Il consigliere Lo Schiavo interroga Occhiuto sugli interventi contro l’erosione costiera nel Vibonese

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato una interrogazione scritta al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per sapere «a che punto siano gli interventi da lungo tempo già definiti» contro l’erosione costiera nel Vibonese.

Una interrogazione, dunque, per «conoscere se il Masterplan per gli interventi di mitigazione dell’erosione costiera, redatto nel 2014, è stato aggiornato alla luce degli interventi effettuati, degli effetti degli stessi ed alla luce dei nuovi ed ulteriori fenomeni erosivi registrati nei dieci anni successivi alla sua redazione».

Ma non solo: Lo Schiavo ha chiesto, anche, «il dettagliato stato di attuazione degli interventi relativi alla delibera di G.R. n. 355 del 31.07.2017; lo specifico stato della progettazione e del finanziamento degli interventi originariamente previsti nel tratto Ricadi-Joppolo-Nicotera; lo stato aggiornato di impiego di tutti i finanziamenti previsti dall’Accordo di programma quadro del 2016, nonché di quelli dell’Autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale e di quelli direttamente riconducibili alla Regione come l’Fsc o il Por con indicazione precisa delle risorse impegnate, di quelle già spese, di quelle che residuano alla data odierna».

Un’interrogazione nata «alla necessità di comprendere quale sia lo stato dell’arte di interventi programmati ormai da diversi anni, alla luce del fatto che il fenomeno erosivo continua a far sentire i suoi effetti dannosi lungo tutte le coste calabresi e, soprattutto, sul versante tirrenico dove si concentrano alcune tra le principali località turistiche della regione», ha spiegato il consigliere regionale, segnalando come i progressivi aumenti dei fenomeni erosivi che si sono registrati negli ultimi due anni abbiano generato una situazione particolarmente allarmante lungo tutta la costa vibonese, che rappresenta il punto di maggiore avanzamento dell’economia turistica, con importanti realtà come Pizzo, Tropea, Ricadi, Joppolo, Nicotera che vedono progressivamente scomparire tratti sempre più ampi delle loro spiagge».

«D’altra parte – ha aggiunto – si ripetono da tempo, anche a mezzo stampa, continui appelli da parte di sindaci, di singoli imprenditori, di associazioni di categoria che segnalano una situazione estremamente delicata ed allarmante».

«Considerato che il Dipartimento e l’Autorità di bacino regionale hanno predisposto un “Masterplan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria” che risale ormai al 2014; che le finalità degli interventi contenuti nel Masterplan sono state oggetto dell’Accordo di programma quadro siglato tra la Regione Calabria, il ministero dello Sviluppo economico ed il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; che, ancora, con delibera del Comitato istituzionale nel 2016 è stato adottato il piano di bacino stralcio di erosione costiera (Psec) e con delibera di Giunta regionale del 31.07.2017 sono stati indicati gli interventi in difesa del suolo a valere sui fondi Por, che prevedevano la messa in sicurezza di 43 chilometri di costa entro il 2023».

Dalla Regione 22 mln per tutelare le produzioni agricole e gli allevamenti

Sono 22 milioni di euro la somma che la Regione Calabria ha destinato alle aziende agricole per tutelare le produzioni agricole e gli allevamenti dai danni derivanti dalle aggressioni della fauna selvatica e dalle avversità atmosferiche.

Il bando, già pubblicato e a cui si può fare domanda entro l’11 novembre, punta a favorire la realizzazione di opere a difesa delle colture agricole e degli allevamenti stabulati dalle scorribande della fauna selvatica, in primis cinghiali e lupi, oltre che dalle conseguenze delle sempre più improvvise e violente ondate di maltempo.

«Sostenere allevatori e agricoltori in questa difficile battaglia –  ha osservato l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – è fondamentale per consentire lo sviluppo del comparto agroalimentare calabrese, che va sempre più affermandosi in termini di eccellenza e qualità».

«Pur di fronte alla complessità di problematiche diffuse a livello nazionale e non solo – ha aggiunto – d’intesa con le organizzazioni di categoria, intendiamo comunque garantire risposte concrete ed utili a contribuire ad arginare l’emergenza del fenomeno».

Nello specifico, il bando è destinato a imprenditori agricoli, singoli o in forma associata, che intendano effettuare – in aree agricole del territorio calabrese – interventi di protezione di arboreti da frutto, colture ortive da pieno campo, vigneti, uliveti, seminativi o, ancora, di allevamenti stabulati. Mediante le risorse a disposizione, sarà possibile procedere – ad esempio – all’acquisto e installazione di sistemi frangivento in rete o vivo, reti antigrandine, reti ombreggianti, recinzioni perimetrali, recinzioni perimetrali con protezioni elettriche a bassa intensità e – per gli allevamenti stabulati – recinzioni con cordoli interrati in cemento o pali.

Il contributo potrà essere riconosciuto nella misura massima del 70% del costo dell’investimento, se realizzato nelle zone montane o svantaggiate, o comunque per aziende condotte da giovani che abbiano completato il primo insediamento nel quinquennio precedente la domanda di sostegno, e in ogni caso al 50%, qualora realizzato in altre zone. (rcz)

Nasce in Calabria la prima Associazione di organizzazioni di produttori riconosciuta dalla Regione

Passione Mediterranea”,  è la prima associazione di organizzazione di produttori a essere stata riconosciuta dalla Regione con provvedimento del Dipartimento Agricoltura, curato dal settore 4 diretto da Domenico Ferrara.

L’Associazione, tra le poche attualmente attive al Sud Italia, è composta da l’Ortocal, di Corigliano-Rossano, presieduta da Franco Nicola Cumino (designato presidente anche della neonata Passione Mediterranea; la Copam Toc di Cinquefrondi (guidata da Francesco Scilipigni, consigliere della nuova Aop); la Fru.J.T. di Locri, capitanata da Francesco Macrì (consigliere Aop) e, infine, la Arca Fruit di Bisceglie, coordinata dal vicepresidente Aop, Sergio Curci.

Nello specifico, Passione Mediterranea vanta un paniere di prodotti che abbraccia il meglio delle produzioni ortofrutticole calabresi (Bergamotto, Cipolla di Tropea Igp, Clementine Igp, kiwi, Arance, Mandarini, Limoni) e pugliesi (uva da tavola, ciliegie).

«Le organizzazioni dei produttori – ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – sono società legalmente costituite che supportano gli operatori agricoli, liberamente e volontariamente associati, nella commercializzazione e promozione delle proprie produzioni fresche e trasformate. La Aop è un’associazione che si pone ad un livello superiore, al fine di promuovere i marchi delle organizzazioni socie, oltre che di commercializzare parte delle loro produzioni».

Un passo avanti, dunque, nell’ottica della cooperazione, per favorire competitività e tutela delle produzioni di qualità, dal momento che attraverso le Associazioni di organizzazioni di produttori, sottolinea ancora l’assessore Gallo, «sarà possibile concentrare l’offerta e migliorare la commercializzazione delle produzioni dei soci aderenti adeguando la produzione alla domanda, ottimizzando i costi, promuovendo la ricerca, la formazione e l’innovazione e ogni altra iniziativa idonea a tutelare i legittimi interessi degli imprenditori agricoli, nel contesto di una moderna agricoltura rispetto alla quale le aziende calabresi tendono sempre più a presentarsi in rete, per poter affrontare al meglio le crescenti difficoltà rappresentate dalla instabilità dei mercati globali, dalla volatilità dei prezzi e dalla crescente complessità della normativa di riferimento». (rcz)

Dalla Regione 6 mln per i neolaureati

Sono 6 milioni di euro la somma che la Regione Calabria ha stanziato, dal Pnrr, per consentire ai giovani laureati di partecipare ai master accreditati Asfor.

Ai laureati triennali e magistrali residenti in Calabria, da almeno sei mesi, dunque, sono previsti voucher fino a 10mila euro per accedere a un’offerta formativa qualificata, che li prepari al meglio per affrontare le sfide del mercato del lavoro contemporaneo. Inoltre, per chi soddisfa particolari requisiti economici e di merito, come un Isee inferiore a 10.490 euro e un voto di laurea pari o superiore a 104/110, sono previste borse di studio aggiuntive per coprire le spese di soggiorno, vitto e trasporto.

Il programma, che si sviluppa su un arco temporale di tre anni, coprirà le spese di iscrizione a Master per gli anni accademici 2024-2025, 2025-2026 e 2026-2027. Di questi fondi, 1.500.000 euro saranno destinati a percorsi formativi interni alla Calabria, mentre 500.000 euro andranno a coprire corsi extraregionali. Per partecipare al bando, i candidati devono presentare la domanda il 30 novembre.

La domanda, completa degli allegati richiesti, deve essere inviata via Pec  all’indirizzo: bandialtaformazione@pec.regione.calabria.it. Tra i percorsi finanziabili con il voucherrientra il Master in Finance & Risk della fondazione Ipe, scuola d’alta formazione e business school, una scelta d’eccellenza per chi desidera intraprendere una carriera nel mondo della finanzacon un programma che si distingue per il 100% di placement entro sei mesi dal termine del percorso formativo e per la sua alta reputazione a livello internazionale. Il master Ipe è infatti al 40esimoposto a livello mondiale nel settore Finance, confermandosi tra i programmi più competitivi a livello globale.

È possibile partecipare all’open day per ricevere informazioni dettagliate sul funzionamento del voucher e sulle modalità di candidatura; incontrare docenti e alumni che condivideranno le loro esperienze e consigli; scoprire come il master Ipe ti aiuterà a inserirti nel mercato del lavoro grazie al suo approccio pratico e altamente specializzato; approfondire i dettagli sull’altissimo tasso di occupabilità garantito dal programma e sui network professionali offerti.

«L’accesso a un master di alta formazione possa rappresentare una svolta significativa nella vita di uno studente, offrendogli la possibilità di acquisire competenze avanzate e specializzate che saranno fondamentali per il suo futuro professionale. La formazione di alto livello – ha spiegato Davide Leombruno, career service dell’Ipe – non solo contribuisce a valorizzare il talento individuale, ma anche a promuovere lo sviluppo economico e sociale della regione. Gli studenti calabresi che decideranno di cogliere questa opportunità avranno la possibilità di contribuire in modo significativo alla crescita e al progresso della Calabria».

«Invitiamo, quindi – ha concluso – tutti gli studenti interessati a cogliere questa straordinaria occasione e a dare una svolta alla propria vita Un’occasione anche per accrescere le proprie prospettive di carriera e di contribuire in modo significativo alla crescita economica e sociale della Calabria». (rcz)

L’assessore Calabrese incontra il commissario Greco per valorizzare i parchi marini

È necessario ottimizzare le attività dell’Ente per i Parchi Marini regionali della Calabria per perseguire obiettivi di tutela, conservazione e di sviluppo del territorio. È quanto emerso dall’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, tra l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Calabrese e il commissario dell’Ente per i Parchi Marini regionali della Calabria, Raffaele Greco, per discutere sull’importanza dei Parchi Marini, come risorsa naturalistica fondamentale per il territorio calabrese.

L’assessore Calabrese ha ribadito l’importanza dei parchi marini regionali e delle Zone a Conservazione Speciale, di Rete Natura 2000, affidate in gestione all’Epmr, che «rappresentano – ha detto – un fondamentale asset del capitale naturalistico della Calabria, non solo in termini di biodiversità e di servizi ecosistemici, ma anche come opportunità di sviluppo sostenibile».

Calabrese ha, inoltre, sottolineato l’importanza di un approccio integrato, che metta in sinergia la salvaguardia ambientale con la promozione del turismo e delle risorse culturali locali.

«Il lavoro dell’Amministrazione regionale – ha evidenziato – è finalizzato alla messa a sistema di un’offerta integrata delle pregiate risorse della Calabria, culturali ed ambientali, da comunicare e promuovere, in particolar modo, verso un target di visitatori, che hanno a cuore la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei territori. Un target in vistosa crescita, proveniente, in particolar modo, dall’Europa del Nord, dagli Stati Uniti e dal Giappone, che va “intercettato e influenzato».

Il commissario Greco, condividendo questa impostazione, ha comunicato all’assessore che l’Ente, ormai da tempo, sta ragionando con la Federazione Italiana dei Parchi, per avviare l’iter per il conseguimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile nei parchi marini calabresi. Ha, poi,  riepilogato il lavoro fin qui svolto dall’Ente, citando il completamento dei Piani di Gestione delle 28 Zsc affidate all’Ente, la realizzazione del progetto di delimitazione dei parchi, il progetto Ecocampus nella Baia di Soverato, la selezione degli “operatori di servizi utili” nelle aree dei parchi, l’articolazione periferica dell’Ente, l’avvio del progetto per la realizzazione di campi di ormeggio in tutte le aree marine protette, i  progetti di ricerca, i progetti di comunicazione e promozione, etc.

Passando all’analisi della prospettiva dell’Ente, l’assessore ha rassicurato il commissario circa la proposta di approvazione, da parte della Giunta regionale, della “dotazione organica” dell’Ente. Inoltre Calabrese, rispetto le esigenze di personale manifestate dall’Ente per le attività di vigilanza, tutela e gestione della fruizione, nelle aree dei 6 Parchi marini e delle 28 Zsc, si è impegnato ad approfondire, con i tecnici del Dipartimento, la possibilità di distaccare, presso l’Epmr, alcune unità lavorative da altri comparti. Inoltre, con il  coinvolgimento, da parte dell’assessore Calabrese dell’Ingegner Raffaele Mangiardi, si è valutata la possibilità di utilizzare il servizio dei droni regionali, anche quale supporto per i compiti di vigilanza dei parchi marini e delle aree protette affidate all’Ente.

Infine, al termine dell’incontro, è stata stabilita la data di inaugurazione e apertura della sede operativa dell’Ente, presso la ex Tonnara di Bivona (VV), che avverrà il prossimo 25 ottobre, con inizio alle ore 10.30, che coinciderà con la conferenza di conclusione della IV edizione del progetto “Nei Parchi Marini ogni lattina vale”, con il coinvolgimento dei 28 comuni afferenti ai Parchi. (rcz)

Agricoltura, la Regione istituisce il Fondo Finagri

Sostenere le aziende agricole migliorando la loro struttura finanziaria. È questo l’obiettivo del fondo Finagri, istituito dalla Regione con una dotazione di 25 milioni di euro, per favorire operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione delle esposizioni debitorie aziendali.

La misura, programmata dalla Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, entra adesso nella fase attuativa, con l’approvazione del regolamento operativo (disponibile sul portale www.regione.calabria.it, nella sezione Dipartimento Agricoltura) e l’avvio della manifestazione d’interesse per l’accreditamento al fondo, rivolta a istituti bancari e intermediari finanziari.

«In un quadro già segnato dalla stagione del Covid e della pandemia – ha detto l’assessore Gallo – si è inserito il conflitto russo-ucraino con le ripercussioni sui prezzi delle materie prime. Per poter tirare avanti, il sistema agricolo ha dovuto far ricorso all’indebitamento. Era pertanto necessario, oltre che doveroso, intervenire per favorire, in maniera trasparente quanto efficace, un ritorno alla normalità ed all’equilibrio, utile a preservare centinaia di piccole e medie imprese, migliaia di posti di lavoro e la tenuta del sistema agroalimentare».

Con l’istituzione di Finagri, affidato a Fincalabra, si punta a sostenere il rafforzamento dei meccanismi di concessione di garanzie in favore delle imprese agricole, attraverso la garanzia loro concessa a copertura di finanziamenti erogati dal sistema bancario, per aiutare le stesse a far fronte alle conseguenze dell’aumento dei costi di produzione e della depressione dei prezzi di vendita, oltre delle difficoltà di accesso al credito.

A beneficiare dell’opportunità saranno le piccole e medie imprese agricole aventi sede operativa sul territorio regionale, colpite dalla crisi a seguito del conflitto russo-ucraino, mediante la concessione di garanzie dirette, per la ristrutturazione o rinegoziazione dei debiti (di durata originaria superiore a 18 mesi) in debiti a medio o lungo termine (con durata massima dei nuovi finanziamenti fissata in 20 anni, così da determinare il riequilibrio e il risanamento della situazione finanziaria aziendale.

Intanto, proseguono con regolarità le liquidazioni degli aiuti in favore del mondo agricolo. Nelle ultime ore Areca ha dato il via al pagamento di circa 5 milioni di euro, legati a diverse misure tra le quali, in particolare, quelli riconducibili ai Gal ed alla promozione.(rcz)

Sanità, in Calabria attivate 20 Centrali operative territoriali: Superato il target del Pnrr

La Regione Calabria ha attivato 20 Centrali operative territoriali (Cot), con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Ma non solo: ha, anche, superato il target fisstao dal ministero della Salute, che era a pari 19. La Regione, invece, ne ha già realizzate 20 e a breve si aggiungerà la 21esima con la Centrale operativa territoriale di Vibo Valentia che sarà attivata entro ottobre.

Le nuove Cot sul territorio si occupano della presa in carico del paziente e sono dotate dei mezzi tecnologici che garantiscono il controllo remoto dei dispositivi di telemedicina che saranno forniti ai pazienti, sostenendo lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari coinvolti nella cura e costituendo un punto di riferimento che seguirà le attività anche in caso di proseguimento delle cure e della terapia/assistenza post ospedaliera.

Monitorata puntualmente da parte dell’Unità operativa autonoma ‘Edilizia sanitaria’, la procedura di completamento delle Centrali operative territoriali (Cot), porta dunque ad aver rispettato e superato gli obiettivi fissati per la finalizzazione del sistema di assistenza territoriale regionale.

Il quadro di attuazione di questo profondo investimento infrastrutturale sanitario si compone delle strutture ad oggi collaudate e già attive di Botricello, Catanzaro, Lamezia Terme, Girifalco, Chiaravalle, Castrovillari, Corigliano, Rossano, Cosenza, Paola, Rende, Crotone, Mesoraca, Bagnara Calabra, Cardeto, Locri, Reggio Calabria, Taurianova, Nicotera, Pizzo.

L’attivazione delle Cot giunge a compimento di una serie di azioni che hanno impegnato il presidente Occhiuto e il Dipartimento della Salute, nella copertura delle zone carenti con i nuovi inserimenti di medici specialisti, nel completamento dei corsi di formazione per gli altri medici di base e pediatri, nell’apertura delle nuove scuole di specializzazione.
Nell’immediato futuro sono in programma ulteriori innesti di alte professionalità nei presidi ospedalieri, oltre all’apertura e la messa in funzione dei nuovi reparti. (rcz)

Comito (FI): Individuate le soluzioni per risolvere definitivamente erosione costiera a Ricadi

Sono state individuate le soluzioni per risolvere, definitivamente, il problema dell’erosione costiera a Ricadi. Ad annunciarlo il consigliere regionale di Forza Italia, Michele Comito, a seguito di un incontro, svoltosi in Cittadella regionale – si cui è stato promotore assieme al consigliere regionale Francesco De Nisi – con la partecipazione del Comune di Ricadi (rappresentato dal vicesindaco Domenico Lo Cane e dall’assessore e consigliere provinciale Nicola Lasorba, affiancati dall’ingegnere Gianluca Cantisani) e della Regione (nelle persone degli ingegneri del dipartimento Lavori pubblici, Mancuso e Romanò, esperti in erosione costiera).

«La Regione Calabria – ha sottolineato Comito – sta affrontando con serietà e pragmatismo la problematica dell’erosione costiera nel Comune di Ricadi, che per troppi anni, evidentemente, non è stata tenuta nella dovuta considerazione. Ma senza voler guardare indietro, ed anzi guardando avanti ed alla concreta risoluzione del problema, ho chiesto che si aprisse un tavolo alla Cittadella tra tutti gli attori in causa».

Nel corso della riunione sono state preliminarmente analizzate le situazioni di pericolo e i danneggiamenti presenti lungo tutti i 12 km del litorale di Ricadi, e si è passati poi ad individuare le azioni di contrasto. Si sono definite quattro azioni da realizzare già dal breve termine.

La prima azione riguarda il Progetto per il ripascimento stagionale delle spiagge erose in modo da avere uno strumento operativo già per l’estate 2025 e valido per il triennio 2025-2027, che potrà facilmente essere rinnovato negli anni successivi con l’aggiornamento del progetto. L’intervento seguirà la procedura PAUR regionale con il dipartimento Ambiente della Regione che raccoglierà tutti i pareri dagli enti interessati e darà il parere ambientale finale. Successivamente si potrà procedere alla esecuzione del ripascimento stagionale che necessità di un apposito Regolamento pubblico per permettere anche agli operatori privati di realizzarlo davanti ai propri lidi.

La seconda azione è relativa al Ripristino del trasporto solido fluviale del torrente Ruffa. Il torrente Ruffa è il corso d’acqua più importante che storicamente alimentava tutte le spiagge di Ricadi. Tutti ricordano che nell’inverno 2010-2011 due importanti piene hanno fatto avanzare la foce del Ruffa per oltre 50 metri e la sabbia si è poi distribuita sul litorale permettendo il ripascimento naturale delle spiagge di Ricadi per molti anni. Negli anni ’80 del secolo scorso sono state realizzate circa una decina di briglie in calcestruzzo nel tratto terminale del torrente che hanno modificato le pendenze bloccando l’apporto solido a mare. Il ripristino è un processo lungo in quanto l’abbassamento di tali briglie può avvenire solo gradualmente per evitare danni alle strutture ed infrastrutture presenti. L’intervento ha come obiettivo il ripristino delle condizioni naturali di apporto solido a mare del Ruffa e può considerarsi la soluzione definitiva al problema erosivo di tutto il litorale di Ricadi.

La terza azione riguarda gli interventi di protezione del litorale di Santa Maria. A Santa Maria fu realizzato un intervento dalla Provincia nel 2011-2013 con la realizzazione di una scogliera soffolta in mare. Era previsto anche il ripascimento però mai realizzato. Il progetto vuole quindi completare l’intervento con il ripascimento della spiaggia. Nel contempo essendo passati molti anni è necessaria anche una manutenzione della scogliera soffolta che deve contenere le sabbie versate vicino alla riva evitandone la dispersione al largo. L’intervento entro pochi giorni sarà avviato alla procedura PAUR ed i tempi saranno brevi in quanto si tratta di un completamento di altro intervento già autorizzato. Successivamente si potrà procedere alla esecuzione delle opere.

La quarta ed ultima azione riguarda gli interventi di protezione del litorale di Formicoli e Torre Marino. La Regione dall’anno 2014 ha attivato la progettazione ed esecuzione di un intervento di protezione del litorale del Tono in più lotti. Allo stesso modo il Comune di Ricadi può attivare la progettazione ed esecuzione di un intervento di protezione del litorale di Formicoli e Torre Marino danneggiati dalla mareggiata del 13 settembre 2024.

«In conclusione – ha detto il consigliere Comito – le azioni individuate vogliono sia dare una risposta all’emergenza in corso, sia andare verso una soluzione definitiva del problema erosivo di cui si conoscono le cause che possono essere rimosse ripristinando le dinamiche naturali che fino agli anni ’80 del secolo scorso garantivano l’alimentazione delle spiagge di Ricadi».

«Ci tengo a ringraziare – ha concluso – tutta l’amministrazione regionale ed i tecnici dei vari dipartimenti, oltre che l’ingegnere Cantisani, per l’approccio risolutivo mostrato su questa importantissima pratica, che sono certo porterà ad una risoluzione di un problema particolarmente sentito da tutta la cittadinanza di Ricadi e non solo». (rcz)

La Regione sosterrà la campagna di scavi per i luoghi Cassiodorei

La Regione Calabria sosterrà il completamento della campagna di scavi per i luoghi Cassiodorei, in previsione della realizzazione di un’area, sicura, fruibile e aperta al pubblico, in grado di arricchire il già vasto patrimonio archeologico calabrese. 

È quanto emerso dall’incontro, svoltosi in Cittadella regionale, tra il segretario generale del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, monsignor Carlo Dell’Osso, accompagnato dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha mostrato vivo interesse per il progetto che intende promuovere la costituzione di un grande parco archeologico all’aperto per rendere fruibili anche al pubblico i luoghi Cassiodorei.

L’ente camerale, il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e la Diocesi di Catanzaro-Squillace hanno promosso l’incontro per coinvolgere in qualità di partner istituzionale la Regione Calabria nel progetto che potrebbe produrre importanti ricadute sul territorio in termini di indotto turistico ed economico.

Si aprono, così, interessanti prospettive per la prosecuzione della campagna di scavi avviata dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, su impulso della Santa Sede, in località Ceraso in un’area ricompresa tra i comuni di Squillace e Stalettì, in provincia di Catanzaro. Gli archeologi del Piac, nel corso delle attività di scavo, hanno già rinvenuto una antica domus romana, frammenti di vasi in terracotta e resti di un calidario, nell’ambito del progetto che si prefigge l’obiettivo di riportare alla luce i luoghi in cui fiorì e si sviluppò la vita e l’attività di Cassiodoro, illustre letterato, storico, filosofo e fondatore di una comunità monastica.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, per la buona riuscita dell’incontro che apre certamente una nuova prospettiva per la rivitalizzazione di un’area di sicuro interesse storico.

«Desidero ringraziare il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – ha aggiunto – per la sensibilità dimostrata e per il suo immediato impegno volto a sostenere un progetto che intende rimuovere da una condizione di marginalità un territorio che, invece, merita di essere valorizzato per gli straordinari tesori che ha custodito nel tempo. Una operazione che si pone anche l’obiettivo di alimentare il turismo religioso». (rcz)

Regione e ministero dell’Interno insieme per la sicurezza del territorio

Promuovere azioni integrate e progetti in materia di sicurezza urbana, coesione sociale e contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Calabria e il ministero dell’Interno, grazie al quale vengono finanziati diversi sistemi di videosorveglianza da installare in aree del territorio regionale maggiormente interessate da fenomeni di degrado ed individuati dalle prefetture.

Lo ha reso noto il vicepresidente della Regione, Filippo Pietropaolo, spiegando che si tratta del terzo protocollo siglato col Ministero, «dopo quello finalizzato alla valorizzazione dei beni confiscati e quello sottoscritto con la Direzione investigativa antimafia per rendere più efficiente il monitoraggio degli appalti pubblici e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali».

«Sono 21 i comuni ammessi ai finanziamenti: Catanzaro, Lamezia Terme (CZ), Ardore (RC), Bagnara Calabra (RC), Cittanova (RC), Polistena (RC), Roccella Jonica (RC), Rosarno (RC), Belvedere Marittimo (CS), Paola (CS), Cetraro (CS), San Giovanni in Fiore (CS), Trebisacce (CS), Altomonte (CS), Rogliano (CS), Isola Capo Rizzuto (KR), Cirò Marina (KR), Strongoli (KR), Petilia Policastro (KR), Vibo Valentia e Serra San Bruno (VV). La Regione Calabria – ha spiegato Pietropaolo – contribuisce con 1,5 milioni di euro su 4 milioni complessivi, di cui 2,6 stanziati dal Ministero dell’Interno, e ha dato disponibilità a finanziare con propri fondi ulteriori progetti individuati dalla cabina di regia istituita nell’ambito del protocollo».

«Inoltre – ha aggiunto – la Regione Calabria acquisterà 10 sistemi mobili di videosorveglianza, che verranno prevalentemente utilizzati per il controllo dei cantieri laddove richiesti dalle prefetture o dalle forze dell’ordine. Si rafforza, quindi, la sinergia tra la Regione Calabria, con il forte impegno del presidente Roberto Occhiuto, e il Ministero dell’Interno, che ancora una volta, con il ministro Matteo Piantedosi e il sottosegretario Wanda Ferro, dimostra grande attenzione verso la Calabria, considerando prioritario l’obiettivo di garantire la sicurezza del territorio e intervenire in maniera concreta sulla prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali». (rcz)