Il sindaco Versace (Metrocity): Liceo Artistico e Istituto d’Arte patrimonio da tutelare

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha evidenziato come «l’Istituto d’Arte e il Liceo Artistico rappresentano, non soltanto per la Città metropolitana ma credo per l’intera Calabria, un patrimonio che ritengo debba essere tutelato e, sotto alcuni punti di vista, raccontato meglio rispetto ancora a quanto di storico e di bello riesce a produrre».

«Oggi – ha aggiunto – abbiamo avuto modo di avere un importante confronto non soltanto con la dirigente, ma anche col corpo docenti, con il personale Ata, con gli studenti, proprio per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione strutturale avviati dalla Città metropolitana».

«C’è la necessità – ha evidenziato – di un’attenta programmazione degli interventi per ridare decoro ai laboratori didattici, linfa vitale per i tanti studenti che frequentano i due istituti. Il Preti-Frangipane rappresenta un’eccellenza dell’offerta formativa della Città metropolitana reggina e della Calabria, tra i migliori d’Italia, che va tutelato come identità culturale e rilanciato anche per via di un museo di assoluta importanza storica e artistica».

«Come istituzioni dobbiamo impegnarci a trovare maggiori fondi per renderlo sempre più appetibile agli studenti e contribuire al rilancio dell’offerta formativa. In questo caso – ha concluso Versace – ci sentiamo di ribadire la nostra vicinanza al corpo docente, alle famiglie e alla dirigenza». (rrc)

Viabilità metropolitana, Versace (metrocity): Predisposto piano di interventi per Sinopoli

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha percorso i tratti viari di Sinopoli che presentano le maggiori criticità. Insieme a lui, il sindaco e il vicesindaco di Sinopoli, Luigi ChiappaloneGiuseppe Leonello e l’assessore sinopolese Rocco Fimmanò.

Con gli amministratori locali, l’inquilino di Palazzo Alvaro ha fatto il punto sugli interventi da eseguire lungo la via che congiunge la zona alta del paese alla frazione inferiore, dove insistono alcune abitazioni. Nel corso del monitoraggio, si è analizzata anche la parte della Strada Provinciale 2 che si sviluppa verso la via Nazionale, interessando Sinopoli vecchia e un’area a vocazione industriale per la presenza di diversi frantoi. Durante il tragitto, si è presa visione anche delle condizioni in cui versa, sempre sulla Sp2, una porzione di strada che attraversa Acquaro, nel Comune di Cosoleto.

«Abbiamo avuto contezza – ha spiegato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace – dello stato di precarietà di arterie giornalmente percorse da cittadini e residenti e discusso sulle attività da porre in essere. Si tratta, perlopiù, di interventi che riguardano la pulizia delle strade e, in parte, la loro messa in sicurezza».

«Il sopralluogo con il sindaco Chiappalone e con alcuni uomini della sua giunta – ha aggiunto – è servito, soprattutto, ad acquisire lo stato dell’arte per rintracciare le difficoltà da aggredire nel più breve tempo possibile. Il dirigente di settore, Lorenzo Benestare, cui va il mio ringraziamento, è già a lavoro per stabilire un piano d’intervento».

«L’operazione di verifica e controllo dei 1800 chilometri di strade metropolitane continua – ha proseguito – e, nei prossimi giorni, toccherà altri importanti centri del comprensorio. Un ringraziamento lo rivolgo al sindaco Chiappalone ed ai suoi amministratori che, con dovizia di particolari, ci hanno accompagnato direttamente sui luoghi che necessitano di maggiori attenzioni. Lo spirito di collaborazione, dunque, si dimostra, ancora una volta, lo strumento più efficace per riuscire ad intercettare e provare a risolvere ogni difficoltà». (rrc)

A Reggio confronto su social network, diritti delle donne e censura

Nella Sala “Perri” di Palazzo Alvaro di Reggio Calabria si è svolto un importante convegno dal titolo Social network, censura e diritti delle donne, che ha preso le mosse dalle proteste delle donne iraniane dopo l’omicidio di Masha Amini.

Promossa dalla consigliera di Parità della Città Metropolitana, Paola Carbone, l’iniziativa ha visto la partecipazione di molti giovani con la partecipazione di esperti di settore quali l’avvocato Nino Polimeni, specializzato in Diritto di internet, privacy e copyright, Matteo Flora, imprenditore e professore in “Corporate reputation e storytelling” presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia, e Pegah Moshir Pour, attivista iraniana, influencer per i diritti digitali, consulente in “Ernst&Young” e content creator sui temi digitali, culturali e diritti umani.

«Se da un lato serve un uso più consapevole e responsabile dei social network – ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace – dall’altro non si può che riconoscere l’opportunità che offrono a quanti lottano per la libertà, come sta accadendo in Iran. Seppur, per certi versi, indispensabili, i social restano, comunque, una rete colma di rischi per le persone più fragili e vulnerabili. Questo è il nodo principale da sciogliere».

«Uno dei primi intollerabili atti posti in essere dal regime di Teheran per provare a bloccare l’ondata di proteste per la salvaguardia dei diritti umani fondamentali – ha affermato Versace – è stato proprio l’isolamento digitale dei suoi cittadini. Questo offre bene l’idea di quanto, i social media, rappresentino un utile strumento di rivendicazione e libertà, tanto da essere temuti dai governi più autoritari e repressivi».

«Rappresentano, dunque – ha aggiunto – una minaccia per despoti e dittatori ed un’opportunità per i popoli oppressi, ma nei sistemi occidentali continuano ad occupare un ruolo insidioso e colmo di pericoli. Bisogna, dunque, trovare un giusto e naturale equilibrio, affinché possano davvero identificarsi come una risorsa per i cittadini nella salvaguardia dei diritti e nella diffusione delle conoscenze».

«Da padre di un ragazzo adolescente – ha ammesso il sindaco facente funzioni – ho spesso difficoltà nel riuscire a trasmettere un uso corretto della tecnologia a mio figlio. Questo, probabilmente, è uno dei limiti più evidenti di un sistema in continua e perenne evoluzione, rispetto al quale gli adulti avrebbero tanto da imparare dalle generazioni più giovani. Iniziative come queste, quindi, assumono un aspetto determinante perché, pur rivolgendosi ad una platea di ragazzi e ragazze, offrono, ad ognuno di noi, strumenti adeguati per avere un approccio più serio e responsabile allo sconfinato mondo dei social network».

«Così – ha concluso Versace – ringrazio la consigliera di parità, Paola Carbone, e tutti gli esperti intervenuti che, approfondendo un tema particolarmente delicato, offrono un servizio fondamentale per l’intera comunità». (rrc)

Rifiuti, al via fase operativa della Metrocity-Castore: Gettate basi per linee guida su servizi da svolgere

A Palazzo Alvaro di Reggio Calabria si è svolto un vertice tra il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, il direttore generale, Umberto Nucara, i dirigenti dell’Ente ed il management di “Castore servizi pubblici locali”, la società “in house” al 49% detenuta dalla Città Metropolitana.

Al termine del confronto, il sindaco facente funzioni ha parlato di «una riunione molto importante», sottolineando come «si sia trattato del primo passo verso la stesura delle linee guida che, qualche anno fa, erano state indicate nei programmi dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà».

«Oggi – ha affermato Versace – quelle idee trovano pienezza e valore perché, adesso, inizia il cammino tanto auspicato verso una maggiore tranquillità delle maestranze alle dipendenze di Castore e si afferma il progetto di crescita delle società partecipate della Città Metropolitana».

«A breve – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – seguiranno nuovi appuntamenti col management della società e con l’amministratore delegato Stefano Sofi utili, soprattutto, a mettere in campo i servizi che Castore svolgerà per conto della Città Metropolitana». (rrc)

Al via la Scuola estiva di Astronomia del Planetario Pythagoras e della Metrocity RC

Prende il via domani, a Riace, la 27esima edizione della Scuola estiva di Astronomia del Planetario Pythagoras e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il cui tema di quest’anno è il 50° dei Bronzi di Riace.

Ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, la Direttrice scientifica del Planetario Professoressa Angela Misiano, che ha messo in evidenza, in sinergia con il Settore Cultura della Metrocity rappresentato nell’occasione dalla funzionaria responsabile Anna Maria Franco, lo straordinario successo in termini di coinvolgimento che la Scuola estiva ha avuto quest’anno, con richieste di partecipazione che hanno superato di gran lunga il numero massimo di iscritti, raggiungendo decine di docenti e studenti.

«Proprio per questo motivo – ha spiegato – abbiamo predisposto la possibilità di seguire i lavori anche on line, con l’obiettivo di coinvolgere un vasto pubblico di addetti ai lavori e appassionati. Oggi siamo orgogliosi di poter presentare questo lavoro per il quale riteniamo la parte politica dalla Città Metropolitana sia stata lungimirante, dimostrando di voler puntare sulla cultura scientifica e di avere a cuore la formazione dei propri cittadini».

Un ringraziamento al lavoro dello staff del Planetario è giunto dal sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace.

«Ancora una volta – ha spiegato – presentiamo un calendario di iniziative di altissimo valore scientifico, grazie alla preziosa collaborazione del Planetario che costituisce uno dei fiori all’occhiello del lavoro di divulgazione scientifica che la Città Metropolitana porta avanti attraverso il settore Cultura, in una materia solo apparentemente di nicchia come l’astronomia, che in realtà riserva tante sorprese, anche per i semplici appassionati, e desta sempre maggiore attenzione tra i ragazzi».

«La sinergia vincente instaurata con il Planetario – ha concluso – che affonda le sue radici nell’indirizzo politico del sindaco Falcomatà, costituisce una ricchezza fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio, non solo in ambito prettamente scientifico e di formazione dei ragazzi, ma anche per la promozione del territorio e la crescita della comunità attraverso le iniziative culturali».

Soddisfazione per la brillante iniziativa è stata espressa dal Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio.

«La scuola estiva di Astronomia – ha spiegato – è un momento importante per la nostra comunità, un approfondimento che guarda alla cultura scientifica come veicolo per la promozione del territorio. Teniamo molto a questo appuntamento, perché riteniamo sia una di quelle iniziative che rendono lustro al nostro comprensorio metropolitano. In questo quadro sono più di 65 gli eventi promossi dal Planetario tra giugno e dicembre. Un programma ricchissimo che coinvolge l’intero territorio».

«La Città Metropolitana dimostra di puntare molto sulla cultura – ha concluso – unendo gli aspetti scientifici con quelli ludici e programmando un calendario di eventi che in questo anno dedicato al cinquantesimo anniversario dei Bronzi, costituisce un valore aggiunto capace di veicolare le migliori eccellenze del nostro territorio». (rrc)

REGGIO – Metrocity cerca 10 specialisti Area Tecnica

È online, sul sito della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il bando di concorso pubblico per esami per la copertura di 10 posti di personale (non dirigenziale) con profilo professionale di Specialistica Area Tecnica – Ingegnere.

Nel dettaglio, il rapporto di lavoro sarà a tempo pieno e determinato della durata di 36 mesi.

Tra i requisiti per il profilo di Specialista Area Tecnica si richiede: Diploma di Laurea del vecchio ordinamento oppure Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in Architettura o Ingegneria Edile o Ingegneria Civile.

Per il profilo di Specialista Area Tecnica – Ingegnere: Diploma di Laurea del vecchio ordinamento oppure Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in Ingegneria Edile o Ingegneria Civile ovvero Laurea Specialistica o Laurea Magistrale equiparata a uno dei Diplomi di Laurea sopra specificati equipollenti per legge, conseguiti presso un’università o altro istituto universitario statale o legalmente  riconosciuto. (rrc)

Versace (Metrocity RC): Occhiuto riapra Punti di Primo Intervento di Scilla, Palmi e Oppido

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha rivolto un appello al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, affinché ripristini i Punti di Primo Intervento di Scilla, Palmi e Oppido che, attualmente, sono stati chiusi dall’Asp di Reggio Calabria.

Questa decisione ha portato il sindaco di Scilla, Pasqualino Ciccone, a indire una riunione d’urgenza a cui hanno preso parte anche l’Assessore comunale di Reggio Calabria Francesco Gangemi, in rappresentanza del facente funzioni Paolo Brunetti, il sindaco di Santo Stefano, Francesco Malara, il sindaco di Sant’Alessio, Stefano Calabrò, il sindaco di Bagnara, Adone Pistolesi, di Campo Calabro, Rocco Alessandro Repaci, il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, insieme ad altri amministratori dei Comuni dell’Area dello Stretto.

Per Versace, infatti, si tratta di «una battaglia comune, una vicinanza concreta, gomito a gomito, a difesa di presìdi sanitari fondamentali per il territorio metropolitano, perché sia garantito il diritto alla salute per migliaia di cittadini e turisti che durante il periodo estivo affollano i centri della Costa Viola e l’area dello Stretto».

«Siamo qui – ha spiegato – per condividere le preoccupazioni del sindaco Ciccone e degli altri sindaci interessati dai provvedimenti che nella sostanza determinano la chiusura dei PPi di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina, ma anche cercare insieme delle soluzioni. Sicuramente, tra tutte le ipotesi in campo, quella della chiusura non deve nemmeno essere presa in considerazione».

«Qui non si tratta di cose straordinarie – ha aggiunto Versace – ma di garantire i servizi minimi, rispetto al diritto alla salute, che in una cittadina turistica in questo periodo risultano basilari per migliaia di persone, considerando che la popolazione di questi centri costieri nel periodo estivo si moltiplica per dieci».

«Da parte nostra nessun tipo di polemica – ha spiegato ancora il facente funzioni – ma un appello al Presidente Occhiuto, nella sua veste di Commissario per la Sanità calabrese, affinché sia immediatamente ripristinati i punti di primo intervento e sia garantito il servizio senza nemmeno un giorno di interruzione. Siamo qui per dare sostegno alla battaglia del sindaco Ciccone che è una battaglia di tutti i sindaci, perché oggi tocca a Scilla, ma domani potrà toccare ad altri. E su un tema cosi importante come la sanità non ci sono colori politici o appartenenza di partito. Bisogna stare uniti, individuando insieme delle soluzioni in grado di dare risposte alla comunità».

Un ultimo passaggio il sindaco facente funzioni lo dedica al tema della programmazione sugli aspetti sanitari.

«Non si può sempre vivere di emergenza – ha spiegato – va fatta un’attività preventiva di riorganizzazione della sanità di prossimità. Non si può arrivare a luglio ed accorgersi che manca il personale. Andavano fatti i concorsi prima, sono anni che l’emergenza pandemica ha messo in ginocchio le nostre strutture. Bisogna reperire nuovo personale, obbligando i medici neoassunti ad accettare le destinazioni assegnate».

«Queste sono strutture vitali per le nostre comunità – ha concluso – e naturalmente non solo in estate. Sulla sanità si misura il grado di civiltà di un territorio. E su questi temi non faremo un passo indietro». (rrc)

REGGIO – La Metrocity si dota del Codice di Condotta

La Città Metropolitana di Reggio Calabria si dota del “Codice di Condotta per la prevenzione e il contrasto alle molestie sessuali, al mobbing e alle discriminazioni a tutela dell’integrità e della dignità delle persone”. Una «misura tutt’altro che simbolica», ha spiegato il consigliere metropolitano delegato alle Pari opportunità, Filippo Quartuccio.

«Nato a seguito degli esiti di un questionario distribuito e compilato, in forma anonima – ha proseguito – dai dipendenti metropolitani proprio per fotografare il fenomeno delle molestie sessuali sui luoghi di lavoro e comprendere in che modo intervenire, il Codice di Condotta vuole contribuire, ulteriormente, a rispettare il diritto ad un ambiente di lavoro sicuro, sereno e favorevole alle relazioni interpersonali, nell’osservanza dei principi fondamentali di inviolabilità, eguaglianza, libertà e dignità della persona».

Il documento porta la firma del sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace e sarà unito al codice di comportamento dell’Ente. Sarà, quindi, sottoposto, per la dovuta accettazione, ai dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell’amministrazione, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornitrici di servizi in favore dell’Amministrazione. 

«Infatti – ha proseguito Quartuccio – la Città Metropolitana riconosce e garantisce ad ogni dipendente il diritto alla tutela da atti o comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, da violenze morali e persecuzioni psicologiche, anche adottando le iniziative necessarie, ai fini della formazione, dell’informazione e della prevenzione tese a favorire la cultura del rispetto reciproco tra le persone. Ed è dovere d’ufficio di ogni dipendente astenersi da comportamenti lesivi della dignità della persona, favorire la piena osservanza del presente Codice, contribuire alla promozione ed al mantenimento di un ambiente e di un’organizzazione del lavoro sereni».

«Ringrazio i dirigenti e funzionari dell’Ente, ma soprattutto i dipendenti metropolitani – ha concluso il consigliere delegato – per la serietà e la precisione con la quale hanno affrontato e risposto alle attività poste in essere dell’amministrazione. Senza il loro supporto, indispensabile e fattivo, sarebbe stato impossibile arrivare alla stesura ed all’approvazione di un codice che tutela e rispetta, prima di ogni altra cosa, la dignità delle persone e dei lavoratori». (rrc)

 

LO SCANDALO DELL’AEROPORTO DI REGGIO
PICCOLI AGGIUSTAMENTI, NESSUN RILANCIO

di SANTO STRATI – Sono trascorsi due anni dalla pomposa e superba presentazione dell’arrivo di 25 milioni per l’Aeroporto dello Stretto, frutto di un’abile mossa del deputato reggino Francesco “Ciccio” Cannizzaro nel tradizionale assalto alla diligenza della legge finanziaria. Un emendamento subito passato col risultato – straordinario – di avere una paccata di milioni immediatamente disponibili. Peccato che alla orgogliosa soddisfazione dell’allora presidente Sacal (la società che ha preso in gestione i tre aeroporti calabresi)  Arturo De Felice e di Ciccio Cannizzaro, siano seguiti due anni di vuoto totale, per scoprire, a qualche settimana dal secondo anniversario del proclama, che sono stati programmati solo piccoli, modestissimi, interventi di manutenzione che non serviranno certo a far rilanciare lo scalo. Ma se la Sacal – che continua a non voler rendere pubblico il piano industriale – ha delle evidenti e pesanti responsabilità, forse sarebbe il caso di rinfacciare alla Città Metropolitana di Reggio un atteggiamento di remissiva indifferenza, quasi a tenere lontano un fastidioso problema. Cosa ha fatto e cosa sta facendo la Metrocity per la popolazione della provincia reggina (e i dirimpettai cugini messinesi che ne trarrebbero vantaggio)? Poco, pochissimo, con scarsa attenzione a un problema enorme: che senso ha il progetto turistico della MetroCity se viene a mancare l’aeroporto? Come si può continuare a ignorare che l’azione della Sacal è stata unicamente rivolta a far crescere il traffico aeroportuale di Lamezia, trascurando sia Crotone sia Reggio, dimenticando l’obiettivo primario che era quello di fare rete tra i tre scali in modo da ottimizzare risorse, traffico e occupazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’Aeroporto dello Stretto non genera traffico perché i passeggeri vengono demotivati da orari impossibili, la struttura è obsoleta, l’intero impianto aeroportuale è vecchio e, soprattutto, incoerente con il progetto del Parco lineare Sud che la Città di Reggio sta portando avanti. In particolare, andrebbe rivista la collocazione dell’aerostazione in prossimità della stazione ferroviaria (ora in disuso) che potrebbe costituire un punto di snodo rilevante nella mobilità da e verso l’aeroporto.

Nelle passate settimane c’è stato uno scambio epistolare tra il presidente della Sacal Giulio De Metrio e il sindaco Giuseppe Falcomatà. De Metrio contestando notizie «ingenerose e fuorvianti» sulla Sacal aveva affermato nella sua lettera che «per esperienza di settore ero e sono convinto che l’aeroporto abbia significative potenzialità di traffico inespresse, che è venuto il momento di cogliere dopo anni di incuria» e indicato le prime aree di intervento: «rimozione delle limitazioni operative, che in tutti questi anni hanno tenuto lontane dall’aeroporto le compagnie aeree più performanti e con prezzi al pubblico competitivi; riqualificazione delle infrastrutture aeroportuali, inserite in un quadro paesaggistico con pochi rivali al mondo, ma ridotte nel tempo in uno stato indecoroso; stimolo alle compagnie aeree a volare nel nostro aeroporto; attivazione di accessibilità su gomma, ferro ed acqua all’aeroporto, al momento lontana da un livello accettabile; promozione del decoro e dei servizi urbani intorno all’aeroporto (e direi anche in città) oggi molto migliorabili se si vogliono attrarre sia turisti che businessman; promozione e sviluppo del territorio, con una discontinuità visibile in campo culturale, sociale, turistico, economico».
C’è da sottolineare che per atterrare a Reggio è necessaria una particolare abilitazione dei piloti che le società di trasporto aereo si guardano bene dall’attivare (bisogna spendere qualche soldo) ed è questa una risibile scusa per motivare l’assenza dallo scalo di numerose compagnie. In realtà non servirebbe molto se la Regione (o la Città Metropolitana) volessero investire offrendosi di pagare la formazione “aggiuntiva” abilitante ai piloti delle varie RyanAir (per fare un esempio), ma è che manca proprio una visione strategica dell’utilizzo dello scalo. Solo i cittadini di Reggio e di Messina hanno chiaro cosa costa l’Aeroporto che non vola, in termini di tempo, di mobilità, di servizi.

La Sacal, assegnataria del bando unico voluto da Mario Oliverio, è una società a capitale misto pubblico-privato, ma non è presente in alcun modo nella compagine societaria né il Comune di Reggio né la MetroCity. Si allargherà il capitale ad altri soci? Adesso che la Sacal ha una forte crisi di liquidità (con iniezioni di fondi freschi garantite dalla Regione) sarebbe un’operazione di dubbia valenza finanziaria. E allora si dovrebbe ricorrere a chiedere alla Sacal la rinuncia a gestire lo scalo reggino e provvedere a un nuovo bando. Ma è pura illusione. Basta scorrere le note scritte da De Metrio a Falcomatà: «Torno a notare però con dispiacere che, anche dal suo staff e non è la prima volta, vengono diffuse notizie che mal si conciliano con quanto avviene tra di noi. Sarei stato… convocato, messo in mora, audito da comitati, pressato, invitato a maggiore incisività, e…chissà quant’altro? Si fa leva su progettualità sicuramente disinteressate che sbocciano simpaticamente gratis e fuori tempo massimo con tutto il corredo di valorizzazioni. Nulla di tutto ciò è avvenuto in mia presenza. Quando ho ritenuto, mi sono cortesemente reso disponibile, contando sulla correttezza dei rapporti, e non immaginando la diffusione di informazioni strumentali.

«Nonostante la crisi epocale – ha scritto De Metrio al sindaco di rReggio –, SACAL si è impegnata e continua a farlo senza sosta dal primo giorno nello sviluppo del sistema aeroportuale calabrese ed in particolare dell’Aeroporto dello Stretto, attraverso iniziative industriali e rapporti con interlocutori opportuni, fuori da sterili campanilismi, anzi cercando di curarli quando possibile. Mi auguro che i rapporti con gli stakeholder continuino a svilupparsi positivamente, così come sono cominciati, nella convinzione che si comprenda che non esistono bacchette magiche che risolvano problemi con radici lontane, che non esistono giudici e giudicati, ma solo attori che devono incidere in modo sistemico ognuno nel proprio ambito per avvicinare la Calabria al mondo».

Belle parole che confliggono con la scelta dei “piccoli” interventi di manutenzione predisposti con i famosi 25 milioni della Finanziaria. Progetti che non convincono il viceministro alle Infrastrutture, il leghista  Alessandro Morelli, il quale è in visita a Reggio in questi giorni. Morelli  ha espresso a nome del Ministero le sue perplessità: «ho visto un elenco di 9 piccoli progetti che dubito seriamente possano servire a rilanciare lo scalo reggino. Come già detto in più occasioni, l’obiettivo condiviso da istituzioni, società di gestione ed ente controllore deve essere migliorare l’accessibilità all’Aeroporto di Reggio Calabria per renderlo appetibile e competitivo a livello nazionale e internazionale. Questo significa garantire un accesso ferroviario diretto possibilmente all’interno dell’aerostazione, implementare le attuali linee viarie di accesso, e sviluppare i collegamenti via mare tra Messina e l’Aeroporto dello Stretto. Ci sono ben 25 milioni di euro a disposizione da quasi 3 anni: è bene che siano impiegati, in modo virtuoso, per rendere possibili soluzioni di questo tipo, e non per interventi di dubbia rilevanza, peraltro con l’esborso di ingenti quantità di denaro pubblico».

Il viceministro Morelli ha anche fatto presente di voler predisporre un tavolo tecnico «con tutti gli attori interessati, per ragionare su interventi seri atti a migliorare l’accessibilità dell’Aeroporto, utilizzando le risorse già disponibili e stanziandone delle altre se necessario».
Una società privata ha presentato un progetto per il rifacimento dell’intera area aeroportuale con una spesa complessiva di 32 milioni, ovvero appena 7 in più rispetto a quelli disponibili per “reti da pollaio e nuova pavimentazione col linoleum dell’aerostazione” (come qualcuno ha definito gli interventi previsti). Pensate che qualcuno abbia voluto analizzare, valutare o discutere questo progetto? La risposta è ovvia. Inutile chiedersi perché Reggio (ma tutta la Calabria) non riesce – è il caso di dirlo – a decollare. (s)

REGGIO – Elezioni Consiglio metropolitano: Minicuci chiede il rinvio

Il consigliere comunale Nino Minicuci, già candidato sindaco per la coalizione del centrodestra, attacca il sindaco Falcomatà per la scelta «folle» di avere fissato le elezioni del Consiglio metropolitano per domenica 24 gennaio.

Inizialmente previste per il 29 novembre, le elezioni a causa dell’emergenza sanitaria sono state rinviate per legge con un termine “fissato in centottanta giorni dalla proclamazione del sindaco del comune capoluogo”.

Minicuci si è rivolto nuovamente al sindaco Falcomatà chiedendo lo spostamento delle elezioni del Consiglio metropolitano: «Appare del tutto incomprensibile come il primo cittadino abbia pensato di fissare le elezioni per il 24 gennaio, in un periodo in cui la Calabria e l’Italia intera dovranno prevedibilmente fare i conti con una terza ondata di contagi. Le decisioni politiche del Pd paiono schizofreniche: il 24 gennaio va bene come data per le elezioni del Consiglio metropolitano, il 14 febbraio invece per lo stesso partito è una data giudicata come ‘attentato alla salute’ per far votare i calabresi alle elezioni regionali.

«Sarebbe auspicabile – sottolinea Minicuci – non lasciarsi sopraffare da sentimenti di convenienza politica, ergendosi a paladini della salute pubblica (o infischiandosene beatamente) a seconda di quale data si preferisce per andare alle urne.

«Così come evidenziato lo scorso 22 ottobre, si palesa inoltre un evidente problema di democrazia e partecipazione al voto. Con le elezioni previste al 24 gennaio, i comuni di Siderno e Delianuova saranno impossibilitati ad avere una partecipazione all’interno dei Comizi elettorali. Siderno, in particolare, è il terzo centro più grande della provincia di Reggio Calabria e merita considerazione al pari di Delianuova e di tutti gli altri comuni metropolitani. Ribadisco come sia ingiusto impedire a due cittadine importanti del nostro territorio di essere presenti con i propri rappresentanti alle elezioni del Consiglio Metropolitano.

«Inoltre, si prevede di presentare le liste entro il prossimo 4 gennaio non tenendo conto che i giorni precedenti non saranno giorni utili per la raccolta delle firme nonché per la sottoscrizione delle accettazioni delle candidature. Ci dica il Sindaco Falcomatà come si può fare per ovviare a questa problematica.

«Infine, si palesa evidente anche un problema di opportunità. Alla luce della recente inchiesta che ha portato il primo eletto del centrosinistra (nonché braccio destro di Falcomatà e uomo di primo piano nello scacchiere cittadino del Partito Democratico) ad essere arrestato con la gravissima accusa di aver falsificato il voto elettorale, ritengo sia doveroso per rispetto dei cittadini e di tutti i colleghi presenti all’interno dei vari consigli comunali della Città Metropolitana, attendere i possibili sviluppi ulteriori delle indagini, che già oggi hanno evidenziato come a Palazzo San Giorgio ci sia un Consiglio comunale che potrebbe non avere la giusta composizione tra maggioranza e minoranza». (rrc)