Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Cosenza: Riconoscere quanto dovuto ai lavoratori forestali

«I lavoratori meritano il giusto riconoscimento per la fondamentale attività che svolgono a presidio del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico», per cui si chiede «un immediato cambio di passo, risposte ed atti concreti da politica, istituzioni ed enti competenti». È quanto hanno chiesto Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil della provincia di Cosenza, nel corso dell’assemblea unitaria a San Giovanni in Fiore, a cui hanno partecipato oltre 300 lavoratori di Calabria Verde, per discutere sull’andamento del confronto con Regione Calabria e Calabria Verde su tematiche fondamentali per il settore forestale.

«Non chiediamo altro che veder riconosciuti i nostri diritti», hanno sottolineato i lavoratori, ribadendo come  «la certezza è che non è più possibile attendere oltre, in caso contrario saremo pronti a mobilitarci con rivendicazioni e azioni di protesta».

Un esempio è l’attesa del rinnovo del Contratto integrativo regionale, scaduto da 12 anni, «un vero e proprio diritto negato, che continua a causare una progressiva perdita di reddito in considerazione dell’aumento del costo della vita».

Altro tema fortemente discusso è stato quello della riqualificazione del personale che «continua ad andare a rilento e si annuncia contingentata, così come sono rimaste disattese altre questioni di carattere economico, previste invece dal Contratto Collettivo Nazionale, aspetti di natura organizzativa, che non possono essere oltremisura sopportati, come la gestione del riconoscimento di quanto previsto dall’art.9 del Contatto Integrativo».

«Il lavoro forestale, in un territorio a forte rischio idraulico come il nostro è essenziale – hanno ribadito i sindacati – pertanto dovrebbe essere rinvigorito e rinnovato. Il cantiere forestale di San Giovanni, pur essendo il più grande del territorio calabrese, si sta progressivamente svuotando di personale. Una emergenza che si concretizza in una minore salvaguardia del patrimonio boschivo e difesa del territorio».

«La sola immissione di un contingente di lavoratori ex L.R. n.15/2008, a tempo determinato – hanno concluso –, seppur apprezzabile, certamente è cosa insufficiente, così come è necessario l’immediato avvio dei lavoratori della cosiddetta legge 15 per migliorare efficienza e programmazione degli interventi». (rcs)

Flai Cgil Calabria: Nevralgico ruolo dei forestali nella tutela del territorio

Caterina Vaiti, segretaria generale di Flai Cgil Calabria, ha ribadito come «il ruolo svolto dagli operai forestali nella tutela del territorio è fondamentale, specie in una regione come la Calabria con 670.968 ettari di boschi».

«Quello dei forestali – ha aggiunto – è un comparto produttivo sia nel contrasto al dissesto idrogeologico che nella manutenzione del territorio. Indispensabile la loro attività in termini di prevenzione e spegnimento incendi tanto che anche quest’anno la Flai ha sottoscritto il progetto obiettivo che ne struttura l’operato, in particolar modo proprio in questo comparto. Una lotta dura quella agli incendi ma gli ultimi dati aggiornati al 2022 offrono spiragli di luce con un netto calo degli eventi registrati rispetto al 2021».

«Gli operai forestali – ha proseguito –sono impiegati in più ambiti, si occupano anche di vivaistica, oltre che del monitoraggio e della sorveglianza idraulica della rete idrografica calabrese, della forestazione e difesa del suolo. Proprio il 12 maggio abbiamo protestato davanti alla Cittadella regionale contro la disattenzione del governo e della giunta verso il settore forestazione e ambiente. A partire dal rilancio della forestazione calabrese, la cura e manutenzione dell’ambiente e del territorio regionale, l’apertura di un confronto su un grande progetto di riforestazione, gestione dei popolamenti e attività di vivaistica».

«Ma serve, anche un piano straordinario di assunzioni – ha concluso – in Calabria il territorio si sgretola, ma i forestali sono poco meno di quattro mila e con un’età media di 60 anni e sono fermi dal punto vista contrattuale a oltre dieci anni fa». (rcz)

Protesta per il contratto dei forestali di Calabria dell’UGL Agroalimentare

Poca trasparenza, secondo la segreteria regionale dell’UGL Agroalimentare, nelle trattative per il rinnovo dei contratto integrativi dei lavoratori forestali della Calabria. Secondo la Ugl Agroalimentare della Calabria, «un contratto che interessa oltre 5000 addetti al settore e scaduto già da anni dovrebbe essere rinnovato senza zone d’ombra ed aperto al contributo di tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto attualmente in vigore. Invece, seguendo criteri oscuri ed arbitrari alla Ugl viene negata la partecipazione senza nessuna spiegazione da parte dei competenti uffici».

«Quanto sta accadendo – si legge in una nota sindacale – è contro i più elementari principi di democrazia partecipativa, va fatta chiarezza, questa la posizione del Segretario Regionale Guido Cordova Castellani, siamo sottoscrittori dell’attuale contratto, da mesi abbiamo chiesto più volte di partecipare alle trattative, ma gli uffici regionali hanno risposto con un silenzio assordante, un muro di gomma nel tentativo di realizzare una ingiusta ed illegittima “conventio ad excludendum” verso di noi, probabilmente voci scomode e non allineate ma attive a tutela dei lavoratori e dei loro diritti. Da mesi stiamo raccogliendo le firme tra i lavoratori di cantieri ed uffici forestali per una proposta che parta dalle base dei luoghi di lavoro. Di sicuro, un contratto cosi importante meriterebbe maggiore trasparenza e piena partecipazione e non selezioni discrezionali con logiche non ben precisate. Inoltre, la risposta all’interrogazione 445, sullo stato delle trattative del rinnovo contrattuale, del consigliere regionale On. Nicolò nella quale due alti dirigenti regionali, ing.ri Pallaria e Siviglia, hanno affermato che è istituito un tavolo istituzionale al quale sono state invitate tutte le sigle sindacali firmatarie dimenticando “casualmente” l’esistenza della Ugl Agroalimentare ed il suo diritto di parte contraente è grave e sconcertante».

L’Ugl  – conclude la nota – si è rivolta formalmente al Presidente della Regione  Mario Oliverio ed al Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, oltre che al consigliere Alessandro Nicolò autore dell’interrogazione affinché cessino i comportamenti discriminatori e sia riconosciuto il suo giusto diritto a partecipare alle trattative per il rinnovo del Contratto Integrativo dei lavoratori forestali della Calabria. (pa)