di FRANCESCO CANGEMI – Mentre in tutto il Paese gli studenti universitari lamentano la scarsità di alloggi e i costi esosi degli affitti, in Calabria c’è un’isola felice. Si tratta del Campus dell’Università della Calabria ad Arcavacata di Rende, a Cosenza.
Qui, infatti, viene ospitato il 16% degli iscritti in corso, il triplo della media nazionale che si ferma al 5%. Va sottolineato, inoltre, come l’Unical negli anni abbia investito proprio nelle residenze creando 10 quartieri e 2300 posti letto. In più va specificato come anche i soggetti privati affittino stanze o abitazioni a prezzi decisamente inferiori rispetto alla media nazionale.
Per venire incontro alle esigenze alloggiative degli studenti, l’ateneo di Arcavacata bandisce ogni anno borse di studio che prevedono l’assegnazione di posti letto, l’utilizzo della mensa universitaria ed un contributo in denaro. Gli studenti che aspirano all’assegnazione dell’alloggio devono avere un reddito Isee non superiore ai 24 mila euro l’anno, possedere un determinato numero di crediti formativi e non essere fuori corso.
I posti letto assegnati quest’anno, dislocati in appartamenti costruiti all’interno del grande Campus universitario, sono stati appunto 2300, pari al 16% degli iscritti in corso. Per il prossimo anno sarà completato un ulteriore blocco di 500 posti letto che porterà gli alloggi disponibili ad una quota del 20% degli iscritti.
Nel Campus sono ospitati anche centri ricreativi, un centro sportivo, con campi di calcetto e tennis, alcune palestre, due cinema e tre teatri, tra cui un grande teatro auditorium. Un’organizzazione che consente una qualità di vita, universitaria e sociale, particolarmente elevata.
L’ateneo garantisce inoltre un’importante offerta didattica. I 14 dipartimenti in cui è strutturato, infatti, gestiscono 80 corsi di laurea.
Quest’anno la novità è stata rappresentata dall’avvio del corso di Medicina, Chirurgia e Tecnologie digitali. «“Il nostro ateneo – ha dichiarato all’Ansa ultimamente il rettore, Nicola Leone – è da sempre attento alle esigenze degli studenti, a partire da quelle abitative, ed è impegnato a garantire a tutti il diritto alla formazione universitaria. Alla qualità didattica e di ricerca si somma infatti il valore aggiunto della vita nel nostro bellissimo Campus, che si estende su una superficie verde di oltre duecento ettari ed all’interno del quale si vive un’esperienza di comunità universitaria unica, condividendo con colleghi e docenti momenti formativi, ludici, sportivi e culturali. Il Campus è dotato di aule studio, di un centro sportivo, teatri, anfiteatri, cinema, bar, punti di ristoro e altri spazi aggregativi».
«Una vera cittadella – aggiunge il Rettore Leone – che consente di vivere una straordinaria esperienza umana dal carattere internazionale, oltre che formativo. Non a caso, nell’ultima classifica stilata dal Censis, il nostro ateneo è risultato il primo assoluto a livello nazionale per la qualità dei servizi offerti agli studenti».
Sulla questione alloggi universitari in Calabria è intervenuta anche Giusi Princi, vicepresidente della Regione Calabria con delega all’Istruzione.
«La Calabria è regione virtuosa nelle politiche di sostegno allo studio, tanto è vero che grazie ai fondi ministeriali e regionali – 18 milioni di euro (di cui 13 milioni risorse Por e 5 milioni risorse del bilancio regionale) per gli anni 2022-23 i fondi stanziati dalla Giunta – le tre università Magna Graecia di Catanzaro, Unical di Cosenza-Rende e Mediterranea di Reggio Calabria sono riuscite a soddisfare tutti gli aventi diritto ai contributi per gli alloggi. Con le risorse stanziate sono state inoltre quasi integralmente finanziate tutte le borse, previa rendicontazione dell’importo da parte degli atenei. Le borse di studio sono per legge cofinanziate dalle università (con le tasse e con il Fis), la Regione Calabria in questo caso si è fatta totalmente carico delle borse».
Aggiunge la Princi che «A oggi, dunque, nessun fuorisede – ovvero coloro che risiedono ad oltre 50km dalla sede della propria università e che hanno quindi necessità di affrontare spese per affitto – rientrato nelle graduatorie stilate sulla base di precisi requisiti Isee – parliamo di 11.224 studenti – è rimasto privo del necessario sostegno. Un fiore all’occhiello, risultato di una politica, fortemente voluta del presidente Occhiuto, a favore dei giovani, delle nostre eccellenze, e contro la fuga di cervelli. In un quadro nazionale che vede al centro del dibattito il tema del caro fitti per gli studenti, possiamo senza dubbio asserire che la Calabria rappresenta un modello nella piena affermazione del diritto allo studio, perché non lascia indietro nessuna ragazza e nessun ragazzo, e anzi compie ogni sforzo possibile per farsi carico degli oneri relativi agli alloggi». (fc)