La deputata del Partito Democratico, Enza Bruno Bossio, ha sottolineato come «le dichiarazioni di Nicola Irto impongono una riflessione critica, senza veli, sul modo in cui il PD nazionale ha inteso, finora, affrontare la vicenda elettorale calabrese. Ha ragione Irto: è richiesto un cambio di passo».
«Bisogna uscire dalla palude nella quale è stato condotto lo schieramento calabrese delle forze progressiste – ha evidenziato ancora –. Non è possibile che le dinamiche di potere tra le correnti romane del Nazareno possano impaludare o addirittura, come afferma Irto, mettere in discussione le decisioni prese da molto tempo dal PD calabrese. È stato un grave errore politico aver voluto inseguire Luigi De Magistris e legittimarlo, di fatto, come una parte del campo di centrosinistra».
«Si è disperso così – ha proseguito la deputata dem – il potenziale vantaggio competitivo rispetto ad un centrodestra ancora oggi senza candidato. Invece di investire sul profilo innovativo e riformista della candidatura di Nicola Irto, il gruppo dirigente nazionale ha preferito blandire populismi ed espressioni politiche tanto massimaliste quanto minoritarie. È auspicabile che la reazione di Nicola Irto possa, pertanto, prima di tutto essere utile a rilanciare un progetto di governo capace di competere alle elezioni per vincere e governare bene ma anche per spezzare la spirale di una concezione feudataria che da tempo il PD nazionale va esercitando sulla Calabria e i calabresi».
Stefano Graziano, commissario regionale del Pd in Calabria, ha chiesto a Irto di «rivedere la sua decisione e di continuare a lavorare a quel progetto costruito nei mesi scorsi e che tanta fiducia ha riscosso tra giovani e società civile».
«Il partito regionale è con lui e anche il segretario Letta ha lanciato un messaggio chiaro – ha aggiunto –. Giovedì prossimo, inoltre, sarà in Calabria l’ex ministro ed oggi responsabile nazionale enti locali Francesco Boccia per continuare a lavorare al progetto di rinnovamento e cambiamento della Calabria, definendo la road map da seguire».
«Sono mesi che si parla di candidature, un tempo infinito in cui si sarebbe potuto sostenere e sviluppare un progetto condiviso con Irto candidato, che invece è rimasto solo, mentre il resto del partito ha continuato nel silenzio, nel distacco, nell’isolamento, nelle strategie, ancora di più se si tratta delle donne. Il PD deve mettersi in discussione per capire che non basta cambiare segretario se poi le dinamiche restano uguali» ha dichiarato Lucia Anita Nucera, presidente Commissione Pari Opportunità Reggio Calabria.
«La Calabria – ha proseguito la presidente – merita di avere un governatore all’altezza che possa portare avanti gli interessi e i diritti dei calabresi e tolga dal torpore in cui è finita questa terra. La Calabria non può e non deve essere merce di scambio in attesa di accordi e strategie fatti in altre città d’Italia, ma merita di avere un rappresentante degno del Partito Democratico, ma che deve essere sostenuto da tutti. Bisogna chiedersi quale futuro il Pd voglia costruire in Calabria e a livello nazionale, se perseguire in una situazione di stallo e di frammentazione interna in cui si guarda solo all’interesse della propria corrente o se si vuole davvero operare un cambiamento che deve partire dall’interno con una discussione profonda su quelli che sono i temi che stanno a cuore ai cittadini».
«I calabresi sono stanchi – ha ribadito – hanno bisogno di vedere riconosciuti i loro diritti e di sperare in un futuro migliore per questa terra. Le beghe e le divisioni di partito interessano poco alla gente che è giusto che prenda le distanze dalla politica se questa non dà le giuste risposte con impegno e competenza. Caratteristiche, queste ultime,che riguardano tante donne e uomini all’interno del PD, tra questi di certo Nicola Irto, e che meriterebbero ruoli diversi per dare un segnale di effettivo cambiamento». (rrm)