La Locride territorio ottimale per la zootecnia

di ARISTIDE BAVA – «Puntare sulla qualità dei prodotti, la sostenibilità ambientale e il benessere animale per uno sviluppo del comparto zootecnico che produca redditività e soddisfi le richieste del consumatore». Questo in sintesi il risultato del convegno sul tema “Il ruolo del pascolo nell’alimentazione del bovino da carne”, finanziato dal Gal Terre Locridee e attivato con il progetto Valbiopas nell’ambito del Psr Calabria 2014-2020 a sostegno a progetti pilota ed allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare ed in quello forestale.

Il progetto ha avuto come partner tre aziende della Locride e il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise. All’incontro che si è tenuto a Palazzo Nieddu di Locri è stato presente ed ha aperto i lavori l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che ha affermato che : «Si tratta di un progetto di grande interesse in un campo, quello del benessere animale, sul quale la Regione Calabria ha voluto investire molto e su cui si intende continuare a investire, contrariamente a quanto accade invece nel resto del Paese, dove chiudono molti allevamenti in favore dell’acquisto di carni dall’estero. Questo progetto invece rispetta l’ambizione di puntare sulla qualità e rendere anche la produzione di carne un marcatore identitario in grado di incentivare lo sviluppo economico territoriale».

Sul progetto si è soffermato Giuseppe D’Alessandro di VmLab: indicandolo come «una misura di cooperazione che ha coinvolto l’Università degli studi del Molise e tre imprese del territorio e che, partendo dall’analisi del comprensorio della Locride, ha proposto buone pratiche da trasferire alle aziende per esaltare le caratteristiche botaniche ed ecologiche del territorio affinchè vengano sfruttate per esaltare le qualità del prodotto carne».

Particolarmente interessante, poi, la relazione del Prof. Giuseppe Maiorano del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise: «Il pascolo – ha detto – è un’entità biologica quasi sempre eterogenea per la diversità delle piante presenti ma che dipende, nel tempo, dall’insieme delle condizioni non solo ambientali, ma anche antropiche e, particolarmente, dalle modalità della sua utilizzazione da parte del bestiame. Il progetto ha inteso valutare la componente floristica del pascolo presente in alcune aree rappresentative della Locride, I risultati del progetto hanno evidenziato che le famiglie botaniche presenti nei pascoli delle aree oggetto di studio sono rappresentate soprattutto da Graminacee (55%) e Leguminose (25%), oltre ad altre specie (20%). La presenza di differenti componenti floristiche, riscontrata nei pascoli, presuppone un diverso contenuto di sostanze fitochimiche».

Scendendo sul piano pratico, quindi, l’imprenditore capofila, Giuseppe Fragomeni, ha affermato che «Il progetto si sta rivelando di fondamentale importanza per il territorio e dà una grossa mano per una produzione di qualità, oltre che contribuire attivamente a un controllo del territorio limitando gli incendi e garantendo una cura dei terreni che prevengono gli allagamenti».

Il direttore regionale dell’assessorato all’agricoltura Giuseppe Giovinazzo ha, poi, precisato che «Non c’è mai stata una politica della carne al sud, ma neppure nel resto del Paese. Gran parte delle difficoltà oggi sono determinate dall’imposizione europea di modelli per rispondere a delle necessità di sostenibilità che vengono da altri settori».

Michele Colucci, presidente Ara Calabria ha detto: «Siamo perfettamente in linea con questo tema che vede al centro la salvaguardia della biodiversità anche per la difesa dalla tradizione. Ma questo non basta: bisogna continuare lavorare per alzare il livello della produzione. Abbiamo tutte le carte in regola per poter affrontare insieme le problematiche in essere e affrontare il futuro in serenità».

Nella conclusione, poi, Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locride, dopo aver ringraziato l’assessore Gallo per il suo impegno ha rimarcato che «Il comparto zootecnico ha un ruolo strategico per lo sviluppo economico della Locride e dell’intera regione. La Locride – ha precisato – è dotata un territorio splendido, idoneo alla produttività e al benessere, un territorio che però va gestito nella maniera adeguata perché possa produrre al meglio. Il progetto Valbiopas, in questa direzione, rappresenta un viatico importante ed efficace per le buone pratiche aziendali, per rafforzare la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Uno sviluppo concreto e importante della zootecnia è possibile; dipende dalle nostre azioni, dalla capacità di mettere in campo sinergie, idee, e richiede l’impegno di tutti». (ab)

Macrì (Gal Terre Locridee): Creare un laboratorio euro-mediterraneo permanente

Creare un laboratorio euro-mediterraneo permanente sulle politiche della biodiversità. È l’idea lanciata dal Gal Terre Locridee, guidato da Giuseppe Macrì, nel corso della Scuola estiva dal titolo Politiche della biodiversità. Sul governo dell’umano, dell’animale, del vegetale, promossa dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con la partnership tecnica di Gal Terre Locridee e Officine delle Idee, ospitata nei comuni di Bivongi, Pazzano e Stilo, nella “Valle dello stilaro”, area votata alla convivenza armonica tra uomo e ambiente, luogo di incontro tra culture, popoli e religioni diverse.

«La scuola sulle politiche della biodiversità e la creazione di un laboratorio euro-mediterraneo – ha spiegato Macrì – si inseriscono nella nostra visione progettuale di un comprensorio che per vivere e crescere, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, deve avere un respiro mediterraneo. Dobbiamo proiettarci verso la scoperta del bello di cui il territorio è ricco e accogliere una dimensione geografica e culturale più ampia, l’unica possibile per fare emergere territori come il nostro».

L’evento, di respiro internazionale, ha visto il territorio della Locride protagonista grazie al lavoro svolto da ricercatori che hanno avuto modo di confrontarsi su temi di assoluta rilevanza scientifica e di visitare luoghi di estrema rilevanza storica, muovendo da un nuovo modo di intendere la “biodiversità”, tendente all’inclusione dell’umano e al superamento degli steccati fra specie.

Otto i borsisti, selezionati tramite apposito bando pubblico, che hanno preso parte ai lavori, nell’ottica di uno scambio intergenerazionale tra studiose e studiosi al di fuori dell’asimmetria dei rapporti di natura accademica.

Sotto la direzione scientifica di Ciro Tarantino (Università della Calabria), Xenia Chiaramonte (Università di Venezia Ca’ Foscari I, già ICI Berlin), Paolo Napoli (École des Hautes Etudes en Sciences Sociales – Paris), le sessioni di lavoro si sono svolte dando spazio alla ricerca, alle discussioni e alla visita di luoghi significativi per la comprensione della nozione di biodiversità – nelle molteplici declinazioni affrontate dalla Scuola – con lo svolgimento di attività laboratoriali comuni condotte dai discussant, Marco Malavasi (Università di Sassari) e Federica Buongiorno (Università di Firenze).

Il territorio su cui insistono i tre comuni della Locride ha suscitato grande interesse non solo per quanto riguarda il contesto storico e monumentale e il suo paesaggio naturalistico, ma soprattutto per quanto attiene al patrimonio antropologico e alle comunità locali.

«La biodiversità, intesa anche nei suoi aspetti socio-culturali, ha giovato del contesto territoriale e dell’incontro con una complessità che merita tutti i nostri sforzi, intellettuali e pratici, per essere affrontata in modo tale da essere all’altezza della nostra epoca delle catastrofi, la quale non può di certo fare a meno della responsabilità così come della cura del territorio da parte degli umani» ha dichiarato, a conclusione dei corsi, Xenia Chiaramonte.

«La scelta della Valle dello stilaro quale luogo dove svolgere questa prima Scuola estiva è stata fortemente voluta per la singolare sintonia tra spirito dei luoghi e spirito della scuola – dichiarano gli altri due direttori scientifici, Ciro Tarantino e Paolo Napoli –. Queste terre in permanente contraddizione sono il luogo giusto per tentare di rispondere al grande interrogativo del nostro tempo: come una comunità può costruire oggi forme di buon vivere? Come, in sostanza, si sceglie e si progetta un futuro diverso?».

«L’iniziativa rappresentativa una tappa importante nel processo di realizzazione del progetto “Locride 2025 – Tutta un’altra storia” che il territorio locrideo ha messo in campo e che vede le comunità locali asse portante dei processi di sviluppo locale», ha detto Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee.

«È molto significativo che la Scuola estiva sulla biodiversità si sia svolta in quest’area – ha dichiarato il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli – con la presenza di esperti provenienti da varie università, perché ci dà la possibilità di entrare in un processo di comunicazione verso l’esterno e di far conoscere il valore ambientale e culturale della Vallata dello stilaro. Possiamo, quindi, immaginare per il futuro una Scuola sempre più aperta alla comunità, con un maggiore coinvolgimento di tutto il territorio, nell’ottica di un grande progetto laboratoriale». (rrc)

Edufestivalocrideo, le tre giornate conclusive di “Fare scuola in vacanza”

Dopo gli incontri del 27 e 28 luglio, riprende, a Locri, il 7-8-9 agosto, la II sessione del Seminario “Fare scuola in vacanza II edizione” che ospita l’Edufestivalocrideo (Il festival delle Educazioni Locridee), evento formativo ideato e promosso dall’associazione “Via Verdi 11- Educational WebTV”, con il patrocinio del Comune di Locri, dell’Ufficio Scolastico regionale, della Regione Calabria e Gal Terre Locridee.

Che scuola vogliamo? Quali sono i modelli e le pratiche educative di una scuola al passo con i tempi? Il 7 agosto dopo i saluti istituzionali, Elisa Forte, project manager di eventi culturali e sociali e giornalista del quotidiano La Stampa, ci racconterà degli Stati Generali della Scuola, il format da lei ideato e organizzato. Ai numerosi docenti provenienti dalla Locride e da tutte le province calabresi sarà chiesto. Infatti. di sottoscrivere e arricchire con nuovi temi e spunti il manifesto “La Scuola che vorrei”. (È possibile rispondere ai questionati su www.statigeneraliscuola.com)

Nella seconda parte della mattinata si aprirà uno spazio di formazione dedicato agli insegnanti. Irene Zagrebelsky ci offrirà un’occasione di crescita personale e professionale e insieme un tempo di rigenerazione e cura delle proprie energie con un approccio interattivo sia teorico sia pratico, andremo a conoscere e a sperimentare la Comunicazione nonviolenta, sviluppata da Marshall Rosenberg.

“Verso la convergenza analogico-digitale: la radiovisione”. Nel pomeriggio del 7, Celestino Rossi racconterà delle sperimentazioni didattiche e le possibili applicazioni educativo-pedagogiche di Web TV – Web Radio e Podcasting, per le classi di ogni ordine e grado. Saranno presenti per sperimentare insieme ai docenti gli studenti della Locride.

L’8 e il 9 agosto prenderà il via l’intervento formativo di Alfonso D’ambrosio, dirigente scolastico ed esperto di Stem. Studenti e docenti si immergeranno nell’affascinante mondo delle discipline Stem attraverso la Robotica educativa, il Coding e il Tinkering. (rrc)

Il Gal Terre Locridee risponde a Gratteri: Procuratore, ci aiuti e aiuti la nostra terra

Riceviamo e pubblichiamo

Caro dott. Gratteri, ci sono circostanze che consentono di comprendere meglio il valore degli insegnamenti. La volontà di non fare “di tutta l’erba un fascio”, come taluni vorrebbero per meglio celare le proprie malefatte, ad esempio. Oppure quella di esprimere opinioni misurate e basate sulla reale conoscenza delle cose, contro il facile giudizio (o pregiudizio). Ancora, quella di evitare affermazioni non veritiere, consapevoli che non lo siano, solo per destare suggestioni negli interlocutori e ottenere il consenso.

Tutti insegnamenti che abbiamo apprezzato, sentendola parlare e leggendo quello che lei scrive.

E quindi comprenderà il nostro disorientamento, ma a tratti anche il dispiacere, quando la notizia della sua dichiarazione irrompe nella società, investendo i Gal e paragonandoli ad altri enti con cui nulla hanno a che fare, per personalità giuridica, ruolo, attività, accusandoli di inutilità e offrendo la suggestione che soprattutto rappresentino luoghi di bieco potere politico, capaci solo di far del male.

Nell’onestà degli operatori del Gal Terre Locridee, la notizia è stata come una bomba che ha devastato lo spirito di ognuno e creato un senso di vuoto, se pure i baluardi solidi cadono. Possibile che siamo così sbagliati? Pure noi!

Eppure, il Gal non è un ente pubblico che usufruisce delle rimesse dirette e automatiche di fondi statali o regionali, ma una cooperativa di amministrazioni locali, imprenditori, associazioni, persone, il cui scopo è quello di pianificare lo sviluppo locale, tutti insieme. E che le risorse economiche le vanno a cercare, proponendo progetti e iniziative, tutti insieme. È il famoso sviluppo dal basso, che l’Ue ha lanciato decenni or sono e che rimane la punta più avanzata dei processi di crescita veri e sostenibili del territorio.

Si, certo! Ma che serve fare cooperazione transnazionale, come fa il Gal Terre Locridee, vincere bandi nazionali, sostenere la crescita di oltre 150 aziende nell’area di pertinenza, animare le comunità, aiutare i sindaci nell’aspirazione ad avere una scuola migliore per i propri figli, riportare l’entusiasmo fra la gente, proporre idee, stimolare la creatività, difendere la biodiversità?

Si! Tutti insieme.

Ma che serve? Che serve, se poi i baluardi ti crollano addosso?

Che serve riportare il merito, premiando i progetti migliori, con metodo e fatica, senza interferire nel lavoro di chi giudica con onestà e passione, se poi si cerca di insinuare il dubbio di una realtà negativa? Lo sai, hanno bocciato il mio progetto, ma ero sicuro che fossero i soliti affaristi, con la corona degli amici intorno. Lo ha detto pure il procuratore!

Che serve ricordare che gli amministratori del Gal Terre Locridee non percepiscono un euro? Che non possono ricevere dal Gal finanziamenti per le proprie aziende? Che fanno quel che possono, con amore verso il prossimo?

A che serve, procuratore?

I paragoni da lei manifestati, poi, rientrano nel novero delle suggestioni… Da respingere, come lei ci ha insegnato.

Il nostro Gal, caro procuratore, come i tanti della Calabria, si adopera con le proprie forze, che non sono male, visto che le comunità ci sostengono con convinzione. Oltre alle centinaia di interventi a favore delle imprese agricole, ha in attuazione numerose iniziative, frutto del lavoro delle persone che ci credono. Progetti di ricerca, l’Atelier per la difesa degli ecosistemi, l’Erasmus per mandare ogni anno 50 giovani della Locride a fare esperienza di studio e lavoro in Europa; e poi il “Cammino del pane”, portando nel mondo i profumi dei nostri paesi; i campi di salvataggio, i musei della terra, la riscoperta del patrimonio storico perduto nelle aree interne; la candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura, che ha ridato senso di appartenenza alle comunità; la promozione del Distretto Turistico e del Distretto Rurale, capaci di potenziare i processi di sviluppo; gli eventi di animazione, come Magna Locride, a cui lei ha partecipato. E molti altri.

Inoltre, collabora con Università, enti pubblici e privati della ricerca, ONG, organizzazioni di produttori, realtà ambientaliste, associazioni culturali…

Uno come lei, caro procuratore, non potrà trascurare l’invito a venire a vedere quel che il nostro Gal fa. Uno come lei, per come ci ha insegnato, non potrà ignorare l’invito alla conoscenza.

Uno come lei non può permettere che i baluardi – seppur barcollanti, ogni tanto (bisogna pur comprenderli…) – crollino, facendo macerie di tutto.

Certi che dopo aver conosciuto, essendo lei anche un appassionato agricoltore del nostro territorio, vorrà diventarne parte proponendo la sua adesione a socio. Per aiutarci e per aiutare la nostra terra.

L’aspettiamo. (rrc)

Una delegazione di Cuba nella Locride

di ARISTIDE BAVAUna delegazione di Cuba nella Locride. Si è incontrata con i responsabili del Gal Terre Locridee per conoscere le buone pratiche dei nostri territori. La delegazione cubana, era composta da José Ángel Ordaz Pacheco, sindaco di Habana del Este, Fabio Laurenzi, rappresentante Paese del Cospe a Cuba, e dai coordinatori e specialisti del progetto Mario José González Martín, Lilia María Lorenzo Tarafa, María Roxana Solórzano Benítez, José Manuel Brito de la Torre, Enrique Higinio Hernández, Yesenia Otero Sanz, Omar Portuondo Callard, Ada Margarita Guzón Camporredondo, Maylin Esther Castro.

Obiettivo dell’incontro al quale unitamente al Gal Terre Locridee, hanno partecipato aziende e rappresentanti istituzionali del comprensorio era  la possibilità di mettere  in rete le esperienze e le buone pratiche locali, in un rapporto di partenariato che arricchisca entrambi i territori. Il tutto per capire cosa è stato fatto, come è stato fatto e quali sono le potenzialità ancora da esprimere, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Punti essenziali, questi, del progetto di cooperazione internazionale, Italia-Cuba, finanziato dall’Agenzia italiana alla cooperazione e allo sviluppo, con la collaborazione di Consorzio Ecolandia, Polo Net, associazione Azimut e Gal Area Grecanica, su impulso dell’Ong Cospe di Firenze, che da anni opera a Cuba.

Il progetto di interscambio, è finalizzato ad apprendere dalle esperienze già realizzate e, quindi, avviare un nuovo programma di cooperazione internazionale. In questo senso, è proprio l’esperienza del Gal Terre Locridee e del Gal Area grecanica a rappresentare per i cubani un modello possibile per la strutturazione del loro territorio.

«Già in passato ci sono stati scambi conoscitivi sugli sforzi che si stavano facendo nell’area grecanica e nella Locride, e per questo nuovo e importante progetto abbiamo valutato che qui ci fossero condizioni ed esperienze utili, replicabili – ha detto Fabio Laurenzi, rappresentante Paese del Cospe a Cuba –. Si tratta di territori aperti alle cooperazioni internazionali, alle realtà geograficamente lontane ma di fatto molto vicine per le tipologie di problematiche da affrontare. La cooperazione internazionale deve consentire a soggetti impegnati in azioni di sviluppo locale, come in questo caso i cubani, di conoscere buone pratiche di territori distanti, ma con caratteristiche simili».

Il direttore del gal Terre Locridee Guido Mignolli, dal canto suo ha spiegato che «La nostra azione sul territorio calabrese risulta efficace perché la maggioranza dei centri, ricompresi nell’area del nostro Gal, sono a vocazione rurale e la Regione Calabria ha ideato un sistema che permette a tutte le aree di essere finanziate per portare avanti la progettualità, cosa non realizzata, invece, in altre regioni d’Italia . Il principio del Gal è quello di favorire i micro-finanziamenti, privilegiando le imprese di minore estensione sulla base di idee di sostenibilità e integrazione, cercando inoltre di favorire le filiere, finanziando così le piccole imprese nei contesti di raggruppamento».

Piero Polimeni, responsabile Gal Area Grecanica ha aggiunto «Raccontiamo agli amici cubani la nostra esperienza, e tutti insieme, area grecanica e Locride, ci impegniamo in questo progetto di cooperazione su temi importanti. Cuba ci chiede come dalla cultura possano nascere iniziative di sviluppo e noi offriamo le nostre progettualità».

In questi contesti è stato affermato che ha un “ruolo strategico” l’Atelier dell’Abitare l’Ecosistema, luogo delle idee e delle azioni, creato dal Gal Terre Locridee, in partenariato con Gal Batir e Gal Area Grecanica, di cui è responsabile scientifico il professore Manlio Vendittelli che ha dichiarato: «L’obiettivo dell’Atelier è quello di impostare, nelle aree dove lo sviluppo “insostenibile” ha lasciato poche tracce, per nostra fortuna, come in Calabria, un nuovo sistema organizzativo basato sui  criteri dell’economia circolare e dell’autonomia delle fonti energetiche. Cuba è un paese in cui le economie locali sono fortemente in difficoltà, dove lo sviluppo ha bisogno di alcune risorse di base, ed è proprio il tema della tecnologia e della sostenibilità alla base del nostro rapporto con i cubani per quanto riguarda l’Atelier. A medio termine intendiamo avviare con loro un programma serio di cooperazione attraverso i fondi che lo Stato italiano mette a disposizione per l’organizzazione della cooperazione. Lo scambio e la cooperazione, a livello nazionale e internazionale, arricchisce e crea le condizioni per miglioramenti concreti e duraturi».

Già la Grecia e il Portogallo erano interlocutori interessati adesso Cuba lo diviene sia a livello politico-amministrativo sia economico-sociale. Questo è quanto affermato da Francesco Macrì presidente del Gal terre Locridee che ha rimarcato il fatto che «Trattiamo con comuni e rappresentanti istituzionali internazionali, con enti di promozione dei territori, anche nazionali, come i Gal del Veneto e dell’Emilia-Romagna, perché pensiamo sia fondamentale sprovincializzare il comprensorio. solo aprendoci con mente illuminata allo scambio e alla cooperazione – ha aggiunto – possiamo dare alla Locride e alla Calabria un futuro sullo scenario socio-economico transnazionale».

All’incontro hanno partecipato anche vari rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il presidente di AssoComuni della Locride e sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, il vicesindaco del Comune di Locri, Alfredo Cappuccio, l’assessore Ornella Monteleone, i consiglieri Giovanni Puro e Gessica Romeo, il sindaco di Antonimina Giuseppe Murdaca, il consigliere di Gerace Michele Orlando, l’assessore di Monasterace Pino Quaranta, il consigliere Gal Terre Locridee Ernesto Riggio, nonchè il presidente della Pro loco di Stilo e vice presidente del Gal Terre Locridee Enzo Minervino. L’incontro è stato ritenuto da tutti particolarmente proficuo. (ab)

A Caulonia inaugurato il Centro per persone con disalità col supporto di Gal Terre Locridee

È stato inaugurato, nei giorni scorsi a Caulonia, un innovativo Centro per persone con disabilità, con il sostegno di Gal Terre Locridee, nell’ambito della Misura 6.2, PSR Calabria 2014-20 per l’avvio di start up di innovazione sociale legate ad attività non agricole, nelle aree rurali.

Il centro terapeutico, diretto dal dottor Fabrizio Piscioneri, costituisce una vera rivoluzione nel settore in virtù dei macchinari e delle professionalità di cui dispone: rivolti in via principale alle persone con disabilità, offrono una preziosa occasione di monitoraggio per tutti. Un progetto importante per l’intero comprensorio della Locride.

Un progetto sul benessere, quindi, in cui il Gal Terre Locridee crede molto, in quanto risponde ad esigenze importanti di una parte debole della comunità e che, come tale, rappresenta un valore forte da difendere.

«Abbiamo avviato questo progetto partendo da una palestra “non convenzionale” adibita con attrezzature per disabili. Un lavoro particolarmente intenso, che ha richiesto impegno ed energie, ma di cui siamo molto soddisfatti» ha detto il dottor Piscioneri.

«Siamo particolarmente contenti di essere da supporto a questa idea importante del dottor Piscioneri – ha detto il presidente di Gal Terre Locridee, Francesco Macrì – per dare sostegno alle persone diversamente abili. È la prima volta che viene realizzato un progetto del genere sul nostro territorio, il primo di una lunga serie che noi contiamo di attuare come Gal per rendere più forte economicamente e socialmente il territorio e, soprattutto, dare alle persone meno fortunate un supporto sicuro».

«Il benessere di un territorio passa attraverso il benessere dei suoi abitanti e una società civile – ha aggiunto – che voglia dirsi tale, deve essere in grado di esprimere e realizzare idee che vadano in questa direzione. Questa struttura, attrezzata in maniera funzionale e intelligente, speriamo divenga punto di riferimento, in quanto esempio virtuoso di buona sanità e di ciò che si può fare unendo forze e risorse, seguendo le idee che vengono dal basso».

«È per noi motivo di soddisfazione che questa Misura della Regione Calabria abbia trovato attuazione, grazie all’impegno del Gal Terre Locridee, in un progetto che offre un servizio innovativo e li livello avanzato per la zona. Quanto attuato oggi a Caulonia può essere da stimolo per nuove idee e nuovi progetti, per impiegare bene i fondi pubblici in area rurale su attività non agricole» ha detto il dirigente generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo.

«Il lavoro che svolge il Dipartimento agricoltura della Regione Calabria è molto significativo e produttivo e ci vede primeggiare a livello europeo. Grazie, quindi, al Gal e al dottor Piscioneri per aver ben interpretato le esigenze del territorio dando vita a questo progetto» ha dichiarato il consigliere regionale Salvatore Cirillo, portando i saluti dell’assessore Gianluca Gallo, assente per impegni istituzionali.

Esprimono soddisfazione anche il sindaco di Caulonia, Franco Cagliuso, e l’assessore Antonella Ierace: «Ringraziamo il Gal Terre Locridee e la Regione Calabria per aver reso concreto questo progetto che fa crescere l’intero territorio in maniera esponenziale. E».

Presenti all’inaugurazione anche le consigliere comunali Maria CampisiLuana Franco e il parroco di Riace, don Giovanni Piscioneri, che ha benedetto la struttura. (rrc)

Sabato il Gal Terre Locridee incontra una delegazione cubana

Domani, a Locri, alle 16, nelle sale dell’Agriturismo “Barone G.R. Macrì”, il Gal Terre Locridee incontrerà una delegazione internazionale cubana, nell’ambito delle iniziative di interscambio e cooperazione internazionale promosse dal Consorzio Ecolandia.

Si parlerà del tema I programmi di sviluppo locale della Locride: l’Atelier dell’Abitare l’ecosistema, verso una rete di luoghi del pensiero e botteghe per la sostenibilità ecologica e sociale. Interverranno, oltre ai delegati cubani, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, il responsabile scientifico dell’Atelier, Manlio Vendittelli, il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, e il direttore del Gal Batir, Fortunato Cozzupoli.

Il progetto, che per l’occasione ha come partner Polo Net, l’associazione Azimut e il Gal Area Grecanica, su impulso dell’Ong Cospe di Firenze, che da anni opera a Cuba  con iniziative  di cooperazione internazionale sostenute dall’Unione Europea e dal Governo italiano, prevede il sostegno alle politiche e alle azioni di pianificazione e programmazione del Municipio di Habana del Este, situato nella zona rurale e costiera dell’area metropolitana di Città dell’Avana, la riqualificazione e la gestione ambientale dell’area, la riduzione del rischio ambientale, lo sviluppo della partecipazione cittadina e della relazione comunità-territorio.

La visita di interscambio è finalizzata ad apprendere dalle esperienze già realizzate e, quindi, avviare e sviluppare un nuovo programma di cooperazione internazionale per la riqualificazione della Batería Nº 1, una fortezza del sistema di fortificazione dell’Avana risalente al XIX secolo, e dei cinquanta ettari di terreno costiero e rurale su cui tali strutture militari sono collocate, con l’obiettivo di creare un Parco Archeologico, ludico e ambientale,

L’idea è valutare gli aspetti positivi e le criticità di iniziative similari a livello internazionale, a partire dalla provincia di Reggio Calabria,  dove sono presenti esperienze specifiche sia  in ambito rurale e montano sia  in ambito urbano costiero.

L’obiettivo è far conoscere e interscambiare le iniziative programmatiche e le pratiche realizzative sui temi dello sviluppo locale partecipativo e, in particolare, il programma di cooperazione tra territori sul tema dell’abitare sostenibile, stabilendo contatti istituzionali ed operativi per la costruzione di una rete stabile di collaborazione per future iniziative di cooperazione internazionale. (rrc)

In copertina, Habana del Este

POLSI (RC) – Il presidente del Gal Terre locridee Macrì annuncia: «Qui presto un birrificio»

«L’ambiente naturale va preservato e valorizzato, è un dovere di tutti noi. Custodire la natura significa preservare la salute dei territori e delle persone e mantenere una ricchezza inestimabile che rappresenta il futuro», così il presidente del Gal Terre Locridee ha sottolineato l’importanza dei temi trattati, intervenendo alla sessione conclusiva di Polsi Ambiente 2023, svoltasi nel Santuario della Madonna della Montagna, a Polsi, nel comune di San Luca.

«Ogni opera umana deve essere realizzata con intelligenza, puntando all’innovazione ma nel rispetto dei luoghi – ha aggiunto ancora Macrì – Penso al progetto di viabilità che riguarda proprio l’Aspromonte e Polsi, un’opera piuttosto impattante per cui potrebbe essere una valida alternativa l’ammodernamento della strada per Montalto; un modo per assicurare i collegamenti senza devastare l’ambiente. Preoccupa, allo stesso modo, anche la situazione del maiale nero d’Aspromonte, razza pregiata che, a causa di lentezze burocratiche, rischia di scomparire».

“Polsi Ambiente”, convegno nazionale svoltosi nella Locride, dal 30 giugno al 2 luglio, con tappe a Siderno, Locri e Polsi, giunto alla terza edizione, grazie all’ideazione e organizzazione dell’avvocato Tommaso Marvasi, ha visto tra i partner dell’evento il Gal Terre Locridee che, nella propria azione sui territori, parte proprio da una concezione ambientalista dello sviluppo dei luoghi.

“La sfida delle fonti di energia” è stato il tema centrale della manifestazione, in linea con esigenze proclamate a livello internazionale, articolata in tre sessioni: quella marina, svoltasi a Siderno, quella giuridica a Locri, e quella più strettamente ambientalista a Polsi, con il dibattito su ecologia ed energie rinnovabili.

Oltre al presidente Macrì, sono intervenuti: Don Tonino Saraco, rettore del Santuario, Bruno Bartolo, sindaco San Luca, Nino Spirlì, presidente Regione Calabria 2020-21, Leo Autelitano, presidente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Grazia Barillaro, Wwf Calabria, Luigi Montano, medico patologo, Arturo Rocca, presidente Osservatorio ambientale diritto per la vita, Toni di Cigoli, consulente PolieCo.

«Il PAL “Gelsomini” del Gal Terre Locridee va proprio nella direzione tracciata dalla manifestazione, visto che prevede anche l’avviamento di progetti non agricoli nelle aree rurali, avendo come filo conduttore l’innovazione sociale e i valori della diversità. E abbiamo appena avuto notizia che è stato approvato il progetto per realizzare, proprio a Polsi, un birrificio artigianale» ha concluso il presidente Macrì, a margine del convegno. (rrc)

Il Gal Terre Locridee in Portogallo per un singolare progetto turistico

di ARISTIDE BAVA – Il Gal Terre Locridee anche in Europa per sviluppare progetti senza confini capaci di dare input e crescita alla produttività della Locride. Questa volta sfruttando i vitigni e l’ospitalità del territorio. L’obiettivo è quello di creare una rete enoturistica, implementando le attività nel settore del vino e dell’ospitalità a livello internazionale.

Con questa intenzione i rappresentanti del Gal la settimana scorsa, hanno effettuato un’importante tappa di questo progetto di cooperazione transnazionale dal titolo “Il giardino dei vitigni” in Portogallo.

L’iniziativa vede il Gal Terre Locridee presieduto da Francesco Macrì capofila di un partenariato con i calabresi Gal Batir, Gal Kroton, Gal Area Grecanica, Gal Sts, nonché il Gal portoghese Adril e Iter Vitis (Itinerario culturale del Consiglio d’Europa), nell’ambito del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria, misura 19.3. I componenti del Gal Terre Locridee, in Portogallo, hanno preso parte al Festival di Loureiro a Ponte de Lima, festival itinerante per lo sviluppo di progettualità transnazionali su vino e ospitalità quali fattori di benessere e attrattori di turismo, e sono intervenuti all’Europa Forum, luogo del dibattito transnazionale sui temi del progetto, con la presenza del ministro dello Sviluppo rurale portoghese, Isabel Ferreira, e altri attori internazionali come Christiane Drux e Sonia Mattos, della Vale do Café di Rio de Janeiro, e Corina Porro, deputata del Parlamento della Galizia, in Spagna.

Presenti anche i rappresentanti della Regione Veneto e del Gal del Ducato di Parma e Piacenza. Le visite a vigneti, cantine e manieri, sono state poi occasione per la condivisione di esperienze, conoscenze e future programmazioni. Secondo le informazioni fornite dal direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli «Tutti i partner stanno portando avanti le fasi di studio e ricerca e hanno già ricostruito le mappe di conoscenza dei territori in merito alle presenze di vitigni autoctoni».

Si è concordato di procedere, per come previsto, con la costruzione della rete fra le diverse aree coinvolte e di avviare la realizzazione degli strumenti comuni per la diffusione delle conoscenze.

È emersa, inoltre, la volontà di incrementare l’iniziativa, proponendo un “cammino” europeo e intercontinentale per le Malvasie, fra Calabria, Veneto, Emilia Romagna, Vale do Lima, Galizia, Vale do Café, attraverso i territori storicamente votati a questa produzione o coinvolti nei percorsi commerciali. Secondo il presidente del Gal Francesco Macrì «Il Portogallo può fare da esempio virtuoso di nazione cresciuta in fretta, mettendo a frutto i fondi comunitari che vanno direttamente ai territori, attraverso un iter piuttosto semplice ed efficace. È stato dato così un forte impulso alle aree rurali, puntando in particolare sul turismo rurale di alta qualità, con immobili belli e ristrutturati bene. Il forum ci ha portato a un importante risultato, riguardo alle tematiche relative ai giardini dei vitigni, ossia la volontà dei partecipanti di avviare progetti comuni transnazionali, facendo tesoro proprio dell’esperienza in atto in Portogallo. Abbiamo, inoltre, avviato una collaborazione con il Gal Ducato sconsrl di Parma e Piacenza e i brasiliani della Vale do Café per future attività comuni. Siamo perciò grati al presidente del Gal portoghese Adril, Francisco De Calheiros, per l’organizzazione e l’ospitalità, che contiamo di ricambiare presto».

«Per l’autunno – informano i rappresentanti del Gal locrideo – è in programma nella Locride un nuovo incontro transnazionale con tutti i soggetti coinvolti nel progetto». (ab)

Studenti della Locride all’estero per l’Erasmus gestito da Gal Terre Locridee

Dieci studenti della Locride sono già all’estero grazie all’Erasmus Plus gestito dal Gal terre Locridee. Si tratta di uno studente neodiplomato dell’IIS “G. Marconi” di Siderno è a Malta per un tirocinio di novanta giorni in una importante azienda costruttrice di automezzi elettrici, mentre nove studenti e un neodiplomato dell’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri sono in Spagna per un tirocinio di trenta giorni nel settore della ristorazione.

Il Gal Terre Locridee, accreditato per il programma Erasmus Plus fino al 2027, è capofila di un partenariato composto da istituti d’istruzione superiore della Locride, in un percorso pluriennale per la mobilità degli studenti a livello europeo, che offre loro l’opportunità di formarsi in ambito comunitario e di acquisire quindi competenze importanti per lo sviluppo del territorio locrideo. Le scuole, invitate dal Gal Terre Locridee, hanno selezionato tramite bando interno gli studenti che partecipano al progetto in base alle loro attitudini, con mete e aziende fissate da Erasmus, in base all’orientamento delle varie scuole. Hanno risposto al bando numerosi ragazzi provenienti dall’Istituto “Dea Persefone” di Locri, Istituto “G. Marconi”, Istituto “Ivo Oliveti-Panetta” di Locri, ma anche studenti provenienti da istituti scolastici dell’intero territorio regionale.

A fine giugno partiranno ragazzi con disabilità provenienti da altri istituti scolastici della regione, per un tirocinio, presso aziende con caratteristiche specifiche, con sede a Jerex de la Frontera, in Spagna. Mentre, nel prossimo mese di luglio, partiranno 20 ragazzi dell’Istituto “Ivo Oliveti Panetta” e “G. Marconi”, mobilità in Malta, per trenta giorni.

«Tra i nostri obiettivi c’è quello di attuare strategie di sviluppo del territorio e per questo è fondamentale avere nuove figure professionali con competenze per innovare e modernizzare le aziende della Locride – ha dichiarato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì –. Guardando al futuro, è importante quindi il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e degli studenti, perché i giovani abbiano la possibilità di sviluppare competenze “autoimprenditoriali” e così rispondere meglio alle richieste del territorio. Per questo invitiamo le scuole ad aderire anche nei prossimi anni al progetto Gal-Erasmus, in quanto si tratta di un’imperdibile opportunità per la realizzazione professionale dei giovani e per lo sviluppo del sistema economico». (rrm)