di CARLO GUCCIONE – Difficilmente ci si sorprende ormai rispetto a quello che accade e che può accadere all’interno dell’Asp di Cosenza. Tra bilanci che non vengono approvati dal 2018 e altri che sono sotto osservazione degli organi di magistratura contabile e inquirente, perché falsi, ci sembrava di aver visto tutto. E invece no. La notizia che l’area legale dell’Asp di Cosenza ha espresso parere negativo rispetto alla transazione da 39 milioni con il colosso factoring Bff Banca, parere che era stato richiesto con i dovuti documenti, se è possibile riesce ancora a stupirci.
Nella relazione trasmessa dall’ufficio legale si dichiara chiaramente che le cause contro Bff Banca in gran parte potevano essere vinte. Come stava già accadendo. Come mai allora si è proceduto nel segno della transazione senza tenere conto del parere legale negativo? Addirittura nella fretta pare siano state pagate e transate fatture emesse nei confronti dell’Asp di Crotone. Ma c’è di più. C’è un’altra transazione che è oggetto dell’interesse dell’ultimo tavolo interministeriale che chiede all’Asp chiarimenti risalenti all’anno 2017 ma con effetti contabili che si sono registrati nel bilancio del 2022. Transazione “non supportata da nota debito ma da documento fittizio, come si rileva dalla documentazione prodotta con protocollo 7 del 9/01/2024”, così come scrive il tavolo interministeriale.
Ma se dovesse avere ragione l’area legale dell’Asp di Cosenza che per il bilancio 2023 le era stato richiesto un parere e che nel mese di marzo ha trasmesso tutti i file relativi al contenzioso e sulla base di una valutazione dell’area legale ha comunicato un accantonamento per il fondo rischi per un importo di circa 100 milioni di euro, come mai poi in bilancio risulta per il fondo rischi per contenzioso per l’anno 2023 un importo di 17 milioni? Ma se alla fine avesse ragione l’ufficio legale dell’Asp di Cosenza sull’importo da imputare al fondo rischi e contenzioso, che è 5 volte di meno rispetto a quello effettivamente presente nel bilancio 2023, si rischierebbe il default e la non attendibilità del bilancio 2023 che è stato qualche mese fa approvato dall’Asp.
Al presidente e commissario Occhiuto una sola domanda. È a conoscenza di quanto sta accedendo all’Asp di Cosenza? Estirpare le “mele marce” va bene, come dice lei. Ma intervenire alla semina è meglio… (cg)
[Carlo Guccione è della direzione nazionale del PD]