L’assessore regionale al Turismo e alle Attività Economiche, Fausto Orsomarso, ha annunciato l’avvio di una serie di confronti e conference call con i rappresentanti di tutti i settori coinvolti, dalle imprese ricettive e alberghiere a quelle balneari, dai tour operator alle agenzie di viaggio.
Giovedì, inoltre, è previsto un incontro con i sindacati e venerdì con le associazioni di categoria.
«Diamo vita ad una vera e propria unità di crisi del settore –ha spiegato l’assessore regionale Orsomarso – le cui proposte arriveranno nella prossima settimana sul tavolo della task force economica presieduta dalla presidente Santelli. Noi guardiamo con fiducia alla possibilità di poter recuperare parte della stagione estiva 2020, prevedendo una ripresa graduale almeno a metà giugno e adeguando le attività alle eventuali misure di distanziamento sociale che saranno ancora in atto».
«Non possiamo naturalmente decidere da soli – ha proseguito l’assessore regionale Orsomarso – ma anche in Calabria vogliamo supportare le proposte avanzate a livello nazionale, che prevedono la possibilità per gli operatori di accedere alle strutture balneari e alle spiagge per prepararle e attrezzarle in vista della ‘fase 2’ e la necessità di dare una chiara indicazione ai Comuni affinché vengano estese le concessioni al 2033 per dare certezza alle imprese e consentire l’utilizzo degli strumenti del Dl liquidità».
«Inoltre – ha aggiunto l’assessore regionale Orsomarso –considerato che con ogni probabilità sarà ancora necessario evitare l’assembramento di persone, bisognerà pensare ad una nuova definizione dei distanziamenti, alla previsione degli eventi da consentire, ma anche il sostegno alle attività di sanificazione delle strutture e di informazione all’utenza. Naturalmente sono necessarie misure di sostegno, di carattere nazionale ed europeo, per consentire alle imprese del settore turistico e ricettivo di superare la crisi».
«La tutela della salute dei cittadini – ha proseguito l’assessore regionale Orsomarso – è il nostro interesse primario, ma non possiamo trascurare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia della Calabria, in questo caso su quella turistica e balneare, oltre che sulla necessità di recuperare il benessere psico-fisico dei cittadini dopo lunghe settimane di isolamento. Vogliamo garantire a tutti la possibilità di godere del nostro mare e delle nostre spiagge nel pieno rispetto delle misure sanitarie».
Giuseppe Nucera, imprenditore e presidente del Comitato La Calabria che vogliamo, ha ribadito che «gli stabilimenti rappresentano un importante settore per la rinascita non solo economica ma anche morale dell’Italia e della Calabria in particolare. Serve una deroga per dare il via ai lavori».
Negli ultimi giorni, infatti, il dibattito riguardo gli stabilimenti balneari ha coinvolto tutte le regioni d’Italia che si affacciano sul mare, e secondo Giuseppe Nucera la Calabria con i suoi quasi 800 chilometri di costa non può stare a guardare.
«Anche se l’emergenza Coronavirus – ha dichiarato Nucera –purtroppo ancora non rende chiare tempistiche e modalità di quello che sarà il ritorno alla normalità, bisogna iniziare a lavorare per farsi trovare pronti in vista dell’estate».
«Montaggio e manutenzione di uno stabilimento balneare – ha proseguito Giuseppe Nucera – richiedono un investimento in termini di tempo, risorse economiche e umane. Non si potrà aspettare l’ultimo secondo per dare il via libera ai lavori, altrimenti la stagione estiva sarà compromessa in partenza».
«In alcune regioni d’Italia, Liguria e Abbruzzo ad esempio – ha proseguito Nucera – i lavori di manutenzione sono già iniziati. Sono certo che anche in Calabria, attraverso un’apposita ordinanza della Regione, si possa iniziare presto a lavorare in vista della prossima estate. A tal proposito, oggi ho avuto un colloquio telefonico con l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, Domenica Catalfamo. A lei ho rappresentato l’urgenza e la drammaticità della situazione, che necessita di interventi immediati».
«Bisogna dare ai balneari – ha proseguito Nucera – la possibilità di ritornare nei propri stabilimenti per realizzare quei lavori in grado di rendere operative le strutture. In Calabria sono circa 2500 gli stabilimenti balneari, più di 20 mila le unità lavorative. Se per l’estate 2020 saranno confermate le prescrizioni della distanza di sicurezza tra persone, per garantire il mantenimento della forza lavoro del 2019 serve una deroga che conceda agli stabilimenti balneari maggiori spazi e aree di concessione demaniale».
«Si tratta – ha proseguito Nucera – di un atto di coraggio possibile da realizzare, considerato che grazie alla vastità delle nostre coste rimane ugualmente spazio notevole per le spiagge libere. Il mare della Calabria è una meravigliosa bellezza, fonte di benessere fisico e morale che attrae turisti dal resto d’Italia e dall’estero. Soprattutto in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo, la prossima estate sarà ancora più impellente la necessità per tutti gli italiani di recarsi al mare».
«Ovviamente – ha concluso Nucera – questo potrà accadere solo nel pieno rispetto delle normative e delle disposizioni che il Governo emanerà per contrastare la diffusione del Covid 19. Intanto però bisogna mettersi a lavoro per non farsi trovare impreparati. Gli stabilimenti balneari rappresentano un importante settore per la rinascita non solo economica ma anche morale dell’Italia e della Calabria in particolare». (rcz)