COSENZA – Si presenta la seconda edizione del Festival nazionale della Poesia

Domani mattina, a Cosenza, alle 12, nel Salone di Rappresentanza dio Palazzo dei Bruzi, sarà presentato il programma della seconda edizione del Festival nazionale della Poesia, promosso dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franz Caruso in sinergia con la Fondazione “Attilio ed Elena Giuliani e in programma dal 14 al 17 maggio.

Il Festival si articolerà in una serie di incontri con poeti di spessore nazionale ed anche con quanto di particolarmente interessante si muove alle nostre latitudini nel campo della poesia. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il sindaco Franz Caruso, la consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, il Presidente della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, Walter Pellegrini e il poeta Daniel Cundari, coordinatore, insieme ad Antonietta Cozza degli eventi che caratterizzano la manifestazione. (rcs)

Alla Camera di Commercio di Cosenza il Premio Imprese Storiche

Domani pomeriggio, nel Salone Mancini della Camera di Commercio di Cosenza, sarà consegnato il Premio Imprese Storiche, giunto alla sesta edizione.

Il Premio, nato per celebrare il valore e l’operosità delle imprese storiche del territorio che, con dedizione, hanno conservato e trasmesso nel tempo la passione per il proprio lavoro, superando difficoltà e raccogliendo soddisfazioni per quello che è oggi un patrimonio di tutta la provincia, è giunto alla sua settima edizione ed è ormai un riconoscimento molto rinomato all’interno della città.

Obiettivo principale del premio è quello di esaltare i valori storici della cultura d’impresa e riconoscere il valore di tutti quegli imprenditori ed imprenditrici che continuano a contribuire allo sviluppo economico della provincia di Cosenza, nonostante le difficoltà del contesto socio economico di riferimento e la complessità della congiuntura economica.

La giornata rappresenterà l’occasione non soltanto per celebrare la cultura imprenditoriale in tutte le sue forme più disparate, ma anche la lealtà dei lavoratori con il “Premio Fedeltà al lavoro”. Quest’ultimo rappresenta un riconoscimento prestigioso rivolto ai dipendenti che hanno mostrato la propria fedeltà alla stessa impresa per almeno 25 anni. (rcs)

COSENZA – Gli infermieri Opi inaugurano il loro centro di simulazione

Domenica 12 maggio, a Via Scopelliti 61 di Cosenza, alle 10, gli infermieri di Opi Cosenza inaugurano il loro Centro di Simulazione, «l’unico in Provincia, che darà sfogo ai nuovi infermieri e contribuirà alla formazione specialistica dei nuovi professionisti», ha spiegato il presidente Angelo Sposato.

Un evento che avviene in occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere.

«Il nostro Centro di simulazione è un vero e proprio tuffo nel futuro della formazione sanitaria – ha spiegato Sposato –. Nel cuore dell’innovazione nella formazione sanitaria, il centro di simulazione per infermieri rappresenta una rivoluzione nell’apprendimento e nel perfezionamento delle competenze cliniche e specialistiche. Questo centro, dotato di tecnologie all’avanguardia, offre ai professionisti sanitari un ambiente sicuro e controllato dove possono esercitarsi e imparare senza mettere a rischio la vita dei pazienti».
La simulazione in medicina non è un concetto nuovo; è una tecnica di formazione che ha visto la sua applicazione crescere esponenzialmente negli ultimi anni.
«Utilizzando scenari clinici simulati, il centro di simulazione permette agli infermieri di imparare dagli errori commessi durante le esercitazioni in un contesto privo di rischi», dicono dall’Opi.
Al centro di questi programmi di formazione ci sono i manichini ad alta fedeltà. Questi modelli sofisticati sono gestiti da computer e sono in grado di riprodurre segni fisiologici sia normali che patologici, rispondendo in tempo reale ai trattamenti somministrati. Questo elevato realismo consente agli infermieri di sentirsi completamente immersi in una situazione clinica vera, migliorando significativamente l’efficacia dell’apprendimento.
«Il nostro centro –  ha chiosato Fausto Sposato – si concentra su aree critiche come l’emergenza e l’urgenza, la maternità e l’infanzia. La simulazione è fondamentale non solo per lo sviluppo delle abilità tecniche ma anche per quelle non tecniche, come il lavoro di squadra, il pensiero critico e la comunicazione». (rcs)

 

A Cosenza ricordato il prof. Nuccio Ordine, il sindaco Caruso: Patrimonio di conoscenza un eccezionale lascito

«Da quando il prof. Nuccio Ordine, quasi un anno fa, ha lasciato la vita terrena non solo l’Università della Calabria, ma tutta la cultura italiana ed il mondo accademico hanno perduto uno dei suoi migliori docenti», ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, nel corso dell’iniziativa dal titolo Nuccio Ordine, una lezione con cui la Biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo Classico “Bernardino Telesio” ha voluto ricordare la figura del prof. Nuccio Ordine, ordinario di letteratura italiana all’Università della Calabria, a quasi un anno della scomparsa, avvenuta il 10 giugno dello scorso anno.

«A noi il compito di eternarne il ricordo, come oggi si sta facendo, consapevoli del grande patrimonio di conoscenza che ha contribuito a costruire e che rappresenta un eccezionale lascito per le nuove generazioni. Ed è per questo che individueremo un luogo importante della città che presto gli intitoleremo», ha aggiunto il primo cittadino, ricordando come Nuccio Ordine «è senza ombra di dubbio una delle figure più colte, nel senso più pieno del termine, che la Calabria e l’intero Paese abbiano potuto annoverare nella loro storia recente e noi siamo orgogliosi di questa sua appartenenza alla nostra terra».

Il sindaco di Cosenza ha, inoltre, tracciato un profilo del docente universitario e dello studioso cosentino, «una personalità – ha aggiunto Franz Caruso – profondamente strutturata, forte di un bagaglio accademico, fatto di studi e ricerche costanti, come di riconoscimenti tributati, a ragion veduta, dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate. Nuccio non era soltanto un accademico, ma era un uomo che sapeva vivere e che partecipava alle più diverse attività che lo occupavano con grande passione».

«Nel corso delle nostre non moltissime occasioni di incontro – abituato com’era a girare il mondo – faceva avvertire la presenza di una persona che non si metteva in cattedra, pur essendo il cattedratico che tutti abbiamo conosciuto – ha proseguito Caruso –. Stabiliva una grande empatia con le persone, perché sapeva trasmettere il suo sapere con grande naturalezza, quella propria del grande accademico».

Per Franz Caruso Nuccio Ordine «non era avulso dal contesto politico e non faceva mai mancare il suo apporto culturale alla politica». Quindi il Sindaco della città ha istituito un parallelismo tra Nuccio Ordine e Giacomo Matteotti, entrambi scomparsi il 10 giugno. Ordine il 2023, Matteotti il 1924.

«Noi quest’anno – ha detto Franz Caruso – celebriamo il centenario del barbaro assassinio di Matteotti e ricordiamo Nuccio Ordine ad un anno dalla scomparsa. Il parallelismo da me richiamato si sofferma sui messaggi che entrambi hanno trasmesso al mondo. Matteotti ha trasmesso i valori della difesa della libertà e della democrazia e Nuccio li ha trasmessi con la stessa forza e la stessa veemenza, perché era uno strenuo difensore della libertà e della democrazia. Non c’era occasione nella quale non esprimesse questi due valori».

Il cursus honorum di Nuccio Ordine è stato poi ricordato da Franz Caruso come un percorso «costruito ed alimentato sul campo e che ha fatto di lui uno dei massimi studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno, oltre che uno dei docenti più rappresentativi dell’Università della Calabria. La città di Cosenza gli è ancora oggi grata perché Nuccio volle, con pervicacia, che nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, avesse sede il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente».

«Un Centro che il prof. Ordine fece nascere – ha ricordato – con l’obiettivo di dar vita ad una Biblioteca in grado di offrire agli studiosi di tutto il mondo le opere di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, sparse ovunque, nelle altre biblioteche, ed anche tutta l’opera critica sui tre pensatori, per farne un centro di eccellenza ed un vero e proprio polo filosofico. Un obiettivo che l’Amministrazione comunale si impegnerà a portare avanti nel solco da lui tracciato e con l’aiuto di chi è subentrato alla presidenza, il prof. Gianluigi Greco». (rcs)

COSENZA – Al Mercato di Campagna Amica si scopre la cipolla bianca di Castrovillari

Sabato 11 maggio, al Mercato coperto di Campagna amica di Coldiretti, dalle 8.30 alle 13.30, si terrà un evento dedicato alla scoperta della cipolla bianca di Castrovillari che, dal 2020, ha ottenuto il significativo riconoscimento della Denominazione Comunale.

A esporla, l’Associazione dei Produttori della Cipolla Bianca De.Co. di Castrovillari. La Cipolla bianca di Castrovillari sarà, pertanto, protagonista al mercato coperto di Cosenza, sia in esposizione e in vendita fra i prodotti agroalimentari a km zero coltivati e garantiti dagli agricoltori di Campagna Amica, sia nelle ricette tradizionali calabresi con lo show cooking a cura dei ragazzi della Cucina Sociale Contadina del mercato “Buoni Buoni”, della Cooperativa sociale “Volando Oltre” di Cosenza.

Saranno preparate diverse ricette della tradizione culinaria calabrese usando le materie prime degli agricoltori del mercato di Campagna Amica, insieme con la Cipolla Bianca De.Co. di Castrovillari e i piatti realizzati saranno distribuiti in degustazione gratuita.

Ecotipo locale della specie Allium cepa L. (famiglia delle Liliacee), per il suo gusto e per le sue proprietà organolettiche ha sempre riscontrato un grande apprezzamento nei consumatori, al punto da essere utilizzata fino agli anni ’70 anche come merce di scambio per il baratto con i latticini, tra gli agricoltori del comprensorio.

Il prodotto allo stato fresco, vendibile sia come cipollotto che come cipolla, è reperibile quasi tutto l’anno mentre da secco, in funzione dell’andamento climatico, è mediamente disponibile da inizio estate fino all’autunno.

La Cipolla bianca di Castrovillari è una cipolla estremamente dolce, caratterizzata da livelli di intensità olfattiva variabili, con valori medi di acido piruvico bassi; caratteristiche che la rendono particolarmente digeribile anche se consumata cruda.

La sua area di produzione un tempo si estendeva lungo il fiume Coscile, fino alla piana di Sibari. Oggi persiste nei territori circostanti al centro abitato di Castrovillari e diversi produttori, con rinnovato slancio, stanno avviando il recupero di questa straordinaria biodiversità che viene coltivata attualmente su 18 ettari di terreno complessivi, tutti coltivati da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Per quanto riguarda la sua coltivazione, il disciplinare di produzione prevede operazioni colturali biologiche, a basso impatto ambientale, che permettono di ridurre i costi e anche la quantità dei prodotti chimici immessi nell’ambiente, garantendo la sicurezza e la qualità del prodotto finale destinato al consumo. La sua coltura può permettere di integrare così il reddito dei piccoli coltivatori e anche di creare entrate alternative per le nuove generazioni di imprenditori agricoli del territorio.

Molto apprezzata nella ristorazione, ottima se caramellata, si presta bene anche ad altri tipi di preparazioni agrodolci, o anche disidratata.  (rcs)

A Cosenza consegnati due premi al prof. Georg Gottlob

È un doppio riconoscimento, quello che il prof. Georg Gottlob, uno dei massimi esperti di Intelligenza Artificiale, che ha lasciato Oxford per venire ad insegnare nell’Università della Calabria, ha ricevuto a Palazzo dei Bruzi di Cosenza nei giorni scorsi.

Il docente, infatti, è stato insignito del Premio “Irene Tripodi”, conferitogli dall’Associazione italiana Parchi culturali e quello della Commissione cultura del Comune, presieduta da Mimmo Frammartino.

All’importante iniziativa, che è stata arricchita da una lectio magistralis sull’intelligenza artificiale, non ha fatto mancare la sua presenza il sindaco di Cosenza, Franz Caruso.

«Ospitare a Palazzo dei Bruzi il prof.Georg Gottlob, uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale che ha scelto di venire ad insegnare da Oxford all’Università della Calabria – ha detto Franz Caruso nel ringraziare l’insigne accademico – ci ha dato la possibilità di incontrare una eminente personalità, ma anche di confrontarci con uno dei temi più importanti ed attuali della vita culturale del nostro tempo».

«L’intelligenza artificiale – ha rimarcato Franz Caruso – è uno dei temi culturali più sentiti e che si inserisce anche nel dibattito politico per quella che è la sua incidenza nel mondo contemporaneo. La scelta del prof. Gottlob di stabilirsi in Calabria e di insegnare nella nostra Università ci fa capire che sussistono le condizioni perché ci possa essere un’inversione di tendenza ed è il segno tangibile di come si possano accogliere le eccellenze mondiali nella nostra terra, anziché assistere alla fuga delle nostre migliori risorse umane verso altre destinazioni lavorative, lontane dalla Calabria».

«Nella nostra Università – ha detto ancora Franz Caruso nel suo intervento – abbiamo le espressioni migliori nel campo della Intelligenza Artificiale, dal nostro Magnifico Rettore, prof. Nicola Leone, al prof. Gianluigi Greco, che sono delle vere e proprie eccellenze».

Quindi, Franz Caruso ha concluso il suo intervento richiamando il percorso intrapreso dall’Amministrazione comunale nel settore della cultura e facendo esplicito riferimento proprio alla sinergia e alla collaborazione a più livelli avviate con l’Università della Calabria.

«Iniziative come quella di stasera – ha concluso il sindaco – sono la testimonianza più autentica che il percorso intrapreso e che stiamo portando avanti è quello giusto e ci indica che bisogna continuare su questa scia. Vorremmo anche che i nostri giovani partecipassero maggiormente alla vita culturale della città».

La cerimonia era stata introdotta dal Presidente della Commissione cultura Mimmo Frammartino cui sono seguiti i saluti dell’attuale Presidente nazionale dell’AIParC Salvatore Timpano e della Presidente della sezione di Cosenza, Tania Frisone, che ha ricordato la figura di Irene Tripodi, Presidente nazionale dell’AIParC, scomparsa un anno fa, “docente ed educatrice appassionata e molto impegnata nel sociale e in campo culturale” ed alla quale è stato intitolato il premio attribuito al prof. Gottlob.

Sono seguiti i saluti del prof. Riccardo Barberi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Unical, in rappresentanza del Rettore Nicola Leone e la relazione, che ha preceduto la lectio magistralis di Gottlob, del giovane dottorando in Learning Sciences and digital technologies dell’Unical, Aldo Pisano.

Pisano ha tracciato una sorta di Road Map dell’Intelligenza artificiale illustrando una sorta di rete che guarda all’AI in ottica interdisciplinare, toccando anche i temi dell’etica della stessa intelligenza artificiale, le aree di rischio e la sua pervasività.

«Per evitare che il dibattito filosofico che si sviluppa attorno alla intelligenza artificiale esploda in una serie di catastrofismi – ha puntualizzato il dottor Pisano – occorre lavorare a livello di governance e costruire buone pratiche che limitino i rischi».

Tra le attività meritorie delle quali si sta occupando il giovane dottorando dell’Unical c’è anche la creazione di una rete scolastica che attualmente vede coinvolti quattro istituti, sedici classi e circa 300 studenti.

Nel corso della sua lectio magistralis, il prof. Gottlob ha fornito, anche, le coordinate per difendersi dalla pervasività dell’AI: «riuscire a dominare i pericoli facendosi aiutare dall’etica e dalla tecnologia e disarmando i malfattori» come i fabbricanti di fake news o chi, attraverso l’utilizzo di avatar creati ad hoc, parla con la voce dei politici o organizza delle truffe telefoniche a danno degli anziani. Alla fine Gottlob termina la sua lectio con una buona dose di ottimismo. «Ce la faremo, come con il Covid», ha concluso.

Nel corso della cerimonia si è esibito il quartetto “Phoenix”, composto dai giovani studenti del Conservatorio “Giacomantonio”, Wilma Monachello, Chiara Belmonte, Roberto Gottardo Iaquinta e Martina Anna Milone. (rcs)

COSENZA – Domenica il recital del pianista Giovanni Umberto Battel

Domenica 12 maggio, a Cosenza, alle 19, nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, si terrà il concerto del pianista Giovanni Umberto Battel.

Il concerto rientra tra le iniziative musicali promosse dall’Associazione Musicale dedicata a Maurizio Quintieri con il sostegno congiunto del Comune di Cosenza, della Regione Calabria e del Ministero della Cultura.

Un appuntamento dedicato ad alcune fra le più suggestive composizioni della letteratura pianistica, come la Terza Sonata di Brahms o alcune pagine da Petrouchka di Stravinskij.

Così scrisse Clara Schumann dopo aver ascoltato l’opera di Brahms: “Ecco un artista che sembra sia stato inviato da Dio”.

Nato a Portogruaro (VE) da una famiglia di musicisti, Giovanni Umberto Battel, dopo aver conseguito con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, il diploma in pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, il Diploma di Perfezionamento a pieni voti e lode presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma sotto la guida della pianista Lya De Barberiis e la Laurea in Discipline della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, ha iniziato una brillante carriera concertistica internazionale frutto anche delle numerose vittorie nei più prestigiosi concorsi internazionali. Ha debuttato nel 1976 e da allora ha suonato in tutta Europa, USA. e Canada, Giappone diretto anche come solista da importanti direttori come De Bernart, Gavazzeni, Steinberg, Scimone. A soli vent’anni ha ottenuto la cattedra di ruolo di Pianoforte principale insegnando nei Conservatori di Castelfranco Veneto, Padova, Trieste, Venezia. Dal 1° novembre 1997 al 31 ottobre 2009 è stato Direttore del Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia. È stato commissario in importanti concorsi pianistici e ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia, Francia, Spagna, Slovacchia, Serbia, Albania, Turchia, Ucraina, Giappone, U.S.A. e Canada. 

Nel 2014 è stato nominato Esperto dalla Commissione Europea – Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA) per la valutazione e l’assegnazione di contributi europei a progetti proposti nell’ambito del Programma 2014/2020 Creative Europe Culture, Sub-Programme European Networks. Ha registrato più volte per la RAI, radio e televisione. Ha al suo attivo diverse incisioni tra le quali il monumentale Concerto op. 39a per pianoforte, orchestra e coro maschile di F. Busoni (ed. Bongiovanni, 1991). Dal 2015 è iniziata la pubblicazione, attraverso i maggiori store on line, di una serie di incisioni live raccolte lungo l’intera carriera concertistica, con musiche da Bach al ‘900. Questo progetto discografico continua tuttora con nuove registrazioni effettuate in studio. (rcs)

COSENZA – Domani l’incontro “Sos Sanità: Come uscirne?”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 17.,30, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro Sos Sanità in Calabria. Come uscirne? organizzato dal Partito Democratico.

A introdurre i lavori Giuseppe Ciacco, Capogruppo Pd in Consiglio provinciale. Interverranno: Santo Gioffrè, già commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria; Carlo Guccione, componente della Direzione nazionale del Partito democratico, Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza; Chiara Penna e Concetta De Paola, consigliere comunali del Comune di Cosenza. Modererà l’incontro la giornalista Pileria Pellegrino(rcs)

A luglio il Rendano Arena Opera Festival

Dal 12 al 18 luglio al Teatro Rendano di Cosenza si terrà la prima edizione del Rendano Arena Opera Festival, ideata da L’Altro Teatro, di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, e si avvale della collaborazione del direttore artistico Luigi Travaglio, già consulente artistico e coordinatore di importanti stagioni liriche in Italia. Rientra tra gli eventi di promozione culturale della Regione Calabria.

«Dopo il debutto e il successo dello scorso anno con l’opera più eseguita al mondo, la Traviata di Giuseppe Verdi, la grande lirica risuonerà nella piazza del Rendano. Quest’anno – hanno dichiarato Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno – abbiamo pensato di omaggiare un altro grande artista, di cui ricorrono i cento anni dalla morte. Il pubblico avrà modo di apprezzare una nuova opera lirica cantata sotto le stelle.  Sarà una settimana ricca di eventi e coinvolgerà l’intera città in un tour tra opera, arte e gusto».

In attesa di conoscere tutti gli eventi che si svolgeranno dal 12 al 18 luglio, il Rendano Arena Opera Festival si avvarrà della partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Brutia, una realtà ormai consolidata, divenuta fiore all’occhiello della Calabria, ad oggi ha firmato ben 25 produzioni e realizzato oltre 70 concerti in tutte le province calabresi e fuori regione. Ci sarà spazio anche per concerti, masterclass, eventi di gala, iniziative itineranti che permetteranno di avvicinare i grandi artisti ai giovani talenti. (rcs)

COSENZA – Alla Galleria nazionale la mostra dedicata ad Antonio Puja Veneziano

S’inaugura il 5 maggio, alla Galleria nazionale di Cosenza, alle 17.30, la mostra la mostra Natura, dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano e a cura di Andrea Romoli Barberini e Domenico Piraina.

L’evento in programma intende «promuovere una rinnovata consapevolezza e una più diffusa sensibilità ambientale, sociale ed economica attraverso i linguaggi dell’arte» e si inserisce integralmente nell’ottica delle attività contemplate dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, che individua musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici quali luoghi della cultura destinati alla pubblica fruizione e godimento, prevedendo soprattutto forme e modi per l’utilizzazione non onerosa di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee.

All’inaugurazione è previsto l’intervento dei curatori Andrea Romoli Barberini e Domenico Piraina, nonché della direttrice dott.ssa Rossana Baccari, alla presenza dell’artista.

Fino al  2 giugno, dunque, si potranno ammirare le opere su tela e carte intelate di varie dimensioni insieme a ceramiche, appartenenti ai diversi periodi della ricerca dell’artista sui temi della Natura e dell’attuale, quanto diffusa, sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.

La Galleria nazionale, diretta dalla dott.ssa Rossana Baccari, ha sede in Palazzo Arnone nel quale si trovano esposte le opere dei più importanti pittori nati in Calabria ed artisti napoletani, insieme al nucleo costituito dalle opere di Mattia Preti e Luca Giordano. Altrettanto significativa è la sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni e delle varie raccolte. Fino alle espressioni artistiche contemporanee del territorio con le opere di Cesare Berlingeri, Giulio Telarico e Alfredo Pirri.

La Galleria nazionale di Cosenza, attraverso la concessione degli spazi, in attuazione al principio di sussidiarietà orizzontale ispirato dall’art. 118 della Costituzione, diviene concretamente il luogo privilegiato per la ricerca, la sperimentazione, il dibattito pubblico e l’incontro comunitario. L’evento prevede la pubblicazione di un catalogo monografico, con testi dei curatori Andrea Romoli Barberini docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale di Milano, che ha l’obiettivo di presentare e sostenere il lavoro di oltre cinquanta anni di ricerca di Pujia Veneziano che, pur operando lontano dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal mercato e dal successo, si è contraddistinto tra gli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale e originale. (rcs)