CITTANOVA (RC) – Lunedì al Teatro Gentile lo spettacolo “Il padre della sposa”

Lunedì 6 marzo, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena lo spettacolo Il padre della sposa di Caroline Francke con Gianfranco Jannuzzo Barbara De Rossi e la regia di Gianluca Guidi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena. Sul palco, anche Gaetano Aronica, Martina Difonte, Roberto Iannone, Marcella Lattuca, Lucandrea Martinelli.

Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia che, oltre a possedere un’azienda, ha una moglie, Michelle, e una bella figlia ventiduenne a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso. La ragazza sta per sposare Ludo, rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straniante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà il prezzo esorbitante del matrimonio che costerà all’uomo una piccola fortuna. Tutto ciò e l’ansia di una sorta di sindrome del nido vuoto al maschile faranno sì che l’uomo assuma bizzarri atteggiamenti facendo preoccupare tutto il parentado. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico, richiestissimo e costosissimo organizzatore di matrimoni Boris e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre, che nonostante il sostegno della moglie Michelle,  tra una figuraccia e l’altra, finirà addirittura in prigione, ma tutto ciò avrà lo scopo di rendere l’esagitato padre della sposa più consapevole che la figlia ormai adulta sta per sposare l’uomo che ama. Lo spettacolo si presenta come una divertente comedy piena di gag riuscite e momenti coinvolgenti con alcune situazioni tenere e divertenti.

Una commedia divertente, allegra e romantica, che non sarà mai sorpassata. Merito di un testo che rimarrà sempre attuale (e che farà sempre riflettere sulle sfaccettature dell’amore) e di un adattamento teatrale in grado di esaltare la comicità dall’inizio alla fine, facendo ridere il pubblico ripetutamente e applaudire a più riprese il cast di sette attori affiatatissimi.

CITTANOVA (RC) – Domenica al Teatro Gentile “Uno, Nessuno, Centomila”

Domenica 26 febbraio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena Uno, Nessuno, Centomila di Luigi Pirandello con Pippo PattavinaMarianella Bargilli per la Stagione Teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena, giunta alla 19esima stagione.

Quella che andrà in scena al Gentile è una ironica, moderna, divertente, umoristica, spiritosa, paradossale, leggera, versione teatrale del capolavoro di Luigi Pirandello: il suo romanzo per antonomasia. 

Pubblicato nel ’25 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio precedente, l’ultimo romanzo del Genio agrigentino è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo, sulla Natura e la Forma. 

L’Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. 

Attualissimo, nella descrizione della perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabordare dei grandi sistemi antropologici e sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia.

Narrazione /interpretazione/esposizione affidata ad un “mostro” di tecnica come Pattavina, ma anche al moderno azzardo di una Compagnia giovane ma talentuosissima.

In scena, quindi, l’eleganza formale di un Maestro come Pattavina: spensierato narratore in “flash-back”. Furente doppio di sé stesso nelle vicende più dolorose. In questo auto-sostituirsi, c’è persino il possibile riscatto all’impotenza originaria, all’inanità di una esistenza precedente, inconsapevolmente sprecata. Ed il “femminile”, mutevole, soggiogante, oscuro ed ambiguo: la bravura di Marianella Bargilli, inquieta ed inquietante. Perfetta nel travasare elementi di contrasto di un personaggio nell’alchimia dell’altro.

Gli attori, volutamente, si trasformano in una sequenza di personaggi, traghettando, dall’uno all’altro, le caratteristiche comuni, i caratteri più evidentemente condivisi.

In quest’opera c’è la follia, vera o presunta, ci sono le mille maschere di ciascuno di noi e c’è l’irrisolvibile dualismo fra essere e apparire. È insomma un concentrato di Pirandellismo questo adattamento di “Uno, nessuno e centomila”, per la regia di Antonello Capodici. (rrc)

CITTANOVA (RC) – Il 31 gennaio in scena “Ditegli sempre di sì”

Il 31 gennaio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena lo spettacolo Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, con Carolina RosiTony Laudadio, con la regia di Roberto Andò.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena, giunta alla 19esima edizione.

L’opera, tra le meno note di Eduardo, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico; una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.

Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.

In Ditegli sempre di sì la pazzia di Michele Murri è vera, infatti è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo.

Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?

Sul palco, assieme a Carolina Rosi e Tony Laudadio, ci saranno Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola(rrc)

CITTANOVA (RC) – Il 21 gennaio il Balletto di Mosca in “La Bella Addormentata”

Il 21 gennaio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena La Bella Addormentata del Balletto di Mosca.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 19esima stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

«Con tale scelta  – viene spiegato in una nota –desideriamo confermare l’impegno dell’Associazione Kalomena che da sempre vuole mettere in risalto la capacità del teatro, della danza, della musica e dell’arte di veicolare messaggi di pace, di amore e di rispetto per la libertà e la dignità di ogni uomo e donna in ogni parte del mondo. Perché la cultura unisce il mondo. In un’epoca in cui sembra prevalere la spinta ad alzare muri, che serviranno solo a trasformare in prigionieri chi li costruisce, riteniamo invece fondamentale costruire ponti di dialogo tra culture, religioni, mondi diversi».

«Per questo, nel ripudiare ogni forma di guerra e di violenza – continua la nota – ribadiamo la condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin, siamo al fianco del popolo ucraino ed esprimiamo la propria vicinanza e solidarietà a tutte le vittime e tutti coloro che stanno soffrendo a causa della guerra».

La Bella Addormentata è un balletto in un prologo e due atti, con le musiche di Pyotr Ilych Tchaikovsky, con le coreografie che Marius Petipa, scenografie del Russian Classical Ballet, costumi e direzione artistica di Evgeniya Bespalova.

La Bella Addormentata è un incredibile capolavoro del balletto classico. La dimensione del sogno risveglia la magia delle fiabe, un mondo incantato di castelli, foreste, maledizioni e incantesimi. Solo un bacio dell’amor puro spezzerà il sortilegio. Quest’opera, consacrazione del romanticismo, basato sul racconto di Charles Perrault “La Belle au Bois Dormant”, integrato nello stile francese del XVIII secolo, è considerato una delle pièce che crea più interesse per il pubblico.

Questa rappresentazione è una grande sfida per i ballerini, specialmente nell’interpretazione del personaggio principale Princess Aurora, che richiede uno stile cristallino elegante e fragile. Eseguito dalle principali compagnie mondiali, questo capolavoro di Piotr Tchaikovsky è senza dubbio una delle pagine più belle dell’illustre compositore russo. Melodie eterne come “Rosa Adagio” e “Grande Valse Villageoise” rivelano il lirismo dell’autore. La relazione tra la musica di Čajkovskij e la coreografia di Marius Petipa è così perfetta che sarebbe difficile immaginare un’altra lettura della partitura. Pertanto, la musica e la coreografia in simbiosi geniale hanno reso questa pièce l’Opera più emblematica della danza classica. Questa produzione presenta un incredibile set di bellezza e realismo, costumi prodotti con dettagli sontuosi e barocchi, un ensemble di solisti e un corpo di ballo guidato da star del balletto russo.

«Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone – conclude la nota – già dalla sua fondazione avvenuta nel 2005 nella città di Mosca, di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm; Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali Compagnie russe, danno corpo a questo ensemble, nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita». (rrc)

CITTANOVA – Al Teatro Gentile “Taranta d’Amore”

Domani, al teatro Gentile di Cittanova, in scena la “Taranta d’amore” con Ambrogio Sparagna, accompagnato dall’Orchestra Popolare Italiana e insieme a Peppe Servillo e al gruppo Tarantella d’Aspromonte.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 19esima stagione teatrale organizzata dall’Associazione Culturale “Kalomena”.

Taranta d’Amore è una grande festa spettacolo dedicata ai balli della tradizione popolare italiana: gighe, saltarelli, ballarelle, pizziche, tammurriate e soprattutto tarantelle. 

Al centro della scena Ambrogio Sparagna, sostenuto dalla straordinaria energia e bravura dei musicisti dell’Orchestra, dà vita ad una grande festa spettacolo che riesce ad animare il teatro, la fa saltare al ritmo vorticoso dei nostri balli popolari, tra organetti, chitarre, ciaramelle e tamburelli. 

Nel corso dello spettacolo il pubblico diventa “protagonista della festa” e si lascia piano piano travolgere dalla forza della musica abbandonandosi agli inviti del Maestro a ballare, battere le mani, sorridere e fischiare una melodia, cantare un ritornello. 

A Cittanova la sesta edizione del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”

di DOMENICA SORRENTINel mese di dicembre 2021, l’Associazione Cittanova Radici, Gruppo di Studio e Ricerca della Storia e della Cultura Popolare, ha bandito la VI edizione del Premio Letterario Il Fondaco di Casalnuovo, con la pubblicazione del bando sul sito www.premioletterariocittanova.it

È un Premio che vuol far ricordare il Fondaco, fulcro dell’antico centro abitato di Casalnuovo dove, fin dal 1580, avvenivano gli scambi commerciali e di mercato perché punto di convergenza tra più vie di percorrenza di un vasto territorio che riuniva, strategicamente, gli abitanti dell’area jonica (Gerace) e quelli della tirrenica (l’attuale Piana degli Ulivi). Precedette la fondazione di Casalnuovo, oggi Cittanova, che venne edificata con l’Editto del 12 agosto 1618, a firma del Principe di Gerace, Girolamo Grimaldi, appartenente ad un ramo della famiglia da cui discendono i Grimaldi, sovrani del Principato di Monaco.

Questa VI edizione, patrocinata dal Comune di Cittanova, dai Siti Storici Grimaldi di Monaco, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dal Consiglio Regionale della Calabria, ha riscosso una viva attenzione ed ha suscitato un grande interesse. La Cerimonia di Premiazione si terrà il 21 dicembre p.v., alle ore 16:30, presso i locali del Polo Solidale per la Legalità, sito in Piazza Croce, a Cittanova. I lavori, moderati da Rossella Cardona, Associazione Sale della Terra, prevedono l’intervento introduttivo della Presidente, Domenica Sorrenti, i saluti del Sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, del Segretario Questore del Consiglio Regionale della Calabria, Salvatore Cirillo, la relazione della Presidente del Premio Letterario, Vincenza Dagostino, l’intervento del Presidente della Giuria, Giuseppe Antonio Martino.

Con tale specifico momento creativo abbiamo voluto dare forza ai talenti già affermati e abbiamo desiderato scoprirne di nuovi. Ci sono persone che non sanno di avere il talento finché non decidono di mettersi in gioco.

Se nel passato bandire un Premio Letterario ha significato offrire spunti per una crescita letteraria ed umana ben rilevabile nel tempo ed un trampolino di lancio verso risultati sempre migliori, oggi, dopo un triste periodo caratterizzato dagli stravolgimenti dovuti alla pandemia da Covid-19, con il drammatico e impensabile ritorno della guerra alle porte dell’Europa, con il costante aumento di terribili episodi repressivi a spese delle donne, come sta succedendo in Afganistan e, ultimamente, in Iran, con la sistematica violazione dei diritti umani, partecipare ad un concorso e concludere la cerimonia in presenza, rappresentano, oseremmo dire, prove di ripartenza, di normalità.

Siamo convinti che l’impegno per la pace e la sicurezza debba passare attraverso la cultura, il rispetto dell’individuo, bene comune di straordinaria ricchezza, in una civiltà che si è evoluta nel tempo attraverso il fare umano, la cooperazione armoniosa tra le parti, per far conoscere stili di vita e di pensiero coerenti con i nostri valori etici e gentili. 

Nel corso della serata di premiazione verrà presentato il libro “Con la lente del tempo” di Antonino Tramontana. Nella presentazione di questo libro, dalla scrittura diretta e armoniosa, intriso di valori quali la solidarietà, l’amicizia, la cooperazione, il rispetto, la condivisione, che se non adeguatamente riaffermati, rischiano di dissolversi come neve al fuoco, dialogherà con l’autore la poetessa Vincenza Armino, il cui nominativo si trova nella “Storia della Letteratura Italiana”. 

La presente edizione ha previsto quattro le sezioni: A, racconto breve; B, poesia in vernacolo; C, corto teatrale e D, riservata agli allievi degli Istituti di Istruzione Superiore, in gruppo classe o singolarmente con un racconto, una poesia, un corto teatrale, un lavoro multimediale capace di coniugare tradizione e innovazione. 

Molto attento è stato il lavoro della qualificata giuria, presieduta dal professore Giuseppe Antonio Martino e composta dal professore Agostino Formica, Rocco Rao, Natale Pace e Nino Tramontana.

Di seguito i nominativi e i dettagli per le quattro sezioni delle opere premiate:

Sezione A, Narrativa:

1° Premio ex aequo a Benedetta Zema con “Il ritorno della primavera” e Carlo Montelelone con “Le Sorgenti del mare”;

2° Premio a Pier Paolo Fiore con “Il sogno di Carmine”;

3° Premio a Pat Porpiglia con “Angela, prostituta per necessità”;

Menzione speciale a: Filiberto Luciano Napolitano con “Un essere di questa terra” e a Romano Augusto Fiocchi con “Un amore inglese”.

Sezione B, Poesia in vernacolo:

1° Premio a Paolo La Cava con “Chi friddu chi faci sta sira”;

2° Premio a Giuseppe Furfaro con “Tindi jhisti”;

3° Premio a Flavia Bruzzese con “A me terra forestera”;

Menzione speciale ad Angelo Surace con “A casa da Baruna” e a Giuseppe Sergi con “Poveri nui”. 

Sezione C, Corto Teatrale

1° Premio a Virginia Risso con “Pearl”;

2° Premio a Emanuele Stochino con “Ciao ciao”.

Sezione D, riservata agli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore:

1° Premio a Emma Vatteroni con “Chi sei? Mi chiedo”, Liceo Scientifico “Vito Volterra” – Roma.

Ai premiati verranno consegnati oltre al premio in danaro previsto nel bando, un trofeo rappresentante il logo dell’Associazione Cittanova Radici, costituito da un albero d’ulivo stilizzato, su un piedistallo in ceramica, realizzato in rame dall’artista cittanovese Angela Avenoso, insegnante di Design dell’oreficeria e Metalli presso il Liceo Artistico di Terni.

La cerimonia di premiazione sarà allietata da intermezzi musicali a cura della cantante e Maestro di flauto traverso, Maria Tramontana, una stella della nostra terra, accompagnata dal padre Nino.

L’Associazione Cittanova Radici porta avanti, tra le altre cose, due attività principali, Il Premio Cittanova Radici e il Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”.

Il Premio Radici è stato istituito per la prima volta dal dottore Girolamo Giovinazzo, affiancato da un nutrito gruppo di persone come la poetessa Maria Frisina, il meridionalista Pasquino Crupi, l’onorevole Natino Aloi, con l’intento di dare lustro e riconoscimento a personaggi che hanno lasciato un segno mantenendo alti i valori della nostra terra sia in campo culturale, sociale ed economico come nelle arti e nei mestieri, persone che con le loro azioni hanno influenzato e influenzano il presente e continuano a indirizzare il futuro.

Per non disperdere la fervida attività culturale scaturita da queste attività, nel 2014, è stata costituita l’Associazione Cittanova Radici.

In essa è stato convogliato anche il Premio Letterario, su input della professoressa Vincenza Dagostino che, con il marito, il compianto professore Vincenzo Crocitti, nel 2010, avevano dato il via ad un Premio di grande spessore culturale, quando non ce ne erano molti in circolazione. Grazie all’impegno indefesso della professoressa Dagostino, presidente onorario del Premio Letterario, Cittanova può vantare di uno strumento indirizzato a far emergere la passione per la scrittura e i talenti creativi. Aspiriamo a dare ampio spazio alla poesia in dialetto calabrese riservata agli autori residenti in Calabria ma anche ai tanti nonni, padri, figli, parenti che nel corso degli anni sono emigrati, hanno lasciato con il dolore nel petto la propria terra natìa, “costretti” a cercare fortuna altrove, che “cantano” di quei luoghi rimasti nel cuore… facendo sgorgare versi struggenti che si riversano copiosi e manifestano tutto l’amore per il Paese…

Oggi possiamo dire di essere particolarmente soddisfatti non solo per il numero dei partecipanti ma anche perché nelle opere ricevute ci sono perle di rara bellezza, per cui è risultato difficile scegliere chi premiare. 

È intenzione dell’Associazione Cittanova Radici proseguire con altre edizioni perché siamo convinti che “Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che calzi, ma le impronte che lasci”. Condividiamo questo aforisma, il cui autore è sconosciuto, in quanto descrive pienamente come l’arte dello scrivere serva a comunicare il pensiero e la parola, espressione del proprio essere, nel nostro Paese e fuori da esso, per crescere e ricevere gratificazioni, per trovare nella differenza l’arricchimento, per supere l’egoismo del piccolo recinto, del piccolo orticello, per alzare lo sguardo e vedere oltre… con impronte lasciate in modo semplice e diretto…

Alla prossima edizione… (ds)

CITTANOVA (RC) – Il 7 dicembre in scena “Tre X 2 tra Radio e TV”

Il 7 dicembre, a Cittanova, al Teatro Gentile, in scena Tre X 2 tra Radio e TV de i Gemelli di Guidonia, per la stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena.

La Rassegna è organizzata con il patrocinio della locale Amministrazione comunale ed il sostegno della BCC Calabria Ulteriore.

Come fa la musica ad invadere le vite di tre giovani fratelli? Sì perché si chiamano “gemelli” ma in realtà sono fratelli! Pacifico, Gino ed Eduardo si esibiranno dal vivo con gag, canzoni, imitazioni e con tanti dei personaggi della loro trasmissione di successo su Rai Radio 2. 

Musica e comicità coinvolgenti per uno show effervescente. E come sempre un occhio all’attualità, che nelle mani e nelle voci dei Gemelli diventa occasione per ridere e per giocare insieme al pubblico. 

Non mancheranno poi racconti ed aneddoti riferiti ai grandi protagonisti della televisione, dalla quale ogni settimana con le loro tre voci danno vita a performances straordinarie. 

I grandi cantautori del passato e del presente saranno cantati, interpretati e…avvicinati! 

Tutta la comicità dei Gemelli di Guidonia raccontata attraverso la musica, che ha infinite potenzialità ed infiniti modi per divertire ed emozionare. 

Divertimento ed emozioni assicurate, accompagnate da tre voci che si intersecano in maniera splendida. (rrc)

 

CITTANOVA (RC) – Venerdì l’incontro del PD “La Piana di domani”

Si intitola “La Piana di domani. Strategie e politiche di sviluppo della Piana di Gioia Tauro” l’iniziativa in programma domani, venerdì 18 novembre al Circolo PD di Cittanova, alle 17.

Un appuntamento cui parteciperanno iscritti e militanti dei Circoli della Piana, sindaci e amministratori comunali, dirigenti locali e nazionali, che si avvarrà del contributo di idee da parte di rappresentanti delle forze produttive, sindacali, professionali e sociali e che sarà conclusa dal Segretario regionale del PD Sen. Nicola Irto.

Un’occasione per un confronto approfondito e articolato sulle molte potenzialità presenti sul territorio pianigiano e sulle criticità che lo attraversano. Un momento da cui fare emergere spunti e proposte utili a rimettere la Piana al centro: quale risorsa territoriale, culturale e umana per la Città Metropolitana e la Calabria. 

L’attuale contesto, infatti, obbliga a rappresentare le istanze dei territori in una dimensione geo-politica comprensoriale, trovando risposte adeguate alle esigenze che questi esprimono.

Ed è, proprio, dal territorio che il PD intende ripartire, per costruire un progetto politico-economico-sociale coeso ed efficace, per superare gli attuali limiti, per recuperare credibilità e consenso.

La Piana di Gioia Tauro-Rosarno rappresenta, oggi, per la presenza della struttura portuale, l’area strategicamente centrale della Calabria, ed è nel contempo espressione di un microcosmo ampio e significativo di una realtà economico-sociale ricca di complessità, novità, ritardi, ma che sostanzialmente manca di un progetto coeso, in grado, da un lato, di imprimere un deciso sviluppo e, dall’altro, di costituire da collante politico. 

Per tali ragioni necessita di un progetto economico-sociale coeso che individui nel territorio comprensoriale una base di aggregazione unitaria pur nelle sue differenze. 

Mettendo in rete le diverse risorse, le attitudini, gli insediamenti è possibile costruire un percorso in grado di valorizzare questo territorio in una prospettiva distrettuale; percorso che può concretamente costituire il volano di riferimento per un’aggregazione di esperienze di quanti operano sul territorio con tenacia e generosità per delineare un percorso comune.

Occorre, dunque, congegnare un disegno programmatorio territoriale in una dimensione comprensoriale, in cui le infrastrutture viarie ed i servizi (sanità, trasporti, cultura…), opportunamente potenziati e valorizzati e senza sovrapposizioni e/o campanilismi, siano inseriti in modo funzionale e sinergico in un circuito di fruizione collettiva.

Il quadro produttivo di riferimento di questo processo è costituito dal rapporto tra agricoltura, ambiente, turismo, artigianato, che, se messi in connessione, possono rappresentare il riferimento di base per la costruzione di una dimensione distrettuale del territorio, avendo come riferimento una politica programmatoria regionale unitaria e di respiro. 

Dunque, la Piana come area di sviluppo sostenibile e non semplice territorio di servizio. Diritti da affermare, disuguaglianze crescenti da contrastare, ma anche risorse e opportunità da valorizzare, sono le parole chiave del dibattito che il PD intende avviare con le comunità di un’area strategica qual è la Piana per fronteggiare le sfide che l’attendono. (rrc)

CITTANOVA – Stagione teatrale dell’Associazione Kalomena, al via la campagna per i nuovi abbonati

Al via la campagna di adesione per i nuovi abbonati alla 19esima Stagione Teatrale in programma al Teatro Gentile organizzato dall’Associazione Kalomena.

Così come gli anni precedenti, sarà una stagione ricca di spettacoli, per un cartellone d’eccellenza, che propone alcuni tra i più importanti nomi del teatro italiano ed una straordinaria presenza internazionale, con allestimenti che garantiscono alla nuova stagione grande qualità e richiamo.

Cittanova, con la sua XIX Stagione, patrocinata dall’Amministrazione comunale, ospiterà quattro mesi di eventi nazionali e internazionali di teatro di prosa, commedia, musica e danza.

Saranno otto gli spettacoli in cartellone, tra novità assolute, successi da rivedere e talenti da scoprire. 

La Rassegna prenderà il via il 7 dicembre con l’eccezionale spettacolo “Tre x due tra radio e TV”. Un grande spettacolo, in esclusiva per la Calabria, all’insegna della leggerezza, con i Gemelli di Guidonia, che si esibiranno con gag, canzoni, imitazioni e con tanti dei personaggi della loro trasmissione di successo Happy Family su Rai Radio 2 oltre che delle performance nei programmi TV di Made in Sud e Tale e Quale show.

Tutta la loro comicità raccontata attraverso la musica, che ha infinite potenzialità ed infiniti modi per allietare ed emozionare, per una divertente serata con uno show effervescente.

Poi, il 29 dicembre, il teatro Gentile ospiterà una serata con un eccezionale appuntamento musical-popolare, “Taranta d’Amore”, una grande festa spettacolo dedicata ai balli della tradizione popolare italiana: pizziche, saltarelli, ballarelle, tammurriate e soprattutto tarantelle,  con al centro della scena Ambrogio Sparagna, sostenuto dalla straordinaria energia e bravura dei musicisti dell’Orchestra Popolare Italiana, assieme a Peppe Servillo e il gruppo Tarantella d’Aspromonte, daranno vita ad una grande festa spettacolo che animerà il teatro, lo farà saltare al ritmo vorticoso dei nostri balli popolari, tra organetti, chitarre, ciaramelle e tamburelli. 

Mentre il 16 gennaio, per una delle tre tappe italiane, avremo un magnifico evento internazionale, “Suggestioni d’Oriente” con i danzatori di Dalai Nuur, che ci accompagneranno in un viaggio mozzafiato con uno spettacolo unico nel suo genere, capace di portare sul palcoscenico tutte le atmosfere e suggestioni del lontano Oriente.

Dalle ninfe di Bali al suono dei tamburi Giapponesi, passando per il Bodhisattva dalle mille braccia e per i ventagli e i pugnali della danza Coreana, verranno rivelati miti e leggende dei popoli dell’Asia Orientale e del Sud-Est Asiatico.

Oltre 500 splendidi costumi, impreziositi da gemme, oro e broccato, confezionati su ordinazione in Cina, Corea, Giappone, Thailandia, Sri Lanka e Indonesia. Con suoni, costumi e coreografie uniche Dalai Nuur farà rivivere al pubblico la storia millenaria di terre esotiche e lontane, cariche di fascino e mistero, trasmettendogli tutta la magia dell’Oriente.

Il cartellone della rassegna contiene, inoltre, una galleria d’autori che hanno caratterizzato il novecento teatrale come Pirandello, Eduardo e Peppino De Filippo, titoli e nomi prestigiosi della scena italiana.

Il 31 gennaio la Compagnia di Luca De Filippo porterà in scena l’opera di Eduardo “Ditegli sempre di sì”, interpretata da Tony Laudadio e Carolina Rosi con la regia affidata ad uno tra i più autorevoli dei registi italiani, Roberto Andò. L’opera si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico; una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.

La rassegna ospiterà, poi, il 9 febbraio Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia, interpreti della divertente commedia “Amori e sapori nelle cucine del Gattopardo”. Un testo nel quale pietanze e sentimenti si mischiano ad arte in quel caleidoscopico mondo fatto di languore ed erotismo, di passione e causticità tipico del “profondo” sud.

Il 26 febbraio sarà in scena una ironica, moderna, umoristica, paradossale e leggera versione teatrale del capolavoro di Luigi Pirandello: il suo romanzo per antonomasia, “Uno, nessuno, centomila”, con Pippo Pattavina, attore decano del Teatro siciliano e nazionale e Marianella Bargilli, attrice duttile, stilisticamente raffinata quanto moderna. Un allestimento arioso, scenicamente sorprendente, una proposta teatrale che riassume la voce alta della drammaturgia migliore con la verve popolare della scena all’italiana.

Il 18 marzo il Gentile ospiterà il teatro partenopeo con Enzo De Caro interprete della commedia “Non è vero ma ci credo”. Una storia alla quale, pur rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, è stato dato un sapore più contemporaneo. Il racconto di una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30, il figlio Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti mentre il regista Leo Muscato avvicina ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale.

La XIX Stagione si concluderà il 31 marzo con il gradito ritorno di Carlo Buccirosso, uno dei volti più amati e apprezzati dello spettacolo italiano, con la sua nuova opera “L’erba del vicino è sempre più verde”. Una divertente commedia dove Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, è da tempo in aperta burrascosa crisi matrimoniale con sua moglie, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie. In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, è così che pervaso dall’adrenalina della novità, dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome dell’”Erba del vicino”.

Oltre agli spettacoli in abbonamento, riproporremo anche quest’anno un’esperienza interessante e significativa: gli incontri pomeridiani in teatro tra gli allievi della Scuola di Recitazione della Calabria e gli attori ospiti del nostro cartellone.

Inoltre, promuoveremo nuovamente il teatro per i giovani e gli studenti, garantendo loro di poter assistere agli spettacoli ad un prezzo simbolico. 

L’invito è quello di prepararsi tutti per una nuova grande stagione che faccia ritrovare la gioia e il valore dello stare assieme.

Come sempre, il nostro imperativo è quello di lavorare per riaffermare il ruolo centrale che questa Stagione teatrale occupa nella vita culturale non solo di Cittanova, ma anche della Piana, della città metropolitana e della Calabria. (rrc)