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Il 30 novembre il convegno "Calabria Futura" di Anpit Calabria

Il 30 novembre il convegno “Calabria Futura” di Anpit Calabria

Il 30 novembre, alle 9.30, nei Saloni della Provincia di Cosenza, è in programma il convegno Calabria Futura: da crisi ad opportunità – La sostenibilità è un fattore chiave per il progresso nuovo delle Pmi calabresi? promosso da Anpit Calabria in collaborazione con Bper Banca.

L’evento sarà aperto da Francesco Ambrogio, Presidente Anpit Cosenza, a seguire l’introduzione degli altri presidenti delle sedi provinciali Anpit della Calabria, Antonio Berardi, Giuseppe Quattrocchi e Marco Furnari, ed i saluti di Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza, che ha voluto anche concedere il patrocinio al convegno. Interverranno poi autorevoli relatori per confrontarsi su questi interrogativi con l’obiettivo di proporre strategie e soluzioni utili a trasformare la crisi in opportunità per un progresso nuovo della Calabria.

Tra di loro il direttore generale dello Svimez, Luca Bianchi, il responsabile della direzione territoriale Calabria e Sicilia di Bper Banca, Giuseppe La Boria,  l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico ed agli Attrattori Culturali, Rosario Varì e il Presidente Nazionale Anpit, Federico Iadicicco.

Ad arricchire il dibattito di spunti tecnici sul tema del convegno, che è stato accreditato dall’ordine dei consulenti del lavori e degli avvocati, interverranno: Francesco Catanese, Vicepresidente nazionale di Anpit; Massimo Cundari, avvocato giuslavorista; Ilario Nasso, giudice del lavoro; Flavio Vincenzo Ponte, professore di diritto del Lavoro presso Unical.

«Stiamo vivendo un vero e proprio cambiamento d’epoca – si legge in una nota –segnato dalle sfide imposte dalle grandi transizioni. Negli ultimi tre anni gli scenari sono mutati tumultuosamente, tanto da rendere più che complesso anche ad avveduti economisti ipotizzare cosa accadrà in Italia e nel mondo fra 3-6 mesi. La portata degli eventi cui assistiamo possono mettere in ginocchio o quasi l’economia mondiale: la pandemia, i cambiamenti climatici, lo shock energetico, l’aumento dell’inflazione e il conflitto in Ucraina, ancora senza sbocchi. Il mondo è costretto ad interrogarsi sugli strumenti da mettere in atto per fronteggiare e mitigare tali enormi incombenze, garantendo così la tenuta del sistema socio-economico». 

«In tale contesto – continua la nota – come possono difendersi le Pmi calabresi che obiettivamente, nella maggior parte dei casi, sono più deboli che nel resto del Paese? La sostenibilità è quell’elemento chiave che può consentire al tessuto economico-produttivo calabrese di non affondare? Può, tramite un’attenzione sempre maggiore alla responsabilità sociale ed etica, diventare una leva dello sviluppo, agevolando il business individuale e collettivo?».

«Le grandi idee innovative, nel mondo – conclude la nota – hanno prodotto enormi ricchezze; percorsi ignorati o inediti hanno creato occupazione e benessere. Oggi lo scenario che si presenta, di grande instabilità, rischia di nuocere all’enorme impegno di spesa rappresentato dal Pnrr, arrecando un ulteriore danno al Paese ed ancor di più alle famiglie. Questo pericolo dev’essere scongiurato e nel frattempo è necessario indirizzare le Imprese, soprattutto quelle calabresi, verso uno sviluppo maggiormente sostenibile, possibile antidoto a questo rischio». (rrm)