ha collaborato con il padre e il fratello nella band “Nuova orsa maggiore”, per poi dare vita a “Musika agorà”, gruppo di ricerca etnica greco-calabro con l’obiettivo di esplorare le origini di una cultura quasi dimenticata. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stata insignita del Premio Mia Martini, del Premio nazionale “Teatro Xs” città di Salerno, del Premio ambasciatrice della cultura popolare calabrese nel mondo e ambasciatrice dell’archeogastronomia greco calabra – premio Annunziato Riggio.

Due nuove preziose testimonianze che arricchiscono la galleria di interviste de “La Calabria che suona”, tutte visibili sul canale YouTube di Calabria Sona.  (rrm)

La Calabria che suona, nuovo appuntamento con Sandro Sottile e Nando Brusco

Proseguono, con successo, gli appuntamenti de La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni, promosso e diffuso sui canali del circuito Calabria Sona. Nel salotto del Maestro Checco Pallone, questa volta saranno ospiti altri due interpreti delle autentiche radici calabresi: Sandro Sottile e Nando Brusco.

Musicista e polistrumentista, compositore, poeta, presepista e costruttore di strumenti popolari, Sottile, da cultore di tradizioni popolari, ha intrapreso fin da giovanissimo lo studio e la costruzione della zampogna e della ciaramella nelle sue varie forme. Nel 1981 fonda il gruppo musicale popolare “Narratiuncula” e inizia un’attivita’ di ricerca della musica popolare del meridione d’Italia e delle sue tradizioni. Il suo percorso musicale continua con Alchimia Popolare, gruppo di musica etnica i cui concerti riscuotono grande successo in Calabria ed in altre regioni d’Italia.  Collabora con Taranta Power, movimento fondato da Eugenio Bennato, e dà vita all’associazione e al progetto discografico “C’è quel Sud”. Dopo il tour di “Ex Voto”, lavoro che ripercorre la nascita di Gesù attraverso i canti di fede del Sud, l’ultima fatica di Sottile si chiama “Alchimia popolare” dove il “cantautore popolare” dimostra grandi doti di musicista e poeta.

Nando Brusco, invece, è un artista formatosi nel panorama della musica folk calabrese. Si interessa di poesia dialettale, di musica e danza tradizionale, di antropologia e storia delle tradizioni popolari. Dopo aver collaborato, sulla fine degli anni ’90, con molteplici formazioni di musica popolare come ballerino, scopre di essere profondamente allo strumento che genera il ritmo su cui danza: il tamburo. Inizia così, nei primi anni duemila, un vero e proprio percorso esistenziale e di studi sullo strumento, incontrando i più grandi maestri e avviando una carriera che lo vede partecipare a numerosi progetti musicali e discografici. Dal 2010 inizia un percorso solista che lo vede impegnato come cantastorie, prima con lo spettacolo “L’amuri di Calabria” e poi con “Tamburo è voce” col quale ancora oggi si esibisce.

Il format “La Calabria che suona”, che porta la firma anche di Giuseppe Marasco, proporrà, dunque, un nuovo e interessante approfondimento dedicato agli artisti più significativi del panorama musicale regionale, all’insegna della contaminazione di generi e culture. È possibile rivedere tutte le puntate del format sul canale YouTube di Calabria Sona.  (rrm)

La Calabria che suona, nuovo appuntamento con Sasà Calabrese e Daniele Moraca

Proseguono, con successo, gli appuntamenti de La Calabria che suona. Storie di musicisti e dintorni, format diffuso sui canali di Calabria Sona dedicato agli artisti più rappresentativi del panorama musicale regionale, che, nel prossimo appuntamento, vedrà come ospiti del Maestro Checco Pallone, Sasà CalabreseDaniele Moraca.

Moraca è un musicista e cantautore che vive tra Cosenza e Pavia. Cantautore di lungo corso, docente e ricercatore nel solco dell’antica tradizione dei cantastorie, i suoi lavori raccontano delle emozioni e delle tensioni che accompagnano il viaggio di un uomo. Da qualche anno, sta promuovendo la canzone italiana d’autore all’estero, attraverso lezioni-concerto e l’interpretazione dei suoi testi nella lingua nazionale dei paesi in cui lo stesso cantautore si esibisce. Testi, voce e chitarra che portano con sé storie di vita vissuta, cronache e leggende, trasformando le narrazioni in patrimonio comune.
Il secondo protagonista della settimana sarà Sasà Calabrese: cantante, autore, musicista e poli-strumentista che, nel corso degli anni, ha coniugato l’esperienza con molteplici figure di rilievo del mondo jazzistico alle collaborazioni nel pop con artisti del calibro di Federico Zampaglione, Simona Bencini, Mario Venuti, Rossana Casale. Suona stabilmente nella formazione di Mariella Nava e, attualmente, affianca l’attrice Anna Mazzamauro suonando ed arrangiando, insieme con i Màs en Tango, le musiche composte da Amedeo Minghi e scrivendo le musiche originali per la sue commedie “Divina” e “Belvedere”. Calabrese, tra i riconoscimenti più recenti, ha vinto il Premio nazionale musica d’autore BitontoSuite 2019 ed è stato finalista alla Targa Tenco 2019, sezione Opera Prima.
Calabrese e Moraca saranno altri due testimoni dell’identità e della tradizione artistica del nostro territorio al centro del Mediterraneo. Sul canale YouTube di Calabria Sona è possibile rivedere tutte le puntate del progetto, promosso insieme a Giuseppe Marasco, che ha già coinvolto Cataldo Perri, Francesco Loccisano e Marcello De Carolis, Anna Stratigò, Babà Sissoko, Djane Sissoko e Massimo Garritano, Peppa Marriti Band e Fabio Guido “Zalles”(rrm)

 

La Calabria che suona, nuovo appuntamento con Baba Sissoko e Massimo Garritano

Prosegue, con successo, il viaggio de La Calabria che suona. Storie di musicisti e dintorni, format curato da Checco Pallone e Giuseppe Marasco e promosso da CalabriaSona.

Il format, diffuso sui canali del circuito Calabria Sona, proporrà per questa settimana un’incursione nella musica dal mondo e nel jazz con Babà Sissoko, Djane Sissoko e Massimo Garritano, testimoni delle contaminazioni e delle interazioni di generi e culture diverse che vedono nella Calabria il proprio centro nevralgico.

Babà Sissoko è maestro indiscusso del Tamani, che ha imparato a suonare durante la sua infanzia, ed eccelso polistrumentista fortemente legato alla tradizione del Mali. Un artista calabrese d’adozione che ama integrare alle melodie ed ai ritmi propri della tradizione musicale del Mali le sonorità del jazz e del blues, creando un fantastico e originale effetto musicale.

Baba abita in Calabria da oltre 25 anni, dove ha trovato non solo l’amore, ma anche un grande fermento artistico, tanto da sceglierla come propria residenza.
In Calabria è nata anche la sua figlia d’arte: Djana Sissoko, 21enne di Cosenza, attualmente allieva di Conservatorio nel corso di “Canto Jazz”. Grazie all’incontro della sua famiglia in Mali, Djana ha imparato le vocalità tipiche della cultura musicale da cui derivano il Blues ed il Soul. Già nel 2019 ha visto la luce il suo primo album da solista dal titolo “By my own”.

Protagonista della puntata anche Massimo Garritano, chitarrista eclettico e compositore dalle mille sfaccettature, che ha accompagnato la voce di Djana nel suo ultimo disco. Da qualche anno, ha focalizzato la propria attenzione sulla chitarra acustica con la quale continua la ricerca e la sperimentazione avvalendosi dell’uso di effetti a pedale per ricreare originali tappeti sonori. Nel gennaio scorso è uscito il suo nuovo disco intitolato “Freefolk – Songs & Instant Compositions”. (rrm)

La Calabria che suona, intervista a tu per tu con Francesco Loccisano

Proseguono, con successo, la serie di incontri de La Calabria che suona, format curato da Checco PalloneGiuseppe Marasco e promosso da CalabriaSona.

Dopo il successo dell’esordio con Cataldo Perri, visibile anche sui canali social di CalabriaSona, la nuova puntata della  settimana, in onda da martedì, sarà dedicata al suggestivo mondo della chitarra battente e di  uno dei suoi interpreti più acclamati: Francesco Loccisano.  

Nell’intervista a tu per tu con il maestro Checco Pallone, per il progetto curato insieme a Giuseppe Marasco, il musicista di Marina di Gioiosa Jonica (Rc) racconterà il suo lungo  percorso di ricerca mirato ad esplorare tutte le potenzialità sonore della chitarra a dieci  corde. Una carriera che l’ha visto negli scorsi anni entrare a far parte dei Taranta Power di Eugenio Bennato, inanellare collaborazioni d’eccezione con artisti del calibro di Vinicio Capossela e Gianna Nannini, fino alla collaborazione con il regista spagnolo Carlos Saura per il  docu-film “La Jota” che l’ha consacrato come virtuoso della chitarra battente sul panorama  internazionale.

Durante l’intervista, si parlerà anche dell’album Venti, pubblicato in duo con  il lucano Marcello De Carolis, che ha riscosso un grandissimo interesse ed è stato inserito tra  i “20” album citati per il Premio Loano per la musica tradizionale d’autore. In questi ultimi  giorni, inoltre, Loccisano è stato impegnato a Parigi per collaborare alla registrazione di un  nuovo disco del gruppo “L’Arpeggiata di Christina Pluhar” nell’ambito del filone della musica  antica.  

Tra musica e parole, sarà l’occasione per scoprire un altro pezzo della musica che si suona e si  produce in Calabria e che rappresenta un patrimonio dagli importanti risvolti culturali e  occupazionali ancora da valorizzare. Un obiettivo che emerge con forza dal progetto grazie  alle storie e agli aneddoti personali, raccontati nelle interviste di circa un’ora, con al centro  alcuni degli artisti più riconosciuti del panorama calabrese. (rrm)

“La Calabria che suona”, il format dedicato agli artisti contemporanei calabresi

Si intitola La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni” il nuovo format ideato da Giuseppe Marasco con il Maestro Checco Pallone con la collaborazione di CalabriaSona e ItalySona e che prende il via domani, 23 marzo.

Si tratta di una serie di appuntamenti, con cadenza settimanale, in cui saranno intervistati gli artisti che lavorano e producono sul territorio, rappresentando al meglio la musica contemporanea, tra ricerca e cantautorato attraverso parole, note, storie, aneddoti e curiosità.

Al centro dell’attenzione le monografie, raccontate in puntate di circa un’ora, di alcuni degli artisti calabresi più riconosciuti che hanno contribuito a generare nuovi fermenti musicali con passione, sacrificio e dedizione, andando oltre ogni stereotipo e portando la loro arte in giro per il mondo con grande professionalità e successo.

A condurre sarà lo stesso Pallone, Maestro orchestratore e direttore musicale di grande esperienza, docente a contratto del Conservatorio di Cosenza, chiamato a “cucire” il racconto interagendo anche musicalmente con i suoi ospiti, duettando e accompagnandoli alla riscoperta della loro storia musicale.

L’appuntamento è previsto ogni settimana, il martedì alle ore 21, attraverso una copertura multimediale sui canali Facebook e Youtube di Calabria Sona, oltre che in tv sul digitale terrestre.

Il primo appuntamento è con Cataldo Perri, uno dei più grandi esecutori di chitarra battente, nonché stimato e apprezzato autore letterario, musicale e teatrale. Perri ha portato la sua arte e la sua musica in ogni angolo del pianeta, storico il suo connubio artistico con lo scrittore Carmine Abate a cui ha dedicato l’ultimo lavoro “Calarbresh”.

Nelle settimane a seguire, interverranno, tra gli altri, Francesco Loccisano e Marcello De Carolis, Baba Sissoko e Massimo Garritano, Zalles, Peppa Marriti, Rosario Canale, Anna Stratigò, Fabio Curto.

«Tutti questi protagonisti meritano di raccontare la loro storia tra progetti, speranze, successi ed insuccessi – ha commentato Pallone – all’interno di un format crossmediale pensato come una chiacchierata intima e personale che porterà a scoprire e valorizzare ogni nota o parola scritta e suonata nella nostra terra. L’auspicio è quello di riuscire a offrire la giusta visibilità e il legittimo riconoscimento a quella Calabria che suona e che è in grado di esprimere un patrimonio musicale da sempre ricco e variegato». (rrm)

In copertina, Pallone e Perri