Quando la salute delle donne è un calvario quotidiano, vissuto col sorriso

di ANNA PIZZIMENTICapita di partecipare a convegni di medicina “informativa” su patologie, disturbi e disagi da cui si è afflitti quotidianamente.

Capita di approcciarvisi con l’auspicio di individuare la corretta diagnosi o la cura efficace, senza dover frequentare l’ambulatorio dello specialista. Così come capita di presenziare con il dichiarato obiettivo di apprendere i corretti stili di vita da adottare per raggiungere il benessere psico-fisico.

Ciò che non capita, o meglio, non capita spesso, è ascoltare la testimonianza, vibrante e intensa, di chi con quelle patologie scende a patti ogni giorno, negoziando costantemente con il nemico, a difesa della propria legittima aspettativa di normalità.

E ciò che è inevitabile, al termine, è sentire emergere sentimenti di ammirazione e stima, misti ad un furtivo senso di sollievo, per non essere stati prescelti, dal caso o dalla genetica. 

Quando, da Presidente della Sezione Piana di Palmi della Fidapa Bpw Italy, ho immaginato un incontro sulle patologie che in modo diffuso affliggono le donne, condizionandone la qualità di vita, la scelta è ricaduta su osteoporosi ed endometriosi, complice anche il mese di marzo, in cui l’incontro era stato programmato, dedicato alla consapevolezza nei confronti della seconda patologia. 

Come spesso accade, la complicità con altre donne ha consentito che si realizzasse un piccolo, significativo e partecipato evento: la concertazione con Mariateresa Saffioti, Presidente Inner Wheel di Palmi, nonché Socia della mia Sezione; il preziosissimo contributo di Leona Cremonese, Ceo del Gatjc Fertility Center di Gioia Tauro, mirato ad individuare gli specialisti che avrebbero adeguatamente informato gli intervenuti; la garbata moderazione di Patrizia Genovese, Socia Fidapa; la presenza della Garante per la Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli.

I saluti introduttivi hanno ben presto lasciato spazio alle relazioni mediche.

Il dott. Francesco Giacco, ortopedico dell’IRCSS Ospedale “Galeazzi” di Milano, ha con estrema chiarezza e competenza illustrato le cause e l’evoluzione dell’osteoporosi nel post menopausa, catturando l’attenzione e divenendo da subito destinatario di domande e quesiti da parte dei presenti.

Il dott. Giuseppe Zoccali, ginecologo presso il Gom di Reggio Calabria, si è soffermato su endometriosi e dolore pelvico cronico, puntando i riflettori su una patologia subdola, a lungo ignorata e, forse, anche sottovalutata da parte della scienza medica, evidenziandone le ricadute anche psicologiche sulla salute della donna.

Ed è stato al termine della sessione “tecnica” che il paradigma scientifico si è trasformato in realtà concreta.

Come da programma, ha preso la parola Mariateresa Saffioti, che si è spogliata delle vesti ufficiali con cui si era presentata all’inizio dell’evento, mostrandosi a tutti per quello che voleva tutti sapessero: una donna affetta da endometriosi. Mariateresa ha raccontato il suo viatico di visite specialistiche e di accertamenti estenuanti alternati ad una quotidianità complessa, disagevole e imbarazzante, fatta di dolore fisico, di rinunce, di ponderazione e programmazione anche della più semplice delle uscite da casa.

Questo fino a quando la diagnosi di endometriosi non l’ha messa di fronte ad una realtà che richiedeva una scelta: subire da sconfitta o reagire da combattente. E Mariateresa ha scelto di essere una lottatrice, sorprendentemente, perché il suo fisico minuto e il suo aspetto gracile contrastano con la gigantesca forza d’animo e con la lucidità mentale che la accompagnano nella sua lotta quotidiana.

Accanto a lei, nell’ascoltare le sue parole, scandite con un velo appena percepito di emozione, non potevo che ammirarla, non per l’eroicità che dimostrava, ma per la pacatezza con cui la professava e, conoscendola ormai da anni, per la luminosa serenità con cui ha sempre stemperato i toni cupi che avviluppano la parte più privata di sé.

E allora capita di comprendere quanto prezioso sia il dono della buona salute e di quanta responsabilità abbiamo tutti nel tutelarla e nel prevenire quei fattori che ad essa attentano!

Dobbiamo, infatti, convenire che noi tutte manifestiamo determinazione e grinta solo di fronte alla serietà di una patologia, ma dovremmo avere la stessa determinazione e la stessa grinta nella cura del nostro benessere quotidiano.

È un dovere verso noi stesse, ma è un onere nei confronti di quelle donne a cui questo privilegio, la buona salute, non è stato concesso, ma che col sorriso affrontano il proprio calvario quotidiano.

Come Mariateresa; come tante altre donne lì presenti in sala.

Come Sofia Sacchitelli, la cui vicenda è stata raccontata ex abrupto dal dott. Giacco e a cui sento di dover dedicare qualche parola.

Al momento del nostro convegno, Sofia, ventitreenne studentessa di medicina, lottava contro una rarissima forma di tumore al cuore e sapeva di avere poco tempo da vivere; due giorni dopo quel convegno, Sofia non era più fra noi e io non ho potuto non riflettere e meditare a lungo sul modo in cui il caso o un volere supremo avessero voluto che ne incrociassimo il percorso, seppur terminale, di vita.

La conclusione finale porta a ritenere che il lascito di quel momento d’incontro sia andato ben oltre la mera informazione: è stato lezione di vita e di coraggio, necessari per affrontare ogni sfida, ogni difficoltà, ogni problema, per “succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, di non esser vissuti (H.D. Thoreau). (ap)

[Anna Pizzimenti è Presidente Sezione Piana di Palmi Fidapa Bpw Italy]

Giornata donne giudici, a Palmi un convegno fra commemorazione e discriminazioni in ambito sportivo

In occasione della Giornata internazionale delle Donne Giudici, a Palmi si è svolto un importante convegno organizzato dalla Sezione Piana di Palmi della Fidapa.

L’iniziativa è stata organizzata nel secondo anniversario della ricorrenza, istituito il 29 aprile 2021 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 9 marzo. Il convegno si è articolato in due momenti: il primo, di tipo commemorativo, mentre il secondo dal profilo pratico-applicativo.

Protagoniste dei due momenti sono state due donne: rispettivamente, la dott.ssa Maria Gabriella Luccioli e la dott.ssa Parand Azizi.

Presieduto e condotto dalla presidente della Sezione Fidapa, l’avv. Anna Pizzimenti, l’evento è stato aperto dai saluti di rito: un videomessaggio inviato dalla Presidente Nazionale Fidapa Bpw Italy, Fiammetta Perrone; un messaggio della Presidente del Distretto Sud Ovest Fidapa Bpw Italy, Pina Genua Ruggiero; il saluto del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, avv. Angelo Rossi, al suo primo impegno ufficiale dopo l’elezione al COA.

L’avv. Anna Pizzimenti, nel prendere la parola, ha evidenziato come la scelta della tematica convegnistica si collochi nel solco delle attività che la Sezione promuove a favore delle pari opportunità, della parità di genere, del gender mainstreaming, in aderenza ai fini statutari dell’associazione.

L’avvocata è, dunque, passata ad illustrare il profilo biografico e professionale della Presidente Luccioli, una delle prime otto donne ad entrare in magistratura nel 1965, allorchè, con la legge n. 66 del 1963, venne concessa la possibilità alle donne di accedere al concorso, rappresentando, però, solo il 6% dei vincitori. 

Dalle parole con cui l’avv. Pizzimenti ha delineato il profilo della Dott.ssa Luccioli, è emersa la figura di una donna, il cui percorso professionale è stato legato a doppio filo alla storia del nostro Paese, all’evoluzione del nostro costume e all’affinamento del nostro pensiero, e non solo in senso giuridico. Come Magistrata del Massimario, come Consigliera e come Presidente di Sezione presso la Suprema Corte di Cassazione, la dott.ssa Luccioli ha firmato importanti pronunce in materia di separazione, di mutamento del titolo della separazione, di assegno di mantenimento per i figli maggiorenni non autosufficienti, di concessione in comodato della casa familiare, di cognome dei figli. Ma, forse, fra tutte, la pronuncia a cui resta legato il suo nome, quale Presidente del Collegio che la emise, è la sentenza sul caso di Eluana Englaro.

Nell’intervista da remoto che è seguita, l’avv. Pizzimenti ha chiesto alla Presidente Luccioli di condividere con i presenti alcuni ricordi della propria vita di magistrata: i primi anni di uditorato; la percezione di occupare una posizione ritenuta “scomoda” da parte dei colleghi, solo in ragione del fatto di essere una donna in un mondo quasi totalmente maschile; il lavoro svolto con grande senso del dovere e con spirito di sacrificio, proprio a dimostrare il contrario dello stereotipo della “donna lavoratrice”, che si era insinuato nella rappresentazione mentale dei colleghi.

L’onda dei ricordi ha riportato indietro agli anni intensi della produzione giurisprudenziale a tutela delle donne, resa possibile da un’ottica di genere e da una sensibilità differente dal comune modo di pensare, che ha orientato la giurisprudenza e il diritto verso rotte che sarebbero rimaste, probabilmente, inesplorate o a lungo non percorse.

Sul finire di quello che la stessa Presidente Luccioli ha definito “un pomeriggio piacevolissimo”, con un uditorio attento e partecipe fino al termine dell’intervista, sono state dalla stessa ricordate la costituzione dell’Admi (Associazione Donne Magistrate Italiane), di cui è stata Presidente, e la sua partecipazione all’Iawj (International Association of Women Judges).

Successivamente ha preso la parola la dott.ssa Parand Azizi, Giudice-Arbitro del Cas, la Corte Arbitrale dello Sport, con sede a Losanna.

La dott.ssa Azizi, laurea in giurisprudenza e Ph.D. in Diritto Internazionale e Diritto dello Sport, consulente legale del Ministero dello Sport in Iran, ha illustrato, innanzitutto, le finalità e l’ambito di operatività del Cas, organismo a cui si rivolgono gli sportivi e le sportive per denunciare gli abusi e gli illeciti di cui sono vittime. In particolare, si è soffermata sugli episodi discriminatori perpetrati ai danni delle donne, evidenziando come siano ancora tantissimi i muri da abbattere e le sacche di disparità e di lesione dei diritti che affliggono le professioniste nello sport, auspicando ad una riforma organica della materia e della giurisdizione.

Al termine dei lavori, di altissimo pregio per il valore delle relatrici e il contenuto dei contributi, la presidente Pizzimenti ha espresso la propria soddisfazione per l’ottima riuscita del convegno, che ha consentito di percorrere itinerari rimasti finora inesplorati e ha gettato le basi per sviluppare future riflessioni e approfondimenti sulle tematiche trattate. (rrc)

LAMEZIA – Successo per il convegno della Fidapa su “La Donna: tra la famiglia e lo Stato”

Grande partecipazione ha riscosso, a Lamezia Terme, il convegno La Donna: tra la famiglia e lo Stato: Promuovere la cittadinanza attiva organizzato dalla Fidapa – Sezione Lamezia Terme.

Il convegno, svoltosi nel salone del Seminario Vescovile, ha seguito il tema nazionale della Federazione: Unite verso un fine comune: sostenere un’istruzione e formazione di qualità e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva.

«Fidapa – hanno spiegato le referenti Comunicazione Teresa NotteSilvia Baratta – conta oltre 10 mila socie a livello Nazionale ed è presente a Lamezia da 52 anni.  Vogliamo continuare nel nostro territorio l’impegno di movimento di opinione, raccogliendo l’eredità delle nostre mentori qui presenti come Ippolita Lorusso, Annamaria Agapito, Enza Galati,  Assunta Ionà e portare avanti la volontà di essere protagoniste del futuro, #noiprotagonistedelfuturo».

Il Tema Nazionale è stato coordinato dalla Vicepresidente di Sezione, Giuliana Paola. La Vicepresidente Nazionale Cettina Corallo e la Presidente del Distretto Sud- Ovest hanno inviato i loro saluti via web.

Il filo conduttore del convegno, dice la Presidente di Lamezia Terme, dott.ssa Antonella Centonze, è stata l’opera di Sofocle: «Antigone e Creonte».

In quest’opera accanto al dilemma tra la legge del sangue e quella dello stato si scoperchia un abisso pieno di domande scomode. A queste domande hanno cercato di dare una risposta i relatori, coordinati da una pregevole moderatrice: Giorgia Gargano, assessore alla cultura del comune di Lamezia Terme. La prima ad intervenire è stata Saveria Maria Gigliotti, giornalista e scrittrice che affronta sapientemente il tema affidatole: il ruolo della donna nell’educazione alla legalità. La giornalista espone una materia da lei già affrontata nel suo ultimo libro. 

La parola passa poi a Don Giacomo Panizza, Fondatore di Progetto Sud, che ripercorre la storia di un territorio martoriato e porta la testimonianza di Donne che hanno cambiato il destino dei loro figli. 

Chiaro e pragmatico – come nel suo stile – l’intervento di Giancarlo Nicotera, Presidente del Consiglio del comune di Lamezia Terme, che ha parlato di inclusione sociale, ripercorrendo vicende, storie e testimonianze positive del nostro territorio. 

Testimonianze di cittadinanza attiva portate dalla Fidapina, Nella Fragale, paragonata ad una Inge Feltrinelli per la sua capacità editoriale e per aver saputo valorizzare e diffondere cultura  nel lametino soprattutto nel periodo pandemico come resilienza alle vicende personali. 

Uguale testimonianza di capacità di trasformare un problema in opportunità quella data da Pino Saffioti, papà dell’amatissimo Antonio Saffioti, che porta avanti la capacità di empowerment cittadino insieme all’associazione il Girasole. 

Il sindaco,  Paolo Mascaro – nei saluti finali – ha sottolineato come l’esempio  che venga dalla famiglia, dalla scuola, dalle istituzioni è sempre il primo insegnamento alla legalità. 

La Presidente Fidapa Lamezia, dott.ssa Antonella Centonze, ha concluso il convegno, dopo aver consegnato ai relatori una targa di ringraziamento «… l’eterno confronto tra ciò che è legge morale in noi e la legge dello stato non si può dibattere in poche ore ma noi possiamo seminare opinione e far capire alle nuove generazioni che il nostro impegno per il futuro è rivolto a loro: per salvare le loro passioni, il loro entusiasmo». (rcz)

 

Il 21 a Siderno una giornata di apprendimento e preparazione professionale con la presidente nazionale Fidapa

di ARISTIDE BAVAApprendimento scolastico ma anche preparazione professionale per affrontare subito il mondo del lavoro. È il leit motiv che si accompagna ad una importante giornata programmata per sabato 21 gennaio dall’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Siderno, diretto dal Dirigente scolastico, Gaetano Pedullà.

I locali della sede staccata di Locri, in via Sibari,  in questa data, ospiteranno la presidente nazionale della Fidapa Bpw Italy, Fiammetta Perrone e la Presidente del Distretto Sud-Ovest, Pina Genua Ruggiero, per una significativa  iniziativa tendente anche alla valorizzazione e al rilancio del territorio, grazie anche alle competenze e alla preparazione offerte da quella Scuola che opera sin dal 1960 in un territorio difficile ed è unica, nel comprensorio, come tipologia.

L’Ipsia anche per questo oggi si ripropone per la formazione e l’avviamento al lavoro dei tanti giovani che la frequentano. Nel corso della giornata, che si avvarrà anche della collaborazione  delle Responsabili delle Task-force Nazionali “Impresa e Lavoro” Grazia Marino e “Comunicazione” Maria Caterina Aiello saranno, infatti, messe a fuoco le potenzialità della scuola con attività “dal vivo” oltre che visite alle strutture  scolastiche, per prendere visione delle tante opportunità di studio che l’Istituto propone, ai fini di una scelta consapevole degli studi futuri in una prospettiva concreta di inserimento nel mondo del lavoro e nell’ottica di sostenere un’istruzione e una formazione di qualità.

Punti fondamentali della iniziativa saranno rappresentazione e sviluppo e che avranno come obiettivo la diffusione di informazioni coordinate relative alle attività di progetto e alle proposte che si identificano anche con gli indirizzi della Fidapa nazionale, per far crescere la cultura delle pari opportunità, della valorizzazione delle differenze, della parità di genere, nell’ambito delle attività, delle emozioni, delle passioni e delle opportunità di lavoro che la Scuola intende offrire e promuovere.

L’iniziativa sarà arricchita da una sfilata denominata Final work 2022, che avrà tra le protagoniste la stilista Patrizia Papandrea ed allieva dell’Ipsia che presenterà il progetto vestiamo la cultura. Alla manifestazione è prevista la presenza degli  Assessori alla Pubblica Istruzione e alla Cultura del Comune di Locri, Domenica Bumbaca, e di Siderno Francesca Lopresti, il presidente del Goel di cui fa parte “Cangiari” ben noto marchio di moda, Vincenzo Linarello.

La manifestazione viene salutata come un importante connubio tra Istituzioni, associazioni e scuola finalizzata alla cooperazione e alla condivisione di storia,arte, cultura e tradizioni che offrono la possibilità ai giovani di diventare i nuovi protagonisti del territorio. L’inizio della manifestazione è previsto per le ore 10. (ab)

In copertina, la presidente nazionale di Fidapa, Fiammetta Perrone

I borghi antichi in Calabria e la necessità della loro rivitalizzazione: Lions, Kiwanis e Fidapa a confronto

di ARISTIDE BAVACentri interni, questi sconosciuti! È stato particolarmente interessante il convegno organizzato dai Lions Club di Locri, Roccella e Siderno unitamente al Kiwanis Club e alla sezione Fidapa di Siderno per parlare nei borghi antichi e della necessità della loro rivitalizzazione.

Per quanto riguarda la classificazione dei comuni effettuata dalla nuova mappatura della Snai (2021-2027), – ha precisato il Prof. Luigi Maffei, rettore dell ‘Università della Campania, esperto del settore  e relatore ufficiale del convegno – risulta che dei 42 comuni della Locride solo 7 sono classificati come periferici, mentre 12 sono classificati come intermedi. La restante metà è classificata come comuni di cintura, a parte Locri che è classificato come Polo.

Nel caso della Locride, quindi, non è possibile parlare propriamente di aree interne (data la prevalenza di comuni di cintura), ma certamente di un sistema territoriale che presenta molte analogie con le cosiddette aree interne in termini di prevalenza di comuni piccoli (sotto i 5000 ab) e piccolissimi (sotto i 1000); declino demografico: difficile accessibilità ai centri storici (generalmente collocati in alto rispetto alle aree di sviluppo recente lungo la costa) ; presenza di eterogenei fattori di pericolosità (sismica, idrogeologica, ecc.). Una relazione dettagliata dalla quale poi si è fatto il punto sulle potenzialità dei borghi antichi esistenti sul territorio e della importanza che gli stessi possono rivestire nell’ ambito della candidatura della Locride a Capitale della cultura 2025.

Il grande problema è appunto quello di “rivitalizzare” i borghi, creare le condizioni per evitare lo spopolamento, soprattutto giovanile  fra conoscere le loro indiscusse potenzialità. E la Locride, a parte Gerace e Stilo che sono le sue punte di diamante annovera anche tanti altri piccoli borghi antichi che hanno un fascino particolare, forse ancora inespresso, che dovrebbe costituire la forza emergente di un discorso sinergico capace di abbracciare l’intero territorio locrideo.

Il Prof. Maffei, ha, ovviamene spostato il suo discorso a livello molto più ampio soffermandosi anche sulle potenzialità della Campania e della Basilicata ma ha fortemente indicato la necessità di delineare una visione strategica indirizzata allo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori che ospitano i borghi antichi  rispetto ad alcuni macro-temi fondamentali ovvero  accessibilità, mobilità e riduzione dei rischi; polarità e nuclei storici, infrastrutture verdi/blu e turismo sostenibile; agricoltura ed energia. Una relazione particolarmente apprezzata dal folto pubblico presente presso la sede del Lions Club di locri dove si è svolto il convegno che ha avuto come ospite d’eccezione anche il Governatore del Distretto Lions 108 ya, Franco Scarpino ( presente con la consorte Antonella Saffioti), che già da molto tempo ha sposato la causa di “Locride Capitale Italiana della cultura 2025” puntando in modo particolare sull’importanza dei centri storici, forza aggiunta dell’importante sfida, che trovano largo spazio su molti clubs lions del distretto.

I lavori sono stati aperti dalla cerimoniera del Lions club di Locri, Giulia Arcuri che, dopo l’attivazione del cerimoniale Lions, ha dato la parola a Lorenzo Maesano, presidente del Club di Roccella che ha portato il saluto dell’Associazione anche a nome degli altri club. Poi l’intervento di Pino Albanese presidente del Kiwanis Club che ha evidenziato l’importanza del convegno su un tema così attuale proprio nel momento della candidatura della Locride e della Presidente della Fidapa, Cinzia  Lascala che ha anche, attraverso un video abbastanza suggestivo, mostrando alcune  iniziative della sua associazione attivate per mettere a fuoco alcuni importanti centri storici del territorio.

Dopo un breve intervento di Giuseppe Ventra, presidente della XI circoscrizione Lions che ha ribadito l’impegno lionistico di tutti i presidenti  su questo importante tema sono anche intervenuti il neo assessore regionale e sindaco di Locri  Giovanni Calabrese, il presidente ff dell’ assemblea dei comuni Bruno Bartolo e in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Siderno l’assessore Maria Teresa Floccari che hanno sottolineato l’importanza dell’argomento trattato  e il loro impegno, nelle rispettive competenze, per favorire ipotesi progettuali complessive per la crescita del territorio.

Quindi il presidente del Lions Club di Siderno, Vincenza Mollica, aiutato dal suo corposo curricolo ha presentato il relatore Luigi Maffei che, per circa un’ora ha parlato delle aree interne e delle necessità che si accompagnano alla loro rivitalizzazione anche con processi di coinvolgimento attivo degli attori locali. Una relazione particolarmente apprezzata dalla quale sono emersi  spunti molto  importanti per il futuro del territorio.

I lavori sono stati conclusi dal Governatore Franco Scarpino che ha ribadito  l’importanza di un progetto complessivo di rivitalizzazione dei borghi antichi  che certamente sono siti di grande interesse sociale capaci di creare spinte economiche molto importanti e,  frenare lo spopolamento delle rispettive comunità. Un discorso – ha concluso Scarpino –  che, come Lions ci coinvolge direttamente e che diventerà un punto fermo delle nostre iniziative per l’immediato futuro. Al termine del convegno l’artista Angelo Laganà ha consegnato agli autorevoli ospiti un suo dettagliato lavoro sui più importanti siti della Calabria. (ab)