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L'Accademia di Belle Arti di Reggio a Trento per la giornata di studi che chiude la mostra Paesi perduti

L’Accademia di Belle Arti di Reggio a Trento per la giornata di studi che chiude la mostra Paesi perduti

La Calabria e l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria sarà tra i protagonisti della giornata di studi che chiuderà la mostra Paesi Perduti, in programma il 10 marzo al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. E lo sarà con Esercizi di Memoria, un racconto audiovisivo di Patrizia Giancotti, con la partecipazione degli studenti dell’Aba reggino.

La mostra ideata dal Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, curata da Gabriele Lorenzoni, è stata fortemente voluta proprio dal noto critico d’arte e Presidente del Mart, allo scopo di stimolare, attraverso i numerosi autori e i variegati linguaggi del contemporaneo, una nuova riflessione tra Nord e Sud sui temi legati allo spopolamento delle aree interne.

Il grande interesse del pubblico ha indotto gli organizzatori a prorogare la mostra fino al 12 marzo, per permettere la fruizione delle opere di Gabriele Basilico, Flavio Faganello, Paolo Simonazzi e Italo Zannier, degli scritti di Franco Arminio e della significativa presenza della Calabria, che si avvale dei contributi della fotografa Silvia Camporesi, del documentarista Vittorio De Seta, degli antropologi Franco La Cecla, Francesco Minervino e Patrizia Giancotti.

Quest’ultima ha coinvolto l’Accademia di Reggio Calabria, dove insegna, nell’ideazione di un lavoro audiovisivo realizzato per l’occasione dal titolo Esercizi di memoria, che vuole configurarsi come primo tassello di un più vasto piano per la tutela del patrimonio immateriale. Fruibile in una saletta della Galleria Civica di Trento con cuffie audio individuali, il lavoro parte dal primo reportage realizzato negli anni Settanta dall’antropologa-fotografa nel piccolo paese del catanzarese, Palermiti, dove da qualche anno lei stessa risiede.

La colonna sonora, curata dal compositore Igor Gullà, anche responsabile di riprese e montaggio, si avvale della collaborazione della stessa comunità invitata a fare “esercizi di memoria” intesi come compito collettivo del rimembrare, come antidoto all’oblio, ma anche come sforzo ideativo aperto a nuovi linguaggi.

Per evidenziare lo stato vitale di quest’area a rischio spopolamento non ancora “perduta”, l’autrice ha voluto con sé una delegazione degli studenti dell’Accademia di Reggio Calabria, che grazie all’interessamento del direttore Piero Sacchetti e all’impegno congiunto di Accademia e Mart, parteciperà attivamente alla giornata di studi, visiterà tutte le mostre del territorio di Trento e Rovereto, e avvierà uno scambio inedito tra studenti dell’estremo Sud e dell’estremo Nord.

In attesa di accogliere anche in Calabria la mostra Paesi perduti nel suo complesso, Esercizi di memoria, diventerà un progetto replicabile, itinerante, che a partire da testimonianze dirette, dal rilevamento sul campo, può farsi archivio digitale, mostra, film, restituzione, strumento per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale che ci riguarda tutti. (rrm)