RENDE (CS) – Al Liceo Pitagora l’evento “Messaggi in bottiglia”

Domani mattina, alle 9, al Liceo Pitagora di Rende, è in programma l’evento Messaggi in bottiglia, organizzato interamente e per la prima volta dagli studenti dell’Istituto, nell’ambito del TedxYouth, di cui il Comune di Rende è partner.

L’edizione di quest’anno avrà come tema centrale la comunicazione e il modo in cui essa concorre a plasmare giovani menti, grazie anche alle tecnologie del terzo millennio.
«Un tema a noi molto caro –ha spiegato il sindaco Marcello Manna – che più volte abbiamo trattato negli anni con gli studenti durante i Laboratori di cittadinanza attiva. L’idea di democrazia partecipativa ci ha mosso nel promuovere tale iniziativa nelle scuole: istruzione, inclusione e cultura sono gli ambiti nei quali lavorare per realizzare una crescente democrazia ed offrire così agli studenti gli strumenti utili a rendere consapevole il proprio agire evitando la sovrainterpretazione. Per questo è cruciale parlare di comunicazione e linguaggio inteso come visione del mondo e sul ricorrente rischio di distorsione dell’atto comunicativo attraverso l’uso di stereotipi che trasformano la differenza in disuguaglianza».
La missione, nelle intenzioni degli studenti del Pitagora è di è creare una comunità di pensatori creativi che possano trarre, come un testimone immaginario, ispirazione dagli speaker e, a loro volta trasmetterla in un processo d’innovazione e condivisione potenzialmente infinito.
Ad accompagnare il primo cittadino l’assessora ai rapporti con le scuole Lisa Sorrentino: «siamo lieti di patrocinare tale evento: i ragazzi dimostrano impegno, una visione aperta e pluralista oltre che senso critico e autodetrminazione. Sono le giovani menti a poter dare più di chiunque altro il proprio apporto ad una nuova narrazione, più positiva, della nostra terra». (rcs)

RENDE (CS) – Al via la Primavera Rendese

È ricco di appuntamenti imperdibili, il cartellone organizzato per il mese di giugno per la rassegna Primavera Rendese, organizzata dal Comune di Rende.

Si parte con il Mood Summer al Parco Fluviale: sino al 21 giugno a Commenda lungo le spode del Torrente Surdo saranno tantissime le attività in programma che si svolgeranno dalle ore 18,30 in poi con musica dal vivo, teatro, cinema, djset, mostre, mercatini, book crossing, relax e tanto altro. Nome di punta della kermesse quello dei Diaframma che si esibiranno il prossimo 11 giugno.
«Rende – ha spiegato il sindaco Marcello Manna – può vantare ben cinque parchi naturali che, uniti all’orto botanico dell’Università della Calabria fanno della nostra città il polmone verde dell’intera area urbana. Valorizzare questi luoghi in nome della sostenibilità significa renderli vivibili, oltre che simbolo di una socialità oramai riconquistata. Abbiamo puntato su un percorso di riqualificazione delle aree verdi seguendo i principi fondamentali della tutela del patrimonio naturale e della sostenibilità, oltre a una maggiore fruibilità degli spazi promuovendo, al contempo, la cultura della tutela della biodiversità».
Dal 4 al 5 giugno si svolgeranno poi al Palazzetto di Quattromiglia la settima e l’ottava giornata del Campionato di Serie A di Goalball, disciplina paralimpica che vedrà proprio Rende competere con la squadra dell’Olympia: «la nostra è la Città Europea dello Sport 2023 e proprio sul diritto e l’accessibilità degli sport abbiamo puntato quando presentammo la nostra candidatura. Lo sport è bene comune e siamo lieti che un evento così importante e di prestigio si svolga anche quest’anno a Rende».
Come sempre, poi, spazio all’arte con la ricca programmazione prevista dal polo museale rendese.
L’8 giugno al museo del Presente inaugura Emozioni d’Arte e poi il 10 giugno spazio alla personale di Angelo Gallo con Cyan Carpet, a cura del critico d’arte Roberto Sottile. Al Museo Civico invece sarà in corso fino al 21 giungo Vincenzo Cohen Imposing Wilderness (Imponente natura selvaggia) mostra fotografica naturalista, mentre al Museo d’Arte Contemporanea “Bilotti Ruggi d’Aragona” fino al 28 giungo sarà visitabile la mostra di gioielli d’autore di Valeria Cataudella Intrecci e al Maon- Museo d’Arte dell’Otto e Novecento sarà possibile visitare Mosaico.
Anche l’invito alla lettura con gli appuntamenti del Museo del Presente: il 10 giugno con la presentazione del libro In cammino verso i diritti – Le Madri Costituenti, di Nella Matta, il 16 giungo con il volume Giustizia riparativa: mediazione penale e altri percorsi nel procedimento minorile di Marilina Intrieri in cui a relazionare sarà Cristina Ciambrone e infine il 21 giungo con il libro di Paride Leporace Giacomo Mancini – Un Avvocato del Sud. Anche a giugno non mancheranno poi gli appuntamenti alla Biblioteca delle Generazioni Future per i piccoli lettori dal 7 al 16 giugno, oltre che Il piacere del testo con l’evento il futuro è storia di Mascia Gessen.
Dal 17 al 19 giugno su viale Principe si svolgerà, poi, la prima edizione della Fiera di Primavera: «un’occasione di rilancio per il settore: l’amministrazione comunale ha inteso promuovere ogni azione necessaria a favorire la ripresa economica degli esercenti ambulanti, tra le categorie più colpite dalla crisi. L’emergenza oltre a quella sanitaria è divenuta anche economica e proprio i piccoli esercenti e produttori della filiera alimentare corta vanno tutelati. Per questo siamo già all’opera per far sì che il mercato non si svolga solo il giovedì ma più giorni alla settimana, oltre ad esserci messi già in contatto con la Regione per individuare l’area più idonea alla prossima realizzazione del mercato coperto», ha sottolineato il primo cittadino.
Infine, al Cinema Santa Chiara sarà possibile vedere la rassegna dedicata al regista Ingmar Bergman, Come in uno schermo: «prosegue anche a giugno, dunque, la primavera rendese e la nostra città dimostra ancora una volta di essere un territorio attrattivo dove la crescita esponenziale fa sì che Rende sia tra le città più floride del sud d’Italia», ha concluso il primo cittadino. (rcs)

A Rende la prima Festa dell’affido familiare

Il 4 giugno, a Rende, all’Auditorium Giovanni Paolo II, è in programma la prima edizione di Tu per me sei importante, la festa dell’affido familiare organizzata dall’Associazione di promozione sociale Metacometa per promuovere la cultura dell’affido familiare e far conoscere le realtà di chi ha fatto l’esperienza di accogliere bambini in condizioni di bisogno e fragilità.

Un tema che implica delicatezza, rispetto e un’adeguata preparazione per poter rispondere alle necessità dei minori da parte di coloro che vogliono affrontare questo percorso di condivisione umana e sociale.

Una prima edizione sul territorio calabrese per presentare l’associazione e i suoi compiti e per portare le testimonianze di chi ha già vissuto o sta vivendo questa esperienza, coniugando momenti di intrattenimento e di approfondimento.

La manifestazione pomeridiana sarà preceduta, alle ore 11, dall’inaugurazione della mostra fotografica a tema con gli scatti di Antonella Cunsolo, fotografa e psicoterapeuta. Successivamente, dalle 18 in poi, la presentazione dell’iniziativa a cura di Antonella Costa, coordinatrice del gruppo Metacometa di Cosenza, alla presenza di Franco Corapi, referente per la Calabria della formazione delle famiglie affidatarie.

A seguire le testimonianze di gruppi familiari con pluriennale esperienza nell’accoglienza di minori in affido e la rappresentazione del musical “Anch’io mi chiamo Giovanni”, sulla vita e le opere di san Giovanni Bosco da parte del CGS Life di Biancavilla (Ct), realtà di aggregazione giovanile improntata sul connubio tra arte e fede.

Durante l’incontro verrà inoltre presentato l’inno di Metacometa, scritto e musicato da Paolo Scarpino. Le conclusioni dell’intensa giornata saranno affidate a Salvatore Adamo, Presidente di Metacometa APS. (rcs)

Metacometa APS è una realtà nata in Sicilia nel 1998 con l’obiettivo di dare vita alle cosiddette CFA – Comunità Familiari di Accoglienza, piccole strutture residenziali in seno ad un nucleo familiare per l’accoglienza di 5 o 6 minori, in cui gli operatori assumono funzioni genitoriali e convivono a tempo pieno con i giovani accolti. Negli anni ha ampliato il proprio ambito di intervento e ad oggi è presente su tutto il territorio siciliano, nelle Marche, nel Friuli Venezia-Giulia e in Calabria.

Sul territorio calabrese Metacometa ha trovato terreno fertile e in 5 anni più di 40 famiglie sono state accompagnate nel percorso di informazione all’affidamento. Dieci bambini sono stati accolti in famiglie calabresi residenti a Soverato (Cz), Davoli (Cz), Monte Paone (Cz), Falerna (Cs), Scalea (Cs), Amantea (Cs), Luzzi (Cs), Reggio Calabria, Cosenza e Rende (Cs). In questi territori, l’associazione, oltre ai corsi di preparazione all’affido per single o coppie, ha attivato percorsi di sostegno alla genitorialità delle famiglie.

Dal 2016, inoltre, Metacometa persegue il proprio obiettivo di diffusione della cultura dell’affido attraverso il dialogo costante con le istituzioni territoriali, in particolare con i Tribunali per i Minorenni di Reggio Calabria e Catanzaro.

RENDE (CS) – Sabato s’inaugura l’atelier dell’artista internazionale Adele Ceraudo

Sabato 28 maggio, a Rende, alle 10, s’inaugura lo Spazio AC, factory e atelier d’arte dell’artista internazionale Adele Ceraudo.

Nato dalla collaborazione con Franco Florio, ex calciatore ed allenatore globe-trotter, lo Spazio AC nasce: «come il mio personale tributo alla mia città d’origine. Un ritorno ad Itaca che è insieme meta e partenza», ha dichiarato Lady Bic, apprezzata in tutto il mondo per i suoi ritratti in punta di penna a sfera.
«In un luogo che vuole essere punto di riferimento e fucina di idee, spazio di condivisione e creatività. Galleria espositiva, atelier, Spazio AC ospiterà e vedrà nascere le mie opere», ha spiegato l’artista. (rcs)

RENDE (CS) – Domani l’incontro sul Piano di riqualificazione

Domani pomeriggio, a Rende, alle 17.30, a Piazza Italia, è in programma l’incontro tra il sindaco di Rende, Marcello Manna e gli abitanti del Villaggio Europa, per parlare del Piano di riqualificazione in conformità alle linee di indirizzo emanate per la formazione del PSC.

Con una lettera indirizzata ai cittadini il sindaco ha dichiarato che «consapevoli del valore aggiunto della partecipazione urbana, invitiamo le cittadine e i cittadini di Villaggio Europa a discutere della fase di progettazione, riqualificazione e rilancio dell’assetto urbano del quartiere in conformità agli atti di indirizzo per il governo del territorio emanati per la formazione del Piano Strutturale Comunale».

«Pensiamo – ha spiegato – alla partecipazione come buona pratica, come insieme di possibilità concesse alla cittadinanza di influire sui processi di trasformazione urbana. L’allargamento della discussione sugli obiettivi e modalità d’intervento necessitano a nostro avviso di un confronto con tutte le parti interessate al progetto di riqualificazione ai fini di un concreto miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza, dell’equità e della sostenibilità dello stesso».

«Promuovere momenti di confronto – ha dichiarato l’assessore ai beni comuni, Lisa Sorrentino – significa garantire i principi di trasparenza e democrazia diretta, quale strumento di rappresentanza di ogni singolo cittadino. Obiettivo della nostra Amministrazione, infatti, è uno sviluppo urbanistico sostenibile che integri in maniera armonica architettura, luoghi, storia e identità della città. La cura del territorio è infatti sinonimo di tutela e sviluppo che, preservando l’aspetto identitario, ne disegna al contempo il futuro».

«Il Piano Strutturale Comunale opera perseguendo i principi di sostenibilità e riqualificazione ambientale in linea con uno sviluppo autentico dove città storica e città consolidata dialogano in armonia attraverso una viabilità smart. Da qui può e deve partire un esempio di urbanistica nuovo, di sviluppo integrato, recuperando spazi sociali e aggregativi, aumentando il confort e la fruibilità pedonale e, allo stesso tempo, rinnovando l’immagine urbana attraverso progetti complessivi e unitari», ha aggiunto Sorrentino invitando «i cittadini degli altri comitati di quartiere di lanciare proposte e stimolare gli incontri con l’amministrazione comunale». (rcs)

Grande successo a Rende del “Concours”: vetrina eccellente per la Calabria

«Abbiamo fatto conoscere un’altra Calabria», ha detto il presidente Roberto Occhiuto in visita a Render al Concours de Bruxelles, la più grande kermesse mondiale del vino, che ha offerto alla regione una magnifica ribalta, una vetrina internazionale di grande attrattiva.

I numeri sono spettacolari: cosa può fare un calice di vino? E i calici pasteggiati da 310 giurati moltiplicati per 7.376 marchi internazionali iscritti al “Concours Mondial de Bruxelles”, di scena in questi giorni in Calabria? In Calabria, hanno saputo svelare luoghi, bellezza, incontri fra culture. Per la prima volta nella sua storia, la prestigiosa competizione enologica tra le più importanti al mondo, ha fatto tappa nella regione-punta dello stivale ed ha concluso ieri, domenica, la sua strepitosa esperienza con base a Rende. Un’edizione dedicata non solo alla gara ufficiale – una gara rigorosa e autorevole – ma contestualmente alla scoperta del territorio da parte degli ospiti stranieri che hanno vissuto un’esperienza immersiva nel gusto e nei paesaggi. Il bilancio, per l’organizzazione di livello europeo e per le istituzioni che hanno contribuito allo svolgimento della manifestazione (oltre ai Comuni interessati, Arsac, Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, Enoteca regionale), porta il segno “più” per tutti gli appuntamenti in programma che hanno accompagnato i raffinati critici del vino in tour per la regione.

Un entusiasmo complessivo talmente palpabile che è stato espresso anche dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenuto personalmente questa mattina al palasport di Rende per la chiusura dei lavori e per il passaggio di consegne con la Croazia, dove – è stato annunciato a sorpresa – si disputerà la 30esima edizione del “Concours”. 

Il governatore Occhiuto non si è risparmiato, ha ringraziato gli ospiti e, dopo la visita al backstage che custodisce le bottiglie in gara con i marchi rigorosamente nascosti, ha partecipato a una degustazione di metà mattina che lo ha portato a rivolgersi agli esperti con una battuta simpatica: “Io non sono abituato a bere a quest’ora, ero preoccupato di non riuscire a parlare ma siccome vi sto parlando, ci tengo a dirvi che la Calabria vi aspetta di nuovo per una conoscenza ancora più approfondita”.

Grazie a questa occasione, infatti, si sono messe in vetrina le aziende vitivinicole calabresi e non solo, imprenditori, piccole e medie imprese, albergatori, ristoratori e produttori enogastronomici che hanno ottenuto un riscontro al di sopra di ogni aspettativa. 

Difficile, poi, stilare i numeri relativi al grande successo del “Wine district” che nella serata di venerdì ha portato nel centro storico di Cosenza, dalla meravigliosa Villa vecchia fino all’atmosfera d’altri tempi del Castello, migliaia di persone che, attratte dalle degustazioni, hanno ritrovato la gioia della convivialità sociale.

Il presidente Occhiuto, oggi, ha esordito ringraziando l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo per come è stato veicolato l’evento in termini di ritorno economico e di immagine (“è tutto merito suo”), aggiungendo: “La Calabria viene raccontata come una delle regioni più povere d’Europa ma invece, come hanno potuto vedere in questi giorni i nostri ospiti internazionali del ‘Concours’, è ricca di paesaggi straordinari, di ospitalità e di opportunità. È ricca, anche, di tante piccole cantine che negli ultimi anni hanno alimentato le produzioni calabresi. Siamo riconoscenti all’organizzazione per averci dato l’occasione di aver fatto conoscere un’altra Calabria”.

All’emozionante cerimonia di consegne dalla Calabria alla Croazia, con il passaggio di testimone dal governatore Occhiuto al presidente della regione istriana, Boris Miletić, hanno partecipato, fra gli altri, le vice presidenti delle rispettive commissioni Agricoltura sia al Senato che alla Camera dei Deputati, Fulvia Michela Caligiuri e Maria Spena, insieme al collega parlamentare Raffaele Nevi. L’orafo Gerardo Sacco ha donato al presidente istriano Miletić ed al presidente del ‘Consours’, Baudouin Havaux, una sua preziosa creazione artistica realizzata appositamente per la circostanza.

Instancabile e sempre presente agli appuntamenti collaterali del “Concours Mondial de Bruxelles”, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo oltre a ringraziare i sindaci di Cosenza e Rende, la Provincia di Cosenza, i Gal (Gruppi di azione locale) che hanno animato le varie iniziative sull’intero territorio calabrese, i consorzi di tutela e le associazioni di categoria, i produttori e le aziende calabresi che hanno sponsorizzato l’iniziativa, le forze dell’ordine ed i carabinieri forestali del Parco della Sila, ai titoli di coda della manifestazione ha posto l’accento sui “meravigliosi ragazzi” dell’istituto alberghiero Mancini-Tommasi di Cosenza, dell’istituto professionale Todaro di Rende, del liceo linguistico Pitagora di Rende, dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci di San Giovanni in Fiore e del conservatorio Giacomantonio di Cosenza. 

Anche grazie al loro contributo, il sipario che adesso si chiude sul “Concours Mondial de Bruxelles” si apre nel contempo su una Calabria fotografata con la sua luce migliore.  (rcs)

 

RENDE – Il trekking di idee per salvare il fiume Crati

Domani mattina, alle 9, con ritrovo alla stazione di servizio in via Sant’Umile da Bisignano, a Rende, partirà il Trekking di idee per salvare il fiume Crati, finalizzato al ripristino ambientale e alla fruizione sostenibile del fiume Crati a cura di un gruppo di associazioni ambientaliste calabresi.

L’intento delle associazioni – I giardini di Eva, Primavera della Calabria, Progetto Meridiano, MEDiterranea MEDIA, WWF e Fiab Cosenza ciclabile – è quello di aprire il dialogo con le istituzioni territoriali per arrivare alla definizione di un “contratto di fiume” vero e proprio.

Alla passeggiata saranno presenti Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, Maria Pia Funaro, vice sindaco del Comune di Cosenza e gli assessori del Comune di Rende Marta PetrusewiczAnna Maria Artese e Pino Munno.

L’obiettivo è raccogliere gli stimoli che il fiume fornisce ai partecipanti per trasformarli in idee, progetti e azioni concrete per il ripristino dell’ambiente fluviale e la sua fruizione sostenibile in un contesto periurbano ricco di natura e biodiversità. 

La partecipazione è gratuita. Il percorso completo è di circa 5 chilometri, il livello di difficoltà è basso. Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe da trekking e colazione a sacco. (rcs)

IL CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES, IN
UNA CALABRIA “SCONOSCIUTA” NEL MONDO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Raccontare la Calabria non è una cosa da poco, figuriamoci se si viene da paesi stranieri che, rimasti ammaliati dalle bellezze della nostra regione, si chiedono come mai la Calabria sia meno conosciuta delle regioni vicine, come la Puglia o la Sicilia.

Questo è il pensiero che accomuna i cinque esperti internazionali di vino che, in occasione del Concours mondial de Bruxelles, hanno raccontato, esplorato e scoperto la nostra regione.

Come rilevato da Charlie Arturaola, sommelier, creatore di contenuti e promotore di vino dagli Stati Uniti, «la Calabria è tra le regioni vinicole meno conosciute d’Italia. Eppure, il cuore della Magna Grecia possiede meravigliosi vitigni autoctoni da riscoprire e vini di qualità su entrambi i versanti. Personalmente, ho apprezzato diversi vini rosati, rossi con strutture tanniche importanti e alcuni vini da dessert maderizzati che si ricollegano davvero alla storia della Calabria».

«In un bicchiere di vino è possibile ritrovare l’influenza delle cinque civiltà che hanno invaso il sud della penisola! Tra i miei ricordi preferiti, vi sono i vini di Cirò Marina, la prelibatezza e la diversità del cibo – dai frutti di mare alla carne alla griglia, un piccolo ristorante nella città di Scilla che si affaccia sulla Sicilia, le antiche rovine dell’Impero Romano del IV secolo e il suono della chitarra barocca. Perbacco, che posto».

Mattia Antonio Cianca, sommelier e consulente enologico per Australia & Italia, «ciò che distingue la Calabria dalle altre regioni italiane è il clima fresco di cui gode in una latitudine sud».

«È una regione – ha scritto per la prestigiosa kermesse – che presente una grande diversità di terroir a diverse altitudini, e di uve in diverse località. Insomma, vi è un intero paese racchiuso all’interno di una sola regione! I miei vini preferiti, durante il viaggio, sono stati l’Autoritratto 2020 di Antonella Lombardo (Mantonico) e il DiversaMente 2017 della Tenuta del Conte (Cirò Bianco). Il cibo era davvero eccezionale»S

«Sono rimasto molto colpito dal panorama di una terrazza di Soverato e dalla passione e la dedizione delle persone del luogo con cui abbiamo parlato.

«Visto il patrimonio storico e la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo – ha concluso – mi chiedo come mai questa regione sia meno conosciuta della Puglia e della Sicilia. La Calabria ha una storia da raccontare e il mondo non la conosce ancora! È su questo che dovrebbe puntare».

Alice Gundlach, giornalista enologica tedesca, ha evidenziato come «in Calabria c’è ancora molto da scoprire, sia da un punto di vista enogastronomico che turistico. Ho trovato particolarmente interessanti le cantine giovani e moderne, ma anche quelle che si stanno orientando sempre di più verso i vitigni autoctoni».

«Il vino bianco è attualmente molto richiesto a livello internazionale e lo stile dei vini bianchi calabresi, caratterizzato da aromi esotici e floreali, potrebbe soddisfare i desideri di molti amanti di bianco. In Germania è in forte crescita anche la domanda di vini rosati e la Calabria offre vini che i Tedeschi apprezzerebbero sicuramente», ha spiegato.

«È stato molto bello – ha proseguito – vedere che in Calabria esistono gruppi di giovani imprenditori che si stanno distinguendo sia nell’ambito della viticoltura che della gastronomia. Perché all’estero, quando si parla di Calabria, si pensa subito ai paesini fantasma o poco sviluppati e alle strutture mafiose che rendono la vita difficile agli imprenditori locali».

«Il mondo – ha evidenziato – dovrebbe vedere che in Calabria esiste anche un’altra realtà e che la cultura enogastronomica regionale tradizionale è interpretata in chiave moderna. In Germania, i vini di Librandi hanno un ruolo rilevante sul mercato, con le DOC di Crotone e di Cirò.

Talvolta, nelle carte dei vini dei ristoranti italiani si possono trovare vini calabresi di altri produttori, come ad esempio Statti o Lento. I vini calabresi possono essere acquistati presso alcuni rivenditori online, ma solo raramente nei negozi specializzati o nei negozi di generi alimentari».

Nicolas Mahé de Berdouaré, direttore generale e proprietario di Vinhuset NoFra, Norvegia, ha ammesso di non aver  mai visitato la Calabria, e che «uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente è stato la diversità dei terroir, dei paesaggi e dei vitigni».

«Sono rimasto molto affascinato – ha continuato – dalla lunga e interessantissima storia della Calabria, plasmata dalle diverse culture e dai popoli che nei secoli l’hanno abitata. Molto interessanti anche villa romana e agli antichi torchi!».

«Mi ha stupito  ha proseguito – la ricchezza e la varietà della gastronomia calabrese, che si sposa perfettamente con la diversità dei vini calabresi. Ho trovato interessante vedere l’influenza dei diversi terroir calabresi sullo stesso vitigno e la variazione tra i vini della costa occidentale e quelli della costa orientale».

« L’ospitalità e la gentilezza dei calabresi sono state notevoli. È una regione poco conosciuta che merita di essere scoperta!», ha concluso.

Testimonianze che dovrebbero far riflettere su quanto potenziale la Calabria ha per farsi conoscere e apprezzare nel mondo non solo per le sue indiscusse bellezze paesaggistiche, per il mare e per la montagna, ma soprattutto per le sue eccellenze enogastronomiche che sono un prezioso contenitore di cultura che hanno tante, troppe storie da raccontare al mondo. (bv)

RENDE (CS) – Inaugurata la nuova sede dello Spi Cgil

È stata inaugurata, a Rende, la nuova Camera del Lavoro della Cgil che ospita al suo interno anche una nuova sede dello Spi Cgil.

Presente al taglio del nastro il segretario nazionale Spi Cgil, Stefano Landini: «Estendiamo le nostre 1500 leghe, cioè la possibilità di essere a contatto con il territorio, di dare del “tu” al territorio. Questa inaugurazione risponde all’investimento che si sta facendo sulla Calabria, rinnovando il gruppo dirigente con la conduzione di una donna e attraverso una serie di iniziative di attenzione verso questa regione».

«Si apre un nuovo spazio di democrazia – ha commentato il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato – un quadrato rosso che viene messo a disposizione dei lavoratori e dei cittadini. Specie in questa fase in cui si ha tanto bisogno di sindacato. Sarà uno spazio aperto ai militanti e ai volontari e un luogo in cui si ridà fiducia e speranza ai calabresi rispetto al contesto nazionale, l’inclusione sociale, il rilancio dell’economia e del lavoro, oltre che la tutela dei soggetti fragili. Questo è un nostro impegno e questo spazio permette di aprire dibattiti e confronti, è un luogo di democrazia».

«Essere sul territorio è una scelta politica – ha commentato il segretario Spi Cgil Calabria, Claudia Carlino – significa ascoltare i bisogni dei cittadini e rivendicarne i diritti. Aprire una sede significa essere attenti a ciò che succede ed essere protagonisti di un cambiamento, aprire una contrattazione sociale sul territorio ed essere accanto ai tanti pensionati che spesso non vengono riconosciuti dal welfare».

All’evento hanno presenziato anche il segretario generale Cgil Cosenza Umberto Calabrone, quello di Spi Cgil Cosenza Franco D’Orrico, il presidente circolo Auser Cosenza, Elena Hoo(rcs)

RENDE (CS) – Mercoledì si presenta l’Archivio digitale del patrimonio fotografico antropologico

Mercoledì 18 maggio, a Rende, alle 17, a Palazzo Zagarese, si presenta Strategia Fotografia – Le Calabrie negli occhi dei fotografi: tra tradizione e modernità, l’importante progetto dell’archivio fotografico-antropologico del Museo Civico finalmente digitalizzato.

l Museo Civico è, infatti, risultato tra i tredici vincitori del bando nazionale del Mibact, l’unico in Calabria e uno di soli due in tutta l’Italia meridionale, promosso sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
«Rende è agora culturale vivissima, punto di riferimento per l’intera regione. Crediamo fortemente che investire in cultura sia vivifico per ogni ambito produttivo, per questo crediamo che proprio dalla nostra città debba partire una proposta di programmazione che unifichi, anche nei fatti, l’intera area urbana valorizzando il nostro patrimonio identitario», ha sottolineato il sindaco Marcello Manna.
«I decenni 1970-1990 hanno segnato in Calabria –ha spiegato l’assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz – un processo rapidissimo di modernizzazione. Con la nascita dei poli industriali, dell’Università della Calabria, dell’entrata in funzione della struttura governativa regionale, del completamento (o così pareva) dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Calabria rurale, dei borghi, della pietà popolare, dei vecchi mestieri, sembrava scomparire rapidamente. Il fenomeno aveva attratto l’attenzione degli antropologi e dei fotografi, che l’avevano documentato in un prezioso lavoro di sinergia. Le amministrazioni della città di Rende hanno avuto la lungimiranza di raccogliere e preservare le testimonianze di questo mondo che stava scomparendo. La sezione Demo-Etno-Antropologica del Museo Civico di Rende, intitolata al grande folklorista “Raffaele Lombardi Satriani”, è nata insieme al Museo, nel 1980, sotto la direzione del demo-antropologo, prof. Ottavio Cavalcanti, e si è giovata delle più alte competenze formatesi all’Università della Calabria sotto la guida del grande antropologo Luigi Lombardi Satriani».
«Oltre ai reperti materiali della cultura contadina e artigianale, il Museo ha raccolto testimonianze scritte e visive della cultura popolare, tra cui il ricco fondo fotografico, di antropologia visuale», ha aggiunto l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.
Grazie al finanziamento ottenuto il gruppo di lavoro sotto la direzione scientifica del prof. Francesco Faeta, antropologo e specialista in antropologia visuale, ha proceduto alla conservazione, catalogazione e digitalizzazione del fondo, che verrà resa per la prima volta di pubblica fruibilità.
Le sezioni consultabili sono sei: Aldo Bressi “Pietà popolare”, Francesco Faeta e Marina Malabotti “Architettura e pietà popolare in Calabria”, Frank Gruber “Viaggio nel Sud Italia”, Maria Juliano “Architettura popolare”, Carlo Pavia “Vita in Calabria: agricoltura, cucina, vita religiosa, abbigliamento”, Vito Teti e Salvatore Piermarini “Calabro-Canadesi”.
All’incontro, coordinato dalla giornalista Simona De Maria, parteciperanno il sindaco Marcello Manna, l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz, Ottavio Cavalcanti, antropologo e creatore dell’archivio, Francesco Faeta, responsabile scientifico del progetto, Francesco Salerno, direttore del Museo Civico, oltre ad Antonella Bongarzone, curatrice della catalogazione e digitalizzazione, Roberto Sottile, coordinatore del progetto di catalogazione.
Si discuterà, poi, della fotografia come metodo antropologico con il fotografo Frank Gruber direttamente da Los Angeles e Maria Zouridaki, dottoranda in antropologia visiva all’Università di Creta.
A margine della presentazione sarà possibile visitare negli spazi espositivi della sezione demo-etno-antropologica all’interno di palazzo Zagarese, alcuni degli scatti presenti nell’archivio fotografico. (rcs)