La Metrocity consegna il campo polivalente del Liceo Zaleuco di Locri

La Città Metropolitana di Reggio calabria ha consegnato il nuovo campo polivalente che servirà il liceo scientifico “Zaleuco” e l’intera comunità di Locri.

Alla consegna formale delle chiavi, nelle mani della dirigente scolastica, Carmela Rita Serafino, ed alla presenza del sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, Carmelo Versace si è detto «molto soddisfatto per il lavoro portato a compimento dall’amministrazione metropolitana, che rappresenta l’ennesimo risultato positivo dell’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà in termini di spesa dei fondi Pnrr e miglioramento dell’edilizia scolastica e sportiva del territorio».

«Adesso – ha detto Versace – le studentesse e gli studenti hanno a disposizione un impianto moderno, accogliente, ricco di ogni comfort per praticare attività motoria, socializzare e crescere insieme. Il campo polivalente si aggiunge alla palestra e consentirà l’esercizio sia del calcio a cinque sia della pallavolo».

«L’investimento di 150 mila euro – ha aggiunto – ha permesso di realizzare la pavimentazione in erba sintetica, di installare il nuovo impianto di volley e l’impianto di illuminazione. Contestualmente, la ditta incaricata dei lavori ha provveduto a smantellare delle pertinenze in disuso e di pulire e rimuovere la vegetazione cresciuta spontaneamente lungo il perimetro del cantiere. Insomma, è stato portato a compimento un bellissimo progetto e, per questo, non posso che ringraziare il dirigente del settore Edilizia, Giuseppe Mezzatesta ed il suo staff».

«In appena sessanta giorni – ha concluso il vicesindaco – l’Ente è riuscito a dotare la scuola e l’intera comunità locrese di un campo da gioco che può davvero diventare un nuovo punto di incontro e riferimento per i ragazzi e le ragazze del comprensorio. Anche per questo è stato molto significativo raccogliere gli apprezzamenti del sindaco Fontana e della dirigente scolastica Serafino. A loro rivolgo un sentito ringraziamento per quanto stanno facendo per il territorio e per uno dei plessi scolastici più importanti dell’area metropolitana». (rrc)

LOCRI (RC) – Inaugurato il nuovo campetto sportivo al Liceo Zaleuco

Al Liceo Zaleuco di Locri è stato inaugurato il nuovo campetto sportivo. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, Mons. Francesco Oliva, dell’assessore regionale Giovanni Calabrese, dell’ Assessore alla Cultura, del comune di Locri, Domenica Bumbaca, del Consigliere metropolitano Rudi Lizzi e del Presidente del Consiglio d’Istituto, dott. Antonio Crinò. La Dirigente Serafino ha accolto gli ospiti, esponendo loro l’iter, anche a volte tortuoso, che ha portato alla realizzazione della struttura in questione, partendo da una iniziativa del Miur, la quale dava l’opportunità di avere dei finanziamenti, per una progettazione che avesse valenza comunitaria, all’ interno della scuola.

A seguire, Calabrese ha sottolineato l’importanza di ciò che si è ottenuto, perché diventerà simbolo di memoria, per le tante vittime del Covid, e di rinascita nell’ aggregazione sociale, attraverso lo sport. Il Vescovo Oliva, a sua volta, ha messo in evidenza il lato educativo delle attività sportive, in quanto fanno crescere nella convivenza civile e nel rispetto delle regole; mentre il Consigliere metropolitano Lizzi, sulla scia dei precedenti interventi, ha ricordato come il Liceo Zaleuco sia stato, per tanti ragazzi, un trampolino di lancio per ottime sistemazioni future, non per niente è considerato il fiore all’ occhiello della Locride.

A proseguire, l’assessore alla Cultura Bumbaca, ha voluto ribadire l’egregio lavoro della Dirigente e di tutto il corpo docenti, per l’ottima riuscita del progetto, culminato nella realizzazione del campetto, il quale rientrerà in quegli ulteriori traguardi, che la Città di Locri ha raggiunto.

A conclusione il dott. Crinò, ha continuato con gli elogi a Dirigente e insegnanti, per tutte le attività messe in campo, volte a mantenere l’eccellenza della scuola ad altissimi livelli, in tutti gli ambiti. Dopo i diversi interventi, la cerimonia del taglio del nastro e della benedizione da parte del Vescovo Oliva, che non ha disdegnato cimentarsi in qualche tiro al pallone, dove ha dimostrato di avere un certo stile di gioco, senza sminuire gli altri ospiti, con i quali si è concretizzata una mini partita inaugurale.

ùAl termine si è lasciato il posto al vero gioco, tra alunni e professori, che ha scatenato, tra i presenti, entusiasmo e sana tifoseria. Un altro grande obiettivo raggiunto, quindi, per il Liceo Scientifico Zaleuco, che non perde nessuna occasione, per migliorare il percorso formativo dei suoi allievi, anche puntando sullo sport e la sua valenza nello sviluppo di una personalità, capace di collaborare, accogliere e dialogare. (rrc)

Al Liceo Zaleuco di Locri la performance di Maria Pia Battaglia

L’8 marzo, nell’aula magna del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, è andata in scena la performance Di me ti ricorderai il telaio di Maria Pia Battaglia. Allo spettacolo hanno partecipato gli studenti delle quinte classi dell’Istituto, guidato dalla dirigente scolastica Carmela Rita Serafino.

Una rappresentazione personale della Penelope di Ulisse, che è riuscita a trasmettere la passione, la volontà e quella  condizione della donna, in un’epoca prettamente patriarcale, dove la remissione non è sinonimo di debolezza, ma segno di forza difensiva del valore inderogabile della famiglia, nella persona di un marito continuamente atteso, ma che non perde neanche per un attimo, nel cuore di Penelope, quell’immagine di albero nerboruto, che richiama l’ ulivo, resistente, con intelligenza, alle intemperie della vita, e anche se provato, le sue radici sono più profonde che mai, per sostenere i suoi cari, le sue tradizioni, la sua terra.

Penelope, nella tenacia del lavoro al telaio, mantiene vivo tutto questo, come fiero riflesso del suo compagno, di colui che, con orgoglio, le adagiò il figlio sul petto. Lei sa, però, che non può dimostrare solo e sempre docilità e mitezza, ma queste le deve filtrare attraverso il coraggio di affrontare a testa alta i canoni del suo tempo sul ruolo femminile. Maria Pia Battaglia ha saputo trasmettere tutti questi risvolti con una bravura recitativa unica, da grande attrice di teatro. Il bastone del telaio, presenza assidua in scena, sta a simboleggiare la fermezza della speranza del ritorno, che non si piega alle avversità, ai pensieri cupi, e che viene declinata nelle tante sfumature delle stoffe che richiamano a quale ricchezza interiore possa avere una donna, oltre l’aspetto fisico e le convenzioni.

La Penelope della Battaglia ha percorso e superato le pieghe del tempo, navigando in quel mare di soprusi e incomprensioni che ancora infrangono le rive femminili, cambiando pelle, a secondo le epoche storiche, ma sempre pronta ad attendere un domani migliore, con il bastone del telaio che intesse, crea, rinnova e difende, e fa ricordare la sua presenza unica e irrinunciabile, perché la donna è il senno del mondo, fucina di vita. (rrc)

Il Liceo Zaleuco di Locri alla commemorazione in ricordo di Paolo Borsellino

Un pomeriggio denso di emozioni, quello che si è vissuto martedì, 19 luglio, alle ore 17.00, sotto l’insegna della via dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per commemorare la scomparsa di quest’ultimo, avvenuta, nello stesso giorno e nella stesa ora, trent’anni fa in via Mariano d’Amelio a Palermo.

Un ordigno esplosivo di intensità inaudita esplose proprio mentre il giudice stava citofonando alla madre, per accompagnarla dal cardiologo. In un attimo fu dilaniato lui e cinque componenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

All’evento, oltre alle Forze Militari, all’Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Giovanni Calabrese e dell’assessore Domenica Bumbaca, a diversi cittadini, anche e soprattutto la presenza delle scuole. E non poteva mancare una rappresentanza del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, nella persona del vice Preside prof. Vincenzo Romeo, accompagnato dalla prof.ssa Rosella Fontana, dalla prof.ssa Raffaela Cortese, e dai due ex rappresentanti d’Istituto, Giorgio Arcidiacono e Angelo Praticò.

Quest’ultimo si è detto orgoglioso di chiudere in bellezza la sua funzione di rappresentanza, partecipando ad un momento di così alta levatura civica e morale. Una scuola, il Liceo Zaleuco, che non smette di trasmettere valori ai suoi allievi, richiamando ad una legalità che non è fatta solo di regole da imparare, da ricordare, ma da atteggiamenti da vivere, da incarnare nella vita sociale, per creare un ambiente sempre più consapevole che, fare la cosa giusta, senza prevaricare, nel rispetto e nel dialogo, possa allontanare quella pseudo – sicurezza dettata da un atteggiamento vessatorio, violento e omertoso. Il sacrificio di Borsellino non è stato solo quello di un giudice che rappresentava le Istituzioni, ma anche quello di un uomo che amava ridere, scherzare, amante della sua terra, appassionato della sua famiglia. La vera lezione sta in questo: per essere veri e autentici cittadini, bisogna essere, prima di tutto, persone leali, autentiche, che sanno stupirsi della bellezza, che la sanno scovare anche dove sembra non ci sia, anche nelle tenebre più profonde. Bisogna crederci e avere coraggio!

Ed è per questo che ci vuole una formazione scolastica che punti alla conoscenza, intrecciandola ai desideri dei ragazzi, per tessere un uomini caparbi, resilienti e liberi, capaci di affrontare, a testa alta, il futuro nella sua complessità. Cittadini che forgino un futuro propositivo, superando tutta l’incertezza della situazione socio – politica che stiamo vivendo nel presente. Quindi, un ringraziamento, è doveroso, al Liceo Zaleuco, per stimolare continuamente, in maniera eccellente, ideali sani ed eticamente lodevoli. Dopo aver posto una corona, per ricordare il momento della strage, l’Assessore Bumbaca ha letto alcune frasi del giudice Borsellino.

Al termine, ognuno ha ripreso la sua strada, ma non da solo, portando con sé una parte di Paolo Borsellino. “La lotta alla mafia deve essere, innanzitutto, un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” (Paolo Borsellino). (Luisa Totino)

Legalità a Palermo, l’esperienza di uno studente dello Zaleuco di Locri

Ciao a tutti! 

Sono Niccolò, ho 17 anni, frequento il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, e sono un Rover del Clan Nautico “Vento del Sud” del Gruppo Scout Caulonia 1 “SS. Silvestro e Barbara” facente parte della ”F.S.E.Associazione Italiana Guide e Scout d’Europa Cattolici” –

Scrivo queste considerazioni, perché mi piace condividere con voi, l’esperienza vissuta nella giornata in cui ricorre il trentesimo anniversario della strage di Capaci, dove persero tragicamente la vita l’illustre magistrato Giovanni Falcone insieme alla moglie Francesca Morvillo e parte della sua scorta personale (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro). 

Giovanni Falcone ha combattuto tutta la vita con forza e determinazione contro la mafia, ed è per questo che unitamente ai miei fratelli Rover e alle mie sorelle Scolte mi sono sentito onorato di aver reso omaggio ad un uomo portatore e difensore dei valori e dei principi come la giustizia, l’uguaglianza e la lealtà.

Naturalmente il nostro lungo viaggio verso Palermo non è da considerarsi una gita o un momento per stare insieme al mio gruppo, al contrario, la nostra presenza voleva essere un segno di vicinanza morale, gratitudine civica e rispetto verso tutti coloro che combattono la mafia, mettendo in pericolo la propria vita. 

L’idea di partecipare a questo evento è nata in una riunione dei Clan, mentre discutevamo sul come essere attori della nostra vita e non semplici spettatori. Da qui è iniziata la nostra avventura di giovani della Locride che sentono consapevolmente di voler crescere circondati da tanti Clan Scout e non da clan della mafia!

Per partecipare alla ricorrenza dell’anniversario della strage di Capaci, del 23 maggio scorso, io e il mio gruppo, formato da alcuni Rover, dalle Scolte e accompagnati dal Capo Clan siamo partiti il pomeriggio di giorno 21, da Caulonia in provincia di Reggio Calabria per raggiungere Palermo, in Sicilia (città in cui è avvenuta la strage). Quest’esperienza è stata la prima “trasferta” del gruppo dopo lo scoppio della pandemia, e forse anche per questo sia io che miei compagni scout abbiamo vissuto giorni intensi e ricchi di emozioni.

Arrivati a destinazione siamo stati calorosamente accolti dalla gentilissima Anna, capo fuoco del gruppo scout “Palermo 9”, che ci ha subito fatto conoscere l’ospitalità palermitana, offrendoci, in segno di benvenuto, dei cannoli alla ricotta. Sistematoci, nell’alloggio messo a disposizione del nostro gruppo, consumata la cena a sacco, abbiamo deciso di iniziare la visita alla città con i suoi famosi siti monumentali, come il teatro Massimo, il teatro Politeama e la Cattedrale. Domenica mattina, presto, invece, ci siamo diretti al Foro Italico, dove abbiamo contribuito all’allestimento scenografico del palco che il giorno dopo avrebbe ospitato la cerimonia dell’anniversario. Per l’occasione più di 1.400 scuole italiane hanno inviato le lenzuola della legalità, decorate dagli studenti, da appendere come simbolo di vicinanza e partecipazione, per un totale di circa 1.700 lenzuola. Il pomeriggio invece abbiamo avuto l’occasione di conoscere Riccardo, il Commissario Nazionale di Branca Rover, una persona disponibile e cortese, che ringrazio a nome mio e di tutto il gruppo. Riccardo ci ha invitati a visitare via dello Spasimo, dove ci è stata data la possibilità di fare da cornice in un’intervista, nella trasmissione televisiva “Domenica in”, alla professoressa Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, e a suo figlio Vincenzo Di Fresco. L’intervista è stata condotta da Mara Venier. E’ stato interessante ascoltare la voce, il pensiero e la necessità di giustizia degli affetti delle vittime innocenti di mafia.

Lunedì 23, il giorno del 30º anniversario della strage, è stata per me una giornata vissuta con profonda intensità, ed emozione, ma soprattutto impegnativa e ricca di umanità. La nostra partecipazione, come quella di tutti gli Scout presenti, prevedeva delle attività di servizio, il nostro primo compito è stato quello di accogliere le classi delle scuole di ogni ordine e grado, scortandole dal punto di arrivo fino all’entrata dove sono stati sottoposti ai normali controlli di sicurezza. Abbiamo anche aiutato gli addetti al catering, a distribuire i cibi e le bevande, preparate dalle scuole superiori alberghiere di Palermo, per i partecipanti giunti da più lontano.

All’evento hanno presenziato più di 10.000 persone, tra cui anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e numerose altre personalità della politica italiana.

Il pomeriggio siamo andati all’albero della legalità, sito proprio sotto la casa del defunto magistrato. Devo precisare però, cos’è l’albero della legalità. È un albero che simboleggia la lotta alle mafie, denominato anche “Albero di Falcone”, sul quale sono appesi fotografie, bigliettini, lettere scritte da tutti coloro che passano a fargli visita. Proprio sotto l’albero è stato allestito un palco che ha ospitato cantanti italiani conosciuti e amati dal pubblico come Gianni Morandi, Malika Ayane, Matteo Romano, i Sansoni e il comico Roberto Lipari.

Alle 17:58, dello stesso giorno, c’è stato, forse, uno dei momenti più evocativi e commoventi della giornata, gli istanti di silenzio in onore dei morti per mano della mafia, compreso il giudice Paolo Borsellino.

La sera stessa siamo rientrati a casa, stanchi e felici di aver vissuto quest’esperienza. A mio parere è stata una delle avventure più belle che ho vissuto insieme al mio gruppo scout, perché ha segnato la ripresa delle attività esterne, ripartendo con maggiore energia ed entusiasmo, e perché oltre ai momenti gioiosi vissuti insieme, ci siamo resi utili alla comunità e al prossimo in qualità di cittadini, che è proprio uno dei capisaldi dello scoutismo, al quale sono fortemente legato. Spero che questa giornata di commemorazione sia stata, oltre che un momento di riflessione, anche un modo per sensibilizzare ed educare i giovani alla legalità e alla giustizia, principi per i quali dobbiamo sempre impegnarci. 

Io e il mio Clan siamo certi che non dimenticheremo mai quanto osservato e vissuto in questi giorni, e posso affermare che le parole della professoressa Falcone e di tutti i presenti, riguardo la mafia, mi resteranno scolpite nel profondo del cuore.

Nell’augurare a chi legge una “Buona Rotta”, il saluto dello scout nautico, concludo con le parole di Giovanni Falcone: “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”. (Niccolò Dichiera)

[Niccolò è studente del Liceo Zaleuco di Locri]

LOCRI (RC) – Il 20 e 22 gennaio Open Day al Liceo Zaleuco

Il 20 e il 22 gennaio, è previsto un Open Day al Liceo Zaleuco di Locri. Due giornate dedicate a fornire, a chi visiterà la scuola, un’esperienza a tutto tondo, di valorizzazione dello studente, sia dal punto di vista culturale che laboratoriale, in vista di una sua realizzazione in una società altamente competitiva ed esigente.

«Nel periodo in cui, per tanti ragazzi – si legge in una nota – è il momento di decidere sul proprio futuro alle secondarie di secondo grado, tante idee, tante proposte, ma spesso, senza un vero orientamento verso una scelta valida e consapevole, che sappia proiettare ad un futuro accademico e lavorativo. La scelta del percorso di studi non deve essere dettata dall’ansia di avere riscontri immediati ma, soprattutto, dal desiderio di assaporare il bello della scoperta, della conoscenza, della ricerca, dell’approfondimento, che porta non solo ad avere un bagaglio culturale, certamente utile, ma anche ad avere una formazione aperta ad un sociale sempre più inclusivo ed innovativo». (rrc)

 

LOCRI (RC) – Il Liceo Zaleuco ha aderito all’Open Vax School Days

Il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal dirigente Carmela Rita Serafino, ha aderito all’Open Vax School Days, iniziativa voluta fortemente dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per incrementare le vaccinazioni nella fascia di età 5- 11 anni.

 D’accordo con U.S.R., Protezione Civile ed Aziende Sanitarie ha voluto coinvolgere diversi Istituti, che fungano da polo vaccinale per il rispettivo comprensorio. Il servizio, in questione, sarà disponibile, senza prenotazione, a tutti i bambini (non solo quelli appartenenti alla propria sede scolastica) che intendono vaccinarsi, purchè accompagnati da almeno un genitore, dalle ore 9.00 alle ore 14.00. Per quanto concerne l’aspetto logistico della due giorni pro – vaccini, tutto ciò che riguarda la parte medica sarà garantita dall’Azienda Sanitaria, mentre tutte le altre attività, legate all’organizzazione e alla gestione, saranno a cura del Liceo Zaleuco, cioè un punto infermeria, in caso di emergenza e aule necessarie per svolgere le diverse fasi dell’attività: accettazione, attesa, somministrazione, osservazione.

Un altro grande contributo, insomma, che il Liceo Zaleuco ha sentito fortemente di dare, per estendere il più possibile la protezione ai più piccoli, in una situazione fortemente critica come quella che stiamo vivendo, ma sicuramente superabile se si è uniti negli intenti e propositivi nell’impegno, e queste due giornate lo dimostreranno. (rrc)

Al Liceo Zaleuco di Locri un Presepe di speranza e ripresa

Il Natale è sempre stato quel momento dell’anno in cui gli uomini spontaneamente muovono il loro spirito verso emozioni più elevate, ma la cosa acquista più significato se ciò proviene da ragazzi di scuola, che maggiormente sentono questo periodo come superamento di uno scoglio di lontananza e solitudine.

Così, gli allievi del Liceo Scientifico di Locri, guidato dal Dirigente Carmela Rita Serafino, in conformità alle regole anti – Covid, hanno allestito il presepe, come simbolo di speranza e ripresa, di nuovo inizio, con quella capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo, tipica delle nuove generazioni, che non possono e non vogliono arrendersi, partendo proprio dai valori che il Natale trasmette e rinnova, e mai come quest’anno torna a metterci alla prova, per dare misura alle nostre intenzioni, alle nostre aspettative, ai nostri sogni.

Una semplice nascita, avvenuta duemila anni fa, non è mai stata così attuale: l’incarnazione del divino in un umano sofferente, disperato, vittima, fragile nella sua dignità, che sempre più si disumanizza in preda ad un progresso sempre più imperante. Perché tutto questo? Per l’abuso incessante del dono della vita, che non riusciamo ad arrestare. Il rispetto di noi stessi deve corrispondere al rispetto verso l’altro e verso ciò che ci circonda.

Lo sfruttamento del Creato, fatto passare per benessere sociale, sconfina in ipocrisia globale, che diventa un circuito chiuso all’adeguata gestione dell’ambiente, ad una responsabile cura del mondo. Il dislivello economico tra paesi industrializzati e paesi poveri è ancora profondo e sconcertante. Fino a quando non acquisiremo una mentalità del donare concretamente, per sollevare socialmente gli ultimi, non avremo adempiuto al motivo centrale ed essenziale della nostra esistenza: essere parte l’uno dell’altro, e insieme custodi responsabili di questa meravigliosa Terra.

Sembra qualcosa di irraggiungibile, ma i grandi traguardi partono sempre dalle piccole partenze, da contributi essenziali, che uniti possono sprigionare l’energia adatta per mettere in moto un futuro possibile, amabile, inclusivo, propositivo. I giovani, soprattutto, avvertono le problematiche che li circondano, ci tengono a dare un contributo attivo, da futuri cittadini, al loro territorio, passando dalle antiche tradizioni che da sempre hanno arricchito e fortificato questo ambiente. Ed è proprio partendo dalle realtà vicine che si possono creare le condizioni affinché l’impegno superi i confini territoriali e nazionali, divenendo, così, un tassello trainante nell’impegno comunitario.

In tutto questo si avverte, in modo quasi impercettibile, ma costante e preponderante, il desiderio di semplicità ed essenzialità, una ricerca delle radici più profonde del nostro essere, che ci porta ad avvertire, anche inconsapevolmente, un battito di Immensità, per ricordarci che la vita non appartiene completamente a noi, ma che siamo sostenuti e accolti da un abbraccio incommensurabile, che solo con sensibilità e fiducia possiamo apprezzare appieno.

La Natività del Liceo Zaleuco sintetizza proprio questo: l’essenzialità del momento è espresso da semplici sagome di legno, senza fronzoli, senza sovrastrutture, lineari e dirette. L’Amore Infinito decide diventare carnale in un Bambino, si è fatto piccolo, per farci comprendere che, in seme, noi abbiamo una scintilla di eternità che, alimentata da verità, speranza e disponibilità, può illuminare l’Universo intero. “E’ Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso di te” (Madre Teresa di Calcutta). Buone Feste a tutti dal Liceo Scientifico Zaleuco di Locri! (Luisa Totino)