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Cannizzaro (FI)

Lavoro, Cannizzaro (FI): Approvato mio emendamento a Dl Milleproroghe per stabilizzazioni

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha reso noto che è stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dei Deputati un suo emendamento al Dl Milleproroghe «che ci consentirà di proseguire con le stabilizzazioni del personale di Azienda Calabria Lavoro e all’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro – Arpal Calabria, utilizzando fondi residui da precedenti norme di legge».

«L’obiettivo – ha spiegato – è azzerare il precariato nella pubblica amministrazione calabrese. Una bella notizia per tanti calabresi e per le loro famiglie, un atto che trae le sue origini da altre iniziative legislative del Presidente Roberto Occhiuto, quando, in qualità di capogruppo di Forza Italia alla Camera, ottenne 5 milioni di euro per l’anno 2022 e 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 per avviare procedure selettive per l’assunzione di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, anche in soprannumero riassorbibile, valorizzando le esperienze professionali maturate dal personale in servizio presso l’Azienda Calabria Lavoro».

«A seguito di questa disposizione, attraverso uno specifico concorso – ha proseguito – la Regione ha effettuato procedure selettive per l’assunzione di 113 unità. Inoltre, con la legge regionale numero 25-2023, la Regione Calabria ha trasformato Azienda Calabria Lavoro in ‘Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro – Arpal Calabria’, ente pubblico non economico strumentale, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico».

«Ora, la Regione Calabria – ha concluso – potrà trasferire all’Ente sub regionale le risorse residue ai 10 milioni finalizzate all’avvio di procedure di stabilizzazione per il personale ancora precario dopo la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro in Agenzia regionale. Andiamo avanti, con l’impegno sinergico che contraddistingue Forza Italia, con l’obiettivo di assottigliare sempre di più il bacino dei precari calabresi». (rp)