Lo Schiavo: Occhiuto sospenda trasferimento servizio idrico

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato una interrogazione a risposta immediata, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo se «non si ritenga necessario sospendere lo stato di attuazione del trasferimento del servizio idrico alla Regione in attesa di chiarimenti normativi ed organizzativi indicati nei ricorsi al Tar presentati dai Comuni calabresi».

«La situazione che si è venuta a creare dopo la nascita di Arrical presenta più di una criticità – ha evidenziato – così come ho avuto modo di segnalare in Consiglio regionale e come altresì rilevato dai molti sindaci calabresi che hanno presentato ricorso contro la Regione. Tale cambio di governance determina una serie di preoccupazioni, sia in ordine alla situazione contabile dei Comuni sia per quanto concerne la gestione operativa di manutenzione e gestione delle reti».

«Nel ricorso al Tribunale amministrativo regionale – ha spiegato Lo Schiavo – i sindaci calabresi hanno osservato, tra le altre cose, che “il gestore unico regionale non può escludere dalla gestione del servizio idrico integrato pezzi del sistema e subentrare soltanto in alcuni di essi, quali la bollettazione e la riscossione della tariffa, lasciando la gestione dell’intero servizio idrico integrato ai Comuni che, conseguentemente, ne devono sopportare i costi”».

«Nei ricorsi si evidenzia, poi – ha proseguito – un chiaro elemento di incostituzionalità presente nella Legge n. 32 del 21 dell’ottobre 2022, nella parte in cui recita: “l’Arrical, ove individui Sorical Spa quale gestore unico del servizio idrico integrato, definisce il cronoprogramma del subentro del predetto gestore unico agli attuali gestori, fermo restando il subentro immediato nella riscossione della tariffa”, in quanto entrerebbe in palese violazione dell’autonomia finanziaria riconosciuta agli Enti locali e, anche, del comma 6 dell’articolo 119 della Costituzione per il quale i Comuni “possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento”».

«Vi è stato, a mio avviso – ha sottolineato – un serio problema di coordinamento tra Regione ed Enti locali e uno scarso coinvolgimento dei sindaci nell’operazione. Così come non passa inosservato il fatto che la nomina del direttore tecnico di Arrical, di diretta emanazione del presidente, svuota di senso il ruolo dei primi cittadini, facendo venir meno il principio di leale collaborazione fra Regione e Comuni ai quali si chiede oggi di aderire acriticamente ad un qualcosa di già preconfezionato».

«Auspico, pertanto – ha concluso – che prevalga il buonsenso e si sospenda il trasferimento del servizio idrico in attesa di conoscere il responso del Tar rispetto ai ricorsi presentati dai Comuni». (rrc)

Anci Calabria: I Comuni in difficoltà ad aderire all’Arrical

Gianni Papasso, sindaco di Cassano e consigliere nazionale Anci delegato a traghettare l’associazione regionale dei Comuni in attesa delle nuove elezioni, ha inviato una missiva al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, denunciando «criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical, l’Autorità dei Rifiuti e delle Risorse Idriche della Regione Calabria».

«Nell’incontro di fine dicembre – si legge nella lettera firmata da presidente f.f.– molto partecipato e che si tenne lo scorso 28 dicembre, come Anci Calabria, avevamo avanzato la proposta di costituire un tavolo che consentisse un confronto costante onde affrontare e risolvere ogni possibile criticità e/o eventuali altri problemi che potrebbero insorgere nell’applicazione della nuova norma riguardante il ciclo integrato delle acque».

«Da parte dei Comuni infatti – prosegue la nota di Papasso – continuano a pervenire quesiti e richieste che emergono nel corso delle sedute dei Consigli Comunali nella fase di deliberazione di adesione alla proposta regionale. In particolare i Sindaci stanno rappresentando l’urgenza di risolvere le questioni connesse a piani finanziari, tariffazioni e bilanci 2023 rispetto ad adempimenti comunali di imminente scadenza. Segnalazioni che mostrano chiaramente come ci siano delle criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical».

«Pertanto – osserva Papasso – ci permettiamo di suggerire nuovamente la costituzione di un organismo provvisorio composto dai sindaci dei Comuni capoluogo e da una ristretta rappresentanza di Anci. I sindaci calabresi auspicano che si affianchi opportunamente l’organizzazione di un incontro da tenere in tempi brevissimi per concordare un percorso condiviso». (rcz)

BOVA MARINA (RC) – Il Comune aderisce all’Arrical

Il Comune di Bova Marina ha approvato l’adesione all’Arrical – Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Pur con le problematiche e le incognite che comporta, il provvedimento affronta in modo organico la questione di servizi fondamentali quali il Servizio Idrico Integrato ed il Ciclo Integrato dei rifiuti che, da tempo, attendono una soluzione adeguata sia nell’interesse dei cittadini contribuenti che ne hanno il pieno diritto, che per la valorizzazione e l’attrattività del territorio e delle sue vocazioni turistiche. 

«Proprio quest’ultime – secondo il sindaco Saverio Zavettieri – non possono essere sminuite dai cumuli di rifiuti disseminati da deturpatori ambientali lungo le strade o nei torrenti e ancora dalle interruzioni continue  dell’erogazione dell’acqua soprattutto nei periodi estivi a causa di improvvisi guasti nelle reti Sorical ormai vetuste e marce in molti tratti per la grave assenza di investimenti nel settore».

Se da un lato la gestione dei servizi idrico e rifiuti urbani rappresenta un ambito di lavoro molto intenso e gravoso per i Comuni, dall’altro, l’impegno diretto o in affidamento permette di monitorare con tempestività eventuali disservizi e intervenire tempestivamente. 

Soddisfatto il primo cittadino di Bova Marina “per il voto unanime del Consiglio comunale, compresa la minoranza, concesso a questa delibera che impegna e rafforza l’Amministrazione nella richiesta agli organi gestionali preposti ai servizi (ArriCal e Sorical) di interventi più incisivi e risolutivi anche in ambiti finora trascurati da altri organismi”. 

«È assolutamente necessaria la pulizia dei torrenti per evitare che i rifiuti abbandonati finiscano in mare e quelli depositati sugli spiazzi delle strade provinciali e dell’Anas, accompagnino viaggiatori e turisti lungo i loro spostamenti – conclude il sindaco –. Queste sono criticità che solo un’Autorità e un Ente di governo regionale dotato di risorse umane, finanziarie e di competenze, può affrontare e risolvere». (rrc) 

 

Nuova gestione regionale del ciclo dell’acqua e dei rifiuti: il sindaco Brunetti chiede chiarezza

Fin quando non saranno chiarite tutte le questioni poste dal Comune di Reggio Calabria, l’Ente non aderirà ad ArriCal». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. del Comune di Reggio, Paolo Brunetti al Consiglio comunale.

Il sindaco f.f. ha illustrato la posizione espressa da Palazzo San Giorgio all’incontro fra i sindaci calabresi ed il Governatore, Roberto Occhiuto, sulla riforma del settore idrico integrato portata avanti dalla Cittadella di Catanzaro. Brunetti ha parlato di «un confronto leale e schietto» avuto con il Presidente della Giunta regionale, al quale ha ribadito che «Reggio non farà un salto nel buio rispetto ad una proposta che presenta, ancora oggi, numerose incognite».

«Ho chiesto – ha detto Brunetti – delucidazioni in merito ad un’idea di sistema idrico impostata su una società tuttora priva di un Piano industriale. Avrei voluto sapere, per esempio, anche in che termini le nostre partecipate faranno parte di questo programma e quale sarà il destino dei loro lavoratori. Richieste doverose alle quali, purtroppo, non è seguita alcuna risposta se non un vago “poi vedremo”». «Ritengo sia da condannare – ha aggiungo – il mancato coinvolgimento dei sindaci nel momento in cui si compie un passo epocale per le nostre comunità». 

Tesi sposate appieno dal consigliere e sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che ha sottolineato come, «finalmente, il nostro Comune abbia avuto la possibilità di interloquire con il Governatore sul grande cambiamento che interessa il sistema idrico». «Nulla si sa del Piano industriale – ha ribadito – niente di niente sul futuro delle nostre società “in-house” e sui loro dipendenti. I sindaci di questo territorio ancora attendono di essere ricevuti dalla Regione».

Il dibattito è proseguito con l’assessore al Patrimonio Edilizio, Francesco Gangemi, che ha respinto al mittente le accuse mosse dalla minoranza e, rispetto ad una recente sentenza del Tar, ha chiarito che «l’amministrazione continuerà a difendersi nelle sedi opportune, senza commentare la pronuncia dei giudici amministrativi nei quali continuiamo a riporre massima fiducia». Lo stesso Gangemi, durante i lavori del consiglio, ha raccolto la vicinanza dei colleghi di maggioranza, con il sindaco facente funzioni che, nel confermare il pieno sostegno all’assessore, ne ha delineato le «grandi doti umane e politiche costantemente proiettate al bene della collettività».

Il Consiglio comunale è proseguito con la discussione e l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio, molti risalenti agli anni che vanno dal 2008 al 2012, sui quali hanno relazionato i consiglieri Pino Cuzzocrea, Teresa Pensabene, Antonio Ruvolo e Giuseppe Sera. Sulla questione, il consigliere Versace si è soffermato per evidenziare come «sia passato del tutto inosservato un aspetto determinate per la città ed i cittadini». «Dal 31 dicembre – ha ricordato – saremo definitivamente fuori dal Piano di riequilibrio, frutto di una stagione buia che ha prodotto quel cumulo di numerosi e ingenti debiti che siamo ancora costretti a riconoscere. Con il nuovo anno, questa amministrazione sarà finalmente libera dai vincoli che le impedivano di contrarre mutui o fare assunzioni». Ed a proposito di assunzioni, l’assessore al Personale, Francesco Gangemi, ha annunciato che, il prossimo 16 gennaio, scadranno i termini del bando per individuare la società che gestirà i concorsi programmati dall’Ente. «Non si pensi – ha affermato il delegato di giunta – che queste selezioni possano risolvere il problema della disoccupazione in città. Tutti insieme, dovremo creare le condizioni per rendere il territorio attrattivo sotto l’aspetto degli investimenti».

L’assemblea ha, quindi, approvato la Ricognizione periodica delle aziende partecipate, il Piano economico e finanziario 2021 del servizio di Gestione dei rifiuti urbani – riconoscendo l’invarianza delle tariffe – e la variazione del Programma triennale delle Opere pubbliche 2022/2024 per l’inserimento di dieci nuovi finanziamenti e diverse modifiche alle annualità sugli interventi previsti.

L’unanimità dell’aula, infine, ha votato favorevolmente la mozione sull’Istituzione di uno sportello priorità all’anagrafe centrale e negli uffici decentrati a favore delle persone con disabilità, degli anziani ultra-settantacinquenni, delle donne incinte dalla venticinquesima settimana e degli utenti con particolare fragilità. (rrc)

Autorità Idrica, Brunetti scrive a Occhiuto: Sbagliato affidare il servizio idrico a Sorical

Il sindaco f.f del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’Anci Calabria, in cui “biasima” l’unilaterale decisione di affidamento del servizio idrico integrato alla So.Ri.Cal SpA, nonché dell’approvazione dello schema regolatorio di convergenza, quale frutto di un’autonoma intesa tra l’Ente Regionale ed il Commissario straordinario dell’Autorità calabrese, nominato dal medesimo Presidente regionale.

Nei giorni scorsi, infatti, su invito del Presidente della Commissione Consiliare “Assetto del territorio”, Giuseppe Sera, il Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti è stato audito per illustrare le novità del servizio idrico integrato, alla luce delle recenti determinazione dell’Autorità idrica della Calabria di affidamento del servizio per l’intero ambito territoriale della Regione Calabria al gestore unico So.Ri.Cal SpA.

Nel consegnare una copia della lettera ad ogni componente della Commissione consiliare, Brunetti ne ha ripercorso i tratti salienti, evidenziando che nel vigente quadro legislativo «le regioni provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio mentre le competenze degli enti locali sono esercitate attraverso l’ente di governo dell’ambito – prima Autorità Idrica della Calabria (Aic), oggi Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria Arrical – ed afferiscono alle funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione e relativo controllo».

Inoltre ha aggiunto che «dal 13 aprile 2022 e per un anno, in conseguenza dei decreti del Presidente della Giunta Regione Calabria di nomina del Commissario Straordinario della suddetta nuova Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (Arrical), è stata soppressa l’Aic e per effetto decaduti gli organi democraticamente e normativamente rappresentanti gli oltre 400 comuni calabresi».

Per di più, nella nota inviata al Presidente Occhiuto, è stato segnalato «che – salva la necessità che i Comuni calabresi siano celermente rappresentati nell’ Arrical e valutino l’acquisizione di quote della So.Ri.Cal SpA, nel limite idoneo a poter esercitare congiuntamente il controllo analogo – l’urgenza risiede nel fatto che gli enti devono approvare i rispettivi bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 nel termine del 31 dicembre 2022».

In conclusione, il sindaco f.f. ha apprezzato l’attenzione riservata da tutti i Consiglieri – di maggioranza e di minoranza – e posto l’attenzione sulla fondamentale collaborazione inter istituzionale – manchevole sulla questione da parte della Regione – che deve caratterizzare il cammino nella direzione di traguardare in modo “ordinato e partecipato”, senza strappi, l’indispensabile sviluppo del servizio idrico teso a qualificare le prestazioni rivolte alle utenze, liberando i Comuni dal “peso” della storica –ed oramai anacronistica – funzione gestoria.

Il Presidente Sera ha rimarcato che il processo di aggregazione nella prospettiva dell’unico gestore non può e non deve prescindere dal fattivo ruolo dei Comuni e delle associazioni dei consumatori e degli utenti. (rrc)