L’ipotesi progettuale del Gal alla Bit di Milano

di ARISTIDE BAVAIl territorio della Locride è stato ampiamente illustrato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano non solo dai rappresentanti turistici, con in prima linea il Consorzio di Operatori della jonica Holidays  che, come al solito, hanno presentato i loro “pacchetti” promozionali , ma questa volta c’è stata anche la presenza del Gal Terre Locridee rappresentato dal presidente Francesco Macrì che, ospite dello stand della Regione Calabria, ha presentato un modello di sviluppo innovativo, basato essenzialmente su turismo sostenibile, biodiversità e inclusione sociale, cose ormai fortemente trainanti per il “nuovo” turismo.

Presente anche l’assessore al Turismo, Giovanni Calabrese. Il Presidente Macrì ha illustrato ad un folto pubblico  una Locride non solo ricca di storia e bellezza ma anche terra che può essere considerata un laboratorio di innovazione e sostenibilità. Alla Bit Macrì ha illustrato, infatti, una visione di sviluppo che punta a valorizzare il territorio attraverso un approccio ecosistemico e integrato fondato anche su: Turismo sostenibile e riqualificazione ambientale affermando che il futuro della Locride passa attraverso un turismo che valorizza.

Il Psr 2022-2027 e il progetto Montagna Italia che  mirano a creare itinerari e strutture in armonia con il paesaggio, trasformando la bellezza naturale in un’opportunità di crescita economica. Tutto è anche basato su  Cooperazione e innovazione per la valorizzazione delle risorse ambientali e indirizza il territorio della Locride a guardare oltre i propri confini, collaborando con enti e istituzioni attraverso programmi come Interreg Italia-Grecia e Prima, che promuovono la ricerca sulla gestione delle risorse idriche e la sostenibilità agricola.

Il rappresentante del Gal ha ribadito che Agricoltura e biodiversità sono  un patrimonio da tutelare e sviluppare e con progetti  come Living Lab e il Pal, si può sostenere la qualità e la diversità delle produzioni locali, garantendo uno sviluppo basato sulla tutela dell’identità agricola e culturale della regione.

Ovviamente dell’interessante ipotesi progettuale fa parte anche  il  Recupero del paesaggio e delle identità locali oltre al fatto che  iniziative come Smart Village, Snai e Tocc che sono progetti innovativi si  punta a recuperare il patrimonio storico e a favorire la transizione digitale dei beni culturali. Insomma il futuro del turismo locrideo passa anche attraverso l’inclusione sociale e la formazione e secondo il Gal Terre Locridee per garantire un adeguato e duraturo sviluppo bisogna anche coinvolgere le persone. attraverso le fattorie sociali, le scuole di alta formazione per i mestieri rurali e i progetti di agricoltura sociale. Nella sostanza  il Gal tende ad investire nel capitale umano e nella crescita della comunità locale.

Secondo Francesco Macrì «la scommessa della Locride è quella di  trasformare le proprie sfide in punti di forza, riscoprendo la sua identità e aprendosi al mondo». (ab) 

La Locride si prepara al Gran Prix e Grand Tour

di ARISTIDE BAVA Il Gal Terre Locridee ha annunciato con una nota stampa che «La Locride si prepara a vivere un evento straordinario, capace di unire passato e futuro, storia e modernità, cultura e passione». 

Si tratta  del  “Grand Prix – Grand Tour nella Locride 2025” che non è una semplice gara di auto d’epoca ma piuttosto un progetto ambizioso, una sfida collettiva che attraversa l’anima di questa terra e coinvolge tutti i suoi 42 comuni. Promosso dal Gal Terre Locridee e da Officine delle Idee, il Grand Prix si inserisce tra le iniziative di Locride 2025 – “Tutta un’altra storia”, l’ambizioso progetto che si pone con forza e determinazione l’obiettivo di valorizzare un territorio ricco di elementi storici, artistici e culturali da conoscere.

La partenza è fissata per il 1° maggio 2025. Da quel momento, per un mese intero, equipaggi provenienti da tutta Italia e dall’Europa guideranno le loro auto storiche attraverso i 42 comuni della Locride, fermandosi nelle piazze dei paesi per immortalare ogni tappa con una foto, un testo, un video. Un piccolo gesto simbolico che diventerà una grande narrazione collettiva, un mosaico fatto di luoghi, volti e storie. Una collezione di immagini che diventerà, a tutti gli effetti, una narrazione corale della bellezza, dell’identità e della storia del territorio.

Il Grand Prix – Grand Tour, secondo le intenzioni,  non si limita al fascino delle auto storiche. Al centro ci sono le comunità locali, pronte ad accogliere i partecipanti con il calore che solo il Sud sa offrire. Sarà un’occasione per riscoprire la bellezza delle comunità locali, che accoglieranno i partecipanti con il calore tipico di questa terra, offrendo prodotti tipici, sapori antichi e momenti di festa. Ogni borgo sarà un palcoscenico esclusivo.

Il presidente del Gal, Francesco Macrì, dice «Il Grand Prix – Grand Tour nella Locride,  non è solo un evento, è un messaggio.  La Locride può essere una destinazione d’eccellenza, capace di affascinare con il suo mix di cultura, tradizioni e paesaggi unici. Questo tour è pensato per celebrare un territorio capace di incantare e sorprendere, che guarda con entusiasmo al futuro, pronto ad accogliere i visitatori con un’offerta turistica di qualità».

Gli fa eco Guido Mignolli, direttore del Gal: «è un progetto che unisce la bellezza del nostro paesaggio alla vitalità delle comunità locali, dimostrando che la Locride può essere protagonista di un turismo esperienziale unico. Ogni sosta lungo il percorso racconta una storia: dai siti archeologici che parlano di antiche civiltà ai borghi che sembrano sospesi nel tempo, fino ai sapori e ai profumi della gastronomia locale» .

Da parte sua Antonio Blandi, Project manager di Officina delle idee, aggiunge: «questo evento rappresenta la sintesi perfetta del nostro impegno per il territorio: coniugare tradizione e innovazione per promuovere la Locride come luogo di identità, accoglienza e futuro».

Le modalità di iscrizione e il regolamento saranno presentati nel corso di una conferenza stampa nei prossimi mesi. Il Grand Prix Grand Tour nella Locride 2025, dunque, secondo le intenzioni, sarà un evento che punta dritto al cuore: quello degli appassionati di auto d’epoca, quello di chi ama il viaggio lento, quello di chi crede che valorizzare un territorio significhi coinvolgerlo, viverlo, raccontarlo.

Molto più di un evento: è un manifesto di identità, un modo per dimostrare che il territorio può e deve essere valorizzato partendo dalle sue radici, dalle sue eccellenze, dalla sua gente. Perché il futuro della Locride passa anche da qui, da una nuova narrazione. (ab)

 

Ambiente e capitale umano per il rilancio dei territori

di ARISTIDE BAVAAmbiente e capitale umano sono elementi chiave nella pianificazione territoriale. E questo concetto è particolarmente importante in un territorio come quello della Locride. Lo afferma il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì che intervenendo al convegno Verso la riforma urbanistica regionale della Calabria a Spezzano della Sila, ha affermato anche che  «sostenibilità e inclusione sono imperativi per il futuro. In quest’ottica anche i Gal devono proiettarsi verso un’idea di urbanistica nuova in cui città e territorio siano finalmente funzionali allo sviluppo sociale e culturale, per la realizzazione di una dimensione di vita a cui dobbiamo contribuire tutti, ciascuno per la propria parte».

Il convegno è stato organizzato dallo stesso Gal Locrideo in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica, sezione Calabria, il Parco nazionale della Sila, e i Gal Sila e Kroton. L’obiettivo principale è quello di guardare al futuro, dando priorità nella progettazione degli spazi e dei luoghi, alla socialità e alla vita in armonia con l’ambiente. Lo stesso direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli ha affermato «dopo un lavoro di anni sul territorio, nell’attuazione dei piani per la progettazione dei luoghi, si è passati a una maggiore attenzione al capitale umano. Al centro di questo processo di rinnovamento deve risiedere un impegno profondo per la giustizia sociale, la tutela dell’ambiente e la promozione del bene comune, per il presente e per il futuro. Le città e i territori devono trasformarsi in ecosistemi resilienti e a basso impatto, capaci di rispondere alle urgenze climatiche e di offrire una vivibilità eccellente ai cittadini. L’urbanistica contemporanea deve assumere una forte tensione etica e sociale, guardando a un territorio che abbia finalmente come motore e cifra distintiva l’entusiasmo».

Poi,  in relazione al progetto di innovazione sociale “Locride 2025  – Tutta un’altra storia” Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee, partner creativo del Gal Terre Locridee, a sua volta ha affermato: «La cultura è una risorsa vitale per la ridefinizione delle comunità locali e della società, e agisce come potente aggregatore delle aree urbane. Investire nella cultura significa promuovere il benessere collettivo, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile, creando città e società più vibranti, inclusive e dinamiche. Su questo paradigma si poggia il percorso che il Gal Terre Locridee, insieme con Officine delle Idee, sta realizzando nella Locride».

Nelle sue conclusioni il presidente Francesco Macrì ha aggiunto «La riforma urbanistica è un viaggio collettivo verso un futuro in cui le città e i territori siano più vivibili, più giusti e più sostenibili. Un futuro che abbia a cuore il benessere di tutti, in armonia con l’ambiente e con il patrimonio culturale che ci lega al passato. Oggi abbiamo difficoltà a gestire la bellezza, a darle luce, ma è questo che bisogna fare. Perciò ringraziamo Inu Calabria e il presidente, Domenico Passarelli, appena rieletto, per l’importante dibattito aperto, per aver messo sul tavolo idee nuove con l’obiettivo di ripensare il mondo che abitiamo. A lui i migliori auguri per il nuovo mandato, ribadendo il nostro impegno per una stretta collaborazione».

E in tema di collaborazione, proprio il presidente Passarelli ha annunciato la nascita di una nuova rivista sull’urbanistica, prodotta da Inu Calabria in collaborazione con il Gal Terre Locridee e Officine delle Idee. (ab)

LOCRI (RC) – Inaugurata la nuova Fattoria Didattica

di ARISTIDE BAVAEcco un nuovo luogo di aggregazione che si pone l’obiettivo di far riscoprire la natura e le tradizioni del territorio e vuole diventare preciso punto di riferimento per gli studenti e finanche per i turisti. È stata inaugurata nei giorni scorsi, a Locri, in occasione della XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, presso la Contrada Carbone, la fattoria didattica dell’Azienda agricola Candida, sostenuta dal Gal Terre Locridee.

L’inaugurazione ha avuto luogo negli spazi adiacenti all’antica Villa Carbone – unica dimora storica aperta in provincia di Reggio Calabria per la giornata nazionale – dove ha preso vita il progetto che vede i punti focali nelle visite guidate per gli studenti, nel turismo esperienziale e nella produttività. In questa occasione, con i fondi della Misura 6.4.1. “Pal Gelsomini”, sono state realizzate una cucina attrezzata per le attività laboratoriali e una sala adibita ad aula didattica, seguendo un’idea progettuale che prevede l’erogazione di servizi educativi e la realizzazione di progetti formativi per destinatari diversi, integrando attività per adulti e bambini.

Il taglio del nastro ha avuto luogo alla presenza di numerosi ospiti tra i quali  il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì e la giovane amministratrice unica dell’Azienda, Sveva Candida. Subito dopo, nell’aula didattica recuperata da un vecchio frantoio, Domenico Andrea Candida, titolare dell’azienda, ha illustrato con l’ausilio di slide il percorso di trasformazione di Villa Carbone attraverso un pregevole restauro, rispettoso di spazi, forme e arredi antichi, fino alla creazione della fattoria didattica.

Villa Carbone è una casa signorile del XVI secolo, utilizzata come casa di campagna, fortificata per difendere il raccolto. I piani terra erano utilizzati come deposito, mentre la parte abitativa era ai piani superiori.

«Questo nuovo progetto – è stato precisato – dà in qualche modo continuità alla tradizione legata alla terra, in quanto qui nasceva olio pregiato e si coltivavano frutti di qualità».

Il sindaco di Locri Fontana nel ringraziare la famiglia Candido e il Gal Terre Locridee per la nascita  di questo nuovo progetto nella Locride ha affermato che «vedere che il nostro territorio cresce e diviene, sempre più, luogo centrale per lo sviluppo dell’area è motivo di grande soddisfazione».

Il presidente del Gal Macrì dal canto suo ha aggiunto che «La finalità era realizzare un’opera importante e produttiva, che tra l’altro sorge in un posto bello, perché noi puntiamo sulla bellezza, sulla risposta alle esigenze del territorio e sulle tante cose belle da fare nella Locride. Siamo un’agenzia di sviluppo locale e riteniamo che la crescita del territorio passi proprio attraverso l’economia e la bellezza. Esattamente come avviene qui, in contrada Carbone, dove in felice sinergia con l’Azienda agricola Candida abbiamo contribuito alla realizzazione di una fattoria didattica che siamo certi, in breve tempo, diverrà punto di riferimento per le scuole e per un turismo esperienziale».

È intervenuto, anche, il commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica e Arcea, Giacomo Giovinazzo, che ha espresso parole di apprezzamento per il progetto: «La Calabria ha bisogno anche di una nuova narrazione economica, ha bisogno di essere scoperta nelle sue capacità produttive. L’azione del Gal Terre Locridee va anche in questa direzione e merita il supporto di tutti noi».

Per l’amministrazione comunale di Locri, c’erano anche il vicesindaco Alfredo Cappuccio, il presidente del consiglio comunale Miki Maio, gli assessori di Locri Giuseppe Arone, Domenica Bumbaca e Ornella Monteleone; presenti inoltre il vicepresidente vicario Copagri, Franco Barretta, e il direttore del Gal Kroton, Martino Barretta. La nuova fattoria didattica di Contrada Carbone, oltre che riferimento per le scuole e per i visitatori, si pone come luogo di aggregazione attraverso la riscoperta della natura e delle tradizioni. (ab)

SIDERNO (RC) – Il Gal pubblica bando per realizzare i rural center

di ARISTIDE BAVA – È stato pubblicato dal Gal Terre Locridee il bando per la realizzazione di “Rural Center”, laboratori di partecipazione sociale e inclusione.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Piano di Azione (Pal) “Gelsomini” e sostiene gli enti locali nella realizzazione di Rural Center, laboratori che favoriscano il coinvolgimento della comunità nelle decisioni per lo sviluppo, spazi dell’accoglienza e della solidarietà. L’obiettivo è costruire la rete dei Rural Center della Locride, per delineare politiche territoriali autenticamente condivise, rompere l’isolamento delle popolazioni rurali, favorire l’inclusione di fasce della popolazione spesso emarginate.

L’iniziativa del Gal rientra nelle azioni del Psr Calabria 2014-2022, misura 7.4.1, riguardanti i servizi per il miglioramento della qualità della vita e per l’invecchiamento attivo. I Rural Center sono luoghi per la creatività, per sperimentazioni progettuali, attività di formazione, comunicazione, animazione, scambio di conoscenze fra le generazioni, per tramandare saperi e conoscenze territoriali da parte degli anziani, nel segno della valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, economico e sociale del territorio.

Ciascun intervento potrà ottenere un contributo pari al 100% dell’investimento, fino al massimo di euro 100.000,00, e dovrà essere localizzato nell’area di pertinenza del Gal Terre Locridee, di cui fanno parte i seguenti ambiti comunali: Agnana Calabra, Antonimina, Ardore, Benestare, Bianco, Bivongi, Bovalino, Camini, Canolo, Caraffa del Bianco, Careri, Casignana, Caulonia, Ciminà, Gerace, Gioiosa Ionica, Grotteria, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Martone, Monasterace, Pazzano, Placanica, Platì?, Portigliola, Riace, Roccella Ionica, Samo, San Giovanni di Gerace, San Luca, Sant’Agata del Bianco, Sant’Ilario dello Ionio, Siderno, Stignano, Stilo.

Sono ammessi a presentare domanda per ottenere il sostegno gli enti pubblici. La scadenza è prevista per il 17 aprile 2024. (ab)

Il Comune di Bovalino ha istituito l’albo dei prodotti De.Co.

Il Comune di Bovalino ha istituito l’albo dei prodotti De.Co. e una Commissione con il compito di gestirlo. Quest’ultima, infatti, è composta dal dott. Giuseppe Mirarchi, infettivologo, Agostino Cucuzza, ex presidente della locale Pro Loco, Giuseppe Ceravolo, docente ed agronomo, Antonella Trimboli, imprenditrice.

«Siamo orgogliosamente il primo paese della fascia jonica reggina a dotarsi del registro De.Co. – ha dichiarato Maddalena Dattilo, assessore al Bilancio di Bovalino – e lo abbiamo voluto fortemente per promuovere, valorizzare e soprattutto tutelare i nostri prodotti del territorio, un’azione che serve ed è importante anche sotto l’aspetto culturale e turistico perché è vitale per la crescita e lo sviluppo non solo del nostro paese ma di tutto il vasto comprensorio che lo circonda».

«L’obiettivo è, quindi, quello di agevolarli e farli partecipare alle manifestazioni che saranno organizzate anche a livello regionale», ha aggiunto l’assessora, precisando che, oltre ai prodotti, «abbiamo voluto inserire nel regolamento anche la caratteristica legata alle tradizioni ed alle manifestazioni tipiche del nostro territorio, perché crediamo sia importante preservarle nel tempo a vantaggio delle alle future generazioni».

Grande soddisfazione è stata espressa da Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locridee, complimentandosi con l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Maesano, «per questa iniziativa che porta su una nuova strada il marchio De.Co.».

«In questa De.Co. vedo un progetto strutturato – ha aggiunto – che va nella direzione del marketing turistico e che, quindi, significa valorizzazione delle migliori attività produttive di un luogo e apertura verso un mercato più vasto, attraverso i canali della promozione regionale e nazionale».

«Si tratta, infatti, del marchio identitario di un’intera comunità – ha concluso – che riguarda i prodotti tipici ma anche le sagre tradizionali e gli eventi storicizzati e può dare slancio, in generale, all’offerta del comparto turistica del territorio. A nostro parere, un’iniziativa meritoria per cui offriamo il nostro sostegno». (rrc)

La Regione amplia dotazione finanziaria per progetto “Culture della tradizione” del Gal Terre Locridee

La Regione Calabria ha ampliato la dotazione finanziaria per il progetto Colture della tradizione – Potenziamento delle aziende agricole: impianti e allevamenti del Gal terre Locridee con 600 mila euro.

Il progetto fa parte dell’azione 2.1 del Pal “Gelsomini”, misura/intervento 4.1.1 del Psr Calabria 2014-2020, relativo a investimenti di ammodernamento, ristrutturazione e innovazione di aziende agricole al fine di migliorarne la produttività e la competitività.

Si procede, quindi, allo scorrimento della graduatoria relativa al bando “Colture della tradizione”, includendo nel finanziamento anche i progetti collocati in graduatoria ma, in un primo momento, non finanziati per mancanza di fondi. Sono oltre 80 i progetti finanziati.

Si tratta di una misura molto importante, che va a incentivare l’inclusione sociale e lo sviluppo economico delle zone rurali, migliorando le prestazioni economiche delle aziende agricole e incoraggiando la ristrutturazione e l’ammodernamento delle stesse. L’intervento, infatti, ha come oggetto le colture agroalimentari diffuse nell’area della Locride e rientra nelle finalità del Gal per lo sviluppo della competitività e della sostenibilità delle imprese, attraverso il rafforzamento delle produzioni tipiche del territorio e lo stimolo all’organizzazione e allo sviluppo di forme aggregative, nell’ottica di accrescere l’identità e la voglia di appartenenza a un sistema locale. L’opportunità di recuperare la biodiversità colturale e riscoprire prodotti della tradizione rurale, si coniuga con possibili soluzioni innovative per la produzione e la trasformazione, secondo principi di efficacia e qualità.

«Riteniamo si tratti di progetti validi e necessari per il territorio – ha dichiarato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì –, per cui è importante e significativo si sia potuto procedere con lo scorrimento della graduatoria. Abbiamo sempre sottolineato, infatti, l’importanza di predisporre e sostenere azioni a favore dell’imprenditoria agricola e agroalimentare, con interventi mirati al potenziamento delle capacità e qualità produttive, in funzione dello sviluppo del comparto in tutta l’area locridea».

«Attraverso le idee progettuali – ha dichiarato il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli – messe in campo nel settore dell’imprenditoria agricola, nelle forme della filiera e della cooperazione, pensiamo si possa andare a comporre un tessuto produttivo più stabile, legato alla tradizione, ma con elementi di innovazione per migliorarne le prestazioni. Per questo abbiamo ritenuta fondamentale l’Appendice al Pal “Gelsomini” a sostegno di questo progetto». (rrc)

Giubileo 2025, presentato a Roma l’tinerario “E ti vengo a cercare” della Diocesi Locri-Gerace

E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito è il nome dell’itinerario della Diocesi di Locri-Gerace, presentato nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma, nella Sala Pontificia dell’Università Urbania in Vaticano, per illustrare il progetto Giubileo for All – Itinerari inclusivi tra arte e bellezze, che si propone di migliorare l’accessibilità del Giubileo 2025, con particolare attenzione alle persone con disabilità, trasformando l’evento in un’esperienza inclusiva, arricchente e condivisa.

Un progetto che abbraccia tutte le comunità e che si distingue per la sua visione audace e inclusiva, coinvolgendo comunità, associazioni ed enti locali in una rete che si estende chiaramente ben oltre le barriere culturali e fisiche. L’iniziativa si propone in sintesi di superare ogni forma di discriminazione indipendentemente dalle caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche, linguistiche, culturali e religiose, aprendo le porte dell’esperienza giubilare a tutti.

Hanno presentato il primo itinerario della Calabria E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito della diocesi di Locri-Gerace (RC), che si snoda nei tre comuni della Valle dello Stilaro – Pazzano, Bivongi e Stilo e che prevede tre tappe: il Santuario di Santa Maria della Stella a Pazzano (RC), il Monastero Greco Ortodosso di San Giovanni Therestis a Bivongi (RC), la Cattolica di Stilo e chiese rupestri a Stilo (RC) –, Don Enzo Chiodo, rettore dell’eremo-santuario di Santa Maria della Stella che, dopo aver portato i saluti del Vescovo Francesco Oliva di Locri-Gerace impegnato per la visita pastorale, ha rimarcato l’impegno della Diocesi di Locri-Gerace nel rendere sempre più accessibili a persone con disabilità i luoghi di fede; Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locridee, che ha sottolineato come l’itinerario E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito sia il primo percorso proposto e che l’obiettivo del Gal è quello di coinvolgere tutto il territorio della Locride; Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee (componente del Comitato Nazionale del progetto Turismo For All), che ha evidenziato le importanti peculiarità che la Calabria può mettere in campo per quanto attiene il turismo religioso ed esperienziale e che il progetto Giubileo For All può essere il volano per aiutare anche le piccole comunità, i borghi antichi, le aree interne nel costruire un futuro e uno sviluppo sostenibile, partecipato, circolare e coeso.

Nell’occasione, sono stati presentati i primi quattro itinerari e, assieme a quello della Diocesi calabrese, sono stati illustrati anche Iter Suasanum. Alle radici del cristianesimo della Diocesi di Senigallia; Tra Via Regia e Cammino giubilare della Diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni; Romanic@mente della Diocesi di Campobasso-Bojano. Ciascun cammino, ispirato a santi, santuari e luoghi di culto, si propone di avvicinare le persone attraverso la condivisione della bellezza intrinseca alla fede e alla cultura.

Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, aprendo i lavori della conferenza stampa, ha enfatizzato l’importanza di questa iniziativa, affermando che «Dio è bellezza e deve potersi manifestare ad ogni uomo». Questo concetto, profondo e ispiratore, sottolinea l’essenza del progetto Giubileo For All: rendere accessibile a ogni individuo la bellezza intrinseca alla fede.

«La bellezza del progetto Giubileo For All è la rivoluzione culturale che suggerisce», così Suor Veronica Donatello, responsabile Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei.

«La speranza – ha proseguito suor Veronica Donatello – mette in moto la creatività».

Dino Angelaccio, presidente di Itria e coordinatore del progetto Giubileo For All, ha sottolineato che questo progetto rappresenta solo «il primo tassello di un mosaico più grande». L’auspicio è che gli itinerari avviati diventino realtà stabili, portando a una rivoluzione del pensiero e dei progetti, ponendo sempre l’inclusività al centro dell’attenzione.

In conclusione, Giubileo For All si presenta come un’opportunità importante per superare barriere e creare connessioni tra le persone al di là delle proprie caratteristiche. L’iniziativa promuove una visione inclusiva del mondo, dove la bellezza e l’arte diventano ponti verso l’infinita varietà umana. È un invito a partecipare a questa esperienza unica, plasmata dalla diversità e arricchita dalla condivisione di esperienze. (rrm)

 

Prorogato al 15 febbraio bando del Gal Terre Locridee per nuove attività non agricole in aree rurali

È stato prorogato al 15 febbraio il bando del Gal Terre Locridee per aiutare nell’avviamento di nuove attività non agricole in aree rurali. Possono presentare la domanda per ottenere il sostegno: agricoltori, microimprese e piccole imprese, persone fisiche.

L’intervento mira alla realizzazione di progetti di innovazione sociale, che diano risposte a bisogni emergenti del territorio, attraverso nuove soluzioni e modelli inclusivi ed ecosostenibili.

In sintesi, il bando traccia le linee per la creazione di micro e piccole imprese che diano priorità ai processi produttivi sostenibili e all’inclusione di categorie svantaggiate e vulnerabili, in area rurale.

Grazie a questa stessa misura, sono nati il Centro di fisioterapia e riabilitazione per persone con disabilità, a Caulonia; il santuario di “Monte Stella”, a Pazzano, è stato reso fruibile anche a categorie svantaggiate; sono state avviate due attività imprenditoriali che vedono il coinvolgimento di soggetti svantaggiati: il birrificio del Santuario di “Santa Maria” di Polsi e il laboratorio per l’estrazione di olio di canapa (CBD oil) a Bovalino. (rrc)  

Il Gal per la valorizzazione dei prodotti del territorio

di ARISTIDE BAVA«La valorizzazione dei prodotti del territorio passa attraverso un disciplinare di produzione che ne dia il riconoscimento, in base al quale il prodotto stesso diventa riconoscibile nella sua specificità tra tanti prodotti che potrebbero apparire uguali. È così anche per la produzione del formaggio caprino d’Aspromonte». Una considerazione attenta e precisa emersa nel corso di un incontro che ha avuto luogo presso la sede del Gal Terre Locridee, a Locri, dove specialisti del settore e allevatori si sono trovati, per dare il via, nell’ambito del progetto “Terre di Calabria” (misura 19.3 del Psr Calabria 2014-2020), all’elaborazione del disciplinare di produzione, proprio del formaggio di Capra d’Aspromonte, presente anche Roberto Rubino, presidente di Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo).

Per l’occasione pascoli, alimentazione e trattamenti degli animali e metodi di lavorazione dei formaggi sono stati al centro dell’incontro al quale hanno partecipato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, il direttore Guido Mignolli e il consulente Anfosc, Adriano Gallevi. Dall’incontro è emerso che «un prodotto è legato a un dato territorio per alcuni fattori ben precisi, individuabili, che ne esprimono la specificità e che devono essere riconosciuti dal consumatore. Fattori che fanno di un certo prodotto un prodotto “specifico” e devono essere controllabili in maniera semplice, non attraverso costi insostenibili. Si tratta, allora, di condividere con i produttori poche ma importantissime regole, quelle giuste».

Il Presidente Roberto Rubino ha spiegato, partendo dalla considerazione iniziale che «si tratta di condividere con i produttori poche ma importantissime regole, quelle giuste. Quindi, in primis, parlando di formaggi, l’alimentazione degli animali è fondamentale per un prodotto di qualità. Non esistono pascoli degradati o erbe infestanti, anzi, la diversità genera quella specificità delle molecole che il latte trasmette. In un dato territorio, a una data altezza, c’è una certa vegetazione, salendo o scendendo lo scenario cambia e cambiano anche il gusto e la qualità del prodotto finale. Quindi bisogna vedere cosa mangia l’animale e definire i limiti dell’alimentazione, ridurre o eliminare i “concentrati” dei mangimi perché aumentano la quantità ma non la qualità del latte. Mettere, infine, i produttori in condizione di fare meglio quello che già fanno, perché non si perda la qualità al latte di partenza e si ottenga così un grande formaggio».

Dal canto suo il presidente del gal, Francesco Macrì, ha affermato che «il progetto vuole accrescere il valore economico delle produzioni locali, dando risalto alle specificità legate al territorio, in un percorso globale che coinvolge storia e cultura, oltre alla qualità degli alimenti. I prodotti della Locride, per gusto e proprietà nutrizionali, hanno tutte le carte in regola per primeggiare sul mercato nazionale e internazionale, ma per fare questo è necessario darsi delle regole di riconoscibilità. I disciplinari andranno a valorizzare un paniere di prodotti d’eccellenza, individuati sul territorio del Gal Terre Locridee. Il passaggio successivo sarà mettere in rete le aziende, generare importanti sinergie e circoli virtuosi di cooperazione e sviluppo».

Dal canto suo il Direttore del Gal, Guido Mignolli ha aggiunto «il formaggio caprino è per la Locride un prodotto identitario, con gusto e aromi tipici. La capra d’Aspromonte è simbolo di energia positiva, emblema di libertà, voglia di conoscenza, amore verso la terra. Raggiunge luoghi meravigliosi e inaccessibili, negati agli altri, per viaggiare oltre. Da questo straordinario animale otteniamo un prodotto speciale, che può divenire un attrattore economico forte, capace di generare iniziative nuove, con effetto moltiplicatore sulla produttività del territorio». (ab) 

In copertina, Roberto Rubino