Natino Chirico in un quadro celebra il Bergamotto di Reggio Calabria

L‘omaggio dell’artista reggino di fama internazionale Natino Chirico al Bergamotto di Reggio Calabria. L’artista ha voluto donare una sua opera originale che riproduce il principe degli agrumi al Comitato del Bergamotto di Reggio Calabria, nella persona del suo presidente, lo storico e docente Pasquale Amato.

«Il grande artista reggino Natino Chirico  – ha dichiarato il prof. Amato – mi ha voluto donare un suo dipinto originale dedicato al nostro Bergamotto di Reggio Calabria e alle battaglie che conduco da una vita per la sua difesa e la sua corretta promozione. Ho pensato che fosse giusto che me lo consegnasse presso l’Accademia dello Chef Filippo Cogliandro (presente spiritualmente) assieme ai membri del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria che hanno potuto essere con noi nel tempo risicato di qualche ora: Angelo Musolino, Isabella Amatulli  e Vincenzo Vitale. Ho così coinvolto il Comitato nell’esprimere collegialmente la stima per l’artista di livello internazionale e l’apprezzamento per un “reggino della diaspora” che coglie ogni occasione per tornare tra noi e per compiere atti d’amore verso la nostra amatissima Reggio Metropolitana e le sue Eccellenze Mondiali, come i Bronzi di Riace e il Principe Mondiale degli Agrumi. Grazie di cuore, Natino». (rrc)

MetroCity RC e Camera di Commercio per il Bergamotto

Il Sindaco f.f. di della Città Metropolitana di reggio  ha preso parte ai lavori di “Bergarè”, l’evento promosso dall’Ente camerale reggino. Presenti anche il consigliere metropolitano delegato Giuseppe Giordano e l’Assessora comunale Angela Martino

«La Città metropolitana ha il dovere di stare dentro questi processi, affiancando e sostenendo gli altri enti del territorio in tutte quelle azioni tese a favorire e rilanciare gli asset strategici sui quali occorre investire. Così stiamo operando in effetti, accompagnando le iniziative dell’Ente camerale e degli operatori economici locali nel quadro di una rinnovata capacità comunicativa che deve offrire all’esterno il volto migliore del territorio metropolitano reggino».

Con queste parole ha aperto il proprio intervento il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace nel corso dei lavori di “Bergarè”, la manifestazione promossa dalla Camera di commercio di Reggio Calabria e interamente dedicata al Bergamotto nell’ambito dei festeggiamenti per i 160 anni dello stesso Ente camerale reggino. Accanto al padrone di casa, il presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana, presenti tra gli altri anche il consigliere metropolitano delegato all’Agricoltura, Giuseppe Giordano, e l’assessora comunale allo Sviluppo economico, Angela Martino.

«Non possiamo continuare a discutere esclusivamente in ambito locale delle nostre straordinarie unicità. Occorre un’azione forte in sede istituzionale che ponga al centro dell’agenda nazionale le ambizioni e le prospettive di questo territorio. In questa direzione la Città metropolitana sta lavorando a pieno regime su alcuni dossier strategici che intendiamo sottoporre all’attenzione del futuro governo affinché nella prossima finanziaria siano previste delle linee di intervento che consentano al nostro Ente di incidere positivamente come mai avvenuto in passato. È una fase di crescita – ha poi concluso Versace – come dimostrano anche i recenti dati di Demoskopica sull’incremento dell’8,4 per cento dell’indotto turistico regionale, in cui si registra anche una progressione del territorio metropolitano reggino, e dunque occorre accelerare sul terreno della capacità di fare sistema e soprattutto di una più efficace narrazione che deve essere protagonista fuori dai confini regionali. Dal 3 al 9 dicembre saremo a Milano per “Artigiano in Fiera” e sarebbe quello, ad esempio, un primo contesto ideale in cui ragionare su un Festival del Bergamotto ovviamente con la Camera di Commercio quale ente capofila»”.

Il Bergamotto, per la Città Metropolitana, rappresenta un prodotto di punta all’interno dello stesso piano strategico di Palazzo Alvaro, ha poi rimarcato il consigliere delegato all’Agricoltura Giuseppe Giordano, “non solo quale marcatore identitario di Reggio Calabria e dell’intera regione ma anche come fattore trainante del comparto agroalimentare. È necessario spingere su questa eccellenza del nostro territorio specie in questo momento in cui si registra una tendenza nettamente favorevole per il “made in Calabria” il cui interesse, a livello internazionale, è cresciuto nell’ultimo periodo di riferimento del 36 per cento”.
Anche il Comune sta operando in questa direzione, ha infine ricordato l’assessora comunale alle Attività Produttive Angela Martino, »guardando al rilancio della Stazione sperimentale delle essenze che è una realtà di rilevanza storica per il nostro territorio ma che purtroppo negli ultimi decenni è stata un po’ messa da parte». (rrc)

CRESCE L’EXPORT REGGINO: È +91,9 MLN
ORA PRESERVARE LE IMPRESE CALABRESI

È un andamento in crescita, quello registrato dalle imprese della Città Metropolitana di Reggio Calabria i cui beni esportati sul finire del II trimestre del 2022 ha registrato un valore pari a 91,9 mln di euro, ossia il 49,9% del valore esportato dalla Regione.

È quanto ha riferito la Camera di Commercio di Reggio Calabria, in merito ai dati relativi al flussi commerciali con l’estero, spiegando che, per quanto riguarda le importazioni, sono pari a 92,4 mln di euro, ossia il 33,9% delle importazioni della Calabria, che determina un saldo di bilancia commerciale in equilibrio, pari a -0,5 mln di euro.

Rispetto al I trimestre 2022 le esportazioni reggine aumentano del +21,5%, performance superiore sia all’intera Calabria (+8,3%) sia a livello nazionale (+11,5%). Anche per quanto riguarda le importazioni si registrano variazioni di segno positivo: il valore dei beni importati aumenta del +20,3% a livello provinciale, del +1,9% a livello regionale e del +10,3% a livello nazionale.

Rispetto al II trimestre 2021, il valore delle esportazioni della Città Metropolitana aumenta del +5,3%, del +17,2,% a livello regionale e del +22,2% a livello nazionale. Al contempo, il ricorso all’import aumenta del +42,9%, più che a livello regionale (+24,6%) e in linea a livello nazionale (+45,8%). Le esportazioni e le importazioni reggine sono in aumento nel I semestre 2022 rispetto allo stesso semestre del 2021 del 24% e del 53,2% rispettivamente. 

Con riferimento al II trimestre 2022, le vendite oltreconfine della Città metropolitana di Reggio Calabria riguardano principalmente tre settori: il settore della chimica (53,9 milioni di euro, pari al 58,6% dell’export locale), il settore alimentare (27,1 milioni di euro di beni venduti all’estero, il 29,5%) e il settore della gomma, plastica (3 milioni di euro, il 3,3%). Meno significativo l’apporto alle vendite oltreconfine fornito da settori come l’agricoltura e il legno (rispettivamente 2,2 e 1,3 milioni di euro). 

Il principale paese di sbocco per l’export reggino sono gli Stati Uniti, cui sono destinati beni e servizi per un valore pari a 11,3 milioni di euro (il 12,3% del valore complessivamente esportato). A seguire troviamo le quote export relative al mercato giapponese (7,8 milioni di euro, pari al 8,5% del totale), francese (7,6 milioni di euro, l’8,3%) e olandese (6,1 milioni di euro, il 6,7%). Rilevanti anche le quote export indirizzate verso la Germania (5,8 milioni di euro, pari al 6,3%) e l’Arabia Saudita (4,7 milioni di euro, pari al 5,1%).

Per Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, «l’andamento positivo dei flussi commerciali con l’estero rappresenta un’iniezione di fiducia per l’economia reggina ed è il segnale del dinamismo delle nostre imprese e della loro capacità di reazione di fronte al perdurare della crisi».

Quelli della Camera di Commercio di Reggio Calabria, infatti, confermano un trend già esposto, recentemente, dall’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che aveva evidenziato come l’export calabrese nel 2021 è cresciuto del 33%.

Un dato non insignificante, se si considera che l’export calabrese «ha contribuito al raggiungimento dei 516 miliardi di valore complessivo nazionale del 2021, anno in cui si è registrato il record assoluto», e che le «aziende calabresi hanno incrementato le esportazioni anche nel primo trimestre di quest’anno – ha proseguito – con un eccezionale +56,8% molto confortante».

Come riportato dall’Osservatorio Internazionale della Regione Calabria a giugno 2022, infatti, ci sia stato un recupero delle esportazioni per la Calabria: + 32,9% e + 19,2% rispetto al 2020 e al 2019, che la inserisce nell’alveo delle regioni che registrano una crescita superiore al valore nazionale (+18,2%) insieme a Sardegna (+63,4%), Sicilia (+38,8% ), Valle d’Aosta (+28,0%), Friuli Venezia Giulia (26,8%%), Umbria (23,4%), Molise (+21,3%), Piemonte (+20,6%), Trentino Alto Adige (+20,5%), Lombardia (+19,1%)».

Dato interessante, è che il 50,5% dell’export calabrese (pari a 276 M€) proviene dalla provincia di Reggio Calabria, seguita da Cosenza con un valore dell’export che si attesta sui 116 M€ (pari al 21,3% dell’export regionale); la provincia di Catanzaro (78 M€, pari al 14,3%), la provincia di Crotone (42 M€, pari al 7,8%) e la provincia di Vibo Valentia (34 M€, pari al 6,0%).

Numeri, questi riportati, che dimostrano come i prodotti calabresi nel mondo piacciono e continuano a piacere, aumentando sempre di più la domanda di prodotti unici che valorizzano e raccontano di un territorio in cui la gastronomia ne è la regina.

Fatti, che devono portare il nuovo Governo a trovare una soluzione tempestiva alla crisi energetica che sta colpendo il Paese e che rischia di far chiudere tantissime imprese che, con i loro prodotti e il loro lavoro, esportano la Calabria nel mondo e che potrebbe far perdere questi piccoli ma fondamentali passi in avanti fatti dalla Calabria nel lungo cammino della ripresa.

Come ha denunciato il presidente di Confesercenti Reggio CalabriaClaudio Aloisio, «da ottobre, e non ci saranno misure di tutela da parte dello Stato, sono previsti nuovi rincari per famiglie e imprese su gas ed energia tra il 60% e il 100%. Il tessuto imprenditoriale e i cittadini non riescono a far fronte agli attuali costi che per alcuni sono quadruplicati, figurarsi a sopportare un ulteriore aumento che raddoppierebbe i prezzi attuali». Per questo, secondo Aloisio, serve una risposta forte dall’Europa «che deve intervenire nell’immediato con un’iniezione di liquidità per far fronte agli aumenti senza che questi si ripercuotano su aziende e famiglie e contestualmente operare per calmierare un mercato evidentemente ostaggio di operazioni speculative».

Anche Cgil, Cisl e Uil Calabria, insieme a Confindustria Cosenza, avevano denunciato come la crisi energetica mette a rischio la tenuta delle filiere produttive e del potere d’acquisto delle famiglie.

Una situazione che desta preoccupazione in tutto il Paese, «ma ancora di più – viene evidenziato in una nota – in un territorio come quello regionale e provinciale che sconta un quadro di fragilità maggiore rispetto al resto del territorio nazionale. Gli incrementi fuori controllo dei prezzi del gas, aumentato del 700 per cento, e dell’energia elettrica aumentata del 200 per cento, stanno causando conseguenze gravissime per le imprese e le famiglie, già duramente provate dal periodo pandemico».

In un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo che vede centinaia di migliaia calabresi a rischio di povertà, l’appello diretto alla politica, e in particolare alla deputazione territoriale calabrese, è quello di «concentrare subito le forze per dare risposte puntuali al grido d’allarme che viene dal territorio. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, è in corso un conto alla rovescia che mette in serio pericolo la tenuta di interi settori produttivi e centinaia di posti di lavoro, un’emergenza che se non affrontata, non risparmierà nessuno». (rrm)

 

Versace e Brunetti: Bronzi e Bergamotto di Reggio Calabria unicità da valorizzare

Il sindaco f.f. del Comune di Reggio, Paolo Brunetti e il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, hanno rivolto un plauso dal sesto incontro tra Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi Riace, evidenziando che si tratta di un «connubio vincente di unicità da valorizzare».

«Il Bergamotto di Reggio Calabria ed i Bronzi di Riace – hanno affermato – sono due eccellenze che devono necessariamente camminare a braccetto. Lo fanno già idealmente, nelle iniziative di promozione territoriale che quotidianamente organizziamo per dare risalto alle nostre eccellenze, ma attraverso questa iniziativa, brillantemente promossa dal professor Pasquale Amato insieme al direttore Carmelo Malacrino e alle altre organizzazioni coinvolte, il connubio tra queste due unicità sarà ancora più concreto ed efficace».

«Un’impostazione assolutamente vincente, frutto della rinnovata sinergia tra il Museo e la comunità cittadina – hanno concluso – sempre più entusiasta e partecipe, ancor più in questo anno che celebra l’anniversario dei Bronzi, nel promuovere le tante bellezze storiche, culturali, naturalistiche e culinarie che il nostro territorio può offrire». (rrc)

REGGIO – L’incontro su “il Bergamotto di Reggio e i Bronzi di Riace”

Domani sera, a Reggio, alle 21, nella terrazza del Museo Archeologico Nazionale, è in programma la conversazione del docente e storico Pasquale Amato sul tema Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace.

L’evento rientra nell’ambito delle Notti d’Estate ed è stato organizzato dalla Direzione del Museo, dal Cis della Calabria, dal Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria e dal Conpait.

Nel corso della serata, inoltre, è prevista la consegna del 3° Premio Bergamotto di Reggio Calabria e la degustazione di dolci e gelati al Bergamotto di Reggio Calabria a cura del Conpait (Confederazione Nazionale Pasticceri Italiani).

Intervengono Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis Calabria, Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, Angelo Musolino, presidente nazionale Conpait e i rappresentanti delle istituzioni.

Il prof. Amato ha ricordato le ragioni e le fasi salienti dell’Evento giunto alla Sesta Edizione: «l’idea dell’Incontro tra i nostri due tesori è frutto di un colloquio tra me e il Direttore del Museo Carmelo G. Malacrino – ha spiegato –. Immaginammo che il Bergamotto di Reggio Calabria, prodotto unico nel mondo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, andasse a fare visita nel loro splendido Museo ai magnifici Bronzi di Riace, anch’essi impareggiabilmente unici».

«Ne è scaturito questo incontro ideale tra le nostre due Eccellenze Mondiali – ha proseguito – che ha riscosso subito consensi e si è arricchito della collaborazione del Cis Calabria, del Maestro Angelo Musolino (oggi Presidente Nazionale dei pasticceri Conpait) e del maestro Davide Destefano (oggi Responsabile nazionale Gelato del Conpait). Dal 2019 fa parte dell’Evento, ormai stabilmente presente nell’ultimo sabato di agosto nella favolosa Terrazza del nostro splendido Museo, il Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria con i suoi riconoscimenti annuali giunti quest’anno alla terza edizione». (rrc)

A Palazzo Alvaro un tavolo per valorizzare il Bergamotto di Reggio Calabria

La Città Metropolitana al lavoro per la valorizzazione e la tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, con tavolo dedicato proprio al principe degli Agrumi.

A Palazzo Alvaro, infatti, si è svolto un incontro alla presenza dei rappresentanti del Comune, presente l’Assessora alle Attività Produttive Angela Martino, della Camera di Commercio, presente il Presidente Antonino Tramontana, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria più importanti del settore dolciario e della ristorazione, presenti Angelo Musolino e Davide Destefano di Conpait, insieme allo chef Filippo Cogliandro, per ribadire la centralità strategica del percorso di valorizzazione del prodotto identitario più importante e rinomato per la sua unicità sul territorio metropolitano.

«Un’esclusiva mondiale», quella del bergamotto di Reggio Calabria, la cui produzione è possibile solo ed unicamente in un lembo di terra comprendente 45 comuni all’interno del comprensorio della Città Metropolitana. E proprio questa sua unicità e specificità è stata al centro dell’articolata discussione introdotta dall’ampia e dettagliata relazione del Professore Pasquale Amato, storico reggino, docente universitario, tra i più autorevoli esponenti dell’universo intellettuale che ha sempre promosso, negli ultimi decenni, la necessità di valorizzare ufficialmente il Bergamotto di Reggio Calabria appunto quale prodotto identitario del territorio reggino.

Ed è proprio sulla scia di queste convinzioni, ampiamente condivise da tutti i presenti, che il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, ha tracciato alcune indirizzi circa le attività da promuovere immediatamente, sia a livello territoriale che in ambito nazionale, per il rilancio del prodotto quale simbolo distintivo delle produzioni reggine di maggiore qualità, per la creazione di un brand identitario dedicato proprio al “Bergamotto di Reggio Calabria”.

«Partiremo – ha affermato Versace – già nelle prossime settimane, con la partecipazione della Città Metropolitana al Salone del Gusto di Torino, dove inseriremo tra i tratti distintivi della nostra proposta, naturalmente in collaborazione con le aziende del territorio, la promozione del Bergamotto di Reggio Calabria, la cui denominazione, per quanto ci riguarda e come il Professor Amato da sempre sostiene, deve necessariamente contenere la provenienza reggina come tratto distintivo e garanzia di autenticità».

«Allo stesso modo – ha affermato Versace – nelle prossime settimane ci attiveremo come Città Metropolitana per una iniziativa di indirizzo che coinvolga i 45 comuni che costituiscono l’area di interesse dove il Bergamotto viene coltivato sul nostro territorio».

Impegni precisi sono stati assunti nella stessa direzione anche dall’Assessora alle Attività Produttive Angela Martino.

«Il nostro lavoro – ha spiegato al tavolo – in queste settimane si è concentrato tra le altre cose anche sull’iniziativa che punta ad implementare l’area della stazione sperimentale delle essenze, insieme alla Camera di Commercio. In questo senso abbiamo recentemente approvato in Giunta una delibera di indirizzo che punta al reperimento, tramite fondi comunitari o ministeriali, del finanziamento necessario all’efficientamento dell’edificio, con l’obiettivo di affiancare al lavoro scientifico già portato avanti in termini di ricerca dalla stessa Camera di Commercio anche un’attività di promozione delle essenze ed in particolare del Bergamotto di Reggio Calabria che per noi costituisce certamente il principe degli agrumi».

Piena disponibilità anche dichiarata infine anche dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, che per bocca del suo Presidente Antonino Tramontana ha illustrato al tavolo lo stato dell’arte dell’iter procedurale che punta al riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta per il Bergamotto di Reggio Calabria.

«Un riconoscimento – ha spiegato Tramontana – che esiste già per l’essenza del Bergamotto, ma che vogliamo ampliare anche al frutto in sè, per quello che sarebbe il massimo riconoscimento per un agrume con l’obiettivo di proteggere, efficientare ed implementare la filiera della produzione e della commercializzazione di un prodotto unico al mondo».

L’OPINIONE / Pasquale Amato: Basta cancellare il nome “Reggio” dal Bergamotto

di PASQUALE AMATO – Per oltre tre secoli il nostro Principe degli Agrumi ha viaggiato in tutti i continenti. Ha profumato e profuma il mondo. Ha curato e cura i cittadini del mondo.

Ha deliziato e delizia i palati del mondo. Ma è stato ed è vittima, salvo lodevoli eccezioni, innanzitutto dei suoi stessi primi fruitori: i Reggini dei 45 Comuni da Scilla a Monasterace. I quali hanno offerto un terreno particolarmente agevole per facili incursioni predatorie a vicini invidiosi e a italiani e stranieri ben contenti di una specie di licenza profusa a larghe mani: quella di cancellare il nome di Reggio dal suo prezioso, unico ed esclusivo agrume.

Infatti, i primi ad operare questa cancellazione sono produttori, aziende, commercianti della preziosa Essenza e associazioni della Città Metropolitana. Uno degli alibi più banali accampati da coloro che hanno cancellato e cancellano “Reggio” è che il nome è troppo lungo.
Ma “Aceto Balsamico di Modena” è esattamente della stessa lunghezza. Eppure i produttori modenesi lo hanno reso famoso nel mondo dal 1600 commerciandolo ovunque come “Aceto Balsamico di Modena”. E lo hanno fatto senza che esistessero Italia ed Europa. Lo hanno fatto con l’orgoglio di possedere un tesoro – un Brand – unico ed esclusivo che avrebbe reso famosa Modena nel mondo. Non si sono nascosti. Non hanno accampato alibi vergognosi. Non hanno fatto ricorso a sotterfugi ridicoli e mortificanti pur di cancellare Modena dal suo Aceto Balsamico.
Oggi pure le pietre, in ogni angolo del mondo, conoscono col suo nome intero, senza amputazioni, l’Aceto Balsamico di Modena.
Che qualcuno mi dica se la campagna per il loro Brand unico dei modenesi sia stata un atto poco intelligente. O se sono stati poco intelligenti, pur considerando i “dritti”, quelli che hanno nascosto, e continuano a farlo, il nome di Reggio dal suo Principe degli Agrumi.
E per favore non cavatevela a buon mercato con le solite facili battute contro i politici incapaci e incompetenti. Assomigliano a uno scarico di responsabilità.
Io e tanti altri, per fortuna sempre più numerosi, non abbiamo avuto bisogno di alcun politico per dire e scrivere “Bergamotto di Reggio Calabria”. Insisteremo all’infinito, con perseveranza e incrollabile determinazione.
Sì, vinceremo abbattendo tutti i muri interni ed esterni. Vinceremo perché abbiamo mille volte ragione. (pa)

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Gli studiosi, persone e chimici che profumano di Bergamotto di Reggio Calabria

di EMILIO ERRIGO – Recentemente, al fine di  acquistare qualificate fonti di informazioni sul “Bergamotto di Reggio Calabria”, mi sono cibato, alimentato, nutrito abbondantemente e ho studiato con inusuale concentrazione, passione e particolare coinvolgimento emotivo, molte pubblicazioni.

La prima di questi, non me la sarei aspettato, quale giurista,  scritta da un famoso antropologo criminale, Cesare Lombroso, dal titolo In Calabria, edita da Rubbettino, la seconda,  scritta dal noto studioso e storico  di Reggio Calabria, il prof. Pasquale Amato, pubblicata sulla Rivista trimestrale Historia (gennaio/marzo2004) l’ultima, uno studio universitario di tre bravi Ricercatori- Docenti, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Francesco Nesci, Natalia Sapone e Massimo Baldari, i quali hanno presentato l’esito delle loro ricerche e studi,  sul Bergamotto di Reggio Calabria e Provincia, alla XXXII Conferenza Italiana di Scienze Regionali, dal titolo a forte attrazione emotiva, Tutela e Sviluppo del Bergamotto Reggino.

Il loro lavoro di ricerca e analisi, enucleato nella citata relazione di studio, mi ha talmente preso che l’ho letta attentamente per ben  tre volte. Ora, grazie al beneplacito del caro fondatore e direttore di Calabria.Live, Santo Strati, studioso innamorato della Calabria e notissimo giornalista-scrittore calabrese di fama internazionale, partecipo e condivido in fede, per la sola lettura ai gentili cari lettori italiani ed esteri, la relazione universitaria di studio sul Bergamotto.

Questo mio contributo di pensiero, in verità trova origine in tre lunghi e interessanti dialoghi, fatti il 25 e 26 aprile 2022, con il dott. Giuseppe Franco, reggino doc nel cuore, la seconda con il noto studioso calabrese di chimica degli oli essenziali e derivati degli agrumi, dei Profumi, Aromi agrumari e Prodotti Alimentari, il dott. Francesco Crispo, già direttore generale del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria e Direttore dello Stabilimento di produzione della preziosa “essenza naturale e vera del Bergamotto ” di San Gregorio di Reggio Calabria, la terza niente di meglio che mi poteva regalare il destino, con il “grande” Santo Versace, calabrese di Reggio Calabria, intelligente industriale  della moda e poliedrico generatore di idee ad altissimo valore economico e sociale.

Tre personalità reggine, che non ho mai conosciuto de visu, ma dei quali mi hanno parlato bene e raccontato in tanti, del loro instancabile impegno e dedizione per  diffondere il bene gratuitamente e volontariamente, in Calabria e in ogni luogo.
In primis, del prof. Francesco Crispo, me ne ha illustrato l’amabile personalità, quale studioso attivo e molto propositivo, il Presidente dell’Associazione pro San Gregorio, il cav. Ettore Errigo, persona a me molto cara, mentre del dott. Giuseppe Franco, ne hanno esaltato le caratterialità tipiche dei Calabresi, tanti cari amici di Reggio Calabria.
Loro intendono fare e fare bene a favore dei disorientati Giovani Calabresi , se le sarà consentito  di portare a termine il loro nobile intendimento sociale.

Altre pubblicazioni che ho ritenuto interessanti scientificamente per i pregevoli contenuti, sono quella dei Prof. Alp ed Ennio Kunkar, con presentazione del dott. Francesco Crispo, dal titolo Il Bergamotto e le sue essenze, (Edizioni AZ 1997),  l’altra da titolo, Olio Essenziale di Bergamotto, a cura di Angelo Di Giacomo e Biagio Mincione, (Laruffa Editore 1994).

Dopo aver letto e studiato tanti libri, inebriato dal profumo intenso dell’olio essenziale, gustato prodotti alimentari a base di Bergamotto di Reggio Calabria, mi sono chiesto e pongo la domanda a voi tutti i lettori di Calabria.Live:
“perché ancora nella “Patria del Bergamotto di Reggio Calabria”, non si è riusciti a far nascere e realizzare una “Scuola di Alta Profumeria, Cosmesi e Derivati Alimentari  degli Agrumi”?

Cosa e chi ha impedito, la costituzione di un corso di laurea in Management delle Attività Economiche Agrumarie? Oppure uno o più Master di II livello, in “Scienze Economico-Aziendali Applicate dei Profumi Agrumari  ed Essenze  Naturali Ambientali”?
Fondare un Istituto Tecnico Superiore del Bergamotto (ITS),  a San Gregorio di Reggio Calabria, negli spazi dell’ex Arenella, fabbrica ora in disuso, potrebbe rappresentare un giusto riconoscimento alla tanto attesa, e mai realizzata,
Scuola Internazionale della Profumeria in Calabria.

[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario e  consigliere giuridico economico-finanziario internazionale]. 

Storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria – di Filippo Arillotta

Quante curiosità inedite intorno al principe degli agrumi, il Bergamotto di Reggio Calabria? Il prof. Filippo Arillotta ci regala un bel volumetto di agile lettura che andrebbe regalato a tutti i forestieri che arrivano a Reggio per vedere i Bronzi, ma ignorano l’altra grande ricchezza della città, la produzione esclusiva, a livello mondiale, del frutto che ha regalato un tocco essenziale a tutti i profumi del mondo.

Il Bergamotto di Reggio Calabria (attenzione alla giusta denominazione!) è dunque il protagonista assoluto di questa storia fantastica che lo riguarda e che racconta di “re in esilio, di poeti, giardinieri speziali e pasticceri” per offrire una magnifica carrellata di cosa ha rappresentato nei secoli e rappresenta oggi quest’essenza magica che sta alla base di qualsiasi profumo industriale prodotto al mondo e che, da alcuni anni, ha scoperto una nuova vita in cucina e nella pasticceria, regalando vere e proprie prelibatezze di cui (colpevolmente) si ignoravano odori e sapori.
L’autore è un insegnante di materie letterarie e latino che vive a Reggio: ha spulciato documenti a partire dal 1600 per togliere ogni curiosità al lettore che, inevitabilmente, si troverà piacevolmente coinvolto e stuzzicato dalla necessità di toccare con mano il Bergamotto di Reggio Calabria, coglierne il profumo solamente graffiando con le unghie la scorza, vederlo indurire e seccare senza assolutamente marcire. Annusarne il profumo (ci sono boccette d’essenza che si comprano anche via Internet) e sentirsene inebriato, come sarà lieto di aver letto la sua storia davvero fantastica.

È dunque un libro “didattico” che, in realtà, vuol provocare i sensi: si legge che è un piacere e ci si appassiona a scoprire le virtù di un frutto  che è impossibile trovare in nessun altra parte del mondo. Intendiamoci, hanno provato a impiantarlo un po’ dovunque, ma – complice il microclima dello Stretto, l’aria unica della Calabria, le condizioni particolari del terreno o chissà che altro (scopritelo nel libro – ogni tentativo è miseramente naufragato. Come è fallito il tentativo di creare artificialmente l’essenza di Bergamotto di Reggio Calabria per sostituire il prezioso e unico originale, ma anche qui – grazie al Cielo – si è registrata un clamoroso fallimento, Quindi viva sua Maestà bergamotto (di Reggio Calabria) di cui farà piacere, grazie ad Arillotta, scoprire segreti e aneddoti ai più sconosciuti. Bella anche l’edizione, finemente rilegata e realizzata con una cura che ne fa un volume prezioso da regalare e non prestare: in quest’ultimo caso sarà pressoché impossibile riaverlo indietro. (dl)

STORIA FANTASTICA DEL BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA
di Filippo Arillotta
Kaleidon Editrice – ISBN 9788888867946

REGGIO – Al MArRC il quinto incontro tra ‘Bergamotto di Reggio e Bronzi di Riace’

Domani sera, a Reggio, alle 21, al Museo Archeologico Nazionale, il V Incontro tra il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace. Due Eccellenze Mondiali di Reggio Metropolitana, organizzato dal MArRC, dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria e dal Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria.

L’incontro sarà aperto dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e dalla Presidente del Cis Calabria, Loreley Rosita Borruto e imperniato su una breve conversazione dello storico prof. Pasquale Amato, docente Universitario della “Dante Alighieri” e componente del Comitato Scientifico del Cis, nonché Presidente del Comitato che promuove il Principe Mondiale degli agrumi.

Durante l’evento il pittore reggino Alessandro Allegra realizzerà un dipinto in estemporanea. La Serata si concluderà con la consegna del 2° Premio Bergamotto di Reggio Calabria ai tre vincitori: Francesco Crispo, storico dirigente ed esperto del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria; Marcello Cortese, titolare dell’Azienda Giò Profumi che ha al suo attivo una linea ininterrotta di prodotti “al Bergamotto di Reggio Calabria” senza omissioni; Antonia Nato, protagonista dell’idea originale del B&B “Profumo di Bergamotto di Reggio Calabria”.

Alla premiazione, parteciperanno i soci Fondatori del Comitato, l’artista Enzino Barbaro (autore del pregevole Premio in Legno di Bergamotto di Reggio Calabria) e Martina De Lorenzo, Miss Sorriso Calabria e candidata alle Finali Nazionali di Miss Italia. Saranno ospiti graditi alcuni rappresentanti istituzionali.

«Il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace sono due eccellenze mondiali che la Città Metropolitana può vantare. E il loro accostamento come beni identitari è stata una intuizione felice condivisa con il Direttore Malacrino», afferma il professore Amato.

«Il “principe mondiale degli agrumi” – ha detto ancora Amato –  al cui Olio Essenziale è stato riconosciuto nel 2001 dall’Unione Europea il marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta) – ha da secoli la sua area di produzione ottimale nella fascia costiera reggina che va dalla mitica Scilla a Monasterace. Le condizioni microclimatiche e di ventilazione e le caratteristiche del terreno fanno sì che attecchisca e si sviluppi florido soltanto in quest’area. Quindi è molto più di un prodotto tipico regionale, come sovente viene presentato. E’ un prodotto unico del Made in Italy nel mondo».

«La Calabria è conosciuta nel mondo per i suoi beni identitari – ha spiegato Malacrino – tra questi, soprattutto i Bronzi di Riace e il Bergamotto di Reggio. Quest’ultimo è chiamato “l’oro verde” perché costituisce una ricchezza del territorio nei diversi usi che se ne fanno nel mondo: nell’alimentazione, nell’industria agro-alimentare e dolciaria, nei prodotti per la cosmesi e di profumeria». (rrc)