A Melissa una manifestazione d’interesse per costituire una Cooperativa di Comunità

È  da Melissa che parte la sfida per la costituzione di una Cooperativa di Comunità all’interno della Rete delle Comunità Ospitali di Calabria, attraverso la pubblicazione di una manifestazione d’interesse rivolta a tutti coloro che intendono sviluppare le potenzialità del borgo storico di Melissa e trasformare l’ospitalità cin un’occasione di sviluppo economico e sociale dell’intero territorio comunale.

Ci si può candidare fino alle 12 del 10 maggio. Quello della Rete delle Comunità ospitali di Calabria è un lungo percorso durato per tutto il 2023 e che ha visto Melissa proporsi all’attenzione del sistema regionale e nazionale come il borgo cantina, un tema forte e coerente con la vocazione locale e introduce una forte connotazione storica legata alle rivendicazioni contadine che ha come punto di forza la capacità di valorizzazione la memoria come esperienza diffusa per i visitatori.

LegacoopBorghi Autentici d’Italia, infatti, hanno deciso di procedere in alcuni borghi della Rete delle Comunità Ospitali di Calabria, ossia Melissa, san Lorenzo Bellizzi e Canna, per  aggregare le persone attraverso un modello d’impresa definito “Cooperativa di Comunità”.

La Rete, composta da nove Comuni, è un progetto nato dalla collaborazione fra l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, Legacoop Calabria e la Regione Calabria e che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, operatori del comparto turistico, soggetti del terzo settore e cittadini.

«La strada intrapresa con lo sviluppo del progetto “Rete delle Comunità Ospitali di Calabria”, promosso da Borghi autentici Italia, che vede la nostra associazione come partner, rappresenta – ha dichiarato Maurizio De Luca, vicepresidente di Legacoop Calabria – una proposta di azione che individua nella cura e nella rigenerazione dei beni comuni (materiali e soprattutto immateriali) la via maestra per il buon funzionamento della vita sociale e politica delle comunità coinvolte».

«Il percorso, che oggi, con la pubblicazione della Manifestazione d’interesse – ha aggiunto – segna un momento fondamentale, in realtà sarà per noi un banco di prova per verificare se le azioni intraprese abbiano attecchito nella mente e nel cuore della comunità coinvolta. Per la comunità di Melissa questo momento rappresenta l’occasione per essere protagonisti di un processo di cambiamento culturale che, inevitabilmente, segnerà un nuovo modo di confrontarsi con il genius loci che caratterizza il proprio borgo. La sfida che dovrà affrontare la comunità è impegnativa, i cittadini coinvolti dovranno diventare imprenditori per la loro comunità, per il territorio e per sé stessi, dovranno tradurre in impresa tutte le potenzialità che il territorio di riferimento offre».

«Questa importante collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia e Legacoop Calabria – ha spiegato Raffaele Falvo, sindaco di Melissa e delegato regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia – è un’occasione unica e irripetibile per lo sviluppo di un sistema integrato di ospitalità tra il Borgo e la Marina del paese dove, negli ultimi anni, sono stati realizzati importanti interventi strutturali e imponenti investimenti privati per la realizzazione delle strutture ricettive e turistiche. Ora è necessario puntare su storia, enogastronomia, beni culturali, entroterra e cooperazione tra cittadini».

«L’idea di promuovere la costituzione di una “cooperativa di comunità” – ha spiegato – credo sia la strada giusta per il borgo storico di Melissa: vedo attenzione e tanta voglia da parte dei melissesi di far partire questo nostro Borgo. Occorre lavorare insieme, crederci e fidarsi reciprocamente. L’augurio mio e della mia amministrazione è che nei prossimi mesi il borgo di Melissa diventi un importante punto di riferimento per chi ama conoscere e vivere la straordinaria storia di una comunità contadina e ricca di bellezze».

«La Rete delle Comunità Ospitali della Calabria – ha spiegato Rosanna Mazzia, presidente nazionale Borghi Autentici d’Italia e sindaco di Roseto Capo Spulico – rappresenta una progettualità all’avanguardia sul piano nazionale e sono doppiamente orgogliosa che tutto questo si stia concretizzando nella mia regione, nella mia terra. L’associazione Borghi Autentici d’Italia dimostra ancora una volta di essere un partner autorevole per i piccoli comuni italiani, soprattutto nella creazione di percorsi di rete che puntano alla valorizzazione delle autenticità territoriali e delle loro comunità».

«Attraverso la costruzione della rete delle Comunità Ospitali di Calabria – ha proseguito – progetto strategico per la nostra Associazione, vogliamo mettere a sistema il patrimonio materiale e immateriale dei Borghi, mettendo in correlazione la rigenerazione urbana e la “rigenerazione umana”. I nostri Borghi hanno bisogno di luoghi a misura di persona, dove poter sviluppare le proprie competenze in sinergia con le vocazioni naturali, sociali e culturali dei luoghi».

Nove, come detto, sono i borghi coinvolti nella rete delle Comunità Ospitali della Calabria, distribuiti fra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Oltre a Melissa, il “borgo cantina” dove il vino diventa vettore di una comunità autentica, si prosegue con Gizzeria, il “borgo di Ligea”, luogo ottimale dove costruire un nuovo progetto di vita, Miglierina, il “borgo della luce”, che si distingue per la valorizzazione dell’ambiente locale, per la creatività e per l’accoglienza diffusa, Serrastretta, il “borgo della sedia” celebre per la valorizzazione della filiera del legno e per la qualità artigianale della sua falegnameria.

Casali del Manco, il “borgo sano e plurale”, dove si respira l’aria più pulita d’Europa; Laino Castello, il “borgo tra storia e paesaggio” ricco di tracce delle antiche civiltà e percorsi di cultura, San Lorenzo Bellizzi, il “borgo dell’outdoor” famoso per la sua rete di turismo ospitale (e per il suo prosciutto), Canna, il “borgo della musica”, che qui diventa linguaggio universale di una comunità viva, e Roseto Capo Spulico, il “borgo delle (diverse) abilità” in cui l’identità locale viene rielaborata in senso inclusivo.

Il risultato è una rete di comunità accomunate tra loro non solo da un insieme di valori condivisi ma anche dai medesimi strumenti di sviluppo. Un modello nuovo, ma dalle radici affondate nella tradizione e dal cuore antico, di concepire una comunità come luogo dove vivere – per un tempo che può essere breve oppure lunghissimo – un’esperienza autentica. E dove al tempo stesso sentirsi parte di un modo di vivere il territorio, di fruire di spazi comuni, che ancora oggi ribadisce le proprie ragioni di essere. (rkr)

Parte da Rende la rete dei Comuni che vogliono salvaguardare le identità locali

Si è discusso di co-progettazione e di una nuova frontiera di sviluppo per i Comuni, nel corso dell’Assemblea della delegazione Regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, svoltasi nei giorni scorsi a Rende, a Palazzo Zagarese.

Oltre al rinnovo degli organismi, si è parlato anche delle esperienze che è possibile vivere sui territori, del “2023 Anno del Turismo delle Radici” e del progetto Borghi Calabria.

I lavori della Delegazione sono stati serrati. Abbiamo rinnovato la delegazione: delegato è stato eletto il Sindaco di Melissa, Raffaele Falbo.  Entrano nella delegazione i Comuni di: San Lorenzo Bellizzi, nella persona della Vicesindaco Nicoletta Pittelli; Serrastretta – Vicesindaco Antonio Talarico; Cirò Marina, Sindaco Mario Sculco. I Sindaci presenti hanno anche concordato sul fatto  che entri a far parte della Delegazione il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano non appena il Comune avrà completato  l’iter di adesione alla Bai.
«Abbiamo così riconosciuto l’importanza dell’ingresso in Bai del primo comune della città metropolitana di Reggio Calabria», ha affermato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.
Rende ha aderito al BAI nel 2019, in virtù della specificità del suo borgo antico, il centro storico.
La neoeletta capogruppo di Laboratorio Civico, nonché consigliera comunale delegata al centro storico Romina Provenzano, ha poi sottolineato: «Borghi Autentici d’Italia è un’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale, attorno all’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. Riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare è l’obiettivo comune che vede impegnati i nostri comuni in una rete di Borghi dove gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi sono i protagonisti».
La presidente Rosanna Mazzia ha ringraziato tutti i componenti della Delegazione precedente e il delegato Antonio Palermo⁩, sindaco di Mendicino per il contributo che hanno dato a Borghi Autentici.
«Malgrado la pandemia ci abbia impedito di realizzare le tante iniziative programmate, l’assemblea, divisa in sottogruppi, ha discusso con i tecnici, i progettisti e gli architetti della BAI, i problemi legati all’attuazione dei progetti Pnrr, del bando Borghi Calabria (riservato ai comuni sotto i 15 mila abitanti) e del turismo delle radici», ha concluso Petrusewicz. (rcs)

A Rende l’Assemblea della delegazione regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia

Domani mattina, al Centro storico di Rende arrivano i sindaci dei Borghi Autentici d’Italia, per l’assemblea della delegazione regionale dell’Associazione.

Nell’occasione, oltre a rinnovare gli organismi dirigenti, si discuterà di co-progettazione, una nuova frontiera di sviluppo per i comuni, delle “esperienze” che è possibile vivere sui territori, del “2023 Anno del Turismo delle Radici” e del progetto Borghi Calabria.
Rende ha aderito al BAI nel 2019, in virtù della specificità del suo borgo antico, il centro storico.

«Abbiamo fortemente voluto entrare a far parte del progetto collettivo che vede le aree interne italiane protagoniste della ripartenza, in una rete con altre comunità aperte, solidali e consapevoli, che valorizzano, come risorse per lo sviluppo, il capitale relazionale, culturale e sociale, oltre che quello economico. Facciamo rete per condividere i piani di miglioramento dei borghi, sostenere l’orgoglio di una comunità, promuovere l’idea di un borgo aperto ai nuovi cittadini e a quelli temporanei, che conosce i propri luoghi e sa raccontarli. Solo in questo modo, riteniamo si possa costruire un futuro sostenibile», ha spiegato l’assessora alla cultura, Marta Petrusewicz.

Borghi Autentici d’Italia è un’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale, attorno all’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. L’obiettivo: riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare.
Negli anni questo progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di una rete di borghi italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi.

La Delegazione Calabria sarà guidata dalla Presidente nazionale dell’Associazione Bai, avv. Rosanna Mazzia, sindaca di Roseto Capo Spulico, e vedrà la partecipazione dei sindaci di diciannove comuni calabresi membri e di una delegazione sarda. Rende sarà rappresentata da Franchino De Rango, vicario del sindaco Marcello Manna, Romina Provenzano, membro del Consiglio Direttivo nazionale, Marta Petrusewicz, assessora alla Cultura e Davide Franceschiello(rcs)

La città di Rende aderisce ai Borghi Autentici d’Italia

La notizia arriva direttamente dal sindaco, Marcello Manna, dopo l’approvazione, all’unanimità, del Consiglio in assise comunale: Rende è entrata a far parte dei Borghi Autentici d’Italia, una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità, realtà che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita: realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare.

«Con questo atto formale  – ha spiegato il sindaco Marcello Manna – la nostra città entra in un circuito nazionale che fa del concetto di comunità sostenibili e responsabili centro della propria riflessione e motore di una strategia di sviluppo economico e sociale che parta dal capitale territoriale presente nel nostro territorio: il capitale naturale, culturale, artistico e immateriale che caratterizza il nostro centro storico e il suo valore identitario in termini di capitale sociale e relazionale della popolazione locale e dei potenziali residenti».

«Il nostro borgo  – ha aggiunto il primo cittadino – deve essere vissuto e attraversato anche da chi non vi abita: migliorare costantemente la qualità di vita dei propri cittadini e la fruizione turistica è obiettivo che punta, grazie proprio all’adesione alla rete dei borghi autentici, a valorizzare un percorso sui temi della sostenibilità ambientale, economica, sociale del territorio. La nostra politica del fare punta su una progettazione unitaria che guarda all’area urbana e al territorio circostante come opportunità di sviluppo».

Per l’assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz, si tratta di «un altro importante tassello si aggiunge al percorso di valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico».

«L’adesione da parte del comune di Rende ai Borghi Autentici d’Italia – ha dichiarato l’assessore Petrusewicz – ci permette infatti di far parte di una rete formata da un insieme di comunità che implementeranno la promozione del nostro borgo, di uno stile di vita più lento, coesivo, ma al tempo stesso innovativo grazie alla presenza di realtà territoriali quali l’Università della Calabria. La straordinaria ricchezza culturale del nostro centro storico è patrimonio da salvaguardare attraverso l’ospitalità diffusa: l’adesione alla rete, attraverso nuovi modelli di governance permetterà la creazione di nuovi itinerari turistici più slow, attenti alla memoria storica dei luoghi, un nuovo modello di sviluppo sociale, produttivo e culturale che sia condiviso e quindi più fruibile».

A margine del consiglio comunale il sindaco Manna, proprio in merito allo sviluppo di una rete museale cittadina, ha dichiarato: «è terminato il tempo dei feudi a parte nel nostro centro storico. C’è bisogno di interlocuzione puntale e raccordo tra le diverse realtà museali presenti nel nostro borgo. Se ciò non accadrà, se non ci saranno risposte puntuali che da troppo tempo attendiamo, ci sarà un cambio di marcia da parte della nostra amministrazione e faremo scelte precise per il bene della nostra città». (rcs)