Mancuso e Montuoso presentano proposta per istituire la Riserva Naturale regionale di Trinchise

È stata elaborata e depositata la proposta di legge con cui si propone l’istituzione della Riserva Naturale Regionale di Trinchise. LO hanno reso noto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso e il consigliere regionale Antonio Montuoro, sottolineando come «la valorizzazione delle risorse naturalistiche, paesaggistiche, storiche e culturali di larga parte del territorio calabrese rappresenta un’opportunità di sviluppo irrinunciabile».

«Il provvedimento mira alla tutela e alla promozione di un’area che confina a sud ovest con il fiume Simeri – hanno spiegato – a nord con la ex statale 109, a sud est con il torrente Marviano, a sud con le confluenze del fiume Simeri, il territorio di Sellia e il torrente Marviano con confine nel comune di Zagarise. L’ente gestore individuato dalla legge, in coerenza con la recente disciplina generale su aree protette e biodiversità, è il Comune di Magisano. Lo stesso dovrà elaborare un programma triennale di valorizzazione dell’area protetta, a cui dovrà conformarsi il programma annuale degli interventi, che sarà adottato con il parere del ‘Tavolo di partecipazione attiva’ e degli Enti pubblici interessati».

La nuova Riserva si trova in una delle aree più incontaminate della Presila catanzarese, che coincide all’incirca con il settore sud-occidentale del massiccio silano e della Sila rappresenta le ultime propaggini che si prolungano nella corona collinare degradante verso la stretta fascia costiera che si affaccia al mare Ionio del Golfo di Squillace. La particolare esposizione, unita alla vicinanza del mare, determina la presenza di numerosi microclimi, con alto grado di differenziazione su scala locale, e di una vegetazione particolarmente ricca e variegata.

Per il presidente Mancuso «prosegue l’impegno legislativo del Consiglio regionale in questo specifico settore. La Calabria conta un enorme patrimonio etnobotanico legato a tradizioni che, a volte, caratterizzano intere aree del territorio regionale. Abbiamo l’intenzione di continuare a rafforzare il sistema delle aree protette e di finanziare metodologie di tutela degli habitat e delle specie, in un’ottica di turismo naturalistico che sprigioni ricchezza generale e fiducia nel futuro per le nuove generazioni». (rrc)

L’appello del Pd ai sindaci calabresi: Una mobilitazione per sostenere la proposta su referendum

«Invitiamo i sindaci calabresi alla massima mobilitazione possibile in vista della riunione della Commissione “Affari Istituzionali” che è stata convocata per mercoledì 31 luglio, a palazzo Campanella, per discutere della ppa sul referenudm abrogativo della legge sull’autonomia difeferenziata». È l’appello che i capigruppo di opposizione Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) hanno rivolto ai sindaci calabresi, per fare un segnale forte alla maggioranza di centrodestra «che ha offerto l’ennesima prova di arroganza e totale insensibilità rispetto agli interessi dei calabresi e alle prerogative dei consiglieri regionali».

«Considerata l’urgenza del tema da affrontare – hanno  ricordato i capigruppo di minoranza – avevamo chiesto al presidente Mancuso di fare arrivare la ppa direttamente in Consiglio regionale lo scorso 26 luglio senza passaggi in Commissione. Non solo non è stata accolta tale richiesta, ma la Commissione è stata convocata dopo 15 giorni, sfruttando il tempo massimo possibile previsto dal regolamento. Si tratta di un evidente atteggiamento ostruzionistico che non ha alcun senso, se non quello di umiliare la Calabria e la minoranza politica presente in Consiglio».

«In Commissione chiederemo che la ppa arrivi in Aula prima della pausa estiva – hanno spiegato – e per dare ancora più forza alla nostra richiesta chediamo il sostegno dei sindaci e degli amministratori. È fondamentale che ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti ai calabresi, a partire dal presidente Occhiuto abile nella comunicazione, con le sue continue interviste, ma mai protagonista di una scelta netta con conseguenti atti deliberati in Consiglio, se non quello di aver dato nella Conferenza delle regioni il suo assenso al progetto di legge Calderoli». (rrc)

Tavernise (M5S): Sono sbagliati tempi e modi della Fusione dei Comuni

Per il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, «sono sbagliati i tempi e i modi di questa fusione che coinvolge le città di Cosenza, Rende e Castrolibero. Si tratta dell’ennesima forzatura istituzionale del centrodestra regionale che continua a portare avanti un modus operandi inaccettabile».

«Basti pensare che su questa legge – ha spiegato – approvata di notte e dai soli consiglieri di maggioranza nel calderone di una legge omnibus, insieme al collega Lo Schiavo abbiamo presentato una proposta di legge che non è stata neanche presa in considerazione. A dimostrazione del senso che questo esecutivo ha del concetto di democrazia. Ed è proprio sul concetto più profondo di democrazia partecipata, quale espressione del voto popolare, che si basava la nostra proposta di legge, partendo proprio dalla richiesta di modifica del referendum che tenesse in considerazione i voti dei cittadini dei singoli comuni e non consultivo sul totale degli abitanti coinvolti».
«Abbiamo anche chiesto il coinvolgimento dei Consigli dei tre Comuni – ha proseguito – nell’esprimere un parere sulla legge regionale attraverso una delibera ad hoc e la realizzazione di uno Studio di fattibilità degno di questo nome, considerando quello commissionato dalla sola maggioranza come un documento che non dà risposte. Detto questo è bene chiarire perché domani in Consiglio non voterò contro questa legge, ma esprimerò un voto di astensione. Primariamente e politicamente come Movimento 5 Stelle non siamo contrari alle fusioni dei comuni. Anzi, con alcuni presupposti che riguardano la prossimità, siamo assolutamente favorevoli a questo tipo di matrimonio».
«Nel caso specifico – ha aggiunto – gli abitanti delle città di Cosenza, Rende e Castrolibero formano già oggi una grande comunità, il cui territorio offre opportunità e servizi non solo alla provincia ma anche alla regione tutta. Ma per portare a termine le fusioni devono essere rispettati alcuni requisiti, devono essere programmati alcuni passaggi pratici e burocratici e, soprattutto, deve essere coinvolta la popolazione perché la trasformazione urbana non può essere vissuta come un’annessione di una realtà sull’altra, ma come una opportunità di crescita non solo economica ma anche storica, culturale, identitaria. Passaggi preliminari che in questo caso non sono stati attuati e che mi porteranno al voto di astensione per bocciare un metodo che reputo sbagliato e pericoloso per la democrazia».
«In ultimo, ma non per importanza – ha concluso – mi asterrò per mettere in evidenza anche l’incoerenza del centrodestra sul tema dei referendum: da una parte ha fretta di indire questo referendum sulla fusione, dall’altra si oppone e fa ostruzionismo sulla richiesta di referendum sull’autonomia differenziata». (rrc)

Presto convenzione tra Consiglio regionale e Regione Puglia per il nuovo Auditorium Calipari

Presto sarà sottoscritta la convenzione tra il Consiglio regionale della Calabria e la Regione Puglia, attraverso cui quest’ultima, tramite la propria Agenzia regionale Asset, provvederà, come previsto dal codice dei contratti pubblici Dlgs 36/2023, alla procedura di validazione sia del progetto di fattibilità tecnico-economica che del progetto esecutivo per la costruzione del nuovo Auditorium Calipari.

L’accordo  – il cui schema è stato redatto e proposto dal dirigente del Settore Tecnico  architetto Gianmarco Plastino – sarà sottoscritto dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, secondo cui «la convenzione è un esempio di attuazione dei principi di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, attraverso la sinergia e lo scambio di best practices fra soggetti pubblici».

«Da un lato – ha spiegato – viene privilegiata l’ eccellenza di una Regione meridionale che dispone  di  un’agenzia certificata nel rispetto della normativa comunitaria sulla verifica dei progetti delle grandi opere. Dall’altro, il Consiglio regionale risparmierà preziose risorse finanziarie, poiché la convenzione non prevede alcun corrispettivo se non il rimborso dei costi».

«Va, dunque – ha concluso – avanti  l’impegno finalizzato  a restituita alla Calabria e alla città di Reggio un’ importante struttura a seguito del crollo della copertura avvenuto nel luglio 2020. È prevista la realizzazione di una sala polifunzionale idonea a ospitare 640 spettatori e 12 oratori, un foyer all’interno di una superficie complessiva pari a 1.210 metri quadri. Un progetto basato sui più avanzati criteri architettonici, tecnologici di fruibilità e di sostenibilità». (rrc)

PD Calabria: Il Cdx boccia richiesta delle minoranze sulla ppa per il referendum

La Conferenza dei Capigruppo in Consiglio regionale ha bocciato la richiesta i inserire all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio regionale la ppa sul referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata senza alcun passaggio in Commissione.

«Ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento – ha detto il gruppo consiliare dei dem, profondamente amareggiato – considerando la natura politica della richiesta, l’importanza del tema per il futuro della Calabria e l’urgenza con la quale è necessario agire e che ha già portato diverse altre regioni italiane a determinarsi».

«Evidentemente il centrodestra calabrese – hanno detto i dem – preferisce continuare a mettere la testa sotto la sabbia per non infastidire i manovratori romani che vogliono affossare il Sud. Decidere, così come ha fatto la maggioranza oggi in Conferenza dei capigruppo, di affidare la trattazione della ppa alla Commissione competente equivale a negare l’attualità e l’urgenza della questione e della necessità che il Consiglio regionale assuma una posizione netta e chiara in merito». (rrc)

Il commissario Errigo illustra al Consiglio regionale lo stato degli interventi di bonifica del Sin Crotone

Il Commissario straordinario, gen. Emilio Errigo, ha relazionato sullo stato di realizzazione degli interventi di bonifica  e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone – Cassano – Cerchiara di Calabria, nel corso della sua audizione alla IV Commissione Assetto e Utilizzazione del territorio, Protezione del’Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Pietro Raso.

Intervenendo in apertura dei lavori, il Presidente del consiglio Regionale, Filippo Mancuso, ha voluto manifestare, con la sua presenza, la vicinanza delle istituzioni al commissario ribadendo l’importanza della bonifica non solo per la città di Crotone ma per tutta la Calabria.

Presenti all’Audizione, i Consiglieri Regionali Giovanni Muraca, Amalia Bruni, Francesco De Nisi, Luciana De Francesco, Ernesto Francesco Alecci, Raffaele Mammoliti e la vice presidente Pasqualina Straface, che ha ben rappresentato le attività operative che hanno visto impegnata la struttura commissariale.

Il Commissario Errigo, in apertura della sua relazione, ha voluto ringraziare per il sostegno ricevuto, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente ing. Salvatore Siviglia, oltre che Sogesid, Ispra e Arpacal per il prezioso contributo tecnico scientifico.

Nel corso della sua relazione illustrativa, il Commissario ha esposto cronologicamente, le azioni poste in essere dalla struttura commissariale analizzando i vari processi, informativi e operativi, finalizzati a superare la situazione di stallo relativa alla bonifica del danno ambientale presente nel sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria.

Il Gen. Errigo, ha infine proposto, qualora non dovesse trovare riscontro la ricerca di una possibile destinazione finale, in Italia o all’estero, dei rifiuti pericolosi, la creazione in Calabria di una discarica pubblica, destinata unicamente ai rifiuti presenti nell’area Sin, costruita secondo i più moderni criteri di sicurezza e tecnologicamente all’avanguardia; tale discarica, con costi di costruzione totalmente a carico di Eni, sarebbe successivamente gestita direttamente dalla Regione Calabria sotto la supervisione e il controllo della Struttura Commissariale.

Nei successivi interventi, i Consiglieri regionali, apprezzando e valorizzando l’impegno del Commissario, hanno ribadito che nonostante le difficoltà oggettive dovute al problema dello spostamento dei rifiuti pericolosi presenti all’interno del SIN ci siano, ad oggi, tutte le condizioni per poter finalmente liberare la città dall’eredità industriale che ha ostacolato finora un vero sviluppo di Crotone e del suo unico patrimonio di natura, storia e cultura. (rrc)

Venerdì in Consiglio regionale il convegno “Difesa civica e partecipazione attiva”

Venerdì 28 giugno, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, alle 10, si terrà il convegno Difesa civica e partecipazione attiva: la Regione Calabria protagonista.

L’evento sarà preceduto, giovedì 27 dall’Assemblea plenaria dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province autonome italiane presieduta da Marino Fardelli, difensore civico della Regione Lazio.  

La figura del difensore civico in Calabria è stata per la prima volta attuata lo scorso anno, con l’elezione di Ubaldo Comite. Ordinario di Management pubblico, laureato in giurisprudenza, economia e commercio, economia bancaria, statistica, Comite è avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore dei conti. È specializzato in diritto amministrativo e scienze dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Teramo. 

Il difensore civico che riprende l’ombudsman svedese, è una figura di garanzia a tutela dei diritti e degli interessi del cittadino nei confronti della Pubblica amministrazione che, attraverso lo svolgimento di un’attività di carattere dissuasivo-persuasivo, mira a dare piena attuazione ai principi costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità della Pa. 

La necessità di far conoscere e divulgare, anche in Calabria, le opportunità e i servizi offerti dall’Ufficio del Difensore Civico anche attraverso la presentazione dei risultati di un anno di attività istituzionale, animeranno l’iniziativa organizzata in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria e il Coordinamento nazionale dei difensori civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane.

Apriranno i lavori il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Rosario Maria Infantino. Interverranno, Marino Fardelli, Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome, Ubaldo Comite, Difensore Civico della Regione Calabria, Attilio Cotroneo, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria e Referente della Commissione Giustizia civile-amministrativa, Nicola Durante, Presidente della Sezione Tar di Salerno, Gianna Morandi, Difensore Civico della Provincia Autonoma di Trento, Gianalberico De Vecchi e Guido Giusti rispettivamente difensori civici della Regione Lombardia e della Regione Emilia Romagna. 

Sarà, dunque, un confronto tra addetti ai lavori e tecnici della materia che offriranno diverse chiavi di lettura sul ruolo cruciale di tale figura nel panorama istituzionale degli organi di garanzia, nella dimensione regionale ed europea. 

L’evento consentirà il riconoscimento di due crediti formativi da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria. (rrc)

Bruni (PD): Occhiuto esprima dissenso a presenza di Associazioni antiabortiste nei Consultori

La consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni, ha depositato una mozione con cui chiede al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di esprimere il dissenso della Regione Calabria di non applicare la norma che prevede la presenza di Associazioni antiabortiste nei consultori.

La consigliera, infatti, ha raccolto le sollecitazioni della Conferenza regionale delle Democratiche, rappresentata dalla portavoce regionale Teresa Esposito e dalle portavoce provinciali Lidia Vescio, Barbara Panetta, Vladimira Pugliese, Simona Colotta e Benedetta Ventura.

Nello specifico, si chiede al Presidente della Giunta Regionale di «esprimere il proprio dissenso nelle sedi competenti, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni, rispetto alla norma del Decreto 2 marzo 2024 n. 19; di non esercitare la facoltà di coinvolgere soggetti del Terzo settore nei Servizi Consultoriali, per evitare rischi di violazione della privacy e dei diritti delle donne. rafforzare l’investimento nei consultori familiari nonostante il sottofinanziamento statale».

Bruni sollecita, inoltre, il presidente Occhiuto a «garantire la presenza di medici non obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche calabresi per un accesso tempestivo all’Ivg», e «avviare un confronto con le associazioni per discutere lo stato e la programmazione governativa sull’accesso alla salute riproduttiva delle donne».

«La legge 194 del 22 maggio 1978 garantisce il diritto all’Interruzione Volontaria di Gravidanza (Ivg) in strutture pubbliche e convenzionate del Servizio Sanitario Nazionale – si legge nella premessa della mozione –. Questa legge ha rappresentato un progresso significativo per il diritto all’autodeterminazione procreativa e alla salute delle donne, riducendo i rischi legati agli aborti illegali. Dal 1978, i consultori familiari hanno migliorato la consapevolezza procreativa e offerto la possibilità di aborti terapeutici in sicurezza. Lo Stato deve garantire strutture adeguate e personale qualificato per l’Ivg, coprendo i costi e fornendo assistenza pre e post intervento».

«I consultori familiari sono essenziali per l’assistenza alle donne che scelgono l’Ivg, offrendo informazioni sui diritti, servizi sociali, sanitari, assistenziali e certificati necessari – si legge ancora nel corpo della mozione –. I consultori sono importanti presidi sanitari territoriali, il cui rafforzamento è necessario per rendere i servizi accessibili e universalistici».

«Il 23 aprile 2024, il Senato ha approvato un emendamento che permette alle associazioni antiabortiste di operare nei consultori familiari. Questo emendamento, inserito nel decreto sulle misure finanziate dal Pnrr, contrasta con una risoluzione del Parlamento europeo che inserisce l’interruzione di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue – sottolinea ancora la consigliera Bruni -. L’emendamento prevede che le Regioni possano coinvolgere soggetti del Terzo settore nel sostegno alla maternità, senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica: questo potrebbe limitare il diritto delle donne all’autodeterminazione, aumentando gli ostacoli all’accesso all’IVG. I soggetti antiabortisti non sono professionisti sanitari ma volontari con orientamenti ideologici, che potrebbero esercitare pressioni psicologiche e fornire consulenze fuorvianti».

«I consultori familiari devono essere sostenuti e potenziati per tutelare la salute e il benessere delle donne – ha spiegato ancora la consigliera Bruni –. È fondamentale evitare passi indietro nei progressi ottenuti nel campo dei diritti riproduttivi. Le Linee di indirizzo 2020 sull’IVG farmacologica dimostrano la possibilità di ridurre l’ospedalizzazione tramite soluzioni ambulatoriali adeguate. La legge 194 prevede già la presa in carico delle donne da parte di specialisti, e il coinvolgimento delle associazioni pro-life potrebbe compromettere la riservatezza del percorso di Ivg». (rrc)

Bruni (PD): Occhiuto usi gli strumenti a disposizione per migliorare sanità calabrese

La consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni, ha ribadito la necessità, da parte del presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di utilizzare «meglio gli strumenti che ha a disposizione per migliorare il sistema sanitario calabrese».

Un appello lanciato durante la partecipazione ai presidi organizzati dalla Cgil Area Vasta a Lamezia Terme e Vibo, anche a nome del Comitato “La sanità che vogliamo”, in cui è stata ribadita la necessità di misure urgenti in difesa dei servizi sanitari pubblici, efficaci e adeguati alle esigenze dei cittadini calabresi.

«La sanità calabrese vive il momento peggiore della sua storia – ha sottolineato Bruni –. Tutti gli indicatori lo confermano e ciò nonostante il commissario/presidente abbia a disposizione la possibilità di incidere con strumenti mai avuti prima. È inaccettabile che ormai da anni persistano mezzi e risorse che non si è in grado di utilizzare: concorsi accentrati con procedure regionali a tempo indeterminato, che consentono anche l’assunzione degli specializzandi; piano regionale per l’acquisto di nuove tecnologie; attuazione del Pnrr; definizione del debito pregresso e approvazione dei bilanci. Troppi annunci e pochi fatti».

«Anche la rete ospedaliera modificata ben tre volte in otto mesi – ha aggiunto – dimostra l’assenza di una strategia, con il macigno di “Azienda zero”, o meglio azienda unica che a distanza di due anni e mezzo dà flebili segni di vita ma che assorbe, solo sulla carta, risorse apicali che vengono sottratte ai servizi sanitari su tutto il territorio regionale».

«Noi – ha concluso la consigliera Bruni – continueremo ad essere mobilitati in difesa della Sanità pubblica a sostegno dei servizi e quindi della tutela del diritto alla cura per tutti e per tutte». (rrc)

Pd Calabria: Fare chiarezza su stato dei concorsi per l’emergenza-urgenza all’Asp di CS

I consiglieri del gruppo Pd in Consiglio regionale hanno chiesto chiarezza al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, sullo stato dei concorsi per l’emergenza-urgenza all’Asp di Cosenza, «dove stiamo assistendo al blocco delle procedure concorsuali dopo la confusione amministrativa scoppia a seguito della creazione di Azienda Zero».

«Mentre il presidente Occhiuto e la sua maggioranza continuano a parlare di rivoluzione e di progressi epocali per la Calabria, la nostra Regione sprofonda negli indici Istat legati alla povertà e deve fronteggiare ogni giorno un nuovo e grave problema determinato dalla superficialità amministrativa del centrodestra», hanno detto i dem.

«Per quanto trapela anche a mezzo stampa – hanno aggiunto – la nuova intricata questione amministrativa è stata posta dalla stessa avvocatura regionale che ha sollevato dubbi sulla legittimità della delega delle funzioni conferita a Azienza Zero all’Asp sotto la gestione De Salazar. Come risultato finale del pasticcio burocratico sono in attesa gli autisti soccorritori che hanno superato regolare concorso e sono nel limbo dallo scorso mese di gennaio, non essendo chiaro quale azienda dovrà farsi carico del nuovo personale. E lo stesso destino potrebbe toccare agli infermieri che, a breve, dovrebbero essere reclutati sempre per dare risposte ai problemi di organico della rete dell’emergenza-urgenza».

«Lo diciamo ormai da lungo tempo – hanno concluso i dem –, ma non si può tollerare ancora questa sciatteria amministrativa del centrodestra che continua a creare problemi su problemi. Invece di dare fiato alle trombe social, il presidente e commissario Occhiuto chiarisca immediatamente la vicenda e si adoperi con il suo ufficio per dirimere una controversia interna di cui non si sentiva davvero la necessità». (rcs)