La Camera di Commercio CZ, KR, VV incentiva i giovani a mettersi in proprio

Incentivare i giovani a mettersi in proprio. È questo l’obiettivo del ciclo di incontri avviato dal Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, e rivolto agli studenti delle classi quinte delle Superiori di Catanzaro.

Una serie di incontri formativi, dunque – e che si sono appena conclusi – interamente dedicate all’orientamento attraverso confronti, dibattiti e testimonianze da parte di chi il mondo imprenditoriale lo vive tutti i giorni, che rientrano nell’ambito del progetto Se mi mettessi in proprio, e che ha visto protagoniste le studentesse dell’Istituto d’Istruzione Superiore De Nobili di Catanzaro.

Le ragazze, dunque, che hanno avuto l’opportunità di riflettere su cosa realmente significhi e comporti avviare una propria attività imprenditoriale. Durante le quattro giornate di formazione, le componenti del Comitato hanno illustrato alle studentesse le procedure amministrative richieste per l’avvio di una impresa, hanno evidenziato l’importanza e le modalità di realizzazione di un business plan, è stato spiegato il ruolo della Camera di Commercio e la funzione svolta dalle associazioni di categoria in seno all’ente camerale. Nel corso delle giornate di approfondimento e orientamento si sono svolte anche simulazioni per mettere in pratica le nozioni teoriche.

Gli incontri hanno registrato un vivo coinvolgimento da parte delle studentesse stimolando un confronto a più voci sulle opportunità offerte ma anche sui rischi connessi ai percorsi di autoimprenditorialità. Oltre alle testimonianze dirette di imprenditrici, ognuna per il proprio settore d’interesse, hanno portato il loro contributo l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Catanzaro Antonio Borelli, l’assessore alle Pari Opportunità e Cultura, Donatella Monteverdi, e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Nunzio Belcaro.

Tra le studentesse che hanno partecipato con vivo interesse al progetto anche Marica Costa, giovane diversamente abile a cui il comitato per l’imprenditorialità femminile assieme alla Camera di Commercio ha deciso di donare un volume celebrativo del 150° anniversario dalla nascita dell’ente camerale. Tale iniziativa si inserisce nel vasto programma di attività deliberato dal comitato per l’imprenditorialità femminile che mira ad accrescere la consapevolezza delle giovani donne e orientarle verso percorsi di formazione e lavorativi in linea con le proprie passioni e inclinazioni fornendo strumenti utili ad incrementare l’occupazione e l’imprenditorialità femminile.

«Educare i giovani a intraprendere percorsi di autoimprenditorialità è un nostro preciso dovere e lo è ancora di più nell’attuale contesto storico e territoriale», ha commentato la presidente del comitato Antonella Mancuso.

«Simili attività rappresentano il principale veicolo per la creazione di nuova occupazione – ha aggiunto – ma occupazione di qualità. Mettersi in proprio richiede attitudini, conoscenze e competenze che non si possono improvvisare e che tirano in gioco particolari doti personali da individuare e far emergere in corso d’opera. Fare impresa è un percorso in cui ci si può cimentare ma valutando con attenzione rischi e opportunità: a partire dall’analisi dell’idea imprenditoriale alla redazione del business plan, alla ricerca delle fonti di finanziamento fino allo sviluppo dell’idea imprenditoriale».

«Non secondaria è una corretta valutazione del valore che l’impresa – ha sottolineato – può apportare in termini di sviluppo economico, occupazionale e riqualificazione territoriale. Proseguiremo nella proficua collaborazione già avviata con gli istituti scolastici, perché è da qui che può partire una vera rivoluzione nel modo di approcciarsi al mondo delle imprese e del lavoro e che speriamo possa rappresentare il primo passo per porre le condizioni affinché i nostri giovani siano invogliati a rimanere nella nostra terra, e non più costretti a fuggire». (rcz)

 

Camera di Commercio, Mediterranea e agricoltori uniti per il riconoscimento Dop del Bergamotto di RC

Al Bergamotto di Reggio Calabria sia riconosciuto il marchio Dop. È la ferma presa di posizione del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, del Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti e delle Confederazioni agricole Borruto (Cia), Basile (Coldiretti), Canale (Confagricoltura) e Lentini (Copagri) espressa nel corso di un recente incontro.

La ragione di tale posizione, espressa dai componenti del tavolo per il riconoscimento del marchio Dop per il frutto fresco del bergamotto già dal lontano 2019, è semplice: il riconoscimento della Dop è l’unico in grado di garantire la massima tutela dell’agrume nella sua globalità al fine di valorizzarne tutti i derivati, legando indissolubilmente il prodotto al proprio territorio in tutte le fasi della produzione; nonché il solo in grado di agevolare la nascita di una filiera produttiva d’eccellenza.

La normativa vigente della Dop stabilisce che debba essere comprovato non solo un legame tra storia, tradizione, “reputazione” o caratteristiche del prodotto e l’origine geografica, bensì che debba sussistere un legame tra la qualità, le caratteristiche del prodotto e lo stesso ambiente geografico di produzione.

Un legame, quest’ultimo, non sempre presente e dimostrabile nei prodotti tutelati, soprattutto nei prodotti agricoli, ma che nel caso del bergamotto è accertabile in quanto le caratteristiche qualitative richieste dal disciplinare sono legate proprio all’areale di produzione, come provato negli anni dai numerosi studi condotti anche dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha condiviso il percorso di tutela attraverso il riconoscimento Dop.  

In altre parole, sarebbe limitativo puntare ad un riconoscimento basato solo un elemento, ad esempio di notorietà, e non ambire invece alla maggior tutela della Dop, trattandosi di un prodotto dalle peculiarità uniche, anche rispetto ad altre produzioni analoghe.

Il “Bergamotto di Reggio Calabria”, le cui qualità aromatizzanti costituiscono l’elemento identitario, qualificante e caratterizzante dell’agrume reggino, è già meritatamente protagonista nei mercati nazionali e internazionali. Oggi è dovere delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria (ovvero gli organismi deputati a rappresentare i produttori) credere fermamente che le caratteristiche di unicità ed inimitabilità dell’olio essenziale debbano essere riconosciute anche al frutto. 

Tale risultato, se raggiunto, produrrà un enorme vantaggio competitivo per l’intera filiera anche in termini di crescita delle quote di mercato, considerato che tutte le fasi produttive dovranno svolgersi nella zona geografica di riferimento della produzione. 

L’iter di estensione anche al frutto della Dop esistente è stato seguito dalla Camera di Commercio fin dall’inizio, accompagnando i principali attori, ossia i produttori, per tutte le fasi procedimentali, che come dichiarato recentemente dal Governatore Occhiuto e dall’Assessore regionale Gallo dovrebbe concludersi in sei mesi.

Il mondo agricolo e produttivo, che doverosamente e, soprattutto, orgogliosamente rappresentiamo, potrà contare sul prosieguo del nostro impegno in questo percorso di dignità e sviluppo a favore dell’intera filiera agricola e delle attività di trasformazione. (rrc)

Il presidente di Unioncamere Andrea Prete a Catanzaro per premiare le imprese calabresi

Il presidente di UnioncamereAndrea Prete, ha partecipato alla cerimonia di consegna dei Premi alla Fedeltà, al lavoro e al progresso economico organizzata dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, giunta alla 20esima edizione. 

«Iniziative che danno il senso di appartenenza. È stata una premiazione molto sentita, ho percepito in molti momenti l’emozione dei partecipanti, siano esse imprese o dipendenti; vere eccellenze del territorio», ha detto il presidente Prete all’iniziativa, che è la prima dall’accorpamento dei tre Enti camerali.

Oltre cento i premiati nelle diverse sezioni, tra imprese e lavoratori dipendenti di impresa a cui la Camera di Commercio ha voluto tributare un riconoscimento per la dedizione, la lungimiranza e la determinazione con cui hanno contribuito e continuano a contribuire al progresso economico. «Si tratta di iniziative utili anche per promuovere uno spirito di collaborazione tra il sistema delle imprese e il territorio. Ci si sente orgogliosi» ha dichiarato Andrea Prete. 

«È stato un evento straordinario anche grazie alla partecipazione del presidente nazionale di Unioncamere, Andrea Prete che ringrazio per la sua vicinanza – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo –. Grande l’emozione che abbiamo percepito durante la premiazione da parte degli imprenditori e dei dipendenti, mi ha davvero colpito perché è espressione di un legame profondo con il territorio ma soprattutto di devozione al lavoro. Questa edizione poi è stata particolarmente sentita perché ha consacrato l’unione dei tre enti camerali, oggi diventati una grande famiglia».

Nella sezione longeve e di successo sono state premiate le imprese Statti 1784, Cantine Ippolito 1845, Callipo Group 1913, Caffo Group 1915, Gruppo Raffaele 1935 – per la loro fedeltà al lavoro, per la lealtà verso il proprio territorio e per i risultati ottenuti posizionandosi tra le più rappresentative nel panorama del sistema imprenditoriale regionale e nazionale.

Il premio speciale alla memoria “Franco Scavo” è stato, invece, assegnato a Nicodemo Librandi, tra i pionieri del rinascimento enologico della Calabria. Premio alla carriera poi è stato conferito al professor Francesco Stillo, per l’alto valore specialistico nella sua professione medica, chirurgo di fama nazionale ed eccellenza della comunità catanzarese.

Durante la premiazione il presidente di Unioncamere si è soffermato sul problema del mismatching: «Noi abbiamo un’analisi mensile dei dati del mercato del lavoro e registriamo la crescita di questo fenomeno» ha confermato Prete. «Attualmente il 50% dei profili ricercati dalle imprese non si trovano con due difficoltà in particolare: non ci sono sufficienti candidati e quando ci sono non hanno una preparazione adeguata. C’è un disallineamento tra il mondo della formazione e del lavoro».

«Indiscutibilmente dopo la pandemia – ha proseguito – abbiamo assistito ad una accelerazione della digitalizzazione, le tecnologie avanzano, basti pensare all’intelligenza artificiale. Probabilmente però questo cambiamento non cammina di pari passo con i percorsi formativi, utili a plasmare le competenze che occorrono. Non è un problema di facile soluzione, ma se pensiamo agli Its possono rappresentare uno strumento utile per la formazione dei profili maggiormente ricercati dalle imprese. Se si analizzano poi le competenze di area Stem si raggiunge una percentuale del 70% di profili irreperibili nel mercato del lavoro. Un problema acuito dal crescente fenomeno della denatalità che nel Mezzogiorno si aggiunge a quello della fuga dei cervelli. Uno scenario non roseo, soprattutto, in prospettiva perché si rischia lo spopolamento e la desertificazione dei nostri territori».

Nella giornata di domenica il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, si è trattenuto in città e, accompagnato dal presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo, dal segretario generale, Ciro Di Leva, e dall’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, ha visitato le gallerie del San Giovanni, il complesso monumentale e l’archivio di Stato.

«Il presidente Prete ha potuto ammirare il patrimonio storico e culturale della città di Catanzaro che ha molto apprezzato» ha concluso il presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo. (rcz)

Nella Provincia di Crotone le imprese sono dinamiche

Le imprese nella Provincia di Crotone sono dinamiche. Sono i segnali incoraggianti che arrivano dal Report Economico delle tre province di competenza della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia elaborato con il contributo del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”.

Ad illustrare i dati della Provincia di Crotone, Maria Monti, dell’Ufficio Studi della sede camerale crotonese. Da quanto emerso, si conferma, da un lato, il divario con il resto del paese in molti degli ambiti analizzati, dall’altro si offrono segnali incoraggianti dovuti alla dinamicità delle imprese registrate (+0,7% di imprese attive nel 2023 rispetto all’anno precedente) e al trend positivo di alcuni drivers tra i quali le esportazione che, seppur ancora limitate in termini  assoluti, fanno registrare nel terzo trimestre 2023 un incremento significativo (+41.6%) e il turismo che dopo la crisi pandemica ha registrato una buona ripartenza.

«Possiamo ben comprendere l’importanza per il territorio e per i decisori istituzionali il valore di periodiche rilevazioni e analisi puntualmente compiute dall’ente camerale – ha commentato Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia aprendo i lavori –. La presentazione del rapporto economico è un’occasione di confronto con i protagonisti del mondo imprenditoriale e sociale allo scopo di programmare e intraprendere azioni di crescita e di sviluppo».

Ai saluti istituzionali, sono seguiti quelli dell’assessore comunale Maria Bruni che ha portato i saluti del sindaco di Crotone ed ha ringraziato l’ente camerale per l’invito sottolineando come anche per l’amministrazione locale le informazioni socio-economico siano essenziali per la programmazione delle attività legate allo sviluppo del territorio.

Ad introdurre ed esporre i dati contenuti nel report il segretario generale della Camera di Commercio, Ciro Di Leva, che ha precisato come l’ente sia sempre impegnato sul fronte dell’informazione economica anche grazie al registro delle imprese, tenuto dalle Camere di Commercio, che oltre ad assolvere al ruolo essenziale di pubblicità legale, rappresenta una fonte di informazione indispensabile per comprendere le dinamiche imprenditoriali.

L’evento, moderato dal giornalista Francesco Sibilla, è proseguito con l’intervento del consigliere regionale Antonello Talerico che ha sottolineato l’importanza di intervenire in maniera sinergica a livello regionale per poter incidere positivamente sul recupero delle posizioni che ancora ci distanziano dal resto del paese.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento del commissario straordinario per la bonifica, Emilio Errigo, che ha espresso soddisfazione per l’impegno delle istituzioni e organizzazioni del territorio, che cooperando possono tutte contribuire attivamente al rilancio socio-economico del territorio, esprimendo, al contempo la sua ferma volontà di realizzare pienamente il mandato ricevuto e impegnandosi ad avviare le attività di bonifica entro i prossimi sei mesi. (rkr)

Falbo (Camera Commercio) incontra i funzionari del ministero dell’Agricoltura per marchio Igp alla ‘nduja di Spilinga

Il riconoscimento del marchio Igp alla ‘nduja di Spilinga diventa sempre più realtà. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolto al ministero dell’Agricoltura un incontro tra una delegazione del Consorzio ‘Nduja di Spilinga, guidata dal presidente Francesco Fiamingo e i funzionari del Ministero.

Assieme a Fiamingo, presenti nella delegazione anche il sindaco Enzo Marasco, il presidente della Camera di Commercio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo e il prof. Orazio Olivieri, docente all’Università di Roma Tor Vergata, che sta fornendo supporto tecnico in qualità di esperto di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici italiani, ha avuto modo di sedersi attorno ad un tavolo tecnico con la dirigente dell’Ufficio per la promozione della qualità agroalimentare dello stesso Ministero, la dott.ssa Roberta Cafiero, a rappresentare le priorità del territorio che identifica con Spilinga, come punto centrale di riferimento e i sette comuni limitrofi dell’areale geografico di produzione, per la conclusione dell’iter procedurale di riconoscimento del marchio I.G.P. “’Nduja di Spilinga”.

Un incontro, quello romano, concordato dal dicembre scorso, quando tutti i rappresentanti delle rispettive categorie, su invito dello stesso presidente Falbo, si erano incontrati per esprimere ognuno il loro punto di vista e concordare e condividere un’azione comune per la tutela e valorizzazione competitiva del prodotto, di imprese, filiere e, soprattutto, del territorio. 

«È stato un passo risolutivo – ha sottolineato il consorzio dei produttori –. Abbiamo avuto modo di chiarire i piccoli interrogativi richiestici dal Ministero e metterli, direttamente insieme a loro, su carta, per definire con più precisione il disciplinare presentato. Anche ai loro occhi, con documenti alla mano, il resto è sembrato già tutto definito alla perfezione. I funzionari presenti hanno dimostrato la loro grande attenzione nel fornirci un concreto supporto nel concludere al più presto l’iter procedurale, riconoscendo e sottolineando con estrema chiarezza che si tratta di un prodotto d’eccellenza contestualizzato in un preciso territorio, quello di Spilinga e del Monte Poro». 

Ad introdurre lo stato di fatto del procedimento di riconoscimento, nell’incontro romano, è stato il delegato del Consorzio dei produttori, Pasquale Pugliese, che ha dettagliatamente chiarito, per ogni singolo punto, gli interrogativi posti dai funzionari ministeriali, «affinché ogni questione pendente venga ad essere risolta nella direzione di una certificazione che risponda alle legittime attese dei produttori, alle prospettive di sviluppo del territorio, agli interessi di una intera comunità», al quale ha fatto subito seguito il presidente Pietro Falbo, con una incisiva argomentazione, rimarcando: «L’urgente esigenza di accelerare le procedure di riconoscimento del marchio innanzitutto per le positive ricadute economiche che ciò comporterà per il territorio vibonese di un prodotto identitario di una area ben specifica – ha voluto precisare e rafforzare il rappresentante della Camera di Commercio – i suoi caratteri distintivi riferibili allo specifico perimetro territoriale, appunto quello di Spilinga e aree contigue, dove la scelta imprenditoriale condivisa di antiche tecniche di lavorazione e precise caratteristiche di qualità, così come anche il microclima, ne determinano le caratteristiche di eccellenza e unicità, quelle stesse che ne fanno un prodotto noto e apprezzato in tutto il mondo».

«Parliamo poi di un territorio, come quello vibonese – ha proseguito Falbo – che spesso viene relegato in fondo alle classifiche nazionali per qualità della vita e del settore produttivo-economico, quando poi invece dimostra di avere quelle peculiarità storicamente riconosciute ed ascritte da sempre a specifiche aree che, in questo caso, riconosciute col Marchio IGP alla ‘Nduja di Spilinga, non solo attestano l’identità e l’eccellenza di un prodotto tipico ma, al contempo, possono dare impulso a produzioni e filiere agroalimentari, dell’accoglienza e della ristorazione, in uno, al settore turistico e a ogni altro comparto produttivo in una logica di sviluppo equo ed integrato, anche per quei territori provinciali e calabresi che ancora patiscono, per diverse ragioni, di isolamento economico e commerciale».

«Voglio ringraziare i dirigenti del ministero dell’Agricoltura – ha concluso il presidente dell’Ente camerale – per l’attenzione e la disponibilità dimostrata. Il percorso continuerà nei prossimi giorni e si concluderà, speriamo a breve, con l’atteso riconoscimento».

Un prodotto che, ormai da anni, come ha voluto evidenziare in piena condivisione l’intera delegazione presente, proseguendo con l’intervento del presidente Falbo, «ha dimostrato con grande evidenza il suo potenziale economico e commerciale, attirando diffusa attenzione e interesse imprenditoriale anche al di fuori dello specifico distretto produttivo, con proposte che, modificando l’identificazione d’area, gli standard produttivi e, finanche, la denominazione del prodotto, oltre a privare lo stesso della sue peculiarità possono ingenerare confusione nei consumatori a cui invece si deve tutela nella chiarezza, identificazione, tracciabilità». 

Una precisazione, questa, sottolineata a chiare note dagli stessi funzionari del Ministero, che hanno voluto puntualizzare per voce della stessa dirigente Cafiero: «l’identità territoriale così come ben rappresentata in questa documentazione va nella prospettiva di tutelare un prodotto ben definito come “Nduja di Spilinga”, localizzata come areale di produzione nel perimetro descritto. Ciò non toglie in modo legittimo che altri territori calabresi possano tranquillamente identificare le proprie produzioni con il termine “nduja”, “nduja di Calabria”, ecc.». (rrm)

 

Parole apprezzate e condivise dai produttori presenti, che hanno manifestato proprio questo intento e questa direzione nei processi futuri, dal presidente Falbo e dal sindaco Enzo Marasco, che in chiusura ha avuto anche un incontro fugace direttamente con il Ministro Francesco Lollobrigida. In chiusura, i rappresentanti del Consorzio dei produttori presenti, hanno voluto ringraziare fiduciosi il presidente Falbo, «che si è prodigato ad organizzare l’incontro mantenendo fede a quanto proposto nell’iniziale riunione dello scorso dicembre, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Marasco, precipitatosi con grande determinazione in prima linea Roma a sostenere le istanze della comunità rappresentata e dei sindaci del territorio che hanno dato la loro adesione all’iniziativa, sostenendo le  stesse tesi e pronti a dare il loro contributo fattivo ad ogni iniziativa».

CROTONE – La Camera di Commercio presenta il report “L’Economia di Crotone”

Domani mattina, a Crotone, alle 10.30, nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, sarà presentato il primo rapporto sull’economia 2022/2023.

Il rapporto – realizzato dall’ente camerale in collaborazione con il centro studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne” – offrirà un quadro aggiornato dell’economia e dell’evoluzione del sistema produttivo delle tre province di competenza dell’ente camerale con un focus sul mercato del lavoro, sul commercio estero, sul credito e sul turismo.

I lavori saranno aperti dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, e dal segretario generale, Ciro Di Leva. Il report sarà illustrato dai componenti dell’ufficio promozione Annunziata Manfredi e Maria Monti che offriranno una analisi dettagliata della situazione economica della provincia di Crotone.

All’iniziativa sarà presente l’assessore alle Sviluppo economico della Regione Calabria Rosario Varì e il commissario straordinario per la bonifica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara Emilio Errigo. (rkr)

 

Intimidazioni e racket, dalla Camera di Commercio di Cz, Kr, Vv fondi per installare videosorveglianza

Il 24 gennaio, alle 11, nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, l’Ente, guidato da Pietro Falbo presenterà un avviso finalizzato alla concessione di contributi economici rivolti agli imprenditori operanti nelle tre province di competenza dell’ente per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’esterno degli esercizi commerciali.

La misura ha lo scopo di fungere da deterrente e, al tempo stesso, coadiuvare le forze dell’ordine nelle attività di investigazione su episodi estorsivi o di racket, dopo i recenti fatti di cronaca che hanno evidenziato la necessità di un controllo più capillare sul territorio.

I lavori saranno introdotti dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo; alla conferenza stampa è prevista la presenza del prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, del questore di Catanzaro Paolo Sirna e del comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Mazzullo(rcz)

L’impegno delle istituzioni per la Bonifica del territorio crotonese

La tutela dell’ambiente e il diritto dei cittadini a vivere in luoghi salubri. È attorno a questi temi che è si è svolto l’incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e che ha registrato l’autorevole presenza del commissario straordinario delegato per la bonifica del Sin di Crotone, Cassano e Cerchiara, Emilio Errigo, e del responsabile per i Siti della Regione Calabria di ENI Rewind, Antonio Zito.

A Crotone, l’ente camerale ha deciso, di concerto con il commissario straordinario, di mettere tutti attorno al tavolo per favorire un confronto tra le istituzioni chiamate alla messa in sicurezza del territorio, a beneficio dei cittadini e delle imprese che qui operano nell’ottica di incoraggiare lo sviluppo economico. 

L’incontro, volto a condividere le informazioni e i dati necessari per la più celere pianificazione delle attività da intraprendere per la bonifica del territorio crotonese, è stato particolarmente partecipato. Numerosi sono stati gli interventi su un tema così delicato e di interesse sociale, al dibattito hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Crotone Fabio Manica, il presidente di Confcommercio Crotone Antonio Casillo, il vicepresidente di Confindustria Alessandro Brutto, il direttore de “Il Crotonese” Giuseppe Pipita, il segretario della Uil Crotone Fabio Tomaino, il segretario della Cisl Magna Grecia Luigi Tallarico, il rappresentante della Nuova Scuola Pitagorica Marco Tricoli, il presidente di Confagricoltura Diego Zurlo, la direttrice episcopale dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina Rossella Spinelli, l’artista Gaspare Da Brescia della Nuova Scuola pitagorica, il rappresentante di presidenza della Cia Gaetano Potenzone, Mario Patanisi di Ance Crotone, Sabatino Vetta esponente del comitato per la fusione dei Comuni del Crotonese, Sandro Tricoli rappresentante di Wwf Crotone e Giovanni Ferrarelli direttore di Confcommercio Calabria Centrale. Tutti gli intervenuti hanno apprezzato le parole del commissario Emilio Errigo ed hanno manifestato la loro volontà a collaborare, a lavorare uniti, tutti nella stessa direzione per creare le condizioni di sviluppo del territorio crotonese.

«Il mio impegno è quello di aiutare i cittadini a vivere una vita migliore», ha detto il commissario Emilio Errigo nel suo intervento.

«Ho trovato in Eni massima disponibilità ma è necessario lavorare tutti insieme per far rinascere Crotone. È necessario l’aiuto da parte di tutti – ha poi aggiunto il generale – ed è per questa ragione che ho accolto con favore l’intenzione del presidente Falbo di istituire fin da subito un tavolo di lavoro permanente di confronto sulle attività di bonifica. Sono convinto che, lavorando insieme e perseguendo l’unico obiettivo comune, la bonifica delle aree contaminate, la città di Crotone e i suoi cittadini riusciranno a ritrovare quell’entusiasmo sopito per anni offrendo alle future generazioni un ambiente sano e dove poter vivere in serenità».

«Ho molto apprezzato l’entusiasmo del generale Errigo, un calabrese che ama la Calabria, uomo di grande sensibilità e di elevato spessore culturale e lo ringrazio personalmente e a nome dell’ente camerale» ha commentato il presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, sottolineando come «quello di oggi più che un incontro è un tavolo di lavoro. Da oggi prende forma questo percorso comune con l’avvio di un confronto permanente sul tema della bonifica».

«La Camera di Commercio manifesta piena disponibilità alla collaborazione ed interazione tra enti locali – ha concluso – il sistema imprenditoriale e tutti gli stakeholders del crotonese, essenziale per lo sviluppo economico e sociale tanto auspicato dal territorio». (rcz)

 

La Camera di Commercio di Cz, Kr, Vv contro abusivismo e irregolarità nel mercato immobiliare

La Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha sottoscritto, con tre Associazione di categoria rappresentative degli agenti immobiliari, una intesa volta a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’intermediazione immobiliare.

La stipula è avvenuta tra il presidente dell’Ente camerale, Pietro Falbo, Marco Napoli e Salvatore Mazza per F.I.M.A.A. (Federazione italiana Mediatori Agenti d’Affari), Andrea Bonito per F.I.A.I.P (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e Vitaliano Mongiardo per A.N.A.M.A. (Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari Immobiliari Professionali).

La principale finalità che si pone il protocollo è quella di contrastare il fenomeno dell’abusivismo e in tal senso si prevede la formazione di una apposita commissione, composta da un membro per ciascuna associazione di categoria aderente all’iniziativa e uno della Camera di Commercio, per la raccolta, il monitoraggio e la valutazione di segnalazioni su presunti casi di abusivismo nello svolgimento delle attività di intermediazione immobiliare nonché di comportamenti scorretti da parte di agenti immobiliari. 

L’ente vuol infatti costituire un osservatorio sul fenomeno scoraggiando comportamenti scorretti attraverso una serie di azioni che saranno perseguite d’intesa dall’ente camerale e dalle associazioni di categoria. L’impegno consiste nel favorire la professionalizzazione della figura dell’agente immobiliare segnalando alle autorità competenti casi di abusivismo o contrari ai principi deontologici che tutti gli iscritti al registro imprese della Camera di Commercio sono chiamati ad osservare.

Nel corso dell’incontro – a cui ha partecipato anche il responsabile del Registro Imprese della Camera di Commercio, Lorenzo Procopio – è stato inoltre stabilito di organizzare un convegno sul tema che si terrà presumibilmente nel mese di febbraio in collaborazione con le associazioni di categoria degli agenti immobiliari e il notariato  per una maggiore diffusione dei termini del protocollo e per sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti ad una rinnovata attenzione verso il fenomeno dell’abusivismo.

«Ritengo un atto doveroso la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa che mira a ristabilire condizioni di legalità e di equità per tutti gli operatori impegnati nel settore dell’intermediazione immobiliare», ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo.

«Sono purtroppo diffusi i fenomeni di abusivismo e violazione delle norme deontologiche – ha concluso – a cui è necessario porre un freno per garantire a tutti pari condizioni sul mercato. È un’azione che va condotta di intesa, le istituzioni devono porsi al fianco della associazioni di categoria assieme alle forze dell’ordine e alle autorità competenti, ciascuno chiamato a fare la propria parte Il mio ringraziamento va alle associazioni di categoria F.I.M.A.A., F.I.A.I.P e A.N.A.M.A. per aver sollecitato questa iniziativa». (rcz)

La Camera di Commercio celebra il valore delle imprese col Premio fedeltà al lavoro

La Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, celebra il valore delle imprese col Premio Fedeltà al Lavoro. Restano, infatti, due settimane per presentare domanda di partecipazione al “Premio Fedeltà al lavoro e al progresso economico” promosso dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Un appuntamento molto atteso che l’ente camerale quest’anno ha fortemente voluto riproporre per celebrare il valore delle imprese, spina dorsale del sistema produttivo.

Attraverso il conferimento del premio, l’ente camerale intende dare pubblico riconoscimento di stima e gratitudine a quanti, attraverso il lavoro e la concretizzazione della propria operosità, hanno contribuito e contribuiscono al progresso civile ed economico dei territori di riferimento. Nello specifico, l’assegnazione dei riconoscimenti è articolata in più sezioni rivolte a diverse categorie produttive ed ai lavoratori delle imprese che hanno prestato lunga attività, ma anche quelle dedicate agli esportatori, alle imprese più longeve e alle imprese più giovani ed innovative.

Un ampio ventaglio di premi per mettere in luce l’impegno, la dedizione, la lungimiranza e la determinazione delle imprese che operano nelle tre province di competenza dell’ente camerale e il contributo quotidianamente fornito alla crescita e allo sviluppo del tessuto economico e sociale. È possibile presentare domanda entro il 30 novembre. Tutta la documentazione è visionabile sul sito istituzionale della Camera di Commercio (www.czkrvv.camcom.it), nella sezione news della home page. (rcz)