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Bergamotto di Reggio Calabria

L’OPINIONE / Pasquale Amato: Basta cancellare il nome “Reggio” dal Bergamotto

di PASQUALE AMATO – Per oltre tre secoli il nostro Principe degli Agrumi ha viaggiato in tutti i continenti. Ha profumato e profuma il mondo. Ha curato e cura i cittadini del mondo.

Ha deliziato e delizia i palati del mondo. Ma è stato ed è vittima, salvo lodevoli eccezioni, innanzitutto dei suoi stessi primi fruitori: i Reggini dei 45 Comuni da Scilla a Monasterace. I quali hanno offerto un terreno particolarmente agevole per facili incursioni predatorie a vicini invidiosi e a italiani e stranieri ben contenti di una specie di licenza profusa a larghe mani: quella di cancellare il nome di Reggio dal suo prezioso, unico ed esclusivo agrume.

Infatti, i primi ad operare questa cancellazione sono produttori, aziende, commercianti della preziosa Essenza e associazioni della Città Metropolitana. Uno degli alibi più banali accampati da coloro che hanno cancellato e cancellano “Reggio” è che il nome è troppo lungo.
Ma “Aceto Balsamico di Modena” è esattamente della stessa lunghezza. Eppure i produttori modenesi lo hanno reso famoso nel mondo dal 1600 commerciandolo ovunque come “Aceto Balsamico di Modena”. E lo hanno fatto senza che esistessero Italia ed Europa. Lo hanno fatto con l’orgoglio di possedere un tesoro – un Brand – unico ed esclusivo che avrebbe reso famosa Modena nel mondo. Non si sono nascosti. Non hanno accampato alibi vergognosi. Non hanno fatto ricorso a sotterfugi ridicoli e mortificanti pur di cancellare Modena dal suo Aceto Balsamico.
Oggi pure le pietre, in ogni angolo del mondo, conoscono col suo nome intero, senza amputazioni, l’Aceto Balsamico di Modena.
Che qualcuno mi dica se la campagna per il loro Brand unico dei modenesi sia stata un atto poco intelligente. O se sono stati poco intelligenti, pur considerando i “dritti”, quelli che hanno nascosto, e continuano a farlo, il nome di Reggio dal suo Principe degli Agrumi.
E per favore non cavatevela a buon mercato con le solite facili battute contro i politici incapaci e incompetenti. Assomigliano a uno scarico di responsabilità.
Io e tanti altri, per fortuna sempre più numerosi, non abbiamo avuto bisogno di alcun politico per dire e scrivere “Bergamotto di Reggio Calabria”. Insisteremo all’infinito, con perseveranza e incrollabile determinazione.
Sì, vinceremo abbattendo tutti i muri interni ed esterni. Vinceremo perché abbiamo mille volte ragione. (pa)