COSENZA – Giovedì al Museo dei Brettii e degli Enotri la sfilata dello stilista Mele

Giovedì 7 settembre, a Cosenza, alle 19, al Museo dei Brettii e degli Enotri, si terrà la sfilata del giovane stilista cosentino Valentino Mele, che presenterà la sua collezione primavera – estate 2024.

Lunedì 11 settembre, invece, alle 20, sempre al Museo, è in programma il concerto per clarinetto, contrabbasso e pianoforteBrahms, Bottesini, Schumann. Dal 14 al 16 settembre il Museo ospiterà il Nu Jazz Festival.

Domenica 17, il finissage del progetto installativo T(w)o Edge  due bordi_al limite. (rcs)

COSENZA – Gli appuntamenti al Museo dei Brettii e degli Enotri

Proseguono, per il mese di luglio, gli appuntamenti al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza. Mercoledì 26 luglio, alle 19, è in programma il terzo incontro della rassegna Aperinchiostro con Olimpo Talarico e il suo libro Avrei voluto scriverti cantando.

Una storia di affetti, rapporti umani e amicizia, che racconta le vicende di una famiglia di Caccuri e soprattutto di un tragico amore, quello di Leonardo ed Elda, durante il ventennio fascista.

Giovedì 27, invece, alle 19.30, si terrà lo spettacolo Alla ricerca dell’isola che non c’è. Si tratta dell’esito del laboratorio teatrale della Compagnia della Pigna. (rcs)

COSENZA – Al via l’Aperinchiostro

Prende il via domani, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, la seconda edizione di Aperinchiostro, la rassegna libraria promossa dall’Amministrazione comunale di Cosenza, guidata dal sindaco Franz Caruso.

Un’iniziativa fortemente voluta dal Sindaco Franz Caruso che ha avallato sin dall’inizio l’idea e la felice intuizione della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza che al chiostro del Museo dei Brettii ha trasferito, già dallo scorso anno, grazie anche alla preziosa collaborazione della direttrice Marilena Cerzoso, il format sperimentato con successo con “Librincomune”, con in più la possibilità di godere della bellezza del luogo, abbinandovi la possibilità di gustare anche un aperitivo. La rassegna libraria è frutto anche dell’importante sinergia tra l’Amministrazione comunale ed alcune librerie della città come la Mondadori e Raccontami.

Il primo appuntamento è alle 19, con la presentazione del libro di Piera Carlomagno L’estate dei ricchi, pubblicato da Love Edizioni. Giornalista e presidente dell’Associazione “Porto delle nebbie”, che organizza il SalerNoir Festival, ne “L’estate dei ricchi”, Piera Carlomagno racconta una storia che ha le tinte del romanzo sentimentale mescolate con quelle del noir. Nelle pagine del libro risulta tratteggiata la figura di un’originale dark lady, uscita dal mondo degli ordinary people – la gente comune – ma capace di tessere, con sorprendente abilità, un gioco sottile e crudele.

La presentazione del volume sarà preceduta dai saluti istituzionali del sindaco Franz Caruso. Con l’autrice Piera Carlomagno dialogheranno la giornalista Rosa Cardillo e la scrittrice Assunta Morrone. Moderatrice della presentazione, la delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza.

La serata sarà intervallata dalle note musicali del “Quartetto Shameless Violas” del Conservatorio “Giacomantonio formato da Francesco Sbarra, Elena Corapi, Ada Iannuzzi e Carolina De Filippo. I successivi appuntamenti della rassegna avranno, inoltre, per protagonisti lo scrittore Giuseppe Aloe, con il libro, edito da Rubbettino, Le cose di prima, la cui presentazione è in programma il 18 luglio, sempre al Museo dei Brettii e degli Enotri, alle ore 19,00, e Olimpio Talarico, Presidente del Premio Letterario Caccuri, con il suo libro, edito da Aliberti, Avrei voluto scriverti cantando, che sarà presentato il 26 luglio.

Con Giuseppe Aloe, dopo i saluti del sindaco Franz Caruso, dialogherà la giornalista Aida Leone, mentre l’accompagnamento musicale sarà garantito dalla formazione “PercusSound group” (Diego Forte, Giorgio Gaudio, Matteo Barletta ed Emilio Porco).

Con Olimpio Talarico, invece, dialogherà lo scrittore, di Girifalco, Domenico Dara, che lo scorso anno fu ospite della giornata conclusiva di “Aperinchiostro”. (rcs)

COSENZA – Gli appuntamenti al Museo dei Brettii e degli Enotri

Sono numerosi gli appuntamenti in programma al Museo dei Brettiii e degli Enotri di Cosenza.

Si parte questa sera, alle 19, con la serata commemorativa dal titolo Un nome, un racconto, una vitadedicata ad Antonello Antonante, storico fondatore del Centro Rat-Teatro dell’Acquario, ad una anno dalla scomparsa, avvenuta il 6 luglio 2022.

Sabato 8, alle 17.30, è in programma il saggio-concerto della Scuola di Flauto del maestro Pietro Guastafierro del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza; mercoledì 12, alle 19,d opo il grande successo dello scorso anno, ritornano gli appuntamenti con AperINchiostro, in cui alla presentazione di un libro si unisce il piacere di ascoltare buona musica e di gustare un buon aperitivo nel chiostro del Museo. Per questo primo appuntamento del 2023 si presenterà il romanzo di Piera CarlomagnoL’estate dei ricchi.

Si prosegue giovedì 13 luglio, alle 20, con la chiusura della mostra La Calabria per Dante, a cui seguirà alle 21 Phaleg in concerto. Venerdì 14, alle 18,  A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus presenta il progetto installativo T(w)o Edge due bordi_al limite di Angelo Gallo, nato da un confronto con Piero Gagliardi, a cura di Simona Spinella e con i testi critici di Simona Spinella e Giuseppe Capparelli(rcs)

COSENZA – Il 14 luglio al Museo dei Brettii e degli Enotri la mostra “T(w)o Edge

Il 14 luglio, a Cosenza, al Museo dei Brettii e degli Enotri, alle 18, s’inaugura la mostra T(w)O Edge due bordi_al limite di Angelo Gallo a cura di  Simona Spinella e con i testi critici di Simona Spinella e Giuseppe Capparelli.

La mostra, prima parte di un progetto che toccherà diverse città italiane ed europee, è promossa da A-Head Project  di Angelo Azzurro Onlus ed è un omaggio al curatore di A-Head, Piero Gagliardi

Il progetto si avvale del patrocinio della Città di Cosenza e si inserisce all’interno del Festival  Invasioni 2023 in programma il 13 e 14 luglio.  

«L’installazione T(w)O Edge due bordi_al limite è intimamente congiunta ad una parola, ovvero  dialogo. L’opera nasce da un confronto iniziale tra Angelo Gallo e Piero Gagliardi in relazione al  concetto di riproducibilità e tiratura della grafica d’arte. Nasce così “Studio della scultura dell’ala.  Opera unica di possibile tiratura illimitata».

[…] T(w)O EDGE due bordi_al limite è il frutto di una  serie di dialoghi che si sono fondati sul rispetto reciproco, è uno spazio ospitante di possibilità, è  un insieme di relazioni, in cui il sistema di lettura e di fruizione dell’opera sono dialoganti. Quando  parliamo di “possibilità” e di “relazione” ci rapportiamo alle due opere che compongono  l’installazione con riferimento al concetto di riproducibilità. Difatti all’incisione, può essere concessa  la possibilità di esser opera unica o di avere una tiratura illimitata, mentre l’istallazione opera unica,  si moltiplica grazie all’interazione.

Tra le due opere poste una fronte all’altra, il Cyan Carpet,  determina uno spazio, un luogo, un tratto di possibilità da percorrere; al centro c’è il ruolo del  fruitore che è spinto a confronto con se stesso in due modi completamente diversi. […] La scelta  del titolo T(w)O Edge due bordi_al limite quindi sta nel concetto del doppio che appartiene  all’opera poiché composta da due opere, ma anche nella relazione con il fruitore che sta al centro  nella dimensione biunivoca e genera l’alternanza dell’essere», si legge dal testo critico di Simona Spinella.

«[…] Fra scultura e incisione, atto performativo e installazione ambientale, l’opera T(w)O Edge due  bordi_al limite di Angelo Gallo inalvea e contiene le tensioni dell’artista sulla sua poetica, sul suo  linguaggio, sul suo pensiero – si legge nel testo critico di Capparelli –. L’artista imposta la sua ricerca su un elemento fondante, la  razionalità ammantata da un velo di indeterminatezza. […] Questo intervento artistico è composto  dal dialogo fra una serie di elementi interconnessi fra loro che gestalticamente sono presentati al  pubblico nella loro totalità, strutturata in modo organico, e non considerabili come elementi singoli  e indipendenti».

«Il principio fondamentale della Psicologia della Gestalt o Psicologia della forma – si legge ancora – si  fonda sul concetto che il tutto è superiore alla somma delle singole parti: secondo questa teoria ciò  che percepiamo non è la somma di elementi, ma una sintesi della realtà. […] L’artista ‘sigillando’ la  matrice di rame all’interno di un contenitore dichiara che l’opera è da considerarsi come lavoro  unico e irriproducibile, ma contestualmente consegna nelle mani del suo possessore una  possibilità: rompere il sigillo e aprire l’opera alla serialità, a reiterare l’atto artistico all’infinito». 

  «Questo trasferimento di volontarietà, dall’autore al proprietario dell’opera, è la chiave di lettura di  tutta l’installazione. È l’elemento di incognita, di variabile di indeterminatezza che ci proietta in una  condizione di sospensione, di probabile perdita dell’‘aura’ – continua il testo – per dirla con Benjamin, che ne  determinerà la sua riproducibilità. […] Altra componente significativa dell’installazione è la  progettazione di uno spazio predeterminato entro il quale l’osservatore può muoversi e scegliere  autonomamente dove situarsi. Non è un caso che l’autore collochi all’interno dello spazio  installativo un piedistallo dove l’osservatore può posizionarsi e posare, interagendo e integrandosi  con l’installazione stessa. Lo spazio e il tempo di fruizione così intesi, decretano che l’installazione  ambientale si converta in luogo performativo dove il tempo del pubblico e la sua permanenza  all’interno di esso diventano elementi fondanti. L’osservatore descrive un percorso alternativo, nel  cui interno si percepiscono un senso di attesa e di scoperta, o meglio, di avvento, di qualcosa che  deve ancora accadere»

Il progetto A-Head nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei  disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro Onlus ed artisti e dj di  respiro internazionale: infatti con il progetto A-Head Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal  2017, mira a sviluppare un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali attraverso  l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari  laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. 

Data la natura benefica del progetto, con A-Head la cultura, nell’accezione più ampia del termine,  diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di  progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica  prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del  progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a  pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.  (rcs)

COSENZA – Al Museo dei Brettii e degli Enotri si celebra la Giornata dei Musei

Anche al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza si celebra la Giornata Internazionale dei Musei, in programma domani giovedì 18 maggio.

E lo fa organizzando, in collaborazione con l’Associazione culturale Μεράκι e con l’organizzazione no-profit Ri-ForMap, un’attività pomeridiana dal titolo Rilass-Arti al Museo, scandita da due appuntamenti. Il primo, alle 16, con ingresso e visita guidata al prezzo speciale di 5,00 euro. Il secondo, previsto alle ore 17,00, con la partecipazione ad un laboratorio gratuito durante il quale i partecipanti verranno guidati alla conoscenza delle proprie risorse creative, in un percorso che trarrà ispirazione dai reperti custoditi nelle sale espositive del Museo.

Il laboratorio, della durata di 90 minuti e realizzato dall’arte-terapeuta Alessandra Bresciani, è rivolto a persone adulte: a curiosi, a chi lavora con passione, a chi danza, disegna, suona, a chi insegna e a chi educa, ai diplomati in discipline artistiche, a tutti gli operatori della relazione d’aiuto e a chi vuole avvicinarsi all’utilizzo di questi linguaggi per entrare in contatto con le proprie risorse creative.

Il 19 maggio, invece, sempre al Museo dei Brettii e degli Enotri, si terrà l’appuntamento conclusivo della rassegna Primavera Mediterranea, avviata in collaborazione con l’Associazione culturale Μεράκι lo scorso 21 marzo con l’inaugurazione della mostra “Mediterraneo” (ancora fruibile per gli ultimi giorni fino a domenica 21 maggio).

Per quest’ultimo appuntamento, sarà la musica ad essere protagonista, con la presentazione del libro Basta Tarantelle. Antropologia della nuova musica popolare di Danilo Gatto, docente di Etnomusicologia al Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro. Dopo i saluti della Consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, della direttrice del Museo, Marilena Cerzoso e della vicepresidente dell’Associazione culturale Μεράκι, Claudia Melicchio, l’autore del libro, profondo conoscitore della musica popolare calabrese, traccerà un excursus del contesto in cui si è mossa negli ultimi anni, tra festival, eventi e politiche turistico-culturali.

Insieme a Danilo Gatto, anche il cantautore Fabio Macagnino che, con Gabriele Macrì e Rocco Montepaone, accompagnerà la presentazione con una serie di interventi musicali. (rcs)

COSENZA – L’incontro su Kroton e Sybaris

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 17, al Museo dei Brettii e degli Enotri, si terrà la conversazione su Kroton e Sybaris.

L’evento rientra nell’ambito della prima edizione della rassegna Primavera Mediterranea.

Dopo i saluti di Antonietta Cozza, consigliera comunale di Cosenza, di Marilena Cerzoso, direttrice del Museo e Giulio Rizzuto, presidente Associazione Culturale “Meraki”, intervengono Filippo Demma, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Sibari e Gregorio Aversa, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone. (rcs)

COSENZA – Venerdì si presenta il libro “Uomini e merci tra la Sicilia e il Bruzio”

Venerdì 28 aprile, a Cosenza, alle 17, al Museo dei Brettii e degli Enotri, si presenta il libro Uomini e merci tra la Sicilia e il Bruzio di Fabrizio Mollo, docente di Archeologia Classica all’Università di Messina.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Primavera Mediterranea, organizzata dal Museo insieme al Comune di Cosenza.

Si parle con i saluti di Antonietta Cozza, consigliera comunale, Marilena Cerzoso, direttrice del Museo, e Giulio Rizzuto, presidente Associazione Culturale Mepaki.

Dialoga con l’autore Giovanna De Sensi Sestito, già docente di Storia Greca all’Unical.

Il libro è edito da Rubbettino(rcs)

 

COSENZA – Venerdì al Museo dei Brettii e degli Enotri si ricorda Annamaria Nucci

Venerdì 31 marzo, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, si ricorderà Annamaria Nucci, deputata.

L’evento rientra nell’ambito de La Calabria delle Donne – Festival del Genio femminile di Calabria giunto alla seconda edizione e dedicato alle Donne tra Politica e Istituzioni.

Si parte con i saluti di Franz Caruso, sindaco di Cosenza, Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata alla Cultura, Marilena Cerzoso, direttrice del Museo, Mariangela Preta, direttore artistico de La Calabria delle donne.

Intervengono Renata VocaturoNella Rocca MattaUgo Dattis. La ricorderanno Salvatore Perugini, già sindaco di Cosenza e Agazio Loiero, già ministro e presidente della Regione Calabria.

Ad arricchire l’evento, Aurora Monteleone accompagnata dalla chitarra da Matteo de Maria(rcs)

COSENZA – Al Museo dei Brettii e degli Enotri la mostra “Mediterraneo”

S’inaugura domani, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, la mostra Mediterraneo, composta dalle opere degli artisti del territorio dedicate al tema del Mediterraneo.

L’esposizione, visitabile fino al 20 maggio, apre la rassegna Primavera Mediterranea, organizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso con il Museo dei Brettii e degli Enotri, in collaborazione con l’Associazione culturale Μεράκι ed è fortemente sostenuta dalla consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza.

Nelle intenzioni degli organizzatori “Primavera Mediterranea”  vuole essere un viaggio, attraverso diversi incontri che si svolgeranno nell’arco di due mesi, alla riscoperta della storia e delle tradizioni della terra di Calabria : dalla storica fratellanza tra popoli che vivono e attraversano il Mediterraneo alla capacità di assaporare la bellezza in ogni sua manifestazione.

Madrina d’eccezione dell’inaugurazione sarà la fotografa cosentina Stefania Sammarro, di recente premiata al Mad Mood della Milano Fashion Week.

Poiché il 21 marzo non è solo il primo giorno di primavera, ma anche la Giornata mondiale della Poesia,  si è voluta sottolineare questa particolare coincidenza chiedendo agli artisti partecipanti che le loro opere siano accompagnate da poesie di ogni tempo dedicate al Mediterraneo, che fungeranno da didascalie a ciascuna opera. Grazie alla sorprendente partecipazione alla manifestazione d’interesse, la sala del secondo piano del Museo dei Brettii e degli Enotri, per l’intera durata della rassegna, si trasformerà in uno spazio dinamico di esposizione collettiva che vedrà giovani artisti, emergenti e non, presentare le loro opere in dialogo tra loro e tra espressioni artistiche diverse, stimolando i visitatori a ricercare e produrre nuove configurazioni di senso.

Saranno molteplici gli appuntamenti di “Primavera Mediterranea”, ad iniziare, il primo aprile, dal concerto con relativa presentazione del libro “La ricerca artistica e musicale. Linguaggi e metodi”, della pianista  cosentina Giusy Caruso, impostasi all’attenzione del mondo musicale internazionale per la raffinatezza del suono e per la sua  capacità espressiva, oltre che per la sua ricerca musicologica.

Altri ospiti illustri, tra i quali il Soprintendente della città metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Vibo Valentia, nonché Direttore del Segretariato regionale del MIC, dott. Fabrizio Sudano, e i direttori di alcuni tra i principali Musei e Parchi archeologici della Calabria, tracceranno la storia e l’archeologia di alcune delle colonie della Magna Grecia (da Sibari a Crotone, da Medma a Metauro, l’antica Gioia Tauro).

Non mancheranno le presentazioni di libri sulla storia e l’archeologia del territorio calabrese, sul mare e le sue genti, sulle rotte commerciali tra la Sicilia e il Bruzio. La rassegna “Primavera Mediterranea” dimostra, ancora una volta, quanto il Museo civico cosentino sia ben lontano dall’idea di Museo archeologico come luogo statico e polveroso, ancora spesso radicata nell’immaginario collettivo, confermandosi, invece, come luogo di incontro e di fermento culturale, di dialogo e contaminazioni tra linguaggi artistici diversi che questa volta, perseguendo la sua mission di riscoperta del senso di appartenenza e dell’identità culturale, trasporterà i  visitatori in un viaggio esperienziale attraverso il Mediterraneo. (rcs)