Olivicoltura, presentato il progetto Triecol

Si chiama Triacol il progetto che ha l’obiettivo di valorizzare l’olivicoltura calabrese e che è stato presentato in Cittadella regionale.

Un progetto, dunque, che vuole dare «delle opportunità e delle soluzioni per un maggiori consumo dell’olio di oliva, per un miglioramento dell’oliveto e una diffusione maggiore della cultura tecnica del settore. Per cui più innovazione, cercando di valorizzare l’esistente», ha spiegato Stefano Vaccari, direttore generale Crea.

«Attualmente una gran parte del patrimonio olivicolo regionale è formata da impianti che hanno più di 50 anni. Noi dobbiamo rinnovare questo patrimonio perché non possiamo permetterci soltanto di difenderlo ma anche tentare di evolverlo affinché l’olivicoltura calabrese sia più competitiva e più produttiva», ha detto ancora Vaccari, sottolineando l’importanza dell’avere la consapevolezza «che la Calabria è un centro di ricerca per l’olio di oliva molto importante a livello mondiale. A Rende ad esempio è stata fatta la genomica di una delle varietà più importanti, il Leccino, e abbiamo sviluppato una serie di progetti che ci possono aiutare a migliorare la produttività dell’oliveto Calabria, parliamo di potature, irrigazioni e concimazioni mirate ma anche tutta una serie di ricerche per valorizzare lo straordinario patrimonio di varietà di olive in Calabria».

Presenti, oltre a Vaccari,  l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo; il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, il direttore del centro Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, Enzo Perri, la responsabile del progetto, la ricercatrice Elena Santilli e tutto il team di studiosi che ne ha curato le applicazioni in questo anno di attività.

Il progetto è stato presentato nel corso del convegno conclusivo di Triecol, il progetto relativo al “trasferimento delle innovazioni in agricoltura e sviluppo ecosostenibile per un’olivicoltura di qualità”, promosso dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) di Rende, con il Crea Politiche e Bioeconomia, che si è tenuto oggi nella Cittadella regionale di Catanzaro.

Un’iniziativa che ha avuto una durata annuale ed è stata finanziata dal PSR Calabria 2014/2020, attraverso l’intervento 1.2.1 “Sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione”, con l’obiettivo di informare gli operatori del comparto olivicolo e i tecnici del settore sulle soluzioni e sulle innovazioni messe a punto dalla ricerca.

«Noi vogliamo investire sempre più e meglio – ha sottolineato l’assessore Gallo – nel comparto olivicolo perché la Calabria ha complessivamente 160mila ettari di ulivi, di cui oltre 70mila coltivati a biologico, che ci portano a essere i secondi produttori di olio del Paese. Il nostro obiettivo è dunque orientare queste quantità anche verso la qualità, che già c’è, ma che deve saper essere mostrata all’esterno e deve fare numeri significativi».

«Oggi gran parte del nostro olio – ha spiegato – viene ancora venduto sfuso mentre noi vorremmo che fosse integralmente imbottigliato e avere i parametri standard di qualità riconosciuti a livello internazionale per come meriterebbe. Da tempo diciamo che tradizione e innovazione sono fondamentali, per questo voglio ringraziare il Crea che ha voluto pensare attraverso questo progetto, per altro finanziato dalla Regione, al settore olivicolo calabrese, incidendo sull’aumento della qualità e della produzione del settore che si manifesta attraverso un ottimo olio».

«Tantissimi imprenditori calabresi del comparto – ha concluso – sono già pronti ad affrontare questa sfida sull’innovazione. Abbiamo tantissime varietà di olio e dotarci di un’azione di ricerca, che comporta un approccio anche scientifico e un sistema di pianificazione del settore olivicolo che stiamo sviluppando con il Crea, costituisce un valido punto di partenza per rilanciare il settore più importante della nostra agricoltura». (rcz)

Il consigliere Giordano (Metrocity): Trasmessi atti per riconoscimento stato di calamità per agricoltura

Il consigliere metropolitano all’Agricoltura, Giuseppe Giordano, ha reso noto che la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha trasmesso, ufficialmente, «la documentazione necessaria per la decretazione dello stato di calamità naturale per i danni subiti dalle coltivazioni sul territorio metropolitano dovuti alle estreme temperature riscontrate nello scorso mese di luglio e nel periodo precedente».

All’inizio di agosto il Delegato, insieme alla Dirigente del Settore e ai funzionari preposti, aveva incontrato i rappresentanti delle associazioni professionali agricole per rappresentare la volontà dell’Ente di procedere speditamente alle verifiche per il riconoscimento dei danni a seguito degli eventi meteo climatici, chiedendo alle imprese agricole del territorio di documentare lo stato dei danni subiti per scottature da caldo, al fine di avanzare la relativa richiesta di risarcimento.

Successivamente, nel corso della seduta del Consiglio metropolitano di inizio agosto, il Consigliere Giordano aveva presentato ed illustrato una mozione, approvata all’unanimità dall’aula, in cui condivideva l’esigenza di avviare le procedure propedeutiche al riconoscimento della calamità naturale.

A seguito delle attività di indagine e dei sopralluoghi sul territorio svolti dal settore Agricoltura della Città Metropolitana, con il prezioso supporto delle associazioni di categoria del comparto e degli stessi Comuni interessati , alcuni dei quali hanno anche deliberato la richiesta di risarcimento, il danno economico accertato è stato pari al 72,28% dei previsti introiti della commercializzazione dei prodotti agricoli. Complessivamente le segnalazioni pervenute e verificate dagli uffici sono state oltre 500 in appena tre settimane.

I danni più consistenti si sono registrati, oltre alla produzione del bergamotto ridotta dell’80%, nel settore olivicolo e della produzione di olio, per una perdita pari al 68%, degli agrumi, per circa l’80%, dei frutteti e del kiwi, per circa il 70%, dei vigneti e degli ortaggi per il 65% e per le coltivazioni a carattere seminativo, per il 60%. Danni ingenti sono stati segnalati dalle aziende apistiche.
I Comuni interessati dalla perdite sono tutti quelli appartenenti al territorio metropolitano. I contenuti dell’accertamento, disposto dal Settore su impulso del Consigliere Giordano, sono culminati in una relazione complessiva, corredata da materiale fotografico georeferenziato, da schede tecniche e calcoli economici, che è stata trasmessa alla Regione Calabria affinchè sia riconosciuto lo stato di calamità e disposti i necessari ristori.

«È stato fatto un lavoro articolato e minuzioso – ha affermato il Consigliere Giordano – in un periodo certamente complesso come quello di agosto, gli uffici non si sono risparmiati nemmeno un istante per svolgere in maniera scrupolosa tutte le verifiche, i calcoli e le proiezioni, in tempi veramente ridotti. In sole tre settimane si è riusciti a monitorare l’intero territorio e le produzioni agricole danneggiate, giungendo alla stima puntuale di un danno pari a più del 72%».

«Una situazione oggettivamente disastrosa per i nostri agricoltori – ha detto ancora – cui va la piena e concreta solidarietà delle istituzioni territoriali per i danni subiti a causa dell’eccesso climatico. Proprio per questo abbiamo agito in maniera spedita, grazie al prezioso supporto della Dirigente del Settore e di tutti i funzionari impegnati nell’attività, che ringrazio per l’impegno profuso, per arrivare in tempi brevissimi alla stesura della relazione e della richiesta ufficiale che abbiamo trasmesso alla Regione. Adesso ci attendiamo dagli uffici della Cittadella la medesima solerzia, affinchè si pervenga al riconoscimento e al ristoro dei danni».

«Il settore agricolo – ha concluso – merita il pieno sostegno di tutte le istituzioni e su questo siamo impegnati a richiedere un intervento in tempi brevissimi. Già la prossima settimana incontreremo nuovamente le associazioni professionali agricole per eventuali ulteriori iniziative da condividere». (rrc)

Pubblicato avviso per contrastare il caporalato in agricoltura

È stato pubblicato, sul sito della Regione, l’avviso per interventi di outreaching per assistenza, trattamento e riabilitazione a tutela della salute e di promozione dell’inclusione sociale dei migranti nei territori delle Piane di Sibari e di Gioia Tauro.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, spiegandone l’obiettivo: «acquisire manifestazioni di interesse da parte delle associazioni del terzo settore e dare così continuità agli interventi complementari al progetto europeo che ha come obiettivo principale il contrasto e il superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti presenti sul territorio calabrese. Si tratta di uno step fondamentale per il rispetto della legalità e dei tanti che sostengono, con il loro lavoro, la nostra economia».

Si tratta di un intervento finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per dare continuità all’azione di contrasto al caporalato in agricoltura promossa nell’ambito del progetto ‘Più Su.Pr.Eme’, a sua volta finanziato dalla Commissione Europea, con 706.500,00 di euro.

L’azione ha lo scopo di fornire una prima forma di assistenza e di monitoraggio delle condizioni sanitarie in cui si trovano i migranti che vivono negli insediamenti delle aree a maggiore vocazione agricola della regione e si inserisce nella strategia che la Calabria, insieme alle altre quattro regioni del Sud (Puglia Basilicata, Campania e Sicilia) sta sviluppando per contrastare la pratica dello sfruttamento, contribuendo alla crescita sana di uno dei maggiori settori produttivi della nostra terra. (rcz)

Agricoltura, Rapani (FDI): Gli istituti agrari calabresi potranno partecipare ai bandi Psr

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato «con la norma approvata in consiglio regionale – ha spiegato – che si allinea alle direttive del governo, gli istituti agrari calabresi potranno approfittare delle grandi opportunità dettate dal Piano di sviluppo rurale».

«Il testo approvato consente a queste scuole, che hanno al proprio interno delle vere e proprie aziende agricole con una propria capacità produttiva, di partecipare ai bandi regionali per lo sviluppo rurale – ha aggiunto –. In tal modo si assicura l’equiparazione di queste aziende allo “status” di imprenditori professionisti e, quindi, sarà così possibile consentire di concorrere ai bandi regionali per l’ammodernamento delle strutture e dei mezzi dell’impresa agricola e beneficiare dei contributi pubblici per il rinnovo del parco macchinari o di quelle strumentazioni indispensabili, sia per migliorare la produttività dei propri laboratori, sia per aiutare l’attività didattica degli Istituti agrari e premiare l’imprenditorialità e la propensione allo sviluppo degli istituti di formazione superiore».

«Esprimo, quindi – ha detto ancora – apprezzamento per l’iniziativa legislativa supportata dall’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha recepito le istanze dei dirigenti scolastici. La misura ratificata a Palazzo Campanella contribuirà a far crescere ulteriormente una delle eccellenze del territorio, l’Istituto agrario di Corigliano Rossano diretto da Saverio Madera. Questo può essere considerato anche come primo passo verso la trasformazione degli istituti agrari nei Licei del Made in Italy, proposti dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni».

«Un inno alle produzioni bio, chilometro zero e, nel nostro caso – ha concluso – alle produzioni agricole di eccellenza Made in Calabria». (rp)

 

Il consigliere Billari: Servono investimenti in agricoltura per rilanciare economia in Calabria

«La Regione Calabria ed in generale i vari enti locali non dimentichino di potenziare il sistema di collegamento tra le aree interne dove tante piccole realtà possono rilanciare l’indotto della nostra regione puntando sull’agricoltura e sulla green-economy», ha dichiarato consigliere regionale Antonio Billari, durante il seminario Agricolture al centro, svolto presso la Camera di commercio di Reggio Calabria.

Il componente della commissione Ambiente in consiglio regionale si è soffermato anche sul ruolo dei consorzi di bonifica «Se da un lato è giusto parlare di una riforma complessiva serve ragionare su un principio per il quale ogni territorio merita una attenzione aggiornata e diversificata ed è conseguenziale 5 consorzi per 5 realtà territoriali presenti nella nostra regione possono essere una soluzione giusta e praticabile per come anche condiviso dalla Cia».

Il consigliere regionale si sofferma anche sul ruolo stesso dei consorzi di bonifica ritenendoli come enti attuatori di una serie di interventi necessari in un contesto paesaggistico ed ambientale complesso come quello presente in Calabria.

«Se da un lato serve evitare gli sprechi e massimizzare le risorse – ha detto ancora – non possiamo tralasciare il fatto che i consorzi di bonifica quali enti pubblici economici possono intervenire su tutta una serie di materie legate alla bonifica ambientale ed alla corretta attuazione di una serie di progettualità in materia ambientale legata ai fondi che derivano dal Pnrr».

«Io credo che serve approfondire con estrema chiarezza anche quali siano state in Calabria le priorità nell’utilizzo o nel mancato utilizzo del Recovery fund perché con quei fondi – ha proseguito Billari – si dovrebbe procedere ad una rigenerazione del sistema agricolo ed alimentare attraverso il potenziamento delle imprese e delle filiere, alla sfida al dissesto idrogeologico, al potenziamento delle risorse non rinnovabili, alla tutela e valorizzazione delle foreste, alla tracciabilità e trasparenza sull’origine dei cibi e sappiamo quanto questo in Calabria possa essere importante e connesso alla tutela del lavoro e di chi opera in questo settore». (rrc)

Giordano (Metrocity RC): Politica agricola comune occasione da non sprecare

Il consigliere metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Giordano, ha ribadito che la politica agricola comune 2023-2027 è «un’occasione da non sprecare».

Giordano, infatti, ha partecipato all’incontro-seminario di Confagricoltura Reggio Calabria, dal titolo Piano Strategico nazionale per la Pac 2023-2027, le scelte e le opportunità per le imprese agricole” tenuto presso la Sala Trisolini di Palazzo Alvaro.

Il seminario è stato coordinato da Diego Suraci, direttore della sezione reggina dell’Associazione, il quale ha introdotto i relatori chiedendo agli imprenditori associati presenti nella sala gremita la massima attenzione per la preziosità e la rilevanza dell’argomento in vista anche di imminenti scadenze alle quali non si può arrivare impreparati. In scaletta previsti gli interventi di Daniela Simeone, ufficio tecnico Confagricoltura Calabria, Angelo Politi, Direttore Confagricoltura Calabria, ed Alberto Statti, Presidente Confagricoltura Calabria.

Nel merito della tematica, dopo i rituali saluti istituzionali, Giordano si è concentrato sul sottolineare l’importanza e la necessità di arrivare uniti a queste cruciali scadenze previste non solo dalla Pac ma anche dal Pnrr e proseguire assieme in un percorso che deve vedere protagonisti gli attori principali di tutto il settore e comparto agroalimentare: dai semplici coltivatori alle associazioni di categoria, la Camera di Commercio, l’Università ed ogni altro soggetto coinvolto in modo diretto o indiretto.

«Vogliamo seguire con attenzione, passo passo – ha affermato – ed approfondire aspetti tecnici e politici di ogni significativo appuntamento dedicato al tema della Pac, del Pnrr e di ogni altro strumento che possa consentire al nostro humus imprenditoriale territoriale di sfruttare al meglio quelle opportunità di sviluppo che coniughino sostenibilità ed economia con un processo virtuoso. Indirizzi individuati dalla Comunità Europea che pone al centro la questione ambientale, del cambio climatico, della biodiversità e finanche della preservazione del territorio in ogni suo aspetto».

«Nel nostro ruolo di Città Metropolitana – ha concluso – possiamo intervenire in modo limitato perché ancora, ci auguriamo per poco, non si è concretizzato l’auspicato trasferimento di funzioni da parte della Regione. Nondimeno devo e voglio rendere noto che abbiamo avviato un’ottima interlocuzione con l’assessore Gallo per raggiungere questo obiettivo che ci consentirà di attuare politiche di prossimità più efficaci garantendo una maggiore presenza sui territori. Il settore agroalimentare, da recenti report, vedi ad esempio quello di Camera di Commercio, risulta in assoluto quello economicamente più consistente e quindi trainante. Ecco perché dobbiamo compiere uno sforzo congiunto, ognuno nel suo ruolo, per valorizzare questo dato ed implementarlo ulteriormente». (rrc)

Agricoltura, da Regione pagamenti per oltre 7 mln

Sono stati effettuati pagamenti per oltre 7 milioni di euro, da parte della Regione, a favore degli agricoltori calabresi.

«Proseguono le erogazioni legate al Programma di sviluppo rurale con l’obiettivo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – di garantire la costante immissione di risorse finanziarie nei circuiti produttivi del comparto agroalimentare e dare risposta concreta alle legittime aspettative degli agricoltori, in un contesto segnato ancora dagli strascichi post pandemici e, soprattutto, dalle negative conseguenze derivanti dal conflitto russo-ucraino».

In particolare, attraverso i kit decreto n. 142, 143 e 144, Dipartimento Agricoltura e Arcea hanno dato corso al pagamento – in favore di 1.560 beneficiari – di 7.122.843,66 euro. Di questi, 4.299.481,7 euro interessano 1.478 domande di aziende agricole o allevatori delle misure a superficie “10 agroambiente,” “11 biologico”, “13 indennità compensativa”, “14 benessere animali”. Si tratta – specificano fonti del Dipartimento – delle prime erogazioni delle misure a superficie nel 2023, riguardanti tuttavia la definizione del Psr ultimo anno 2022. Infatti, per effetto del regolamento UE n. 1306/2013, sino al 30 giugno prossimo sarà possibile pagare i beneficiari per l’annualità precedente.

Pertanto, come da invito formulato dal Dipartimento, i Centri Agricoli Assistenziali, unici preposti per conto di coltivatori e allevatori ad effettuare operazioni di caricamento di dati e notizie sul Sian, sono esortati ad adoperarsi per consentire agli uffici di svolgere le attività di controllo e dar seguito alle liquidazioni. Infine, si specifica che pagamenti per un totale di 2.823.358,96 euro sono stati effettuati per le misure strutturali a favore di 86 richiedenti, relativamente alle misure “1 formazione e competenze”, “3 qualità dei prodotti agricoli alimentari”, “4 sostegno a investimenti nelle aziende agricole ed investimenti per la gestione della risorsa idrica da parte delle aziende agricole”, “5 investimenti di prevenzione per ridurre le conseguenze di probabili eventi alluvionali”, “6 sostegno alla diversificazione e multifunzionalità nelle aziende agricole”, 7” investimenti per servizi di base a livello locale”, “8 imboschimento e creazioni di aree boscate”, “19 sostegno allo sviluppo locale”. (rcz)

Agricoltura, Copagri Calabria: Rilancio primario della Regione passa da snellimento burocrazia

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha evidenziato come «il rilancio del primario regionale, al pari di quello nazionale, passa necessariamente dal superamento di molte delle problematiche, ataviche e non, che da tempo frenano lo sviluppo di un comparto di fondamentale importanza per l’economia della Calabria e del Paese; sviluppo che negli ultimi mesi è stato sensibilmente frenato anche dai noti incrementi record dei costi di produzione e dell’energia».

La Giunta regionale della Copagri, infatti, si è riunita per analizzare le ricadute delle numerose problematiche che stanno investendo l’agricoltura e le possibili soluzioni a queste ultime, che saranno presentate in occasione delle prossime riunioni del Tavolo verde regionale.

Per Macrì, «tra le problematiche maggiormente avvertite dai produttori agricoli ci sono senza ombra di dubbio la sempre più sentita necessità di un deciso intervento che vada a ridurre e snellire la burocrazia a carico del comparto, semplificando i numerosi e gravosi adempimenti ai quali sono chiamati ad adempiere i produttori agricoli».

«Tali problematiche – ha spiegato il presidente – si riversano anche sui bandi del PSR dedicati ai giovani agricoltori, per i quali è fondamentale velocizzare le pratiche e rendere più snello l’intero sistema, perché in gioco c’è il ricambio generazionale del comparto e il futuro di tanti imprenditori agricoli under35, che se messi nelle giuste condizioni potrebbero imprimere una sensibile accelerata alla crescita del Primario».

«Sull’agricoltura calabrese – ha rimarcato Macrì – grava la spada di Damocle della gestione dei Consorzi di bonifica, che continuano a necessitare di una riforma drastica che possa finalmente sopperire alle lacune degli stessi e portare a un rilancio che possa dare al comparto i servizi dei quali ha bisogno, ma anche dei Consorzi di tutela, che in diversi casi non riescono ad adoperarsi per contrastare le continue oscillazioni di mercato che incidono sulle quotazioni di diversi prodotti, quali ad esempio il bergamotto».

«Un ulteriore elemento di criticità, infine, è legato alla gestione della fauna selvatica – ha concluso –, e in particolare degli ungulati, che continua a rappresentare una piaga endemica la quale aumenta il conto dei danni a carico dei produttori agricoli; anche in questo ambito non si può più aspettare e bisogna intervenire puntando sulle possibilità offerte dalla normativa vigente e sul maggiore utilizzo delle recinzioni perimetrali». (rcz)

 

Agricoltura, dalla Regione 5 mln per ammodernare le aziende

Sono 5 mln di euro la somma stanziata dalla Regione per l’ammodernamento delle aziende agricole. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

È stata pubblicata, infatti, la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno relative alla misura 4 del Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014/2020 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, intervento 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole”, annualità 2021.

Due, nello specifico, le azioni previste: una prima (A) tesa a favorire l’allestimento di punti vendita aziendali ed extra-aziendali.

L’altra (B) finalizzata ad attivare il commercio elettronico, con dotazione di hardware e software.

«Si tratta di un’iniziativa – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – rivolta a sostenere il potenziamento delle dotazioni delle aziende agroalimentari calabresi, per aumentare la competitività delle stesse favorendo, altresì, un collegamento diretto tra produzione e commercializzazione». 

«V’è da sottolineare – ha proseguito – che le procedure burocratiche sono state snellite e semplificate, al fine di agevolare concretamente i beneficiari del Psr».

Nello specifico, l’intervento consentirà alle aziende interessate di agire sugli elementi tecnologici e commerciali, perseguendo miglioramenti per la commercializzazione del prodotto. 

I progetti ritenuti ammissibili sono 97 per l’azione A e 2 per l’azione B: poiché le richieste di finanziamento sono risultate essere superiori – nel loro ammontare – alle somme disponibili, su impulso dell’Assessorato si è già stabilito che, ove possibile, esse potranno essere eventualmente implementate attraverso ulteriori risorse da attingersi nell’ambito dei fondi Next Generation Eu.

È data facoltà di presentare istanza di ricorso per il riesame della propria posizione entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, esclusivamente a mezzo pec, all’indirizzo competitivita.agricoltura@pec.regione.calabria.it. (rcz)

Attivati percorsi didattici nelle Fattorie della Calabria

Sono stati attivati percorsi didattici nelle fattorie della Calabria. Lo hanno reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, spiegando che «l’educazione ad un corretto stile alimentare dei bambini calabresi verrà promossa, a breve, anche con specifici contributi destinati all’attivazione delle mense biologiche regionali, per cui, gli assessori in questione coinvolgeranno tutti i comuni calabresi in quanto stazioni appaltanti per i servizi di mensa».

«La qualità della vita è strettamente legata a come ci si nutre – hanno spiegato – obiettivo strategico della Regione è, pertanto, quello di migliorare i consumi alimentari biologici a km zero ed educare contemporaneamente i bambini ad uno stile di alimentazione più sano e genuino, improntato all’utilizzo di prodotti made in Calabria».

«Per questo, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale – hanno aggiunto – abbiamo informato tutte le Scuole della Regione del primo ciclo che daremo la possibilità ai nostri bambini di vivere, presso le fattorie didattiche della Regione, attività didattico-laboratoriali con degustazione di prodotti tipici».

Nell’ambito del progetto dedicato alle attività di informazione, promozione ed educazione alimentare in materia di agricoltura biologica, recita l’informativa indirizzata alle scuole, nel periodo compreso tra febbraio e giugno 2023, nelle diverse fattorie didattiche diffuse in Calabria e coordinate da Arsac, verranno allestite mostre sulla biodiversità e sulle produzioni biologiche, con aree di degustazione guidata per spiegare e fare assaggiare ai bambini delle scuole aderenti le bontà e la salubrità dei prodotti genuini calabresi rigorosamente biologici.

A tal fine, il Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione con apposita convenzione per l’annualità 2022/2023 ha, infatti, individuato l’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) quale Ente da coinvolgere per il raggiungimento delle finalità in oggetto.

«La ristorazione scolastica è un importante e continuo momento di educazione e promozione della salute dei bambini – hanno detto gli assessori Princi e Gallo – che deve coinvolgere anche docenti e genitori, nell’ottica anche di una cultura più rispettosa del cibo, andando a ridurre gli sprechi alimentari».

Il trasporto e l’attività didattico-laboratoriale presso le fattorie, compresa la degustazione, sono totalmente gratuiti per le scuole di primo ciclo interessate; personale qualificato illustrerà il percorso ai bambini e ai loro docenti. (rcz)