Calabria prima regione a investire risorse del Pnrr per ammodernare i frantoi

La Calabria è la prima regione d’Italia ad aver utilizzato le risorse del Pnrr per ammodernare i frantoi. È stata pubblicata, infatti, la graduatoria definitiva del bando (pubblicato a fine 2023) finalizzato a sostenere la filiera olivicola, che per vocazione identitaria e valenza economica ed ambientale è da sempre essenziale per la crescita della regione: l’olivicoltura calabrese, caratterizzata dalla presenza di più di 100 differenti varietà coltivate su oltre il 24% della superficie agricola complessivamente utilizzata, costituisce un tesoro di biodiversità, arricchito da Dop e una Igp, con 70.000 ettari di coltivazioni bio ed una produzione che fa della Calabria la seconda regione più produttiva del Paese, grazie ai circa 700 frantoi operanti sul territorio.

«Nella nostra terra – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – l’olivicoltura rappresenta un pezzo di storia, ma anche un motore di sviluppo economico, ambientale e culturale da sostenere ed anzi potenziare, per favorire qualità e competitività attraverso misure che consentano la salvaguardia e l’espansione del settore».

Da qui la scelta di utilizzare anche le risorse messe a disposizione dal Pnrr, pari a 16.567.725,31 euro, per accrescere la sostenibilità del processo produttivo con l’introduzione di macchinari e tecnologie capaci di migliorare le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva, oltre che di ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici. Da segnalare anche l’obbligo di seguire percorsi di formazione in tema di produzione e degustazione degli oli Evo.

A seguito della definizione delle graduatorie, rende noto il Dipartimento Agricoltura, ha già avuto inizio – pure in questo caso, in netto anticipo rispetto alle altre regioni – la procedura di notifica ai beneficiari, relativamente ai progetti ammessi e finanziati. Per garantire il finanziamento anche delle istanze giudicate meritevoli ma prive – al momento – di copertura, la Regione si è attivata per intercettare risorse aggiuntive.

«Abbiamo già formalmente richiesto altri 5 milioni – ha concluso Gallo – ottenendone subito 1. Per gli altri 4, che consentirebbero la concretizzazione di tutti i progetti positivamente valutati, vi sono concrete possibilità di riuscire a riceverli, per come emerso dalle interlocuzioni ufficiali. Siamo fiduciosi e continueremo a lavorare per la tutela e la crescita dell’olivicoltura calabrese». (rcz)

Sapia (Fai Cisl): Serve maggiore confronto regionale per lavoro agricolo di qualità

«Serve maggior confronto regionale, fare rete e lavorare in sinergia per coltivare, attraverso la contrattazione e la partecipazione, il lavoro agricolo di qualità». È quanto ha dichiarato Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria, nel corso dell’incontro sul tema Momenti informativi/formativi – Salute e sicurezza, promosso dalla Fai Cisl di Reggio Calabria, dallo Ial Calabria e dal comune di Taurianova.

Per Sapia, infatti, «sono ancora troppi gli incidenti, gli infortuni e le tragedie che si verificano nel settore agricolo calabrese. Il rispetto delle norme, promozione della legalità, informazione tra i lavoratori e nelle aziende sono fondamentali per contrastare efficacemente sfruttamento e lavoro nero in agricoltura».

L’iniziativa ha visto i saluti del sindaco Roy Biasi, del consigliere regionale Giuseppe Mattiani, del segretario Generale della Cisl di Reggio Calabria Romolo Piscioneri, del Segretario Generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia, la relazione di Antonino Zema, segretario Generale della Fai Cisl di Reggio Calabria, gli interventi dell’Assessore comunale all’Immigrazione Maria Fedele, e del Presidente Ial Calabria Carlo Barletta.

Le conclusioni sono invece state affidate al Segretario nazionale Fai Cisl, Mohamed Saady.

«Nel territorio reggino – ha evidenziato Zema – l’agricoltura rappresenta un settore strategico, ma occorre sostenere prevenzione, sicurezza, formazione e integrazione della manodopera straniera e immigrata. Serve il comune impegno di tutti gli attori istituzionali, politici e sociale per promuovere nel nostro territorio una vera e propria cultura della sicurezza, comprendendo che questa  rappresenta non un costo ma un investimento».

«Continuiamo a contare, con dolore, gli infortuni invalidanti e le morti sui luoghi di lavoro, una sconfitta per tutti – ha dichiarato  Piscioneri –. Alzare la voce non basta, servono idee e proposte per fermare la scia di sangue, per come fatto dalla nostra Cisl a tutti i livelli, è necessario rimettere la persona al centro di ogni processo».

«La Cisl e la Fai Cisl – ha ricordato Mohamed Saady – sono da sempre impegnate nel sostegno alla salute e sicurezza sul lavoro. Per il sindacato è fondamentale promuovere l’innovazione e la cultura della sicurezza quali leve per l’innalzamento dei livelli di prevenzione. La sicurezza sul lavoro non è solo tutela della salute, ma anche cultura della formazione e dell’organizzazione aziendale, pianificazione di strategie e interventi per garantire ambienti di lavoro sani e sicuri, questa è la ragione della mobilitazione della Cisl e della Fai».

«Continuano gli incontri in tutto il territorio nazionale – ha proseguito – della campagna “Fai più sicurezza” al fine di coinvolgere e sensibilizzare lavoratori, imprese e istituzioni. Particolare attenzione deve essere posta al contrasto al caporalato, una battaglia di civiltà che deve coinvolgere tutta la società civile e per cui la Fai Cisl ha lanciato la petizione “Mai più ghetti”. I lavoratori agricoli immigrati contribuiscono ogni giorno, a far andare avanti la filiera agroalimentare, ad accrescere la ricchezza del nostro Paese, per come emerso dai dati e analisi contenuti nel volume “Made in Immigritaly. Terre, colture, culture”, commissionato dalla Fai Cisl».

Durante l’incontro, con il contributo di Ebat Reggio Calabria che sostiene la formazione e la sicurezza sul lavoro nel mondo agricolo sono stati inoltre distribuiti i manuali multilingue, in italiano, inglese, francese ed arabo, una guida pratica sulla sicurezza nel settore agricolo. (rrc)

 

LO SVILUPPO SOSTENIBILE IN CALABRIA
PASSA DALL’AGRICOLTURA E DAL TURISMO

di DOMENICO MAZZA – Anche quest’anno è stata celebrata la consegna dell’ambito riconoscimento della Bandiera Blu. La Calabria, condivisa la terza posizione insieme alla Campania, sale sul podio delle Regioni insignite del prestigioso riconoscimento. Nello specifico, l’Arco Jonico sibarita e crotoniate, in soli 200km di costa, conferma l’attivazione di ben 7 vessilli.

Un suffragio che palesa la qualità di buona parte delle spiagge del nord-est calabrese. Si pensi, un terzo delle Bandiere Blu assegnate alla Calabria (20 in totale) é localizzato in un quarto degli 800km di costa regionale. Un dato importante e da non sottovalutare. Vieppiù, la particolare condizione, si inquadra in un contesto territoriale che già oggi materializza la più grande offerta turistico-ricettiva della Regione e fra le più cospicue del Mezzogiorno d’Italia. Quanto detto amplifica le prospettive di crescita e le aspettative attese dall’area in questione sotto una nuova luce, aprendo ad una serie di opportunità.

Non è la prima volta che intervengo sull’argomento. Già negli anni precedenti ho avuto modo di esprimere la mia soddisfazione per i risultati annualmente conseguiti dalle Comunità calabresi. Lo scorso anno l’ingresso di Isola Capo Rizzuto e il reintegro di Rocca Imperiale fra le Località celebrate. Adesso, la conferma dei sette Comuni già promossi l’anno passato: Rocca Imperiale, Roseto, Trebisacce, Villapiana, Cirò Marina, Melissa e Isola Capo Rizzuto. Un risultato significativo che comprova il lavoro fatto dalle locali Amministrazioni comunali e che certifica l’indiscussa qualità territoriale dell’esterno levante calabrese.

Purtuttavia, manca ancora una visione d’insieme, più ampia e articolata. Latita una prospettiva, coerente e funzionale, che certifichi questo lembo di Calabria come uno dei principali poli attrattivi a livello turistico e implementi detto settore su standard elevati. Al contrario, continuiamo ad avviare sterili battaglie di campanile sul perché del riconoscimento ad una Comunità piuttosto che ad un’altra. Inoltre, disconosciamo che le spiagge celebrate rappresentano quasi il 50% del totale di costa compresa tra Capo Rizzuto e il confine lucano.

Senza l’adeguata consapevolezza, poi, ad una innata inclinazione turistica a cui l’ambito risulta naturalmente vocato, contrapponiamo scriteriate scelte relative a nuovi impianti di termovalorizzazione, rigassificazione e dissennate politiche di abbanco rifiuti e scorie industriali in area già all’uopo altamente sfruttate.

Dovremmo darci una regolata e capire verso quale direzione abbiamo intenzione di spingerci. Sarebbe opportuno comprendere che turismo e sfruttamento invasivo ed intensivo del territorio, raramente vanno a braccetto.

È giunto il momento per consapevolizzare che il rispetto dell’ambiente è alla base di un ecosistema sano. Con quanto su riportato non voglio asserire una mia contrarietà al settore industriale o più precisamente all’industria green. Piuttosto — ritengo — sarebbe opportuno comprendere che un ambito non può essere sottoposto a scelte politiche satrape e non rispettose delle sue attitudini vocazionali.

Tre sono i fondamenti che consentirebbero al nostro territorio di viaggiare spedito verso lo sviluppo sostenibile: agricoltura, turismo e rigenerazione industriale.

Il primo non potrà mai essere ritenuto settore realmente trainante se si persevererà in una gestione familistica e concentrata nelle mani di succinte oligarghie. Bisogna guardare al modello emiliano, dove le cooperative e la nascita dell’industria trasformativa collegata al settore primario hanno reso la richiamata Regione una delle più efficienti d’Europa.

Il turismo non può essere un mero pennacchio da esibire per promuovere i risultati di una Comunita a scapito di un’altra. Il turismo è sistema! E’ necessario avviare, quindi, processi politici volti alla creazione di consorzi delle Comunità rivierasche che si affacciano sul golfo di Taranto. Quanto detto, per rassettare la grande offerta ricettiva, diportistica e naturalistica creando una destinazione che rappresenti un brand di rilancio per tutta la porzione d’affaccio territoriale sulla baia jonica.

Rigenerare i siti industriali non significa togliere polvere dal pavimento per nasconderla sotto un tappeto. Le bonifiche, alludo alla situazione delle aree industriali dismesse a Crotone, ma anche alla condizione relativa all’ex stabilimento produttivo Enel a Corigliano-Rossano, non possono essere fatte sul suolo calabrese. Esistono aree specifiche e dedicate nel territorio nazionale, che si prestano allo scopo. La politica deve pretendere il trasferimento, da parte dei Players nazionali, dei rifiuti pericolosi in aree esterne al contesto regionale. Inoltre, qualora le modifiche recentemente attuate al Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) mettessero in discussione la destinazione extraregionale delle scorie provenienti dal sito Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, la Regione dovrà correggere il tiro ritornando sui propri passi.

Non possiamo trasformare un’area che avrebbe tutte le carte in regola per candidarsi a diventare “Destinazione turistica” a ricettacolo di nuove ed ulteriori discariche pericolose. Tantomeno, possiamo immaginare di creare una insensata commistione tra i richiamati settori: non collimerebbero e porterebbero il territorio jonico ad un’implosione sociale. (dm)

Gli allevatori emiliani in tour nelle aziende agricole zootecniche calabresi

Allevatori emiliani in tour nelle aziende agricole zootecniche calabresi. Gli associati Araer, accompagnati dal direttore Claudio Bovo, hanno visitato alcune aziende afferenti ad Ara Calabria. In particolare, Araer ha avuto modo di conoscere la Società agricola Campotenese di Morano Calabro e l’Azienda zootecnica Eredi Gentile di Cirò.

La prima è una realtà cooperativa dove si allevano circa 600 bovine di razza Frisona di cui 260 in lattazione con una produzione media giornaliera di quasi 99 quintali di latte, tutto trasformato nel caseificio aziendale in formaggi tipici come mozzarelle, caciocavallo e ricotta che vengono consegnati ogni giorno in 400 punti vendita della provincia di Cosenza ma anche venduti nello spaccio aziendale. La cooperativa è stata fondata negli anni Settanta e oggi conta una ventina di soci storici, dando lavoro a 40 dipendenti, dispone di 140 ettari di terreno, in parte di proprietà in parte in affitto, dove si coltivano foraggi destinati all’alimentazione del bestiame.

Azienda che si conferma anche per quest’anno prima in Calabria nella classifica pft (indice di selezione della razza Frisona italiana), certifcato da Anafibj (Associazione Nazionale Allevatori della Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana) e, secondo i dati elaborati da Aia (Associazione Italiana Allevatori), tra i primi allevamenti in Italia di frisona per kg di proteine prodotte nel corso dell’anno 2023. A far gli onori di casa il presidente Domenico Maradei e il direttore, oltre che veterinario aziendale, Santo Sola.

Per la seconda azienda, su una proprietà di circa 400 ettari che si estende da Umbriatico a Cirò, vengono allevate circa 100 bovine di razza podolica. Si producono su una parte delle fattrici incroci da carne da destinare all’ingrasso. Mentre sulle migliori vacche si effettua riproduzione in purezza esclusivamente con tori podolici acquistati al centro genetico linea maschile di Laurenzana.

Il lavoro di selezione, iniziato quasi un secolo fa, ha portato i capi podolici dell’azienda Gentile sui gradini più alti dei podi di numerose mostre, nei centri genetici di linea maschile e femminile. Moltissime le manze vendute per riproduzione in tutto il sud Italia e i tori abilitati alla monta nelle aziende podoliche. Ad accogliere i numerosi allevatori emiliano-romagnoli sono stati i proprietari, Salvatore e Antonio Gentile, rispettivamente padre e figlio.

Il tour si è concluso in modo gustoso all’agriturismo Silipetto, assaggiando i prodotti tipici calabresi e la carne podolica, entrambi molto apprezzati.

«È doveroso fare i complimenti alle imprese che abbiamo visitato – ha affermato il direttore Bovo – dove abbiamo appurato passione, ricerca e innovazione, con una grande attenzione verso una zootecnia sostenibile. Abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria che raramente si riscontra e che sancisce un forte legame tra due realtà, quello emiliano-romagnolo e quello calabro, molto diversi tra loro ma accomunate dalla medesima dedizione per una giusta e proficua valorizzazione delle rispettive zootecnie locali».

Gli esponenti Araer sono stati accompagnati dal presidente e direttore di Ara Calabria, rispettivamente, Michele Colucci e Filomena Citraro, che hanno commentato: «E’ stato un onore ospitare questo gruppo di allevatori perché hanno portato nei nostri territori la loro esperienza e favorito un confronto per noi fondamentale, pur nel rispetto delle diversità che ci caratterizzano. Un plauso alle nostre aziende che ci hanno reso fieri ed orgogliosi del lavoro, dell’impegno e dei sacrifici quotidiani». (rcz)

L’europarlamentare Nesci: Semplificazioni su alcune disposizioni Pac un messaggio importante

L’europarlamentare Denis Nesci ha evidenziato come «l’approvazione del provvedimento che riguarda le semplificazioni su alcune disposizioni sulla Pac, è il risultato del lavoro del Ministro Lollobrigida in sede di Consiglio ‘Agrifish’, e rappresenta un messaggio importante per il comparto degli agricoltori, che attende risposte concrete dall’Europa».

«Si tratta di adeguamenti su dispositivi normativi proposti dalla Commissione – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia – che riguardano gli agricoltori, che comportano la riduzione degli oneri amministrativi, la flessibilità per gli Stati Membri di adeguare l’attuazione dei piani strategici per quanto concerne i requisiti di condizionalità e i regimi volontari che incentivano le pratiche verdi, nonché la rassicurazione dei beneficiari per quanto riguarda la stabilità della politica durante il ciclo di vita dei piani strategici».

«Gli adeguamenti relativi alla condizionalità – ha spiegato – offriranno agli Stati membri maggiore flessibilità nella definizione delle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali, che interessano la superficie agricola dell’azienda, (comprese le terre messe a riposo e quelle impiegate per attività che non comportano l’ottenimento di un pagamento diretto), semplificando così l’onere per gli agricoltori, prevedendo tra l’altro un maggior numero di opzioni per soddisfare i requisiti o consentendo esenzioni o deroghe specifiche e mirate, in particolare in caso di condizioni meteorologiche avverse».

«L’onere amministrativo – ha spiegato ancora – a carico dei piccoli agricoltori (fino a 10 ettari di superfici agricole, ossia il 65 % degli agricoltori) sarà alleggerito mediante l’esenzione dalle visite di controllo per verificare il rispetto dei requisiti di condizionalità. Nel contempo, il fatto che gli agricoltori più piccoli saranno esentati dalle sanzioni semplificherà anche il lavoro amministrativo degli Stati membri, in quanto le autorità nazionali non dovranno calcolare le sanzioni che potrebbero rientrare nella soglia de minimis applicabile».

«Importanti provvedimenti dunque – ha concluso – che vanno nella direzione di alleggerire le difficoltà che investono un settore strategico, qual’è quello degli agricoltori». (rrm)

Pagamenti in agricoltura, Arcea liquida oltre 2.5 milioni di euro

Nuove risorse economiche per l’agricoltura calabrese con oltre 2 milioni e mezzo di euro. È il valore dell’ultimo, più recente decreto con cui l’Agenzia regionale calabrese per le erogazioni in agricoltura ha autorizzato il pagamento di una serie di aiuti e premi destinati alle aziende agricole calabresi, a seguito della ricezione degli elenchi di liquidazione da parte del Dipartimento agricoltura.

Lo rende noto l’assessorato regionale all’Agricoltura, guidato dall’assessore Gianluca Gallo.

Nello specifico, le misure interessate, per un importo pari a 2.684.274,33, sono le seguenti: agro-climatico-ambientali (euro 155.503,44), agricoltura biologica (euro 55.647,93), indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (euro 3.604,54), benessere degli animali (euro 56.813,86), cooperazione (euro 91.139,38), investimenti in immobilizzazioni materiali (euro 1.684.892,32), sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (euro 513.000), investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (euro 123.672,86).

E non è tutto: «Già nella prossima settimana – anticipa il neo commissario di Arcea, Giacomo Giovinazzo – è previsto il saldo dell’intervento Sta 30 relativo al “Benessere degli animali – annualità 2023”, per un importo di circa 3 milioni e 900 mila euro, mentre si sta contestualmente lavorando per consentire il pagamento dei contributi riguardanti agricoltura integrata e agricoltura biologica. Ulteriore provvedimento riguarderà, entro la fine del mese, il pagamento a titolo di Domanda Unica della somma di un altro milione. Altresì, è in fase di approvazione il bilancio di previsione 2024 e il pluriennale 2024-2026 dell’Agenzia». (rcz)

Coldiretti Calabria: Agricoltori custodiscono metà del paesaggio regionale

Il 47% del paesaggio regionale è custodito dagli agricoltori calabresi. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, in occasione della Giornata del Paesaggio, sottolineando l’importanza di una figura come quella dell’agricoltore, che  garantisce una costante opera di manutenzione e tutela del territorio messa, però, sempre più a rischio dal fatto che nell’ultimo mezzo secolo è scomparsa una superficie agricola di 178.522 ettari: 11,7% della superficie complessiva della Calabria.

Con la Giornata del Paesaggio, che si è celebrata il 14 marzo, l’Associazione vuole sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate «alla tutela dello stesso, fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali,  alla montagna, dai pascoli ai terrazzamenti. Una risorsa economica, ambientale e turistica– evidenzia Coldiretti – sulla quale pesano però gli effetti della cementificazione e dell’abbandono che hanno progressivamente indebolito la presenza degli agricoltori sul territorio».

«Agli effetti dell’erosione del suolo agricolo – ha rilevato ancora Coldiretti – si aggiungono le follie dell’Unione Europea come la direttiva sul Ripristino natura, una legge senza logica che – denuncia la Coldiretti – andrà a diminuire ulteriormente la produzione agroalimentare, mettendo in contrapposizione la natura e l’agricoltore, che in realtà è il vero custode di questo patrimonio ambientale».

Per Coldiretti, infatti «occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio».

«Gli agricoltori  – ha ricordato l’Associazione – rappresentano, peraltro, anche un argine alla perdita di biodiversità, con varietà in pericolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta».

«Lo dimostrano i Sigilli di Campagna Amica – ha concluso l’Associazione – una grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina che ha consentito nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attive in tutte la Regione, realtà che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori». (rcz)

Via libera da Regione a rimodulazione del progetto strategico di alta formazione

Sono ulteriori 21 milioni la somma che la Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha stanziato nella rimodulazione del progetto strategico regionale di alta formazione, raggiungendo così l’importo complessivo di 31.625.162,00, destinati agli alloggi universitari. Un’azione fatta per valorizzazione e sviluppare il sistema universitario, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e della ricerca.

Deliberati, poi, sempre su proposta del presidente Occhiuto, due regolamenti regionali.

Uno si riferisce all’organizzazione e al funzionamento dell’Organismo regionale per i controlli di legalità (O.re.co.l.) in attuazione dell’art. 11, comma 8, della legge regionale n. 42/22. Tra le funzioni di O.re.co.l. anche quello di verificare il corretto funzionamento delle strutture amministrative della Giunta regionale, degli enti strumentali e delle società controllate, di vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti.

L’altro è il regolamento attraverso il quale si dà concreto avvio al servizio delle guardie ecologiche volontarie, figure introdotte nella legge regionale n. 15/2023 sulle “Aree protette e sistema regionale della biodiversità”. Le guardie ecologiche volontarie nascono dalla necessità di avviare e rendere operativi i servizi di vigilanza ambientale per favorire la formazione di una conoscenza civica di rispetto e di interesse per il patrimonio naturalistico ambientale calabrese.

Su proposta della vicepresidente, Giusi Princi, la Giunta ha anche approvato il Piano strategico di comunicazione per la Programmazione Calabria Fesr Fse+2021-2027. Con questo Piano, la Regione intende adottare un indirizzo comune al fine di promuovere unitariamente le opportunità offerte da Fesr e Fse+, in stretta collaborazione con gli altri fondi della programmazione unitari. Inoltre, si vuole garantire un approccio integrato della comunicazione mediante il coinvolgimento diretto e collaborativo con tutti i soggetti coinvolti (Dipartimenti regionali, enti locali, ecc.) al fine di promuovere un’informazione ampia e trasparente sulle opportunità offerte dalla programmazione 2021-2027.

Deliberato, tra l’altro, sempre su indicazione della vicepresidente Princi, lo schema di protocollo d’intesa di individuazione delle città di Catanzaro, Reggio Calabria e area urbana Cosenza-Rende quali organismi intermedi nell’ambito delle strategie territoriali urbane, con relativa istituzione del tavolo di negoziazione tra regione e città dell’agenda urbana calabrese.

Inoltre, a seguito di una serie di osservazioni che i Gruppi appartamento hanno avanzato rispetto a delle criticità rilevate durante lo svolgimento delle loro attività, la Giunta, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Emma Staine, ha approvato la modifica dello schema di convenzione, tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali, riparametrando la quota dedicata al personale uniformandola per tutti i gruppi appartamento.

Infine, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, è stata decisa la costituzione del Comitato di sorveglianza del Consorzio di bonifica Sibari-Crati ed è stato nominato il commissario liquidatore. (rcz)

Agricoltori calabresi ricevuti dal Governo. La soddisfazione di Denis Nesci (FdI)

Il Governo ascolta gli agricoltori calabresi giunti a Roma in delegazione. Soddisfatto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Denis Nesci.

La delegazione ha incontrato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura Patrizio La Pietra, il quale, ha confermato il pieno sostegno alle battaglie del comparto agricolo.

«La disponibilità del sottosegretario a sostenere le istanze degli agricoltori – dichiara Nesci – conferma la volontà del Governo di difendere un comparto strategico del sistema economico italiano. Un impegno assunto in sede Europea, con il documento presentato in Consiglio “Agrifish” dal ministro Lollobrigida e che ha intercettato la condivisione di altri 14 Paesi membri. Richieste chiare avanzate alla Commissione europea per rivedere la Pac e soprattutto per adottare provvedimenti che possano dare respiro e speranze alle aspettative degli agricoltori».

Le proposte del documento programmatico sono state oggetto di analisi e approfondimento della riunione con i rappresentanti di Gda “Associazione tutela agricoltori”, e diversi punti di contatto sono stati trovati sulla volontà di rivedere tutti trattati su agroalimentare con Paesi extra Ue, sull’utilizzo “sostenibile” dei mezzi elettrici, sulla lotta alla concorrenza sleale con maggiori controlli, sulla tutela della filiera per evitare la speculazione sui prezzi, sul “no” della messa a riposo del 4% dei terreni, sulla ridiscussione degli ecoschemi, e soprattutto sulla moratoria a livello europeo sui debiti dell’intero comparto. (rrm)

Dalla Regione ok per interventi contro il rischio idrogeologico

La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato l’atto di indirizzo per la programmazione e la realizzazione di interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e da erosione costiera e al ripristino della funzionalità delle opere esistenti.

Ma non solo. Nel corso della riunione, su proposta congiunta di Occhiuto e della vicepresidente Giusi Princi, è stato approvato il disegno di legge “disposizioni per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni”, attraverso cui viene abrogata la legge regionale n. 15 del 2013. Si tratta di una legge strutturale e significativa dato che in Calabria la povertà educativa territoriale legata all’infanzia è uno dei gap da colmare: solo il 3% di bambini e di bambine usufruisce di asili nido o servizi educativi per l’infanzia.

L’obiettivo del disegno di legge, che consta di 28 articoli e che dovrà essere approvato in Consiglio regionale, è di definire il sistema integrato per conseguire la continuità del percorso educativo dallo zero ai sei anni, attraverso il potenziamento dei servizi di nido, micro nido, sezioni primavera, servizi integrativi per l’infanzia. Il fine è anche quello di consolidare e ampliare l’offerta del numero dei posti per il progressivo raggiungimento della copertura del 33% della popolazione nella fascia di età zero tre anni, così da ridurre il gap esistente con le altre regioni, attraverso la ridefinizione dei requisiti strutturali ed organizzativi.

È previsto, altresì, il miglioramento della qualità del sistema attraverso la formazione permanente di tutto il personale in servizio. Inoltre, il nuovo disegno di legge – che è stato condiviso con il tavolo di lavoro appositamente istituito presso il Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità, nonché con l’Anci e gli ambiti territoriali sociali, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e d’integrazione – si propone di realizzare una governance di sistema tra Regioni, Comuni ed Ufficio scolastico regionale, con azioni di raccordo e collaborazione interistituzionale, in continuità del percorso già avviato con i Protocolli d’intesa sottoscritti tra Regione, Usr e Anci.

L’esecutivo, su indicazione dell’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, ha inoltre deliberato lo schema di Accordo per la realizzazione dell’intervento 1.1 riguardante il Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego. L’Accordo è da sottoscrivere tra l’Unità di missione per l’attuazione degli interventi Pnrr presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Mlps), la direzione generale delle politiche attive del lavoro del Mlps e la Regione Calabria.

Il Piano, finanziato con fondi del Pnrr per 10.593.900,48 di euro, più altri 55.485.315,98 di fondi ministeriali, è finalizzato al potenziamento dei Centri per l’Impiego per consentire un’efficace erogazione dei servizi per l’impiego e attività di formazione tramite il rafforzamento delle competenze del personale e tramite il potenziamento infrastrutturale.

La Giunta ha poi approvato una serie di delibere dell’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, tra cui lo strumento di programmazione ponte con il nuovo programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della forestazione e per la gestione delle foreste regionali per l’anno 2024. Lo stanziamento finanziario ammonta a 156 milioni di euro, di cui 100 milioni di risorse statali e 56 milioni di risorse regionali.

Deliberato anche il programma forestale 2024/2044 elaborato dalla Uoa politica della montagna, foreste, forestazione e difesa del suolo.

Infine, sempre su indicazione di Gallo, la Giunta ha provveduto alla nomina di cinque componenti del Comitato tecnico-scientifico dell’elaioteca regionale “Casa degli oli extravergini d’oliva di Calabria”, individuati tra coloro che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse della Regione Calabria. (rcz)