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La Regione promuove un weekend nella Sibaritide

La Regione promuove un weekend nella Sibaritide

La Regione Calabria, attraverso il portale Calabria Straordinaria promuove un weekend nella Sibaritide.

«È importante valorizzare le nostre risorse naturali e culturali – si legge in una nota – al fine di promuovere un’offerta turistica che può vantare siti archeologici di notevole importanza qual è il Parco nazionale archeologico della Sibaritide ed il suo Museo.Un’area archeologica e museale che testimonia la grandezza della polis di Sibari e della Thurii di Pericle, di Ippodamo da Mileto e di Erodoto. Un museo quello di Sibari che da qualche tempo apre al pubblico le sue “stanze segrete” per rievocare la raffinatezza e la bellezza della Magna Grecia, mostrando i preziosi manufatti ben esposti e custoditi nelle teche museali oltre che a promuovere veri e propri seminari partecipati per dare modo al pubblico di assistere al recupero di reperti ritrovati in tombe del v sec a.C».

«Se Cassano-Sibari si rappresenta quale territorio degli antichi Achei e della Città di Pericle – continua la nota –, la novella Città di Corigliano-Rossano è con i suoi due Centri storici e le molte architetture religiose e aristocratiche uno scrigno ricco di tesori. Tra i quali, certamente, merita il primato il Codex Purpureus Rossanensis, un manoscritto onciale greco del VI secolo, conservato nel Museo diocesano e del Codex a Rossano».

«Un testo miniato unico nel suo genere per la rilevanza storica, grafico pittorica e della cristianità. Il Codex è stato riconosciuto quale Patrimonio dell’Umanità e inserito nelle liste Unesco, nella Categoria “Memory of the Word”, il 9 ottobre 2015 – si legge ancora –. Ma certamente il Codex non è l’unico elemento degno di nota della Città di Corigliano Rossano. Nel centro storico rossanese si può apprezzare il maestoso Palazzo S. Bernardino, la Cattedrale SS. dell’Achiropita che ne  custodisce la preziosa icona, il Museo diocesano ricco di statue, dipinti, reperti, che testimoniano  non solo il lungo cammino della cristianità ma anche la storia millenaria  della città di Rossano».

 «In area coriglianese alla sommità del suo medievale Centro storico fa mostra di sé uno dei manieri più belli e ben tenuti di tutto il meridione d’Italia, il Castello ducale o dei baroni Compagna. Sorto intorno al 1070 per volontà di Roberto il Guiscardo – continua ancora la nota – sede originariamente militare e di difesa, ripreso integralmente in epoca aragonese, divenne in seguito luogo residenziale dei Baroni Compagna che ne fecero uno dei palazzi più eleganti del regno di Napoli. Restaurato e consegnato alla Città nel 2002, con tutti i suoi preziosi mobili e dipinti, custodisce il dipinto della Madonna delle rose, realizzata dal pittore partenopeo Domenico Morelli. Sempre nel maniero si possono apprezzare gli affreschi del Varni che ha decorato l’intero Palazzo ducale tra cui: il mirabile soffitto del Salone degli specchi con la tecnica del trompe l’oeil dando corpo a “Il Palcoscenico della vita”».

«Ed ancora, ne apprezziamo la pittura – si legge ancora –, all’interno della Cappella di S. Agostino dove la rappresentazione ad affresco della volta introduce il visitatore all’arte dell’iniziazione esoterica e gioannita, mentre all’interno del Mastio o Maschio si apprezzano, man mano che saliamo per la bellissima scala elicoidale verso la parte più alta del castello, le decorazioni in cui si racconta la storia del feudo e dei feudatari Sanseverino, fondatori di ordini monastici guerrieri. Tanti i manufatti architettonici anche in località Schiavonea dove: il Santuario Maria SS, Torre del Cupo, il Palazzo delle fiere o Quadrato Compagna, offrono al visitatore un palcoscenico di bellezze architettoniche». 

«Ma la Sibaritide non è solo un immenso patrimonio culturale dove viene testimoniata la Civiltà Greca, o la Storia Bizantina e Normanna attraverso le sue architetture più rappresentative quali la chiesa di S. Marco a Rossano e l’Abbazia del Pathirion, questa vasta area è paesaggio pittoresco, è ambiente naturale incontaminato con i suoi parchi nazionali e regionali, è ancora acqua di fiumi e torrenti che vanno a colorare di blu il mar Jonio – si legge ancora –. Di certo non mancano le infrastrutture per l’accoglienza turistica come i laghi di Sibari, il lungomare di Schiavonea, e quello di Lido S. Angelo ed i tanti villaggi turistici immersi nella natura.  La Sibaritide è soprattutto accoglienza, gastronomia e cibo salutare a chilometro zero, l’angolo più bello del mondo che Francois Lenormant così decantò:
“Non credo che esista al mondo nulla di più bello della campagna dove fu Sibari, c’è tutto: il verde ridente dei dintorni di Napoli, la grandiosità dei più maestosi paesaggi alpestri, il sole ed il mare della Grecia».

Testimonianza in versi che danno il senso di tanta bellezza e ricchezza. (rcs)