DECOLLATURA (CZ) – “Che impresa la scuola!”, un progetto per una comunità educante

Le comunità educanti arrivano a Decollatura. L’aula magna dell’Iis “Luigi Costanzo” di Decollatura” è stato, martedì 5 marzo, il palcoscenico del seminario “Comunità educanti e giovani: un ponte tra generazioni” durante il quale è stato presentato il progetto: Che impresa la scuola! Un percorso di comunità finanziato con i fondi dell’ Unione europea destinato al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’obiettivo è quello di costruire, nel cuore del Reventino una comunità educante consapevole e propositiva che ha i suoi punti di forza nelle visioni di futuro e nell’unità di intenti.

Ad aprire i lavori la dirigente del liceo Costanzo, Maria Francesca Amendola: « Essere comunità educante – precisa subito – è un articolo che, come corpo docente, ritroviamo anche nei nostri contratti di lavoro, oltre che nel concetto maieutico di “educere”che è proprio nel ruolo dell’ insegnante. Tirar fuori i talenti e costruire insieme alle giovani generazioni il futuro di tutti – conclude – ha un valore di costruzione irrinunciabile per il quale è necessario imparare a potenziare la rete culturale e sociale».

A seguire, i saluti di Raffaella Perri, sindaco Decollatura e Michele Chiodo, sindaco Soveria Mannelli. Entrambi hanno dato seguito e condiviso il concetto di fare rete come strategia fondamentale per il progresso delle comunità. L’appello agli studenti presenti è stato quello di non lasciarsi sfuggire l’occasione di prendere parte alle attività di “Che impresa la scuola!” perché, hanno sottolineato: «Da parte nostra non abbiamo avuto alcun dubbio a sposare la proposta della Comunità Progetto Sud perché siamo convinti che stare dentro questo progetto è senz’altro una possibilità di crescita per tutti».

A tenere le fila degli interventi Giorgio Marcello, docente e ricercatore dell’ Università della Calabria: che nel passare la parola a don Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud, ha precisato il punto di vista delle scienze sociali rispetto al concetto di costruzione di una Comunità educante. «Una distinzione necessaria – dice Giorgio Marcello – è quella che intercorre tra relazione bancaria, che è quando i bambini sono considerati contenitore vuoto che gli adulti devono riempire – che è un metodo educativo perdente, precisa- e relazione liberante quando questa è, invece, circolare, cioè: nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, ma ci si educa insieme imparando a stare al mondo».

Questo l’assist del docente a Giacomo Panizza, che con una quasi lectio magistralis sviluppa il concetto che: «Qualsiasi comunità non è ma si fa. Ed è fatta – continua il prete bresciano – dal desiderio e dall’ambizione di essere individui originali e dalla fatica da fare per esserlo». Il messaggio chiaro ai giovani presenti è:«Essere ognuno autori della propria vita, con responsabilità. La scuola ci aiuta a dare dei binari e a collocarci in uno spazio di questa età globale nella quale stiamo vivendo».

«E – chiude Panizza – l’essere si applica nel sociale allargato e all’ essere persone nella e nelle comunità. È questo il senso della vita dei piccoli e dei grandi».

A Lorena Leone, referente per la Comunità Progetto Sud, di Che impresa la scuola! Il compito di esporre le azioni di progetto e le fasi attuative che saranno condivise con le associazioni Lyra, di Decollatura e Dedà di Soveria Mannelli.

«L’obiettivo – dice la Leone – è puntare allo sviluppo di aspirazioni e favorire il potenziamento delle competenze dei partecipanti. Parole chiave di questo progetto sono: conoscenza, lavoro, territorio e tutte – conclude la referente – sono accompagnante dalla parola futuro».

«Amare di più la scuola e anche il nostro territorio» è il messaggio lanciato da Antonio Cavallaro, responsabile della comunicazione del gruppo Rubbettino. «Lo spopolamento dei nostri paesi è un dato oggettivo ma – dice – impariamo anche a puntare l’attenzione sulle opportunità e sullo sviluppo che questo territorio ha conosciuto e conosce».

A un gruppo di studenti poi la parola che in poche battute hanno manifestato i loro sogni per il futuro e la loro voglia di impegnarsi per essere donne e uomini realizzati nelle loro aspirazioni. (rcz)

Ammodernamento ferrovia Cosenza-Catanzaro, incontro convocato dal Comune di Decollatura

«Rimane sempre alta l’attenzione sulla problematica dell’ammodernamento della rete ferrata che diminuirà notevolmente i tempi di percorrenza tra Catanzaro e Cosenza». E’ quanto afferma Antonio Montuoro, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Facendo seguito alle continue interlocuzioni – ha aggiunto Montuoro – con il Presidente Occhiuto, con l’assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Emma Staine, che ha dimostrato una grande sensibilità a riguardo, attivando, sin da subito, una efficace sinergia istituzionale, e il management di Ferrovie della Calabria, ing. Ferraro, si è andati avanti nell’operato, tenendo conto delle richieste emerse dal Consiglio comunale aperto, convocato dal Comune di Decollatura, al quale hanno preso parte anche gli amministratori dei comuni limitrofi. Già in quella sede – ha rimarcato Montuoro – intervenuto a favore della risoluzione della problematica, avevo dettagliatamente esposto il lavoro avviato dalla Regione, dove insieme a Ferrovie della Calabria si stava già cercando un’opzione risolutiva rispetto ai lavori di potenziamento del tracciato della rete ferrata che collegherà Catanzaro a Cosenza, considerando le istanze provenienti dall’amministrazione comunale di Decollatura, come altresì da tutto il territorio limitrofo, dichiarando che, a seguito delle interlocuzioni già avvenute era in atto la previsione di una ulteriore opzione da parte della Regione Calabria, che potesse essere risolutiva circa la problematica e non eliminare le fermate nelle stazioni di Decollatura».

Montuoro ha sottolineato soprattutto come «il serrato confronto operativo continui anche in queste ore. Sono state, infatti, individuate delle soluzioni tecniche, tutte studiate senza incidere sui tempi di percorrenza della tratta, che saranno discusse nella Conferenza dei servizi, alla quale parteciperà il Comune di Decollatura. Il tutto per raggiungere la soluzione che risulti essere più vicina alle esigenze esposte dall’ente montano e da quelli che insistono su quella vasta area, la quale tematica desta molta preoccupazione per il loro futuro».

«Andranno, quindi, avanti le interlocuzioni, che si muoveranno in tale direzione. Garantiremo in ogni caso – ha concluso Montuoro – comunicazioni ufficiali a monitoraggio di tutto l’iter del procedimento. Ringrazio il Presidente Occhiuto per la sensibilità dimostrata rispetto alla tematica e l’assessore Staine per l’attenzione rivolta a un territorio strategico per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria». (rcz)

A Decollatura consegnato il Premio Due Mari

Si è svolto, a Decollatura, il Premio Due Mari, il riconoscimento ideato da Vincenzo Viterbo e dedicato alle eccellenze calabresi. Nel corso dell’evento, a cui ha partecipato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, sono stati premiati gli imprenditori Pina Amarelli Mengano per la Fabbrica Amarelli, marchio di liquirizia più rinomato al mondo; a Pietro Federico per la Mangiatorella, che, con la sua storia secolare, si è imposta in Italia e nel mondo come marchio identificativo di quella Calabria, terra tra i due mari e Florindo Rubbettino per l’eccellenza editoriale nazionale ed europea.

«Le realtà produttive di eccellenza che hanno ricevuto il riconoscimento, Amarelli, Mangiatorella e Rubbettino – ha dichiarato l’assessore Emma Staine – rappresentano un solido punto di riferimento qui in Italia e all’estero a cui volgere lo sguardo. Infatti, cercando nelle pieghe delle storie delle aziende, si scoprono le vicende di intere famiglie, che meriterebbero di essere raccontate in un libro. Aziende-Famiglie che per generazioni hanno sostenuto l’economia locale, tramandandosi di padre in figlio e impiegando persone, che hanno fatto di quel lavoro una passione e la loro stessa storia».

«Un senso di appartenenza fortissimo, in cui intere comunità continuano a riconoscersi. E questo significa – ha aggiunto – che qui si lavora per crescere, certamente, dal punto di vista economico, senza mai tralasciare gli aspetti più umani e culturali che rappresentano in Calabria un valore aggiunto incontestabile. Come assessore di questa regione è mio convincimento che solo attuando politiche di cooperazione è possibile liberare il potenziale del nostro territorio».

E qui l’assessore Staine, da esponente politica, ha sottolineato che bisogna fare tutti autocritica ha invitato a cambiare mentalità anche i calabresi, soprattutto di essere più propositivi ed aiutare i politici nella ricerca di una strategia comune per affrontare i disagi. Emma Staine non ha mancato di manifestare la sua approvazione del Premio dei Due Mari, che in realtà si propone di creare una sinergia tra vari territori, ribadendo che è necessario fare rete, perché è proprio questo che manca, ovvero la capacità di pensare con gli altri a strategie comuni, utili per uno sviluppo condiviso.

Sempre Staine ha posto in evidenza come in Calabria, spesso siamo soliti far emergere le problematiche con vittimismo e un pessimismo esasperato. L’assessora regionale, stimolata comunque dai sindaci sulle tematiche della sanità e dei trasporti ha dichiarato che su entrambi i settori il governo regionale sta studiando delle strategie utili a risolvere problematiche ataviche vecchie di almeno 30 anni. 

Il prof. Vincenzo Viterbo ha ribadito la necessità di contribuire alla realizzazione di una visione economica e culturale, capace di amalgamare i centri interni per sprigionare grandi potenzialità e conseguire risultati concreti di sviluppo, come esposto dal prof. Pierluigi Grandinetti, per il quale i “borghi rurali” della Calabria per la loro unicità architettonica possono costituire da subito un’opportunità per la Regione e per le comunità che li abitano.

La maestra orafa Rosa Pulerà, coraggiosa imprenditrice insieme a sua sorella Francesca e incantata dalla qualità della vita a Decollatura, svolge il suo lavoro con grande attenzione all’identità, creando nuove idee e sperando di aprire la strada per l’arte orafa a molti altri.

Sull’evoluzione storica delle attività̀ produttive di Decollatura e l’economia attraverso i secoli è intervenuto il prof. Elia Fiorenza, il quale ha realizzato una ricerca sugli insediamenti territoriali e sull’utilizzo di risorse locali, minerarie come il ferro, oltre che al legname, la pece e tutto quanto è correlato all’allevamento del bestiame e all’agricoltura.

Antonio Cannone: I giovani sono la speranza per una Calabria migliore

«I giovani sono la speranza per una Calabria migliore, ma la criminalità è subdola e la politica assente o collusa». È quanto ha dichiarato lo scrittore Antonio Cannone, nel corso della presentazione dei suoi libri aMalavita e Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato,avvenuto nell’ambito del Passaggio in Festa a Decollatura.

Cannone, sollecitato dalle domande di Lucia Bonacci, ha approfondito temi di grande attualità legati da un filo conduttore che “unisce il reale all’immaginario; alla concretezza di un vissuto sociale che – attraverso il romanzo

 ha approfondito temi di grande attualità legati da un filo conduttore che “unisce il reale all’immaginario; alla concretezza di un vissuto sociale che – attraverso il romanzo aMalavita – rappresenta una sorta di ecosistema che ha come fulcro il disagio, la prepotenza dei notabili delle comunità meridionali, della massoneria non sempre deviata, l’arroganza del potere criminale che oggi si manifesta non più con gli omicidi ma “governa” interi territori in modo subdolo e apparentemente lecito.

Giacca e cravatta hanno sostituito ormai da tempo coppola e fucile, non si spara più. L’economia locale è ostaggio di poteri forti verso i quali la politica è inerme e spesso collusa”. Cannone, ha parlato di un romanzo che «nasce da eventi per lo più veri» e che hanno determinato le scelte di intere generazioni “nel bene e nel male. Si tratta – ha aggiunto l’autore – di un romanzo di formazione con il quale vengono ricostruite tutti passaggi di come si diventa criminali o di come si sceglie di stare dall’altra parte e combattere contro i soprusi”. Un confronto schietto, seguito con attenzione dai presenti in uno degli scorci più suggestivi di Decollatura. Un luogo intriso di tradizione e fascino grazie all’impegno dell’Associazione culturale Passaggiari Avanti, che promuove diverse forme di arte.

Un incontro che ha offerto ai presenti la possibilità di conoscere i due ultimi lavori di Cannone, il romanzo “aMalavita” appunto, e il saggio Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato. Alternando i diversi temi dei due libri, Cannone ha quindi raccontato le drammatiche vicende dell’assassinio avvenuto a Lamezia Terme del sovrintendente di polizia, Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano.

«Un poliziotto severo e incorruttibile – ha detto – ucciso dalle cosche perché non tolleravano la sua perseveranza. Un poliziotto scomodo che indagava sull’omicidio di due poveri netturbini (Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano) uccisi mesi prima del suo agguato per mano mafiosa. Uccisi da quella criminalità che intendeva controllare gli appalti della nettezza urbana con evidente complicità di certa politica, testimoniata dallo scioglimento del Consiglio comunale per mafia».

E non sono mancati – sempre incalzato dalle domande di Lucia Bonacci – gli accenni alla politica e ai partiti «oggi lontani dai bisogni reali delle persone».  Nel libro Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato”, Cannone approfondisce alcuni temi con il figlio primogenito dei coniugi Aversa, Walter attraverso un’intervista che è parte integrante del volume. Ci sono aspetti inediti, la condanna del Pm dell’epoca e riemergono ancora lati oscuri:«depistaggi, processi lunghi ed estenuanti dai quali non emerse alcuna verità. Verità giudiziaria che arrivò anni dopo grazie al racconto di due pentiti appartenenti alla Sacra corona unita che si autoaccusarono dell’agguato del 4 gennaio 1992ı». L’incontro si è chiuso con l’auspicio di impegnarsi tutti per «un mondo migliore nel quale ognuno può e deve dare il proprio contributo per evitare sopraffazioni e corruzione. La speranza – ha chiosato l’autore – sono i giovani e per questo il confronto con loro nelle scuole rappresenta un momento di grande valenza sociale e culturale». (rcz)

A Serrastretta e Decollatura l’iniziativa “Un albero per il futuro” di Coldiretti Calabria

Il progetto Un albero per il futuro, con la collaborazione di Donne Imprese Calabria, farà tappa domani a Serrastretta e, giovedì 5 maggio, a Decollatura.

La manifestazione rientra nel progetto nazionale triennale di educazione ambientale “Un albero per il futuro” o “tree 4 future” messo in campo dal Ministero della Transizione ecologica con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità  ed è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio naturale e di biodiversità esistente, evidenziando i valori eco-sostenibilità puntando ad una maggiore qualità ambientale a vantaggio della salute dell’uomo e lo fa con la creazione di un bosco diffuso su tutto il territorio italiano.

Per i Comuni di Serrastretta e Decollatura, promotore del progetto è il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro che in partenariato con Coldiretti  Donne Impresa Calabria, rappresentata dalla dott.ssa Maria Antonietta Mascaro e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Serrastretta nelle persone del Dirigente Scolastico il dott. Antonio Caligiuri e la referente del progetto la Prof.ssa Raffaella Pascuzzi e con la disponibilità dei sindaci Antonio Muraca e Raffaella Perri, saranno coinvolti circa 450 studenti e saranno messi a dimora nuovi alberi nei rispettivi comuni. Inoltre gli alunni della Secondaria con il supporto del prof. Giuseppe Caruso, metteranno in scena un coinvolgente spettacolo musicale a tema.

Sarà un’occasione per conoscere i tesori naturali, accrescere la biodiversità del nostro Paese e contrastare il riscaldamento globale, ed in questa ottica Carabinieri, Scuola e Comuni troveranno un forte contributo da parte di Coldiretti che della sostenibilità ambientale, dello sviluppo delle aree rurali, della tutela delle biodiversità, del contrasto ai cambiamenti climatici, della lotta allo spreco e alla fame e di molto, molto altro ne ha fatto dei capisaldi,  per portare avanti le attività didattiche che pone in essere quotidianamente,  per ampliare la comunicazione costante di modelli positivi di comportamento miranti alla tutela di diritti e di esercizio di cittadinanza attiva andando così a consolidare un’etica della responsabilità.

DECOLLATURA (CZ) – Il progetto “Michele Pane Poeta” dell’Associazione Pro Tur Calabria

L’Associazione Pro Tur Calabria ha lanciato il progetto Michele Pane Poeta, che ha l’obiettivo di divulgare e valorizzare le opere del poeta del Reventino.

«Abbiamo deciso – ha dichiarato la presidente Angela Perri – di coinvolgere il Parco Letterario di Adami, la Pro Loco e il Comune di Decollatura, che si aggiungeranno ad alcune associazioni, già contattate nella fase di messa a punto del Progetto, ed a singoli studiosi che hanno già condiviso l’idea della valorizzazione delle opere del Poeta del Reventino».

Il progetto, che sarà seguito dai due soci Mauro De GraziaAngelo Gallo, prevede la creazione e gestione di un sito web, già on line all’indirizzo www.michelepanepoeta.it  in versione di valutazione, per rendere fruibili in rete le opere del poeta Michele Pane, attualmente difficilmente consultabili per l’indisponibilità di copie delle edizioni originarie e per la difficoltà di reperire anche alcune ristampe risalenti ad alcuni decenni addietro.

Anche se in Rete sono già presenti alcune fra le più famose poesie di Michele Pane per apprezzarne compiutamente l’originalità e il valore del Poeta  è necessario poter consultare tutte le opere che il sito mette a disposizione come riproduzione anastatica del capitolo dedicato a Michele Pane del volume Decollatura e Motta Santa Lucia: due Paesi del Reventino (edito nei primi anni ’80, a cura della Scuola Media di Decollatura dalla Grafica Reventino). La riproduzione, effettuata alcuni anni addietro è stata a suo tempo autorizzata dall’editore Ugo Bruni, che il direttivo della Pro Tur ringrazia per la disponibilità.

Oltre alle opere, consultabili in formato pdf e flip sfogliabile, sono presenti notizie, foto e video sulla Frazione di Adami di Decollatura ed il testo della conferenza tenuta dal prof. Peppino Scalzo in occasione dell’intitolazione al Poeta della locale Scuola Media.

Il sito, nella versione attuale, è solo un’idea del progetto da integrare ed arricchire con il contributo di studiosi e cultori delle opere di Michele Pane e della storia locale di Decollatura, che è stata messa online perché il  Comune, la Pro Loco, l’Associazione Parco Letterario di Adami ed altre associazioni e cultori della poesia di Michele Pane possano prenderne visione e suggerire modifiche e integrazioni.

È prevista, inoltre, la creazione di una pagina Facebook dedicata a Michele Pane ed alle sue poesie e di un Gruppo Facebook degli amanti delle Poesia di Michele Pane. Verrà indetto un Premio Letterario Nazionale “Michele Pane Poeta” con sezione narrativa, poesia in lingua e poesia in vernacolo e successivamente verrà organizzato di un festival per brani musicali che utilizzino come testo le poesie di Michele Pane o di altro poeta calabrese in vernacolo o in lingua.

«Siamo coscienti che il progetto è ambizioso – hanno dichiarato Mauro De Grazia e Angelo Gallo – e per portarlo avanti ci sarà bisogno dell’impegno e della competenza di  studiosi e cultori della poesia dialettale e di quella di Michele Pane in particolare».

«Il nostro compito – hanno concluso – sarà prettamente organizzativo e di raccordo fra tutti i partecipanti al progetto e l’Associazione Pro Tur, che ha come fine principale la promozione turistica del territorio e la valorizzazione dei prodotti locali, metterà a disposizione la propria esperienza per quanto riguarda la comunicazione sul web e la forza organizzativa di tutti i dirigenti e soci». (rcz)

 

DECOLLATURA (CZ) – Al “Cava patate day” protagonista la patata viola

A Decollatura, si è svolto il Cava patate day, la prima scavatura delle patate viola in Calabria.

L’evento, gestito dal tecnico ColdirettiLuca Meringolo, ha visto l’azienda Talarico Michelangelo e di suo figlio Giuseppe ricevere, da parte del direttore interprovinciale di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, Pietro Bozzo e del responsabile regionale di Campagna AmicaMario Ambrogio, il sigillo di campagna amica come custode dell’agro-biodiversità italiana e calabrese, in particolare.

La scavatura è avvenuta grazie anche alla collaborazione di altre aziende Coldiretti del luogo, del giovane Fabio Lucente, seguito e coadiuvato dal papà Angelo. Gli ospiti incuriositi hanno partecipato alla raccolta e sommerso di domande sia Giuseppe che Michelangelo, ma chiedendo anche informazioni specifiche alla dott.ssa Vincenzina Scalzo, divulgatrice Arsac, ente che ha fornito la semente al produttore.

L’azienda del reventino produce diverse e genuine colture locali: fagioli, zucche, mele, grano verna, tutte in pieno campo e realizzate con non poche difficoltà legate a molteplici fattori ambientali. La caratteristica principale di produzione dell’azienda vede la rotazione colturale, la nutrizione del terreno con sostanze biologiche e naturali quindi decisamente sostenibili e con l’uso di acque di irrigazione provenienti da sorgenti incontaminate.

Anche il metodo di raccolta è tradizionale, perché fatto a mano. Presenti inoltre numerose donne, che hanno partecipato al momento della raccolta. Di fronte alla ricca tavola imbandita a cura delle “donne di casa, le sig.re  Ornella e Debora, ci si è lasciati andare e ne è scaturito uno scambio di idee, usi e ricette pensando così nuovi possibili usi in cucina. Si è parlato del fondamentale e significativo ruolo delle donne all’interno dell’azienda con un approfondimento insieme a Maria Antonietta Mascaro, responsabile regionale Coldiretti donne impresa.

Uno degli impegni che è scaturito, da questa giornata, è la valorizzazione della patata viola anche con la creazione di ricette che scaturiranno dalla creatività, passione e innovazione degli agrichef di Terranostra-Campagna Amica, che anno portare in tavola quello che si produce. (rcz)

SOVERIA MANNELLI (CZ) – I parroci del territorio vicino ai fedeli

 

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In occasione delle festività pasquali, alcuni parroci del territorio di Soveria Mannelli, di Decollatura e della frazione di Adami, sempre di Decollatura, hanno lanciato un messaggio di vicinanza ai fedeli tramite le videocamere di Liberi.tv.

Don Antonio Costantino, parroco delle frazioni di Colla e Pirillo di Soveria Mannelli, ha riletto un brano evangelico, richiamando alla mente un grande terremoto che ha fatto rotolare via la pietra, «e noi – ha proseguito Don Antonio – dobbiamo fare altrettanto, è questo lo spirito di resurrezione, ovvero che la vita è più forte della sofferenza che proviamo, il messaggio di Cristo sta tutto qui».

Anche Padre Benedetto Marani, della Comunità Piccola Famiglia dell’Esodo di Decollatura e parroco della Frazione Adami di Decollatura ha parlato di speranza, tant’è che il suo pensiero si racchiude in una frase: ««dalla morte in croce alla luce della vita vera» e si augura ed augura a tutti, «che questa esperienza che stiamo vivendo, con i morti, i contagiati e la paura che tutti abbiamo, possa nascere una maggior consapevolezza, di recupero delle cose veramente essenziali, per noi e per chi ci sta accanto».

«Padre Benedetto questa forza, questa pazienza, la chiede soprattutto ai bambini, di dare l’esempio come Gesù, dare l’esempio ai più grandi. Ai giovani in generale, chiede il coraggio della responsabilità, perché se in questo periodo da una parte perdiamo qualche opportunità, dall’altra abbiamo la possibilità di crescere dentro, nell’amore fra di noi e in quello di Dio». (rcz)

Il messaggio don Don Antonio Costantino

Il messaggio di Padre Benedetto Marani