A Crotone il seminario sull’impatto dell’ambiente e del clime sulle migrazioni e sulla salute

Domani mattina, a Crotone, alle 9, all’Hotel San Giorgio in località Poggio Pudano, si terrò il seminario L’impatto dell’ambiente e del clima sulle migrazioni e sulla salute della popolazione organizzato dall’Asp di Crotone, dal Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, dall’Inmp, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, con il patrocinio di Omceo, l’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Crotone.

Il seminario nasce con lo scopo di introdurre in modo comprensibile e concreto le criticità della situazione sanitaria, economica ed ambientale locale, nella provincia di Crotone e per favorire il rafforzamento delle reti strutturate per l’offerta clinica integrata, anche nel campo dell’osservazione delle patologie di origine ambientale.

Al centro dell’attenzione i cambiamenti climatici ed ambientali, che contribuiscono ad alimentare il sempre più massiccio fenomeno della migrazione che si stima, entro la fine del secolo, potrebbe coinvolgere addirittura un miliardo di persone. In quest’ottica ed al fine di mettere in atto una strategia integrata di prevenzione, che promuova al tempo stesso l’integrazione sociale, risulta fondamentale il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che, in qualità di “mediatori” tra le istituzioni e i migranti, consentirebbe di raccogliere informazioni in modo tempestivo e preciso su modificazioni “inattese” dello stato di salute della popolazione e dell’ambiente e permetterebbe al Servizio Sanitario di trasmettere un senso di rassicurazione ai cittadini.  

Il focus sarà incentrato in maniera particolare sulla Calabria, seconda porta di entrata dei migranti in Italia e sulla provincia di Crotone, terra di continui sbarchi. 

Il programma dei lavori si pone come obiettivo quello di fornire un quadro puntuale ed aggiornato dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria, in relazione alla distribuzione in Italia e in Europa; di offrire spunti di riflessione sul ruolo della medicina di prossimità, in una prospettiva di collaborazione ed integrazione, anche e soprattutto in considerazione delle situazioni di emergenza infettiva, ambientale e climatica; di formare dei professionisti medici delle cure primarie, che rispondano al profilo professionale di Medici sentinella per l’ambiente (Msa). Il corso, rivolto a cento medici chirurghi, prevede 7,6 crediti formativi ECM. 

I lavori inizieranno con l’introduzione ed i saluti di Antonio Brambilla, Commissario straordinario Asp di Crotone e Maria Giuseppina Lecce, direttore Uoc f.f. Uoc Integrazione sanitaria e socio-sanitaria per l’Equità nella salute dell’Inmp, seguiti dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Seguono, poi, gli interventi di Enrico Ciliberto, presidente Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatra della Provincia di Crotone, Carla Cortese, dirigente medico dell’Uoc di Oncologia dell’Asp di Crotone, Emilio Errigo, commissario straordinario per la Bonifica Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, Domenico Flotta, dirigente medico dell’Uo di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Crotone, Michelangelo Iannone, commissario straordinario Arpacal, Ferdinando Laghi, vicepresidente nazionale Associazione Medici per l’Ambiente Isde – Italia, Paolo Lauriola, responsabile scientifico Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente, Francesco Lucia, dirigente del Settore Prevenzione e Sanità Pubblica” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria e Carmelo Nobile,prof. ordinario d’Igiene all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Diversi gli argomenti che saranno trattati da autorevoli relatori: dall’impegno della Regione Calabria su Salute e Ambiente; alle migrazioni in relazione all’ambiente, al clima ed alla salute; agli strumenti di rilevazione dei cambiamenti climatici sul territorio regionale; alle ricadute sulla salute dei fenomeni migratori; all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria ed alla gestione dell’emergenza dei flussi migratori. E ancora, si discuterà del Sin, il Sito d’interesse nazionale, “Crotone – Cassano – Cerchiara”, del contesto epidemiologico della provincia di Crotone e delle opportunità e delle prospettive relative ai medici sentinella. (rkr)

CROTONE – Giovedì si presenta il libro di Igor Colombo

Giovedì 20 giugno, a Crotone, alle 17.30, alla Casa della Cultura, sarà presentato il libro Sarà l’aurora – La mia lotta contro il cancro di Igor Colombo ed edito da Grafichéditore.

L’evento,  come spiega una stessa nota inviata alla stampa dal Comune di Crotone, Assessorato alla cultura, rientra nella rassegna culturale Autori d’estate che, annualmente, si svolge quale appuntamento fisso nella città pitagorica. Ad inaugurare la rassegna sarà il libro di Igor Colombo che racconterà alla città di Crotone la sua esperienza di lotta contro questa brutta malattia che lo ha colpito.
Relatori dell’evento che affiancheranno l’autore lametino saranno, il sindaco della città di Crotone, Vincenzo Voce, l’attivista politica Paola Turturo, la dottoressa Tullia Plantera, primario oncologia facente funzioni, Giovanni Marsala presidente dell’Associazione “Vivere sorridendo” a moderare il tutto sarà l’addetto stampa del Comune di Crotone dott. Francesco Vignis.
Così come è avvenuto per Lamezia Terme, i proventi del libro saranno donati dall’autore al reparto di oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. (rkr)

CROTONE E SALINE SICURE OPPORTUNITÀ
DI RIGENERAZIONE AMBIENTALE E MARINA

di EMILIO ERRIGODalle previste, approvate, in parte finanziate e da molto tempo attese opere di completamento, riguardanti la realizzazione degli urgenti e non più rinviabili interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale delle aree contaminate private e pubbliche, dalla riqualificazione e valorizzazione ambientale dei territori, delle acque di falda ora contaminate, dalla caratterizzazione delle aree e dei fondali marini da attualizzare accertando lo stato della reale contaminazione, dal completamento infrastrutturale delle banchine e delle due vasche di colmata situate interne al Porto, dall’adeguamento funzionale e  dalla realizzazione degli interventi di dragaggio dei sedimenti portuali, dalla messa in sicurezza permanente di alcune individuate aree Cic, fosforite e Cubilot ancora presenti in molti ambiti territoriali di Crotone, partirà la crescita economica imprenditoriale e industriale, sia della Provincia di Crotone che della compromessa realtà costiera marittima e portuale di Saline Joniche, rientrante nel Comune di Montebello Jonico della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Le azioni e gli interventi necessari e urgenti, pianificati, programmati e in parte assistiti da copertura finanziaria, da completare e realizzare, andranno a totale beneficio economico e occupazionale, non solo della Città di Crotone, ma anche di tutte le altre province della Regione Calabria e delle regioni del meridione d’Italia.

Prevedo un positivo riposizionamento strategico nel Sud Italia, con particolare riferimento alle due aree portuali e industriali di Crotone e Saline di Montebello Jonico in Calabria. 

Realtà territoriali costiere similari sotto diversi aspetti, da ritenersi uniche al mondo sotto il profilo storico, archeologico, architettonico e paesaggistico, ma anche con gli stessi punti di debolezza, che possono diventare sicure opportunità per la rigenerazione urbana e la riqualificazione economico – ambientale.

Senza addentrarci in fuorvianti analisi statistiche e volgendo lo sguardo con attenzione, direttamente ai due contesti ambientali similari, sento di poter affermare senza rischiare di essere smentito dai fatti, che, proprio il loro storico degrado ambientale e, a mio modo di interpretare gli scenari ambientali, a forte rilevanza economica, possa trasformarli in due centri di forza produttiva e di futuro benessere generale per il Meridione d’Italia.

Due aree industriali simili e con differenti complessità ambientali e urbanistiche, da gestire unitariamente, nel segno del cambiamento, con mirate azioni programmatorie rilevando in analisi di contesto, un reale potenziale di forza economica industriale, non ancora strategicamente espressa.

Si è convinti nel sostenere che in un prossimo e medio futuro, la crescita economica complessiva omnidirezionale delle due aree grecaniche joniche sarà intensa.

La realtà post industriale della antica Kroton, patria della Magna Grecia ed oggi città di Crotone, risulta positiva sotto ogni punto di vista economico, finanziario e sociale.

Osservando i dati espressi, in estrema sintesi, dell’area vasta peraltro ricadente nel perimetrato (Sin), Sito di Interesse Nazionale e contemporaneamente situato all’interno della Zona Economica Speciale Unica Meridionale, (Zes Unica Meridionale), si registrano dati significativi con molte opportunità da cogliere e valorizzare senza altri ritardi. 

Si legge nel commento della scheda di mercato una evidente bassa congiuntura economica, ingenti risorse di capitale umano in attesa della prima occupazione, un bassissimo reddito pro-capite, (ultimo o penultimo in Italia), una manodopera a basso costo, un eccesso di disponibilità di forza lavoro giovanile, qualificata e specializzata, una lievitazione crescente della base culturale individuale. 

La città di Crotone in particolare, oggi contesto ambientale degradato e deturpato, ma riparabile, recuperabile e riqualificabile, è da valorizzare a totale carico finanziario e in danno delle società multinazionali ora proprietarie delle aree, subentrate in ogni modo e a seguito di provvedimenti legislativi, giudiziari esecutivi, per volontà del Governo, al management delle società industriali storicamente presenti sul territorio crotonese. 

Realtà storiche, rivelatesi a posteriori pericolosamente insalubri e dannose, sia per la salute dei lavoratori impiegati nelle ex industrie metallurgiche e chimiche, che per i cittadini abitanti nei territori adiacenti alle industrie storiche, ex Pertusola, ex Agricoltura, ex Fosfotec ed ex Sasol. Tutte le società  fortemente impattanti per l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi terrestri e marittimi, risultati contaminati dai residui dei processi di produzione delle industrie metallurgiche dello zinco e suoi derivati, (Cic) e delle industrie chimiche sottoforma di prodotti dannosi residuali (Fosforite);  materie prime di base,  allora impiegate per la produzione di anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti, detergenza e abrasivi, venduti sul mercato nazionale ed estero, che fino agli anni novanta del secolo scorso, cubavano una forza lavoro complessivamente intesa, tra ingegneri, chimici, amministrativi e manodopera qualificata e altamente specializzata, pari se non molto superiore alle 2500 unità di forza lavoro diretta e indiretta, creativa e produttiva.

L’ignoranza e l’errore umano, si dice che siano la madre e il padre dell’esperienza, così come l’intelligenza, possa essere definita come la capacità di risolvere nuove e complesse problematiche apparentemente irrisolvibili, in assenza di risorse culturali e tecnologiche.

Ora le azioni amministrative e le attività necessarie per la realizzazione e completamento degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale delle aree allora industriali e oggi da decontaminare, sono in avanzato stato di risoluzione, grazie alla ferma volontà manifestata dallo Stato e dal Governo, che hanno cercato di favorire l’unione di intenti delle forze economiche industriali e imprenditoriali, con azioni propositive a Crotone e Provincia. Le attività legislative del Parlamento, la decretazione di urgenza del Governo Italiano e l’impegno costante dei Presidenti di Regione e di tutti i Presidenti e Consiglieri del Consiglio Regionale della Regione Calabria, hanno creato diritto nazionale e regionale idoneo per la crescita, ripartenza economica e lavorativa in Calabria, in aderenza e recepimento del diritto ambientale europeo e ratifica del diritto convenzionale internazionale.

Ora, a mia convinzione e analisi economica predittiva, ritengo che dobbiamo essere molto fiduciosi, in attesa di una vita in un ambiente migliore per tutti i Cittadini Calabresi, in particolare per quelli residenti e abitanti in quel centro economico industriale energetico di Crotone.

Non comprendere il vento economico – finanziario favorevole che è in rotazione sul territorio, mare e porto di Pitagora, seguendo la Rosa dei Venti, a favore del territorio, non credo sia un accettabile segno di ottimismo pro sviluppo e rigenerazione urbana.

Le risorse energetiche rinnovabili e non, petrolifere e gessifere, idriche, idroelettriche, ambientali, agricole, la presenza dell’ “Area Marina Nazionale Protetta” di Isola Capo Rizzuto, considerata una delle più grandi e ricche di biodiversità d’Europa, le reti viarie intermodali sostenibili su ferro, gomma, potenziabili per vie aerea e marittima, le crescenti capacità ricettive portuali e retroportuali, in corso di potenziamento infrastrutturale, faranno della Provincia di Crotone del 2030, una realtà economica anche industriale e imprenditoriale, potenzialmente pronta per competere sul mercato euro mediterraneo ed internazionale.

Occorre crederci e compartecipare per un prossimo futuro migliore, credete in fede e diritto; il benessere generalizzato è possibile e raggiungibile a Crotone, convincersi che esistano buone prospettive economiche, non costerà nulla e consentirà di affrontare le realtà della vita con la forza invincibile dell’ottimismo.

Partendo dalla Stazione Ferroviaria, dall’Aeroporto, dal Porto di Crotone, o dalle strade in ampliamento, rese ancora più sicure e percorribili velocemente, si potrà decidere se dirigere in latitudine nord verso Taranto e il Mare Adriatico, oppure orientare la propria libertà di scelta, convergendo in direzione jonica, verso Reggio Calabria.

Immagino un viaggio in treno di ultima generazione tecnologica, veloce, in alternativa al più lento viaggio a bordo della tradizionale “Littorina”, su una linea finalmente elettrificata, seguendo il mare dei Greci, ammirando i luoghi e i paesaggi costieri della Magna Grecia. 

Uno spettacolo unico, travolgente, colmo di bellezze paesaggistiche a cielo aperto, come fu nell’antichità per la Sicilia e la Calabria colonizzate dai Greci, con i loro mille e forse anche molti di più, tesori storici e architettonici, solo per citarne alcuni, simboli della colonizzazione grecanica e tanti altri dominazioni di civiltà antiche; Selinunte, la Valle dei Templi e Teatro Greco di Taormina in Sicilia,  Squillace, Caulonia, Gerace, Stilo, Locri, Bova, Roccaforte del Greco, Roghudi borgo antico, il borgo millenario di Pentidattilo, Saline di Montebello Jonico in Calabria.

Giunti a Reggio di Calabria, dopo aver camminato per pochi centinaia di metri, fissare in religioso silenzio gli immortali Eroi ritratti nei Bronzi di Riace rigenerandosi poi, con la vista incantevole del Lungomare Italo Falcomatà, un giardino storico liberamente e gratuitamente fruibile, ricco di storia e considerato da Gabriele D’Annunzio, come il kilometro il più bello d’Italia.

Un viaggio ricco di testimonianze storiche delle numerose civiltà, colonizzatori e spesso anche predatori di ogni provenienza, che inevitabilmente, per fortuna, lasciarono ai posteri i segni artistici e architettonici del loro passaggio dominante. 

Durante questo viaggio virtuale però, chiedo di soffermare la vostra attenzione sul territorio e sul mare di Saline Joniche, realtà SIC (Sito di Interesse Comunitario), area di studio e ricerche scientifiche universitarie, considerata dai botanici e ornitologi unica al mondo, per la ricchezza di biodiversità e la imponente nidificazione della avifauna migratoria Mediterranea, oggi in via di estinzione.

Camminando in quei luoghi ci si rende subito conto che questo territorio, che nelle sole buone intenzioni, si doveva industrializzare e rendere produttivo, si trova a vivere, con molte similitudini, con lo stesso stato di incuria e di contaminazione ambientale – industriale di Crotone.

Sono due simboli emblematici dello stesso stato di degrado ambientale, concepito e prodotto da insediamenti industriali insalubri. Sono le tristi conseguenze, dannose e pericolose, di scelte di politiche economiche industriali per il Sud Italia, risultate a posteriori economicamente e ambientalmente, fallimentari.

L’’industria “Liquichimica Biosintesi” di Saline Joniche, realizzata negli anni ’70, con tanto di porto industriale-commerciale, non è mai entrata in esercizio lasciando sul territorio le infrastrutture metalliche, ora vistosamente arrugginite e pericolanti, compresa l’altissima ciminiera colorata visibile ai naviganti del mar Jonio.

Il porto Industriale di Saline Joniche non è stato mai utilizzato ed oggi, la sua bocca d’entrata è insabbiata; un’opera infrastrutturale inqualificabile di pessima qualità ed errata progettualità di ingegnera marittima. Si tratta in argomento, di un ambito costiero bruttissimo a vedersi per come è ridotto a causa di una pluriennale assenza di alcuna manutenzione infrastrutturale marittima.

Tutte le aree e le falde acquifere dei territori ex industriali di Saline Joniche, andrebbero sottoposte ad interventi di caratterizzazione per accertare, sulla base dei risultati, quali e quanti interventi di rigenerazione urbana e messa in sicurezza di emergenza, bonifica dei contaminanti, ripristino-riparazione ambientale e attività di monitoraggio, dovrebbero essere necessari e urgenti da eseguire. 

A poca distanza da questo cimitero metallico, sono state realizzate le imponenti opere e infrastrutture delle Ferrovie dello Stato, le “Officine Grandi Riparazione” di Saline Joniche.

Le officine furono inaugurate nel 1989 e vi vennero affidate le riparazioni di locomotive elettriche, nonostante la linea non risultasse allora elettrificata; dopo 12 anni di attività l’impianto fu soppresso nel 2001 in conseguenza del processo nazionale di razionalizzazione degli impianti di manutenzione. L’impianto è dunque rimasto cosi, in stato di totale abbandono. Una impattante realtà infrastrutturale in ferro e cemento armato, fatta costruire espropriando ai proprietari terrieri, migliaia di ettari di aree agricole produttive pregiate che occorre al più presto, se tecnicamente possibile e prima che sia troppo tardi, proporre quale area da perimetrale e far rientrare in un Sito di Interesse Nazionale, (Sin), da bonificare, rigenerare e riparare dai danni ambientali arrecati al territorio grecanico costiero dello Jonio. 

Un’area che doveva essere protetta, vincolata paesaggisticamente e dichiarata area Sic per via dei vicini Laghetti di Saline Joniche più noti alla generalità delle persone, come i Pantani di Saline Joniche. (ee)

(Emilio Errigo, docente universitario di Diritto Internazionale del Mare ed Europeo dell’Ambiente, è Commissario Straordinario Delegato di Governo del Sito contaminato di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano e Cerchiara di Calabria)

A Crotone la nuova sede di Sabir

L’Associazione Sabir ha finalmente un posto da chiamare casa. È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 14 giugno la nuova sede che ospita l’associazione crotonese, impegnata dal 2017 nell’ambito dell’educazione, della lotta alla povertà educativa, dell’inclusione sociale, della lotta alle disuguaglianze, del contrasto alla povertà, della solidarietà e della cooperazione internazionale.

Si trova a Crotone, al civico 16 di viale Stazione: un edificio a due piani per complessivi 500 metri quadrati, dotato di un accogliente spazio esterno per le attività ludiche e il relax.

Al piano terra dello stabile, che è stato completamente ristrutturato, trovano spazio i locali che accolgono operatori e volontari impegnati nei progetti e dell’attività dell’associazione: lo sportello di ascolto, la sartoria solidale, la stanza per l’ascolto protetto di minori vittime o testimoni di violenza, il centro ‘A Casa di Iulia’ che offre servizi psicoeducativi e logopedici per bambini e ragazzi con disturbo del neuro-sviluppo. Al primo piano, invece, sono ubicati gli uffici amministrativi, una ampia sala riunioni e una piccola cucina per sentirsi davvero a casa, anche mentre si è al lavoro.

A tagliare il nastro, circondati dall’affetto di tantissimi amici, collaboratori e rappresentanti di altre realtà associative del territorio, sono stati la presidente e il vicepresidente di Sabir, Manuelita Scigliano e Giuseppe Di Gioia, che hanno ripercorso lo straordinario percorso dell’associazione nei suoi primi sette anni di vita. 

«Il nostro – ha dichiarato Manuelita Scigliano – non è un semplice lavoro, ma una vera e propria missione. Abbiamo attraversato tante difficoltà e probabilmente ne attraverseremo ancora, ma la convinzione di potercela fare non ci ha mai abbandonato. Ed eccoci qua: in un territorio abituato alla rassegnazione, stiamo dimostrando che le belle realtà come la nostra possono non solo continuare, ma possono anche migliorare, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità».

Giuseppe Di Gioia ha ringraziato tutti per la presenza, spiegando che «il terzo settore diventa forte se è unito, stando insieme e facendo rete, con l’unico obiettivo di portare avanti le istanze delle persone più fragili».

All’inaugurazione, ha partecipato anche il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha ricordato il fondamentale ruolo del terzo settore sia dal punto di vista di intervento sociale che di opportunità occupazionale. Presente, anche, il vicario del questore di Crotone, Leonida Marseglia, che ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo e del volontariato nei territori, perché intervengono in quegli spazi in cui spesso le amministrazioni pubbliche non riescono a inserirsi.  

Non ha voluto mancare alla festa neanche il consigliere comunale Enzo Poerio, in rappresentanza dell’amministrazione di Casabona, che ha messo a disposizione il terreno su cui nascerà la fattoria terapeutica per la produzione di latte d’asina e l’onoterapia, prevista da Bosco, ultimo progetto promosso da Sabir e sostenuto da Fondazione con il Sud(rkr)

Catanzaro e Crotone firmano per la Natura: Obiettivo superare la crisi climatica ed ecologica

Catanzaro e Crotone sono le due delle 33 città che hanno sottoscritto la Carta per le Nature-Positive Cities, il cuo obiettivo è quello di superare la crisi ed ecologica puntando su un ruolo positivo  per la natura delle città attraverso 10 misure.

Assieme alle due città calabresi, hanno aderito Bologna, Brescia, Carini, Casalecchio di Reno, Cervia, Cesena, Città di Castello, Correggio, , Firenze, Genova, Imola, L’Aquila, Lecce, Legnano, Livorno, Milano, Monza, Napoli, Olbia, Parma, Pianezza, Pistoia, Prato, Ravenna, Rho, Roma, Torino, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Vignola, Viterbo.

La Carta è stata presentata a Milano nel corso della Conferenza Nazionale delle Green City organizzata dal Green City Network e dal Gruppo Gedi e, nell’occasione, sono state indicate le dieci misure necessarie per accelerare la transizione nature-positive, in quanto «le città, dove si generano la maggior parte delle emissioni di gas serra e degli impatti sul capitale naturale, possono diventare protagoniste della transizione green», ha spiegato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Per Ronchi, infatti, «la crisi climatica non consente di rallentare l’impegno» e, per questo «prima prenderemo coscienza della urgente necessità di costruire nelle città un rapporto positivo con la natura, prima riusciremo a mitigare la crisi climatica e a ridurre la nostra vulnerabilità».

Ecco le dieci misure: Promuovere condivisione, conoscenza e informazione sul valore del capitale naturale e dei servizi ecosistemici nelle città – Una strategia «nature positive» punta nelle città ad un benessere che non si basi su un consumo di natura, ma sulla sua tutela, il suo ripristino , il suo incremento. Ripristinare il capitale naturale degradato intervenendo con azioni consistenti, impegnative e pluriennali sulle acque di falda, spesso contaminate, sui corsi d’acqua cementati e in uno stato ecologico non buono, su aree e suoli inquinati e aree verdi e alberature, che richiedono maggiore cura e manutenzione. 

Arrestare il consumo di suolo recuperando e utilizzando in modo più efficiente gli edifici esistenti, con un maggiore utilizzo condiviso degli uffici, valorizzando il lavoro a distanza anche nei paesi e nei piccoli borghi delle aree interne. Aumentare il capitale naturale facendo crescere in modo massiccio le alberature, le aree verdi, la forestazione periurbana, i tetti verdi e il greening degli involucri edilizi.  

Risparmiare il prelievo e il consumo di risorse naturali sostenendo la transizione da un modello di produzione e di consumo lineare e dissipativo, ad alto consumo di risorse naturali, ad un modello circolare e rigenerativo.

Rafforzare le misure di adattamento alle ondate di calore impiegando e potenziando le infrastrutture verdi, aumentando per raffrescamento l’utilizzo delle minori temperature delle falde e dei corpi idrici e con indirizzi bioclimatici vincolanti negli interventi edilizi Attuare la transizione energetica riducendo i consumi di energia fossile nei trasporti  e migliorando l’efficienza energetica degli edifici, facendo molto di più per la produzione e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, utilizzando meglio anche le nuove opportunità offerte dallo sviluppo dalle comunità energetiche rinnovabili.

Tutelare l’acqua come risorsa naturale scarsa eliminando rapidamente le perdite delle reti idriche e promuovendo il risparmio di acqua , reimpiegando le acque grigie, depurate e controllate,  riutilizzando le acque piovane,  diffondendo i sistemi duali per le acque ad uso potabile e per quelle per altri usi. Ridurre la vulnerabilità agli allagamenti e alle alluvioni aumentando la capacità di assorbimento delle acque nei suoli e nelle aree verdi, riducendo l’impermeabilizzazione delle pavimentazioni,  aumentando la capacità di laminazione  con il ripristino e l’ampliamento degli alvei e delle zone golenali dei fiumi e con aree umide e verdi allagabili.

Attuare un Piano d’azione per la transizione Nature Positive  non solo di breve termine al 2030, ma pluriennale al 2050, per attuare, in modo integrato e coordinato le misure proposte, stabilendo le risorse – finanziarie e umane – necessarie per attuarle, preparandolo coinvolgendo i cittadini e gli stakeholder interessati. (rrm)

CROTONE – Venerdì in scena “La lezione”

In scena venerdì, a Crotone, alle 21, nello spazio di Controtempo Teatro a Via Ducarne, lo spettacolo La lezione, un atto unico di Eugène Ionesco.

Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Resistere24 «che, con un ottimo seguito, negli scorsi mesi ha visto calcare il nostro palcoscenico – si legge in una nota di Controtempo teatro – alcuni dei nomi più interessanti del panorama teatrale e musicale calabrese come   (Zahir -RossoSimona), ma anche la compagnia Mammut Teatro di Lamezia, e Massimo Garritano, musicista eclettico e geniale molto conosciuto nella nostra città e non solo».

«Abbiamo scelto di metterlo in scena – si legge in una nota – oltre per la sua estrema attualità, ma anche perché rappresenta tutto quello che per noi l’arte teatrale deve rappresentare: umorismo e pensiero, fuori dalle logiche di mero intrattenimento che purtroppo imperversano in questi tempi dove il disimpegno è la regola».

«La lezione – viene spiegato nella nota – è l’esito conclusivo del nostro laboratorio teatrale, quest’anno tutto improntato sulla creazione del personaggio secondo la creatività soggettiva dei partecipanti, mettendo a disposizione della scena il proprio mondo creativo». (rkr)=

 

CROTONE – Il 27 maggio la cerimonia di premiazione del Concorso alla scoperta di Hera

Il 27 maggio, alle 10, al Museo e i Giardini di Pitagora, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso Alla scoperta di Hera,  promosso dal Consorzio Jobel e dalla Direzione Regionale Musei Calabria, con il patrocinio della Camera di Commercio Calabria Centrale e del Comune di Crotone, per sensibilizzare gli studenti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Tanti istituti scolastici di primo e secondo grado hanno partecipato presentando elaborati che, attraverso diversi linguaggi, esplorano la figura di Pitagora e il suo pensiero oppure la storia e l’archeologia magno greca.

La giuria, composta da professionisti e istituzioni del territorio, decreterà i due vincitori della sezione “Pitagora, Matematica e Scienza Artificiale” e della sezione “Storia e Archeologica”, che si aggiudicheranno rispettivamente un premio in denaro del valore di 500 euro, mentre i secondi e terzi classificati riceveranno una targa celebrativa. (rkr)

CROTONE – Al via il Pasta Fest

Prende il via domani, a Crotone, la prima edizione del Pasta Fest, la tre giorni sostenuta dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, attraverso la sua azienda speciale Promocalabriacentro, assieme al Comune di Crotone.

L’obiettivo della manifestazione, in programma fino a sabato 25, è quella di promuovere le aziende e le produzioni locali attraverso un percorso enogastronomico che punta alla riscoperta e alla valorizzazione attraverso l’esposizione e la degustazione, in appositi stand, dei vari formati di pasta che contraddistinguono la tradizione calabrese: per citarne alcuni, i fileja, gli stranguji, le scilatelle, le chitarreja.

L’evento è stato illustrato nella sede camerale di Crotone nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente dell’ente camerale Pietro Falbo, della vicepresidente Emilia Noce, dell’assessore al Turismo del Comune di Crotone Maria Bruni e dall’organizzatore della manifestazione Roberto Talarico.

«L’amministrazione e l’assessorato sostengono con convinzione la realizzazione di eventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle risorse del territorio che pongano, altresì, in risalto il legame tra cultura, storia, arte, costume, tradizione, natura e sostenibilità ambientale», ha dichiarato l’assessore al Turismo di Crotone, Maria Bruni, nel corso della conferenza stampa.

«Pasta Fest sarà un contenitore ricchissimo di eventi in cui oltre alla degustazione dei prodotti agroalimentari della filiera della pasta e dei suoi condimenti delle nostre imprese, si alterneranno momenti di musica, mostre e laboratori. Vi invitiamo pertanto a partecipare per promuovere insieme il nostro territorio e le nostre imprese», ha aggiunto la vicepresidente Emilia Noce.

«Il Pasta Fest rappresenta una vetrina importante per le nostre imprese – ha spiegato il presidente Pietro Falbo – durante il quale avranno la possibilità di mostrare le proprie eccellenze, e non solo a livello locale ma anche all’estero. Ecco perché la Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha sposato con convinzione il progetto, sostenendolo attraverso la sua azienda speciale. La storia delle origini e dei luoghi in cui è nato questo prezioso alimento che è la pasta, va tramandata e valorizzata e sicuramente il Pasta Fest offrirà ai visitatori un’esperienza multisensoriale ricca dei profumi della nostra bella terra». (rkr)

 

CROTONE – Venerdì la Costituzione va a scuola con lo Spi Cgil

Venerdì 24 maggio, a Crotone, alle 10, al Liceo Scientifico Filolao, si terrà l’iniziativa La Costituzione va a scuola – Democrazia  e Costituzione tra Stato Etico e Stato di Diritto, promossa da Spi Cgil Calabria, Spi Cgil Area Vasta e Anpi.

Introdurrà i lavori la Segretaria Spi Cgil Calabria, Rossella Napolano; dopo i saluti della dirigente del Liceo Scientifico Filolao M. Rosaria Iaccarino e del dirigente del Liceo Gravina, Antonio Santoro, interverranno il professore di Diritto Pubblico Walter Nocito, la docente di Storia e Filosofia Giusi Acri, il segretario Generale Spi Cgil Calabria, Carmelo Gullì, il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il rappresentante del Comitato Nazionale dell’Anpi, Mario Vallone. Concluderà i lavori la Segretaria Generale Spi Cgil Nazionale, Tania Scacchetti(rkr)

 

Il Consorzio Jobel: Escalation di violenza al Parco Pitagora ci indigna e preoccupa

I soci, i lavoratori e i volontari del Consorzio Jobel hanno espresso preoccupazione e indignazione per l’escalation di violenza e vandalismo per l’ennesimo atto incendiario intimidatorio perpetrato, all’interno di Parco Pitagora, ai danni dell’opera artistica “San Nikolaos”, realizzata e inaugurata qualche settimana fa dal maestro Massimo Sirelli.

Si tratta del terzo incendio appiccato nel giro di poche settimane, stavolta ad essere colpita è stata un’opera artistica che rappresenta un inno all’accoglienza, all’inclusione, alla vita per sancire il legame della Città di Crotone con il Mediterraneo, ma anche la resilienza e la generosità della comunità crotonese sempre pronta a tendere la mano per accogliere.

Valori che Jobel promuove quotidianamente attraverso attività di rigenerazione umana, sociale e culturale, ma purtroppo vandali ignobili cercano di devastare, soprattutto a ridosso di eventi di successo, come la mostra Leonardo da Vinci 3D.

«Per tale motivo, chiedendoci se dietro tali atti vandalici ci sia la regia di qualcuno che non gradisce lo sviluppo promosso all’interno di questo bene comune, reclamiamo maggiori tutele per chi si pone al servizio solidale della comunità», commentano i soci di Jobel, ringraziando la comunità che sta mostrando ancora una volta sostegno e vicinanza, ma soprattutto chiedendo all’amministrazione comunale un pronto intervento di ripristino dei dispositivi di sicurezza all’interno di Parco Pitagora e alle forze dell’ordine maggiori interventi di controllo. (rkr)