CASSANO (CS) – Articoloventuno: «Il sindaco scopre la discarica»

di ARTICOLOVENTUNO – Il Sindaco, tornato dal tour estivo come gli artisti, si accorge che esiste il problema della discarica e , come da copione , cerca uno specchio per potersi arrampicare, scaricando su altri ogni responsabilità ( nel frattempo noi restiamo sempre in attesa di una spiegazione dettagliata sul finanziamento rinunciato della somma di 40 milioni), da cavaliere senza macchia a difesa degli oppressi ma indossando i panni di un imperatore romano con poteri di censura.

Ci saremmo aspettati di vedere il Primo Cittadino alla testa del suo popolo a sbarrare la strada ai tanti camion diretti verso la discarica, un po’ come faceva prima quando non era ancora nessuno e doveva accaparrarsi più voti possibili per coronare finalmente il sogno della vita, a quello stesso popolo che conta morti e sofferenze, accanto ad un Comitato che negli anni ha denunciato questa situazione ed invece oggi si sceglie di scagliarsi contro.

Mentre nei tragici giorni in cui Contrada La Silva era diventata il teatro dell’orrore , il Primo Cittadino si dilettava con le solite comunicazioni di ringraziamento per la solerzia degli interventi dovuti, mentre adesso semina, come il suo solito, messaggi subliminali sulla natura e le cause dell’incendio spargendo quella sicurezza del “chi sa tutto” perché , puntualmente e pedissequamente, i suoi bravi gli riportano tutto.

Forse se sa qualcosa, lo invitiamo a supportare davvero chi di dovere così da smetterla con il vittimismo continuo perché quando c’è da andare in Prefettura a fare forzature esponendosi al ridicolo, ha dimostrato che è capace di farlo.

E basta con questa continua lesa maestà: viviamo in un paese libero e grazie ai tanti che hanno combattuto, esprimeremo sempre il nostro pensiero.
Alcuni prima se ne facciano una ragione e prima vivranno più sereni.

Che ci siano altre responsabilità è risaputo ma ora è arrivato il momento di stabilire che le sofferenze non hanno colori. Abbassiamo i toni stile tifoseria, perché purtroppo non siamo allo stadio.
Ognuno metta da parte egoismi, appartenenze e convenienze così da essere tutti compatti contro questo mostro che abbiamo in casa. Altre storie o scaricabarile non interessano a nessuno.

Facciamo davvero gli interessi della gente comune. Su altro continueremo a confrontarci. (av)

CASSANO (CS) – Papasso: «Necessaria una operazione verità sulla discarica di La Silva»

di GIANNI PAPASSO – Tutto ha inizio con ordinanza del settembre 2019 – quando il comune era commissariato – l’allora presidente della Regione Calabria Mario Oliverio dichiarava di far proseguire le attività di conferimento di rifiuti presso la discarica di cassano fino a quanto previsto da un progetto precedentemente approvato e che prevedeva 120mila tonnellate. Nel frattempo ci sono state le elezioni (novembre 2019 dove vengo eletto sindaco nuovamente e al primo turno), all’insediamento della mia amministrazione deliberammo che per il consiglio comunale, il sindaco e il comune, la discarica non dovesse più essere utilizzata se non per quanto previsto dal progetto.

Tutto questo perché nel frattempo nella discarica, sotto la gestione commissariale, sono state portate le cosiddette ecoballe, ignorando del tutto la volontà dei cittadini, ed era stato dato sia il sì al sopralzo della quarta buca sia il sì alla realizzazione della quinta. Successivamente, il consiglio comunale che si insedia, smonta il dettato dei commissari e delibera sia il no al sopralzo della quarta buca, sia il no alla realizzazione della quinta. A riguardo, il 3 gennaio 2020, dopo meno di un mese dalle elezioni e dopo due giorni dalla delibera di consiglio comunale, viene nominato un commissario che deve ottemperare all’ordinanza del presidente Oliverio visto proprio il “no” dell’amministrazione comunale. Il commissario si insedia, viene stilato un verbale, e dichiaro che non ero assolutamente d’accordo con quanto si doveva fare manifestando l’indisponibilità del Comune a quanto era stato disposto portando all’esame del commissario la decisione del consiglio comunale. Il commissario si rivolge alla procura, contro di me e vengo tacciato di ostruzionismo nei confronti della Regione querelandomi. Ovviamente ho scritto alla Procura spiegando che il commissario voleva mettere mano al bilancio comunale per svolgere i suoi compiti per una discarica di proprietà regionale e che le casse comunali non potevano garantire questo suo agire perché avrebbe creato solo problemi allo stesso oltre a ribadire nelle mie controdeduzioni la volontà popolare che era ben altra.

Quindi l’attività del commissario si conclude con questo esposto in procura. Intanto ci sono le elezioni, viene eletta presidente la compianta Iole Santelli, vengo convocato dalla Regione Calabria e mi viene chiesta collaborazione per abbancare altri rifiuti vista l’emergenza che si viveva in Calabria anche perché altri impianti non erano stati realizzati nei tempi previsti. Anche in quel caso dichiarai il mio parere negativo e dissi che la volontà del consiglio comunale era stata quella racchiusa nella delibera di consiglio del 1 dicembre 2019 inviata a tutti, Regione Calabria compresa. Riferii anche che vigilava sulle attività di tutti per la discarica anche un comitato nato per tenere sotto controllo quanto accadeva in contrada La Silva nel suddetto impianto. Comitato che venne invitato ad un successivo incontro, tra questi anche il signor Pietro Francomano, altri rappresentanti tra cui alcuni soggetti di Francavilla (la discarica si trova al confine col suddetto comune), e gli venne chiesto di esprimere un parere sul prosieguo delle attività.

In quella circostanza il comitato, compreso il capo delegazione Francomano, ha espresso parere favorevole affinché si potesse conferire ulteriori rifiuti presso la discarica del Comune di Cassano riaprendo, di fatto, quella che era una decisone assunta tenendo conto, ovviamente, della gravissima situazione rappresentata dagli uffici della Regione e dagli assessori Sergio De Caprio e Gianluca Gallo. A seguito di questo incontro con ordinanza del 20 maggio 2020 la Santelli attiva nuovamente la discarica di contrada La Silva per il conferimento di 30mila metri cubi con un conferimento massimo giornaliero di 150 metri cubi.

La condizione negoziata da me, in qualità di sindaco, fu che nella stessa ordinanza si dicesse che non sarebbe stata più realizzata la quinta buca, punto che viene inserito puntualmente. Ho detto sì dopo aver ascoltato il sì del Comitato e qui inizia anche il loro silenzio. Intanto nel novembre 2020 faccio fare un controllo, ci accorgiamo che si è andati ben oltre i 30mila metri cubi e protesto per questo fatto con nota scritta indirizzata alla Regione e agli altri responsabili e chiedo che venissero spostate le ecoballe perché nel frattempo c’era stato un principio di incendio. Questo avviene nel silenzio di tutti gli altri attori. Alla Santelli, scomparsa prematuramente, si sostituisce il suo vice Nino Spirlì il quale emette una ordinanza, sempre nell’ambito della legge, per far proseguire i conferimenti a soluzione di continuità. Anche questo avviene nel silenzio generale, l’unico che si oppone sono sempre io. Lo stesso Spirlì fa fare una ricognizione delle discariche regionali e per Cassano si dice che possono essere conferite soltanto altre 5mila tonnellate.

Dopo poco arriva una nuova ennesima ordinanza, la 41 del giungo 2021, che riapre la prima buca per farla livellare con altri rifiuti. Anche in questo caso sono solo io a protestare con una lettera datata 21 giugno dove lamento anche una scortesia degli organi regionali perché queste ordinanze sono state emesse senza consultare il sindaco e gli altri interessanti alla vicenda. La mia protesta (che ancora una volta è l’unica) sortisce i suoi effetti, vengo chiamato dall’assessore De Caprio e concordiamo che il sopralzo doveva prevedere invece di 30mila tonnellate solo 10mila. Anche questo impegno non viene rispettato dalla Regione. Si va a nuove elezioni, diventa presidente l’onorevole Roberto Occhiuto e questa volta interviene il presidente della Provincia che emette una nuova ordinanza (datata luglio 2022) in cui autorizza la realizzazione di una serie di opere attorno alla quarta buca per abbancare altri rifiuti.

Ancora una volta sono solo io a protestare anche perché il mio Comune viene nuovamente escluso da ogni ragionamento cosa che invece era stata fatta dalla presidente Santelli. Rispetto a queste mie note di protesta c’è stato il silenzio più assoluto ma non solo della Regione e della Provincia, anche in loco di comitati e interessati vari perché tutti tacciono e fanno finta di niente. Intanto si va avanti, il comune è esautorato e non svolge più nessuna attività presso la discarica di contrada La Silva perché il tutto è gestito dalla Regione (compresa la scelta delle imprese), a noi rimane solo la possibilità del controllo per verificare il limite delle 150 tonnellate al giorno che, se superato, non permetterebbe alle imprese di stoccarli e sistemarli giornalmente. Ad aprile 2023, per puro caso, veniamo a conoscenza di un’altra ordinanza che prepara il presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Ne veniamo a conoscenza perché nella proposta di ordinanza viene chiesto il parere dell’ufficio sanitario di Cassano che chiama il sindaco e lo notizia su una richiesta di ulteriori conferimenti di 30mila metri cubi sulla terza buca (previa rimozione della copertura) e di altri metri cubi residui sulla quarta buca.

Questa volta, oltre alle proteste pubbliche con comunicati e note ufficiali, essendo anche consigliere provinciale, l’ho fatto direttamente in Consiglio Provinciale perché si disponeva della discarica del Comune di Cassano senza nemmeno consultare il sindaco e i referenti comunali. Nel frattempo ci sono stati gli incendi, si parla di autocombustione ma io non so se sia effettivamente così. Oggi c’è una nuova ditta che gestisce l’impianto, la nuova impresa ha assunto un vigilantes che dal pomeriggio, fino alle 7 di mattina (quando non ci sono i conferimenti) sta in discarica e da allora, guarda caso, non ci sono stati problemi. Quando ci sono stati gli incendi (che fortunatamente non hanno prodotto nessun inquinamento) io sono stato lì fino alle 23 insieme ai pompieri, alla squadra manutenzione del comune e tutti gli altri soccorsi. Ho sollecitato la Protezione civile regionale, di Arrical, della Regione stessa di intervenire. Gli ultimi aggiornamenti ci dicono che oggi Arrical, la nuova autorità che gestisce i rifiuti e le risorse idriche della Regione Calabria, ha intenzione di riunire le quattro buche per avere ancora più spazio per abbancare ulteriori rifiuti costruendo anche un impianto di energia solare fotovoltaico nello stesso impianto. Anche in questo caso ho dichiarato il mio “no” e quello della città di Cassano ma, purtroppo, non conta nulla.

Il comune è – di fatto – esautorato dalle decisioni prese dalla Regione Calabria e dalla Provincia di Cosenza che emettono ordinanze senza consultare il comune stesso. Le leggi in vigore non mi consentono di attivare ordinanze superiori a quelle di Provincia e Regione, sarebbe un gravissimo reato. L’unico potere che ho è quello dello di controllare e lo sto esercitando a dovere. In ogni caso da figura istituzionale, mi rendo conto dell’emergenza rifiuti che vive la nostra Regione e pertanto vanno censurati coloro che non si sono attivati e non si attivano per la realizzazione dei necessari impianti per come previsto dal piano regionale dei rifiuti.

Censuro inoltre chi, per tutta l’estate, ha provato ad attaccare il sindaco individuandolo come colpevole. Ma se un colpevole c’è va cercato altrove. Tutti i documenti qui citati o citati nell’intervento del consiglio comunale dell’11 settembre rivedibile a questo indirizzo https://fb.watch/n33jdBpDEt/ sono disponibili nella mia segreteria. Tanto è dovuto per fare chiarezza sulla situazione della discarica di Contrada La Silva. (gp)

(Gianni Papasso è sindaco di Cassano all’Ionio)

CASSANO (CS) – Partono i lavori per la raccolta della acque bianche a Lauropoli

Sono stati consegnati ieri pomeriggio i lavori per dotare, dopo decenni, la popolosa frazione di Lauropoli del sistema di raccolta delle acque bianche. «Una giornata storica» come l’ha definita il sindaco Giovanni Papasso perché è da tantissimi anni che la popolazione residente attendeva questo intervento di urbanizzazione primaria e che vedrà la luce nel giro di un anno.

Alla formale cerimonia, oltre al sindaco Papasso, erano presenti il presidente del consiglio Lino Notaristefano, la giunta, una rappresentanza di consiglieri comunali, dirigenti dell’ente locale, la direzione lavori rappresentata dagli ingegneri Angelo De Luca e Giuseppe Lanzillotta, Francesco Moio, legale rappresentante dell’Impresa esecutrice Coframo Srl e con il geometra Francesco Praino, responsabile unico del procedimento, oltre a tantissimi cittadini intervenuti per scoprire i dettagli del tanto atteso progetto. Come hanno raccontato i presenti, il progetto esecutivo riguarda la realizzazione di un adeguamento della raccolta delle acque piovane in tre principali zone dell’abitato di Lauropoli: zona via San Nicola – via Maroncelli (divisa in due sotto-zone), zona via Fiume e zona via Capolanza.

La prima zona interessata riguarda la parte nord-ovest dell’abitato, a monte e a valle del corso Laura Serra che è il corso principale della frazione. La parte a monte è conosciuta come rione San Nicola e costituisce la prima sottozona; la parte a valle è la porzione di centro storico compresa fra corso Laura Serra e via Maroncelli e costituisce la seconda sottozona. La seconda zona interessata è una porzione del rione Capolanza limitrofa a via Sibari. La terza zona interessata comprende via san Giusto, le strade che insistono su via Fiume, via dei Caduti e via Feliciazza.

«Nel 2019 avevo chiuso la campagna elettorale a Lauropoli – ha commentato il sindaco Papasso – dicendo che ci saremmo impegnati per portare la raccolta delle acque bianche a Lauropoli sia perché rappresentava un problema per tutta la frazione sia perché i disagi poi si ripercuotevano anche sulla zona di Ponte Nuovo. Oggi manteniamo anche questa promessa presente nel mio programma elettorale che nasceva dalla richiesta di tantissimi cittadini perché è da anni che ne chiedevano la realizzazione. Ci siamo messi al lavoro e oggi portiamo a casa questo ennesimo risultato passando dall’astratto al concreto. Stiamo dimostrando che fare teoria, promesse, facili polemiche è da tutti. Passare dall’astratto al concreto no, lo stiamo dimostrando e tutta la gente intervenuta questa sera è la cartina tornasole dell’affidabilità raggiunta dalla mia amministrazione. Andiamo avanti così, presto daremo il via ad altri interventi. Intanto, come previsto dal capitolato d’appalto, i lavori costeranno 990.000 euro di cui circa 800.000 solo di lavori».

Ma la giornata è storica per Lauropoli anche per un altro motivo, proprio ieri mattina sono iniziati anche i lavori di rigenerazione urbana che interesseranno particolarmente il quartiere Capolanza.

«Per questo appalto – ha concluso Papasso – spenderemo 1.700.000 euro. Fatti seri, onesti, concreti. Uno schiaffo alle infamie, alle maldicenze, alle invidie e alle gelosie». (rcs)

CASSANO – Il Comitato antidiscarica continua la lotta all’inquinamento e strattona i politici locali e regionali

Il Comitato antidiscarica, nel corso di una riunione di volontari provenienti da Lauropoli-Cassano e da Francavilla Marittima, ha deciso di continuare la propria azione per la bonifica del sito della discarica La Silva contro l’inquinamento dell’aria, dell’ambiente, del paesaggio e delle colture specializzate intensive – delle quali numerose sono biologiche – chiedendo alle autorità amministrative locali e regionali, nonché al organismi sanitari provinciali e regionali di vigilare sulla predetta discarica, affinché sia salvaguardata la salute dei cittadini e le varie colture impiantate da anni.

Tra gli obiettivi che il Comitato persegue vi anche quello di bloccare eventuali progetti di ulteriore utilizzo ed ampliamento della discarica “La Silva”.

I convenuti hanno ritenuto di attribuire le responsabilità della mancata tutela del territorio agli esponenti politici locali e regionali che, in forza del loro mandato pubblico, potevano meglio gestire la questione, per difendere gli interessi legittimi della salute dei cittadini e il lavoro di numerose aziende agricole che insistono sul territorio circostante. I presenti hanno chiamato in causa, in particolare, l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e al sindaco di Cassano Giovanni Papasso anche in relazione a precedenti impegni assunti in difesa del territorio e della salute dei cittadini.

«L’avvocato Gallo, in qualità di assessore regionale all’agricoltura, sicuramente conosce l’importanza che il settore agricolo ricopre – è stato fatto rilevare – nell’economia del territorio che si estende per centinaia di ettari proprio intorno all’ecomostro “La Silva”; come può, pertanto, disinteressarsi delle sorti dei tantissimi agricoltori che vedono compromessa la qualità dei loro prodotti e, in molti casi addirittura “bio”, e proteggere dalle esalazioni malsane che formano una cortina tossica perennemente per tutto l’anno, e dall’inquinamento delle nostre falde acquifere?». (rcs)

CASSANO (CS) – Articoloventuno: «Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire»

di ARTICOLOVENTUNO – Articoloventuno, presente sul panorama cassanese ormai da 4 mesi, con l’obiettivo di suscitare dialogo e interesse per lo sviluppo e per la crescita della nostra città, è aperto a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Cassano e la risoluzione dei tanti problemi con programmazione, visione, lungimiranza e soprattutto realismo.

Affermiamo con convinzione e fermezza che non ci desta e non c’ha mai destato alcuna preoccupazione o paura colui che è alla guida del paese, o coloro i quali si prestano al suo gioco, perché ormai è chiaro a tutti che il suo tempo sia finito.

A nostro avviso, sosteniamo che il suo vero nemico sia lui stesso e, sinceramente, non può che farci comodo il suo sfrenato attivismo, anche se costoso, perché più la gente lo vede e lo sente raccontare cose che farà con lo scopo di impressionare, e più gli si rivolta contro.

Un esempio della sua politica sfrenata è tangibile tra gli ambienti del Palazzo Comunale: dopo anni di incertezze e diversificazioni, solo ora darebbe le 36 ore a tutti i dipendenti per il semplice motivo di essere prossimo alle elezioni.
Ma chi è che cascherà in questa trappola?

D’altro canto, a seguito delle continue sollecitazioni e denunce di cui si è fatto carico Articoloventuno relative alla stabilizzazione di tutto il personale, ci meraviglia come questa azione sia passata per straordinaria: non era altro che un atto dovuto e non una gentile concessione dell’Amministrazione, considerate le continue pressioni psicologiche e strette verso i dipendenti.

Un atto dovuto così come hanno fatto le tante altre amministrazioni comunali nel corso di questi ultimi anni, non solo e non tanto per avere a tempo pieno il personale, ma soprattutto per dare la giusta dignità alle famiglie.
Eppure, chi ci governa, non dovrebbe dimenticare lo stato d’animo di chi vive in situazioni di precarietà, considerato che lui l’ha conosciuto in prima persona per decenni.

O peggio ancora sul silenzio mortificante relativo alla questione discarica e sul finanziamento rinunciato di 40 milioni di euro, aggravata dal fatto che, tra le file della maggioranza, vi è anche una consigliera con la delega specifica alla salute che, pur essendo sempre presente fisicamente, non hanno mai speso una parola in merito.
Così come il silenzio è piombato su operazioni verso le quali non si può stare zitti usando il metodo di “allontanare ciò che era vicino”.
Non è accettabile!

Basta con il vittimismo secondo cui gli altri ce l’hanno con chi amministra: sicuramente noi no!
Vogliamo precisare che ci rivolgiamo al Primo Cittadino non perché ci stia antipatico o quant’altro, ma perché ha catalizzato ed assorbito a sé stesso tutti i ruoli, sminuendo così consiglieri comunali ed assessori!

Semplicemente noi contestiamo e non condividiamo quel metodo sempre più clientelare che considera, chi gestisce la casa Comunale di tutti, come se fosse casa sua: dallo sperpero di risorse pubbliche, ad una stagione di concorsi rimasta ad appannaggio di una ristretta cerchia, fino ad arrivare agli incarichi legali e professionali, assegnati molto spesso fuori e con la regia (forse nemmeno più tanto occulta) di qualche studio paesano, in spregio ed in danno ai tanti professionisti locali.

Ormai si capisce già dai selfie che si pubblicano a chi andranno i contributi importanti.

Per dieci lunghi anni il Primo Cittadino ha potuto agire indisturbato, senza contrasti grazie ad un’opposizione poco attenta, seminando paure e rincorrendo quelle poche voci critiche e scagliandosi contro come una clava.
Adesso che qualcuno pone certe considerazioni, non si fa altro che utilizzare contro mezzucci da quattro soldi, che spesso si rivoltano contro come un boomerang, per confondere le menti.

Stendiamo un velo pietoso su come si tira in ballo la patologia della depressione verso chi non condivide ed appoggia le idee dell’amministrazione.
Un tema maledettamente serio e delicato che non ammette sarcasmo, considerato che i malcapitati lottano per uscirne e purtroppo non tutti ci riescono.
Ma, sull’invidia, rassicuriamo che generalmente scatta nei confronti di soggetti verso i quali uno riconosce una certa superiorità, e non è il caso in questione sotto tutti i punti di vista, anche perché uno ch’è invidioso in nessuna circostanza contribuirebbe a far crescere il soggetto verso il quale nutre invidia.

Noi abbiamo una visione diversa della gestione della “cosa pubblica”.
Ad esempio, di festeggiare la ricorrenza del 25 aprile senza bei petali di rose lungo il nostro cammino o, qualora un giorno ci trovassimo ad amministrare, di non distrarre mai personale dalle loro attività quotidiane per farci scorrazzare a destra e a manca accompagnati dalla scorta dei vigili e dal fotografo.

Ma presto daremo vita ai nostri cantieri programmatici, un laboratorio di idee e di freschezza sociale, culturale e politica.

Abbiamo una visione rispettosa delle Istituzioni e saremo dall’altra parte del campo a giocare comunque la nostra partita, rassicurando la gente che sta per mettersi definitivamente alle spalle un periodo buio fatto anche di dolorosi scioglimenti.
Ed a pagarne le conseguenze è stata sempre e solo Cassano!

Così come sulla differenza tra il privato ed il pubblico: il primo non dovrebbe mai entrare nel calderone della “campagna elettorale”.
Per la parte che ci riguarda, noi ci siamo occupati e ci occuperemo solo ed esclusivamente dei problemi, perché il resto non è oggetto della nostra discussione, anche perché, al contrario, se volessimo, anche noi avremmo tanto altro da dire, ma sono cose che non interessano a nessuno.

Dopo i concorsi, le assunzioni alla società di recupero e non solo, la designazione nel CdA di Casa Serena di un’altra ex candidata (e parente della neo assessora), tanto per cambiare, o quando si elegge la Vice Presidente del Consiglio che risulta la cognata del Presidente, non abbiamo nel modo più assoluto offeso la famiglia di nessuno e né disturbato chi non c’è più, tra l’altro mai assolutamente citato.

Ad onor del vero, non abbiamo mai dichiarato che dubitiamo delle capacità delle persone in questione, ma piuttosto dell’inopportunità.

Il Comune non è una bottega, ma, evidentemente, questa cosa a taluni non entra proprio in testa, e dopo che c’è stato l’accaparramento di tutto, perché non si accetta con serenità che qualcuno possa tranquillamente ironizzare sul fatto che “la quadriglia si balli in famiglia”?

Democraticamente, la gente sceglierà il suo rappresentante e se qualcuno è convinto di avere dalla sua parte l’80% dei consensi, e ci auspichiamo che il candidato sia l’attuale Sindaco (per noi il miglior competitor possibile) però dovrà essere in grado di garantire al 79% che rimane gli stessi privilegi che hanno l’1%, rappresentato dalla sua corte.

Siamo difronte ad una svolta che vogliamo favorire insieme a tutti quelli che vogliono davvero cambiare il nostro paese.

Cittadini, aiutateci ad aiutarvi! (av)

CASSANO – Dopo l’incendio della discarica Silva “scintille” fra il Comitato e Comune

Il “Comitato antidiscarica”, dopo le affermazioni fatte nel corso del recente consiglio comunale dal sindaco della città Gianni Papasso, risentito ha inteso avanzare alcune precisazioni, scrivendo una lettera aperta direttamente al sindaco Papasso.

«Con riferimento -si legge in una nota diffusa agli organi di informazione- al suo intervento sui temi relativi alla gestione della discarica ‘La Silva’ fatto nell’ultimo consiglio comunale, intendiamo sottoporle alcune domande e nel contempo fare delle precisazioni. Quando lei avanza perplessità e incertezza in merito alle cause che hanno determinato il rogo della discarica ‘La Silva’ nel luglio scorso, le chiediamo perché non abbia ritenuto di manifestare questi suoi dubbi presso le sedi competenti, non solo, lei ha affermato, inoltre, a seguito di consultazione con la Protezione Civile, che l’autobotte comunale risultava del tutto inadeguata per lo spegnimento di quella tipologia di incendio, e che interessava sostanze chimiche le più svariate, le chiediamo se lei fosse a conoscenza di tale inadeguatezza e, se sì, perché non si sia attivato per tempo nel prevenire questa tragica eventualità».

A proposito del sempre crescente accumulo di rifiuti, il Comitato incalza: «per sua stessa ammissione, sono state ripetutamente superate le altimetrie in ordine agli abbanchi di rifiuti perché lei, signor sindaco, non ha denunciato gli sforamenti alla magistratura o ad altri enti competenti al controllo della discarica? Per quale motivo non è stata mai presa in considerazione dalla giunta comunale, la richiesta del Comitato riguardo ad accurate analisi, nonché carotaggi, con contraddittorio, del terreno e delle acque nei pressi della discarica per accertarsi che le infiltrazioni tossiche non abbiano contaminato irrimediabilmente il nostro amato territorio?”
“Dato che la discarica è gestita da enti terzi -conclude la nota- non dovrebbe essere suo preciso dovere dell’Amministrazione comunale, signor sindaco, controllare la quantità e la qualità dei rifiuti conferiti quotidianamente sul nostro territorio a tutela della salute dei suoi cittadini già colpiti in gran numero da patologie tumorali?». (rcs)

CASSANO (CS) – La giunta comunale ha approvato il Piano strutturale associato della sibaritide

Su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Sara Russo, la giunta comunale – guidata dal sindaco Giovanni Papasso e assistita dal segretario comunale Ciriaco Di Talia – ha approvato il Psa – Piano strutturale associato della sibaritide.

Nei giorni scorsi il Comune di Cassano aveva ribadito, in una missiva inviata alla Regione Calabria, di essere determinato – insieme a quasi tutti gli altri comuni del Psa – a far adottare ufficialmente ai rispettivi enti amministrati il Piano strutturale associato esaminato dalla Conferenza di Pianificazione.

Nella delibera approvata vengono ripercorsi i passaggi formali fin qui attraversati per arrivare a questa fase: l’Accordo Territoriale tra gli stesi Comuni di Calopezzati, Cassano All’Ionio, Corigliano, Crosia e Rossano per la redazione del PSA, comprendente il Protocollo d’intesa, aveva tracciato le strategie e le azioni strutturali relative allo sviluppo territoriale interessato e determinava, tra l’altro, la costituzione di una Cabina di Regia, con sede nel Comune di Rossano e di un Ufficio Unico del Piano, con sede nel Comune di Corigliano avente il compito di elaborazione e gestione del Piano Strutturale Associato per i Comuni partecipanti.

Con delibere di Giunta municipale, i Comuni di Calopezzati, Cassano all’Ionio, Corigliano Calabro, Crosia e Rossano avevano preso atto del Quadro Conoscitivo presentato dai professionisti incaricati e della relazione sul Quadro Conoscitivo presentata dall’Ufficio del Piano e sono state approvate le lineo programmatiche che hanno individuato i principi e gli obiettivi generali che il piano doveva perseguire. Con successive delibere dei consigli comunali, le Amministrazioni avevano poi adottato il Documento Preliminare del Psa.

Erano poi state avviate e completate nel 2015 le consultazioni preliminari circa la procedura Vas e il piano era stato aggiornato in base alle osservazioni pervenute in sede di conferenza di pianificazione da parte degli Enti competenti al rilascio del relativo parere. Nel 2017 erano stati riaperti i lavori della Conferenza per prendere atto dell’aggiornamento del Piano e delle osservazioni fatto in Conferenza di Pianificazione, operazioni concluse nel 2018 con la presa d’atto della conclusione della Conferenza di Pianificazione ed acquisizione dei pareri preliminari vincolanti. Dopo una fase di stallo della Cabina di regia la situazione si è sbloccata nelle ultime settimane: nei giorni scorsi i quattro sindaci si sono dati appuntamento alla cittadella regionale per fare il punto. Un incontro reso fruttuoso grazie al cronoprogramma fissato insieme a funzionari e dirigente del Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria, Pasquale Celebre.

I sindaci avevano quindi programmato di adottare lo strumento urbanistico entro settembre perché poi serviranno sessanta giorni per recepire eventuali osservazioni, per poi tornare nuovamente nei consigli comunali per la definitiva approvazione. Così è stato e con delibera di giunta, il comune di Cassano ha approvato il piano. Sia l’assessore Russo che il sindaco Papasso convengono nell’affermare che l’adozione del Piano – una sorta di immenso piano regolatore – «è di fondamentale importanza per dare impulso allo sviluppo del territorio e per garantire gli Enti nella partecipazione ai bandi per investimenti sul territorio e non da ultimo per scongiurare l’arrivo di un commissario per procedere all’adozione». Dopo la fase delle osservazioni gli Enti locali troveranno una data congiunta nella quale tenere i quattro Consigli Comunali. (rcs)

CASSANO (CS) – Il sindaco Papasso scrive al mondo della scuola

Come da tradizione, il sindaco Giovanni Papasso, ha inviato a studenti, operatori del mondo della scuola e ai genitori, una lettera per l’inizio del nuovo anno scolastico.

«Carissime/i – esordisce lo scritto – riparte la Scuola e la Città torna ad assaporare il profumo della giovinezza e a respirare un’aria ricca di speranza e di fiducia nel futuro. È un momento che coinvolge tutti, poiché tante sono le figure che ruotano attorno a questa realtà fondamentale per la democrazia e la crescita sociale e culturale della Comunità. Al centro di questo meraviglioso mondo, però, ci siete voi: i nostri bambini ed i nostri ragazzi. Gli auguri più teneri ed affettuosi li vogliamo rivolgere a voi piccolissimi che, per la prima volta, lasciate il rassicurante nido familiare per varcare la soglia della scuola dell’infanzia ed iniziare questa nuova avventura. A voi bambine e bambini, ragazze e ragazzi di Cassano, che riprendete un cammino già iniziato, chiediamo di amare sempre di più la scuola, di rispettare gli insegnati e quanti operano nel mondo dell’istruzione, di partecipare attivamente, impegnandovi con passione, dedizione e serietà, poiché la cittadinanza consapevole si acquisisce solo attraverso la conoscenza e la cultura».

Per il sindaco Papasso, il sapere è garanzia di libertà e di uguaglianza; è l’elemento essenziale che consente alla persona, di raggiungere ogni traguardo di progresso e di colmare ogni divario sociale. “C’è dei beni che sono maggiori del pane e della casa – scriveva don Milani – e il mancare di questi beni è miseria più profonda che il mancare di pane e di casa. Questo tipo di beni chiamerò, per comodità di discorso, istruzione”.

«Voi – continua la missiva – siete la speranza della nostra Comunità! Abbiamo tanta fiducia e siamo convinti che, attraverso il vostro impegno, il vostro talento ed il vostro sapere, oltre a realizzare i vostri sogni e le vostre aspirazioni, riuscirete a cambiare anche la nostra realtà comunitaria, per costruire un futuro migliore di pace e di progresso. Il nostro pensiero è rivolto anche a tutti voi operatori della Scuola, ai Dirigenti Scolastici, ai Docenti ed al personale non docente che svolgete appieno il vostro dovere, lavorando con sacrificio, serietà e passione, nell’interesse degli scolari, degli studenti, delle famiglie e, più in generale, della società. Un augurio speciale vogliamo rivolgerlo a voi genitori che, nonostante i problemi legati a questo periodo di crisi, vi sforzate di sostenere e stimolare i vostri figli nel percorso che li porterà a realizzare i loro sogni e, soprattutto, ad essere consapevoli protagonisti del domani».

«La nostra Amministrazione – di dice ancora nella lettera – sarà come sempre protagonista, pronta a proseguire lungo la strada tracciata del confronto e della collaborazione con l’Istituzione scolastica, lavorando per mantenere e salvaguardare la qualità e l’efficienza dei servizi, per sostenere e promuovere ogni progetto culturale e formativo, per investire e programmare interventi necessari a rendere sempre più belle, funzionali, sicure e vivibili le nostre scuole. Questo, nella piena convinzione che la scuola sia il cuore pulsante della vita comunitaria, ove si plasmano gli intelletti che nel futuro, siamo certi, cambieranno la nostra società per renderla migliore. Auguri a tutti e buon lavoro, il sindaco Giovanni Papasso». (rcs)

CASSANO (CS) – Interventi di riqualificazione per la villa comunale

Nel giro di un anno la villa comunale tornerà a splendere come nel passato. È questa la certezza che emerge dalla consegna dei lavori effettuata sabato sera nel cuore del capoluogo cassanese.

Alla formale cerimonia sono intervenuti il sindaco Giovanni Papasso, la giunta e i consiglieri comunali, la polizia locale, dirigenti e dipendenti comunali ma, soprattutto, tantissimi cittadini arrivati con la curiosità di conoscere il nuovo progetto che riporterà la villa comunale – chiaramente secondo un elaborato completamente rinnovato e moderno – ad essere simile a quella esistente fino a prima del 2010 e rimasta sempre nei pensieri dei cassanesi che non hanno mai amato l’attuale versione.

Presenti anche l’ingegnere Alessandro Bonanno, direttore dei lavori, Vincenzo Sposato, amministratore unico della Fe.Vi Srl, società di San Demetrio che effettuerà i lavori, e l’ingegner Luigi Serra Cassano, responsabile dell’area Tecnica dell’Ente, in sostituzione del rup ingegnere Vincenzina Basile assente per motivi personali.

L’intervento presentato rientra all’interno dei progetti di rigenerazione urbana del Pnrr per i quali il Comune di Cassano ha ricevuto 5 milioni di euro suddivisi in: €. 2.500.000,00 per il Centro Storico del Capoluogo per; €. 1.500.000,00 a Lauropoli e €. 1.000.000,00. a Sibari (i cui interventi partiranno nelle prossime settimane).

«Oggi ha – esordito il sindaco Giovanni Papasso – facciamo la storia del Centro storico di Cassano. Già è in corso il rifacimento dei sottoservizi, della rete elettrica e della pavimentazione di Corso Cavour. Siamo qui per presentare i lavori della villa comunale ma che sono inseriti in tutti una serie di interventi che ci permetteranno di penetrare nel borgo antico di Cassano centro, abbattere alcune case in decadenza. Parliamo di fatti: come previsto dal capitolato d’appalto saranno realizzati in poco meno di un anno. Mentre molti durante il Covid stavano rinchiusi in casa noi progettavamo interventi come questi per ricostruire e valorizzare intere parti di tutta la città e soprattutto sono progetti realizzati da quei giovani professionisti assunti con quei concorsi che oggi qualcuno oggi contesta strumentalmente mentre i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cogliamo il frutto di tutto il lavoro fatto nei mesi e negli anni scorsi».

«Mai prima d’ora – aveva detto nella introduzione al progetto l’assessore con delega all’Urbanistica e al centro storico Sara Russo – infatti, Cassano, Lauropoli, Sibari, Doria e contrade hanno visto tutti questi cantieri attivi e vogliamo continuare su questa strada».

Ad entrare nel tecnico del progetto della nuova villa comunale erano state le due ingegneri dell’area Pnrr (voluta proprio dall’amministrazione comunale per sfruttare al massimo i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza) Federica Milillo e Iolanda Aita.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la villa comunale: si prevede il ripristino dei percorsi pedonali di un tempo, valorizzando l’asse centrale che attraversa l’intera area della villa con una serie di scalinate e rampe che conducono a una delle fontane monumentali della cittadina. Inoltre, verrà realizzata la vasca per i pesci e verranno ripristinate le aiuole. È prevista la fornitura di nuovi arredi e sarà prevista la posa di una nuova pavimentazione.

Nel centro storico gli interventi di riqualificazione urbana da effettuare sono lavori tesi alla rivalorizzazione urbana del centro storico, mediante il rifacimento di tratti di pavimentazione attualmente versanti in pessimo stato, fornitura di arredo urbano ed opere che nel complesso assicurino quegli standard urbanistici necessari a garantire una civile vivibilità agli abitanti del centro storico, senza trascurare il miglioramento della qualità del decoro urbano necessario per contrastare il degrado diffuso.

In chiusura la villa comunale è stata intitolata a “zio Battista” Giovanbattista Paternostro era nato a Cassano All’Ionio il 01 gennaio 1915 ed è deceduto il 6 luglio del 1999. Agli inizi degli anni ’60 viene assunto dal Comune di Cassano All’Ionio con la qualifica di giardiniere e gli venne assegnato il ruolo di custode della storica villa comunale. Svolgerà tale mansione fino all’età del pensionamento con amore, passione e spirito di abnegazione, divenendo quasi un’icona per quanti, soprattutto giovani, affollavano quotidianamente il giardino pubblico che era luogo di incontro e di svago. La scelta è stata fatta affinché la sua figura possa divenire un modello da seguire, soprattutto dalle nuove generazioni, una persona che si è contraddistinta per serietà e rigore morale, per quelle qualità umane di affidabilità e gentilezza, che arricchiscono e rendono ammirevole l’attività del pubblico dipendente, quotidianamente in contatto con i cittadini ed il patrimonio della comunità. (rcs)

CASSANO (CS) – Consegnati i lavori di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche a “Cassiani” di Doria

Consegnati i lavori di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche delle strade comunali in località “Cassiani” della frazione di Doria.

La formale cerimonia di consegna s’è tenuta ieri pomeriggio alla presenza del sindaco Giovanni Papasso, della giunta e di una rappresentanza dei consiglieri comunali, dirigenti e incaricati dell’esecuzione dei lavori oltre ad alcuni cittadini. Presenti anche il rup, l’ing. Cinzia Basile, Sergio Gencarelli, titolare dell’omonima impresa che eseguirà l’intervento, e il direttore dei lavori geom. Antonio Costanzo.

L’importo previsto per la spesa, secondo quanto contenuto nel quadro economico, ammonta a circa 75.000 euro e, nello specifico, gli interventi previsti riguardano: la regimentazione delle acque piovane, il rifacimento del manto stradale; la segnaletica orizzontale.

La misura rientra all’interno dei finanziamenti del Pnrr – Next generation Eu missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologia” componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica” investimento 2.2 “interventi per la resilienza, interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni”.

«Dall’analisi delle esigenze e dei fabbisogni – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – è emersa la necessità di intervenire per la messa in sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche di alcune strade comunali in località Cassiani della Frazione di Doria. L’intervento sarà completato entro sessanta giorni».

Visto che la misura prevedeva anche la possibilità di prevedere interventi di sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, uffici e amministrazione comunale hanno deciso di candidare questo intervento che è stato finanziato nelle scorse settimane al nostro Comune e di cui, a inizio agosto, era stato approvato in Giunta il progetto esecutivo. (rcs)